martedì 31 agosto 2021

Speciale Afghanistan

 

"SOLO" IL 10% DEI CITTADINI STATUNITENSI 

NON E' STATO EVACUATO, DICE BAIDEN

 

Nel suo ennesimo discorso televisivo, Biden ha affermato che "solo il 10% dei cittadini statunitensi presenti in Afghanistan non è stato evacuato". Solo il 10%? Sono state trasportate circa 123.000 persone, in stragrande maggioranza afghani, e si scopre ora che ci sono ancora cittadini statunitensi che volevano abbandonare il paese che sono rimasti sul posto. A parte il fatto che non andava neppure comunicata l'informazione, in quanto qualcuno ora sarà molto interessato a "incontrare" questi cittadini statunitensi, l'informazione si scontra con i toni trionfalistici per una operazione che tutto ci è parso fuorché un successo, nell'ambito di un disastro catastrofico. Secondo i nostri calcoli potrebbero essere anche meno del 10% ma ora bisognerà chiedere ai talebani di farli cortesemente partire, sicuramente in cambio di qualcosa. Lasciare cittadini statunitensi in un paese nelle mani di una milizia integralista, o con l'ISIS-K a spasso a Kabul, non ci sembra un successo ma la Casa Bianca oramai è in uno stato di confusione mentale totale, con il "comandante in capo" sempre meno capo e comandante. Si ha notizie di scontri furibondi circa le responsabilità fra consiglieri presidenziali anche perché la strategia politica scelta (con date circa il ritiro) si è rivelata un incubo, scaricato poi sui militari.

Circa il fatto che il presidente Ghani, che fino al giorno primo parlava di contrattacchi, abbia tagliato la corda, sembra anche con "qualche spicciolo", ci preme segnalare che era stato scelto dagli Stati Uniti, avendo un ottimo profilo (secondo qualcuno). Parla bene l'inglese e ha lavorato non nel bazaar di Kabul ma al Fondo Monetario Internazionale. Ovvio che le sue attenzioni si siano dirette ai denari anche nel momento più critico.

Qui ci voleva non uno che parlava bene l'inglese ma qualcuno che fosse in grado di gestire un paese molto complesso e carico di problemi. Dove sono finiti tantissimi denari? Sulla collina a nord dell'aeroporto vi erano due baracche mentre oggi ci sono dei bei palazzi. Kabul si è allargata enormemente, in genere con edifici modesti ma anche con quartieri che modesti non sono. E qualcosa ci dice che anche qualche cittadino statunitense da tutta l'avventura ha tratto ampi benefici economici, forse troppo ampi.

Ma è stata la strategia, ora semplicemente negata, di voler esportare modelli occidentali in un paese che occidentale non è, che ha portato a questa situazione. Il messaggio trasmesso è stato che la democrazia è un sistema troppo superiore per aver bisogno di difensori. A combattere non andavano gli abitanti delle città, quelli con il telefono in tasca e la parabola satellitare sul balcone, ma il figlio del pastore il quale, quando non è stato pagato e ha capito che gli occidentali sarebbero spariti, ha semplicemente fatto quello che avrebbero fatto altri. O bisogna andare a vedere che cosa accadde in Italia durante la II Guerra Mondiale?

Così è venuta fuori una classe media locale ben presente sul social ma quando si sono presentati i talebani, non aveva idea di come affrontarli, non ha organizzato una resistenza ma ha pensato che vi era sempre un occidente che avrebbe provveduto a loro. Perché è chiaro che all'aeroporto di Kabul non si  è presentatato il pastore ma il borghese cittadino, oltre ovviamente a chi non si fida dei talebani (e fa molto bene, la storia del "buon talebano" è un'altra barzelletta di certi circoli politici e mediatici).

Intanto ci sono "eccellenti" notizie. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU alla fine (ed era proprio la fine della storia) si è riunito e non ha deciso niente, neppure circa una "zona di sicurezza" proposta da Londra e Parigi e che mai i talebani avrebbero concesso. Comunque Mosca e Pechino si sono messi subito di traverso. Qualcuno come Draghi ha pensato ad una riunione anticipata del G-20 ma secondo voi Biden si farebbe "processare" in quell'assise? Putin invece chiede una missione con quei paesi  che hanno già partecipato a 20 anni di operazione militare, in quanto vuole capitalizzare al massimo una NATO impantanata in quel paese. E Pechino anticiperà i denari per non far morire di fame tutti, puntando alle risorse minerarie del paese.

Voltiamo pagina e prepariamoci a gestire le conseguenze di questa situazione in quanto, a nostro avviso, ci saranno potenti conseguenze in varie parti del mondo.

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ANCORA UN DISCORSO DI BIDEN


Nuovo messaggio alla nazione e sempre una pessima immagine per il presidente statunitense. Tenta di convincere che il disastro che è andato in diretta sia stato inevitabile e che comunque porta alla fine di una guerra durata 20 anni. In realtà è stata una grande vergogna illudere e abbandonare un popolo, riempendosi la bocca di nobili ideali e poi ammettere che si era scherzato. 

Il ponte aereo secondo Biden è "un grande successo". Ognuno lo può giudicare. Sono stati trasportati crca 123.000 persone ma la teocrazia oscurantista oggi controlla il paese, più per demerito altrui che per merito e forza loro.

Ora il rischio è che la guerra si rinfocoli in tante parti del mondo e che il terrorismo, rafforzato, faccia crescere la sua minaccia. E non ci racconti che in Afghanistan vi erano troppi morti e costava troppo. Prima delle 13 vittime all'aeroporto, l'ultimo militare statunitense era stato ucciso nel febbraio del 2020  e le spese si erano contratte enormemente. E' che lui e i suoi collaboratori si sono fatti guidare dall'ideologia e, dopo quanto già abbiamo visto, prepariamoci a vedere altre drammatiche conseguenze, in Afghanistan e nel mondo.

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SOLO ROTTAMI ALL'AEROPORTO DI KABUL


Forse qualche talebano pensava di mettere le mani su quache velivolo funzionante dopo aver assunto il controllo dello scalo civile e militare. In realtà i velivoli, che non erano in condizioni di volare (gli altri si erano già allontanati) sono stati sabotati in modo sistematico oppure certe apparecchiaturte, in particolare quelle costose, sono state asportate e imbarcate su qualche volo. Anche i velivoli commerciali sono stati sabotati così come i sistemi radar e per l'atterraggio strumentale. Tutto materiale che era stato pagato dal contribuente statunitense e che è già furibondo con Biden per le armi i mezzi e gli equipaggiamenti che sono finiti, senza molto sforzo, nelle mani dei talebani.

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ANCHE GLI HAZARA SONO IN RIVOLTA

 

Giungono notizie che la resistenza non è attiva solo nel Panshir ma anche gli hazara, una minoranza oppressa dai talebani, sta resistendo in armi, nella parte centrale del paese. Questa è una notizia che occorre valutare perché questa minoranza rappresenta il 10% circa dell'intera popolazione. L'impressione è che qualcuno potrebbe rendere difficile la vita ai talebani, più di quanto possono fare certi discorsi che ciroclano in occidente e di cui loro, ora vicini anche ai cinesi, se ne possono infischiare allegramente.

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8 TALEBANI UCCISI IN PANSHIR

 

Durnte un loro tentativo di penetrare all'interno della valle del Panshir, 8 miliziani talebani sono stati uccisi dalle forze nazionali che difendono l'area. Si parla di trattative ma qualcuno non è assolutamente deciso ad arrendersi al gruppo teocratico con cui in tanti si sono lancati a trattare. In Afghanistan la resistenza proseguirà e forse sarebbe il caso di prenderci contatto visto che i talebani hanno ripreso la loro politica di chiusura assoluta verso tante componenti, ad iniziare dalle donne.

Speciale Afghanistan

 

L'ULTIMO MILITARE USA A KABUL

 

Circolano in rete le immagini del maggior generale Chris Dohane, comandante dell''82a Divisione Aviotrasportata, mentre lascia per ultimo la pista dell'aeroporto di Kabul, per salire su un velivolo; M-4 in mano, visore notturno ed equipaggiamento completo. L'immagine è stata colta tramite un visore notturno dato che tutta l'operazione è avvenuta nell'oscurità, per non avvantaggiare eventuali attentatori. Probabilmente questa sarà l'immagine simbolo del ritiro statunitense dall'Afghanistan insieme a quella delle due soldatesse con bambini piccoli in braccio, una delle quali è stata uccisa pochi giorni dopo.  

lunedì 30 agosto 2021

BENZINA A 4 EURO AL LITRO IN LIBANO

 

La drammatica crisi economica che attanaglia oggi il Libano, paese un tempo economicamente ricco, può essere sintetizzata dal fatto che alla pompa la benzina costa 4 Euro al litro! Vi è crisi anche perché la Siria è sotto embargo petrolifero e nonostante gli invii illegali iraniani, anche qui il prezzo è molto alto.

Ricordiamo che perfino durante la Guerra Civile degli Anni '70, il valore della Lira Libanese era rimasto praticamente invariato mentre oggi è bassissimo.  La gente è disperata e la situazione molto tesa. E da qualche tempo manca anche lo storico aiuto saudita in conseguenza del ruolo di governo di Hezbollah e dei suoi strettissimi legami con l'Iran.

Speciale Afghanistan

 

DANNI COLLATERALI A KABUL

 

I terroristi che stavano preparando un attacco suicida contro l'aeroporto di Kabul, sono stati colpiti all'interno della città mentre il mezzo con l'esposivo era nei pressi di abitazioni. E' stata utilizzata la speciale versione del missile AGM-114 HELLFIRE con penetratore cinetico (lame che si spiegano subito prima dell'impatto), priva di esplosivo, messa a punto proprio per limitare i danni collaterali. Il fatto è che è esplosa la grande carica esplosiva che era a bordo, investendo le case vicine. Il bilancio è di 10 vittime fra cui 6 bambini. Bisogna dire che queste fasi sembrano confermare come l'Afghanistan si sia dimostrato disastroso specialmente per questa amministrazione statunitense, che ha accumulato una serie di catastrofi di ogni tipo.

Ora vedrete (i segnali sono continui) che i talebani torneranno a fare i  talebani, con il telfono in mano ma sempre con idee integraliste. Ovviamente in tanti assistono in Afghanistan a questa situazione ma non fiatano pensando che attualmente nessuno giungerebbe in loro soccorso, come invece pensavano in tanti quando le operazioni militari hanno incominciato ad andare male. In troppi pensavano che, come in Iraq davanti all'offensiva dell'ISIS del 2014, qualcuno sarebbe intervenuto ma l'amministrazione USA ha proseguito nella linea del ritiro a tutti i costi, commettendo un errore di valutazione che sembra addirittura sproporzionato tanto è stato grande, grossolano e costoso. 

 Speciale Afghanistan


BIDEN ASSOPITO IN MONDOVISIONE 


Che il presidente Biden abbaia dei problemi lo si è visto in mondovisione, quando durante uno scambio di battute con il primo ministro israeliano Bennett, trasmesso in diretta, si è assopito. Non sono stati sicuramente giorni facili per lui, con una valanga di critiche a livello mondiale, ma l'episodio è indicativo e non ha fatto felice il suo interlocutore. Già Biden veniva indicato con l'appellativo di "Sleeping Joe" (Joe il dormiglione) da Trump ma ora si è avuto un immagine emblematica che si associa a quella del presidente che attende i feretri dei 13 militari uccisi in Afghanistan e che consulta spasmodicamente l'orologio. E' chiaro che ora i giornalisti osservano ogni dettaglio e lo fanno rilevare, impietosi, come lo sono stati in altre circostanze. Qualche media è meno pressante ma altri affondano i loro colpi. Biden ha perso in 15 giorni qualcosa come 10 punti in popolarità e perfino alcuni democratici sono critici con lui per le disastrosi fasi finali di quello che doveva essere un disimpegno dall'Afghanistan e si è trasformato in una catastrofe.

Possiamo anche ipotizzare che difficilmente l'amministrazione USA accoglierà l'idea di un G20 sull'Afghanistan perché Biden sarebbe sicuramente attaccato da alcuni paesi (immaginatevi l'atteggiamento di Russia, Cina ed eventualmente Iran, se fosse presente) con Biden scosso ed esitante come in questi giorni.

 Speciale Afghanistan


I TALEBANI ENTRANO IN AEROPORTO


La milizia talebana è entrata in aeroporto a Kabul, dopo che l'ultimo militare statuitense si era imbarcato e il velivolo era decollato. Le televisioni ci mostrano la loro soddisfazione mentre in città qualcuno si azzarda perfino a sparare fuochi artificiali, non sapendo se è concesso dal nuovo regime teocratico oppure no.

Stanno scoprendo che i velivoli rimasti in aeroporto  sono tutti inutilizzabili così come altri equipaggiamenti su cui contavano di mettere le mani.

Gli Stati Uniti ora devono decidere che fare anche perché sul terreno sono rimasti centinaia di cittadini statunitensi che non sono potuti entrare in aeroporto a cui diversi danno la caccia.

L'ultimo aereo statunitense a decollare è stato un C-17 su cui sono saliti gli uomini delle forze speciali che ancora presidiavano alcuni punti dell'aeroporto.

 SI COMBATTE SEMPRE IN SIRIA


Intensi combattimenti sono in corso nella parte meridionale della città di Daraa, a ridosso del confine con la Giordania, dove è riesplosa la ribellione. Le truppe di Damasco picchiano intensamente con le artiglierie volendo soffocare la rivolta.

A Latakia è esplosa una grande cisterna di carburante, probabilmente in conseguenza di un'azione israeliana mentre in mare, per un precedente incidente, si è diffusa una enorme macchia d'idrocarburi in mare, in direzione di Cipro.

 Speciale Afghanistan


BREAKING NEWS delle ore 22.31


ULTIMATO IL RITIRO STATUNITENSE


Come avevamo previsto nei nostri precedenti blog, in queste ore gli Stati Uniti hanno ultimato il ritiro completo dall'Afghanistan.

Dal paese sono stati evacuati 6.000 cittadini statuitensi e oltre 100.000 locali in due settimane. Sono stati esfiltrati anche i 500 militari afghani che avevano collaborato con le forze della coalizione nell'area aeroportuale.

Ancora questa mattina le forze statunitensi avevano dei sistemi CRAM che hanno distrutto 5 razzi sparati dall'interno di un'auto con una semplice batteria di tubi. Grazie alle capacità di carico dei C-17, è stato posibile imbarcare tutti i militari e i sistemi mobili che erano ancora nell'aeroporto. Probabilmente alcuni equipaggiamenti presenti in aeroporto, in particolare nella parte militare, sono stati sabotati perché non fossero catturati dalla milizia talebana. Fra l'altro è stato dichiarato il sabotaggio di ben 73 velivoli (aerei ed elicotteri) la maggior parte dei quali non erano già operativi e attendevano riparazioni. Ci risulta che siano stati portati via un paio di UH-60 consegnati da pochi giorni che sono stati imbarcati, con il rotore smontato, su i C-17. Il generale McKenzie, responsabile del Central Comand e delle operazioni in Afghanistan, ha fatto notare che si è trattata della più grande evacuazione aerea se si considera il numero di persone trasportate e i giorni di effettivo ponte aereo.

Non era più possibile far affluire altri civili perché la folla era un bersaglio troppo facile per i terroristi presenti in città e anche i militari statunitensi erano a forte rischio.

Si conclude così il conflitto più lungo per gli Stati Uniti, durato giusto 20 anni.

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COME SONO STATI DISTRUTTI I RAZZI A KABUL


I 5 razzi da 107 mm diretti sull'aeroporto di Kabul  (un sesto razzo è caduto "corto"), probabilmente questa volta utilizzando un lanciatore a 6 canne caduto nelle mani dell'ISIS-K, sono stati distrutti dal sistema CRAM (Counter Rocket Artillery and Mortar), in pratica il sistema a 6 canne rotanti da 20 mm navale PHANLAX trasportato in chiave terrestre, sempre associato ad un radar che a Kabul ha funzionato bene.

Il ponte aereo è intanto nella sua fase finale e la prossima notte l'operazione sarà chiusa probabilmente.

domenica 29 agosto 2021

Speciale Afghanistan  


KABUL: 5 RAZZI CONTRO L'AEROPORTO


Nella prime ore di luce 5 razzi da 107 mm sono stati lanciati contro l'aeroporto di Kabul. Non dovrebbero aver fatto danni, cadendo anche fuori della struttura. Qualche fonte ha parlato anche dell'impiego del sistema anti-razzo IRON DOME ma ancora non si hanno conferme. Probabilmente verso l'aeroporto sono stati sparati anche colpi di cannone senza rinculo.

Come abbiamo scritto più volte, bloccare un aeroporto che si sviluppa all'interno di un grosso centro abitato, è decisamente facile, specialmente in un paese come l'Afghanistan pieno di armi finite nelle mani anche di pericolosi terroristi fatti fuggire dalle carceri.

La decisione di chiudere, anzi, abbandonare, la base di Bagram è stato un grave errore pratico e anche un segnale psicologico.

Intanto è stato reso noto che l'attacco di un drone statunitense contro due terroristi, ha provocato anche 7 vittime civili, in quanto l'arma utilizzata ha fatto esplodere la massa di esplosivo trasportata all'interno del veicolo. I talebani protestano ma non sembrano certo qualificati per lamentarsi dato che anche loro hanno sistematicamente utilizzato l'arma del terrorismo.

 ANCORA DRONI HOUTHI


Dopo l'attacco  a una base da parte di un teleguidato iraniano ceduto alla milizia houthi, il cui bilancio è salito a 40 morti (è stata colpita la tenda mensa), un altro drone è stato abbattuto mentre penetrava lo spazio aereo saudita per l'ennesimo attacco.

 Speciale Afghaistan


KABUL: PROSEGUE IL RITIRO DALL'AEROPORTO


Prosegue il ritiro dall'aeroporto di Kabul. Nei parcheggi non si vedono più gli elicotteri che erano giunti e anche i velivoli da trasporto sono scomparsi in quanto quelli che atterrano ripartono subito in quanto lo scalo potrebbe essere oggetto, come è già stato, di attacchi con razzi campali, mortai e via proseguendo. Gli accessi sono chiusi mentre a terra potrebbero essere rimasti circa 300 citadini statuntensi che, a questo punto, non si riesce a far giungere in aeroporto perché vi è il rischio di attentati e non si vogliono inviare militari statunitensi fra la folla che ancora si accalca ai cancelli per creare dei corridoi. Probabilmente il ritiro si concluderà la prossima notte.

Sul mezzo colpito ieri da un drone a 3 km dall'aeroporto, viaggiavano due terroristi, pronti a compiere un nuovo attentato sfruttando l'esplosivo trasportato a bordo.

Intanto, nonostante l'assenza di giornalisti stranieri in quasi tutto il paese, giungono notizie sempre più preoccupanti sul fatto che i talebani stanno portando avanti la loro repressione e purtroppo si confermano le privisioni circa la loro politica anche se in diversi si sono voluti illudere circa cambiamenti del loro modo di operare.

Bisogna anche segnalare che non tutti i loro oppositori hanno gettato le armi e si stanno organizzando. Purtroppo non era stato preparato niente o quasi per una evenienza del genere. Un paese da cui potrebbero passare dei rifornimenti è il Tajikistan ma si teme l'azione dei talebani e soprattutto gli Stati Uniti hanno bruciato la loro credibilità, per cui ci si affida soprattutto al sostegno russo, ritenuto molto più affidabile in questo momento.

 Speciale Afghanistan


AGGIORNAMENTO SITUAZIONE A KABUL


Nel pomeriggio un veicolo è stato centrato da un attacco, probabilmente un razzo sparato da un teleguidato, fecendolo esplodere, con esplosioni secondarie, segno che a bordo vi era esplosivo. Probabilmente si trattava di una cellula dell'ISIS-K che stava preparando un attentato.

Circa un ora dopo un razzo  da 107 mm è stato lanciato contro l'aeroporto ma ha centrato un edificio fuori dal perimetro, facendo vittime e feriti.

La tensione nello scalo aeroportuale sta crescendo ancora mentre i militari statunitensi imbarcano anche veicoli e sabotano le altre installazioni e veicoli per non lasciarli intatti ai talebani. Attualmente è visibile in aeroporto solo un C-17 mentre sono spariti anche gli elicotteri.

Sicuramente ci attendono ore molto difficili.


AGGIORNAMENTO DELLE 19.15

Il razzo lanciato contro l'aeroporto ma caduto su un edificio, ha causato 7 vittime.

Intanto sono arrivate negli Stati Uniti le salme delle 13 vittime statunitensi dell'attentato del 26 agosto. Ad accoglierle anche il presidente degli Stati Uniti. 



ATTACCO CON DRONI IN YEMEN

 

La milizia Houthi ha colpito con un drone con esplosivo a bordo, la base delle forze governative di Al-Anad, a nord di Aden. Sembra che il bilancio di vittime e feriti sia alto. Quest droni sono procurati tramite l'Iran.

HAMAS  LANCIA PALLONI, 

ISRAELE RISPONDE CON I DRONI

 

Al solito al lancio di piccoli palloni con cariche incendiarie ed esplosive da parte di Hamas, Israele ha subito risposto con l'attacco di obiettivi con armamento sganciato da droni. Ovviamente Hamas ha valutato molto positivamente quanto è accaduto in Afghanistan.

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TELEFONATE DALL'AFGHANISTAN

E INIZIATIVE PRIVATE PER L'ESFILTRAZIONE


Ai nostri giorni, 44 anni dopo la caduta di Saigon e Phnom Penh (nella capitale Cambogiana entrarono i Khmer Rossi, dando avvio addirittura ad un genocidio), l'informazione ha fatto passi da gigante. All'epoca gli accoliti di Pol Pot potevano serrare un paese in modo ermetico. Oggi, con le moderne tecnologie, dalla Kabul nelle mani della milizia talebana, continuano ad arrivare telefonate. Accade così che personale che ha lavorato come interprete delle forze statunitensi e che è rimasto bloccato nella capitale, telefoni in diretta alle reti televisive statunitensi, in particolare quelle più vicine ai repubblicani, come Fox News. Ovviamente hanno delle rimostranze da fare anche perché rischiano molto e prosegue il disastro di queste vicende.

Addirittura alcuni veterani si sono organizzati per tentare di effettuare delle missioni di recupero in Afghanistan, cosa tutt'altro che semplice ma possibile, approfittando anche del caos che ancora vi regna.

sabato 28 agosto 2021

 Speciale Afghanistan


GLI USA POTREBBERO PARTIRE IN ANTICIPO


Visto il crescere della minaccia di attacchi, gli Stati Uniti potrebbero chiudere in anticipo la missione all'aeroporto di Kabul, dove oramai i talebani non fanno entrare più nessuno. Come abbiamo scritto più volte in questi giorni, uno dei rischi è che i voli vengano bloccati magari con il fuoco di un mortaio appostato nei quartieri circostanti, Le varie milizie hanno catturato vari mortai all'Esercito afghano e potrebbero utilizzarli per creare grossi problemi.

Intanto si è appreso che fra le vittime dell'attentato del 26 agosto vi è una marine che, pochi giorni prima era apparsa, insieme ad una collega, su una foto diffusa largamente, mentre tenevano in collo dei bambini piccolissimi.

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I BRITANNICI HANNO LASCIATO L'AEROPORTO


Il contingente britannico ha abbandonato l'aeroporto. Al momento restano all'aeroporto solo le forze statunitensi.

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INDAGINE SULL'ATTENTATO: ANCHE FUOCO AMICO?


Sembra che dopo l'attentato all'aeroporto di Kabul il personale statunitense e turco presente (i turchi erano nelle posizioni di sorveglianza perimetrale) abbiano aperto il fuoco, temendo un attacco. In effetti abbiamo risentito alcuni audii disponibili e ci sembra di sentire il rumore di una mitragliatrice leggera FN MINIMI fra le altre armi in 5,56 mm, Si è trattato di momenti drammatici e può essere  che si pensasse che fosse in corso un attacco di cui l'esplosione fosse la prima fase. Ora ci mancherebbe solo questo per rendere tutta la vicenda ancora più imbarazzante.

Intanto i talebani hanno bloccato gli accessi all'aeroporto perché temono che molti professionisti e tecnici si allontanino dal paese, con conseguenze sul funzionamento di tanti settori.

 Speciale Afghanistan


CASTRONERIE STATUNITENSI

 

Da alcuni giorni circolava la voce che l'ambasciata statunitense avesse fornito una lista di "amici degli Stati Uniti" autorizzati a raggiungere l'aeroporto per l'imbarco. Ci sembrava una notizia al limite del credibile per quanto era sciagurata, in quanto forniva alla milizia integralista la lista di quelli da ricercare, dei loro nemici in pratica. Sembra che invece sia stata fatta una castroneria di questo tipo che, francamente, lascia esterefatti per una ingenuità criminale incredibile. Poi verremo a sapere le conseguenze di un gesto che non ha bisogno di commenti.

L'impressione è che dal presidente in giù siano stati fatti errori clamorosi, le cui conseguenze le hanno pagate e le pagheranno in tanti.



Speciale Afghanistan

 

I CARABINIERI SALVI GRAZIE AL CONSOLE 

 

La decisione del segretario d'ambasciata Claudi, più alta autorità diplomatica rimasta in Afganistam, di sospendere l'attività che gli italiani conducevano al cancello "Abby Gate", dopo che erano giunti dei warning, probabilmente ha salvato la vita ad alcuni nostri militari.

Era da quel gate che si cercava di far entrare gli afghani da esfiltrare ed è in quel punto che sono state fatte le famose foto di Claudi che sollevava un bambino dalla calca. Quando sono giunti i segnali di allarme la procedura è stata sospesa in quanto i rischi erano molto alti.

Lo ha raccontato il capitano che comandava il distaccamento del TUSCANIA (Alberto del Basso) presente a Kabul in quei giorni drammatici. E bisogna dire che il personale italiano si è adoperato al limite delle possibilità per portare a buon fine la missione.

L'angoscia rimane per i tanti amici dell'Italia che sono rimasti sotto i talebani. Si cercherà di recuperare ancora quanti sarà possibile ma bisogna anche pensare a chi si oppone in armi al regime talebano. Tanti discorsi e rimpianti non servono a molto. L'Europa dovrebbe appoggiare la resistenza invece di stendersi a tappetino davanti ai talebani, come suggerito da qualcuno. 

venerdì 27 agosto 2021

Speciale Afghanistan


 BREAKING NEWS

 

RAID CONTRO L'ISIS-K

Le forze aeree statunitensi hanno effttuato un raids contro una base dell'ISIS-K, ritenuto responsabile della strage all'aeroporto di Kabul, e affermano di averne ucciso due capi dell'organizzazione. L'attacco è avvenuto a oriente di Kabul, in una zona lungo il confine con il Pakistan, da dove l'ISIS-K opera da alcuni anni, scontrandosi anche con i talebani. Un'altra presenza del gruppo terroristico è nella zona del confine con il Turkmenistan.

L'azione sarebbe stata condotta da un drone che, con un missile, ha colpito l'auto su cui viaggiavano i soggetti. Ci sarebbe anche un ferito. Nessun danno collaterale.


 Speciale Afghanistan

 

GLI STATI UNITI SEMPRE IN DIFFICOLTA'

 

Il ritiro finale degli Stati Uniti dall'Afghanistan è sempre una operazione delicatissima, specialmente dopo l'attentato di due giorni or sono, che ha causato 170 vittime, fra cui 13 militari statunitensi.  Anche il clima politico a Washington è tesissimo è lo si è visto anche durante la breve e tumultuoso scambio di battute fra Biden e i giornalisti, durante la visita del primo ministro israeliano (che era stata rimandata di 24 ore causa l'attentato di Kabul), quando il presidente è apparso in seria difficoltà incalzato dai giornalisti, allontanati poi con modi bruschi dallo staff del presidente. Si tratta di giornalisti accreditati resso la Casa Bianca e non di colleghi qualsiasi. Sembra che lo staff del presidente tentasse d'indirizzare le domande al presidente verso il solito tifone che sta passando su alcune zone degli Stati Uniti.

Chissà se Bennett, che viene da un lungo servizio nelle forze speciali israeliane ed è anche lui preoccupato per i riflessi della sconfitta in mondovisione della missione in Afghanistan, non abbia dato qualche suggerimento, non tanto a Biden, che non ci sembra più tanto lucido, quanto ai suoi collaboratori, del resto anche loro decisamente sbandati. Qualcuno, ci è stato detto, teme addirittura di perdere il posto dato che si cercheranno i responsabili di un disastro di proporzioni storiche, con pesanti ripercussioni anche interne dato che i sondaggi per l'amministrazione Biden sono crollati e i repubblicani, che sembravano in gravissime difficoltà dopo la sconfitta elettorale di Trump e i fatti a Washington del 6 gennaio, ovviamente vanno giù pesanti nelle accuse contro i loro avversari politici, con diversi democratici che fanno osservazioni simili. Ben pochi pensavano ad un ribaltamente così repentino della situazione politica e preoccupa come gli Stati Uniti, 20 anni dopo l'11 settembre 2001, sembrino un paese così vulnerabile, con dimostranti che occupano Capitol Hill e una fuga catastrofica dall'Afghanistan. Sembra quasi che non si riescano più a prendere decisioni valide e basti poco per causare crisi molto gravi. Ovviamente i fatti del 6 gennaio e il ritiro dall'Afghanistan non sono paragonabili in grandezza e gravità ma sembra proprio che in certe situazioni l'apparato statunitense vada incontro a serie difficoltà e mostri fragilità preoccupanti a livello di comando e controllo.

Intanto vi sono allarmi circa nuovi attacchi all'aeroporto di Kabul e il livello di sicurezza è stato innalzato anche se è difficile gestire la situazione e ogni ora che passa le preocupazioni aumentano e la folla che preme ai cancelli cresce. Facile immaginare ulteriori problemi. La folla, al momento del ritiro finale, potrebbe tentare di entrare in pista e bloccare i decolli.

 

 Speciale Afghanistan


CONCLUSO IL RITIRO ITALIANO


E decollato d Kabul l'ultimo C-130 J della 46a Brigata Aerea con a bordo quello che rimaneva della rappresentanza diplomatica, i militari di TUSCANIA, COL MOSCHIN, e 187° Reggimento Paracadutisti, oltre ad alcuni collaboratori locali delle attività condotte in 20 anni dall'Italia.

Almeno questa parte si è conclusa in modo soddisfacente visto come sono andate le operazioni di altre nazioni. Ma in Afghanistan sono rimasti tanti collaboratori dei contingenti italiani e bisognerà vedere che fare perché non possono essere abbandonati.

Siamo usciti da una gigantesca trappola come era diventato l'aeroporto di Kabul, scelto in modo scriteriato dalle forze statunitensi, con negli occhi dei circa 170 morti di ieri (purtroppo le vittime sono cresciute in queste ore), causati da un attacco suicida dell'ISIS-K, ramo locale dell'ISIS/Daesh, assolutamente minoritario nel contesto afghano ma sempre insidioso.

Giriamo pagina e vediamo quello che possiamo fare, dato che ci sono molte cose da fare. Un pensiero ai militari, sostanzialmente statunitensi e britannici, che sono rimasti sul posto e che tenteranno di chiudere la missione, in condizioni difficilissime, che proseguiremo a seguire. Probabilmente si tenterà una chiusura dell'operazione a sorpresa nella notte fra il 29 e il 30 agosto, cercando di evitare 1.000 insidie, dai tiri delle armi all'assalto dei fuggitivi che non si sarà potuto caricare. A terra rimangono perfino dei cittadini statunitensi e moltissimi afghani che avevano lavorato con i contingenti e le organizzazioni occidentali.

 Speciale Afghanistan


ARRESTATI 3 SOSPETTI MEMBRI DI ISIS A KABUL


Tre individui sospettati di essere membri dell'ISIS sono stati arrestati a Kabul dalla milizia talebana. I nuovi occupanti tentano di dare una risposta al gravissimo attentato di ieri all'aeroporto.

Speciale Afghanistan

 

BILANCIO ATTENTATO E

SITUAZIONE NELL'AEROPORTO DI KABUL

 

Il bilancio provvisorio dell'attentato di ieri parla di 13 militari statunitensi uccisi (12 marines e un dottore dell'US Navy), 14 feriti a cui si aggiungono 90 afghani e 200 feriti.

La cosa impressionante è che lo stesso punto oggi è affollato di persone anche se i cancelli restano chiusi e il ponte aereo, che ieri ha fatto registrare 7.000 partenze, sta per chiudere. 

Intanto siamo di fronte a reazioni, di segno anche opposto, in tutto il mondo occidentale, con Biden sotto attacco in modo stringente dato che i gravi errori commessi da lui e dal suo staff, sono palesi. 

giovedì 26 agosto 2021

 Speciale Afghanistan


BIDEN IN GRAVISSIMA DIFFICOLTA'


Dopo che un attentato ha fatto una cinquantina di vittime a cui si aggiungono 13 militari statunitensi, la posizione di Biden è ancora peggiorata, al termine della conferenza stampa di oggi.

Ricordiamoci di una cosa. L'ultimo caduto statunitense nel paese risaliva al febbraio del 2020 ed era dal 2011 che non si erano avute perdite così pesanti in un singolo giorno.

L'atteggiamento del presidente sembrerebbe quasi arrogante se non fosse che nasconde una posizione difficilmente difendibile e giustificabile, dopo un disastro immane. Ci sembra un uomo sempre più confuso e inadeguato in una situazione non facile. Certo vorremmo sapere chi lo consiglia e chi lo spinge a queste disastrose uscite televisive che peggiorano constantemente la sua posizione, attaccata non solo dai repubblicani ma anche da un numero crescente di democratici. Questi sono i problemi del presidenzialismo quando il presidente non ha la caratura per reggere la situazione. prosegue a citar la morte del figlio quasi fosse caduto in combattimento mentre è morto di malattia, cosa che irrita non poco.

Ora vuol chiudere l'evacuazione ma sembra quasi che lo faccia per mettere fine al suo imbarazzo, lasciando tanti collaboratori degli Stati Uniti nella mani dei loro nemici, dopo 20 anni di promesse. VERGOGNOSO!

Certo se ci si caccia in una vera e propria trappola come l'aeroporto di Kabul, poi non ci si può lamentare se le cose vanno ancora peggio e si soffrono perdite, raccomandandosi a tutti (come nel caso della visita del capo della CIA a Kabul dai Talebani!) di non farsi intrappolare completamente dato che si può bloccare in modo semplicissimo il traffico di un aroporto, per giunta circondato da una metropoli.

E questa volta non si può dire che l'intelligence non avesse dato l'allarme, tanto che la nota era giunta anche alla stampa che l'aveva riportata.

 Speciale Afghanistan


LE VITTIME STATUNITENSI SALGONO A 13


Purtroppo si deve registrare la morte di uno dei 15 feriti statunitensi  nell'attacco all'aeroporto di ieri. E dire che vi erano stati vari e reitterati allarmi circa il rischio di attentati in aeroporto a Kabul! Qui non funziona più niente e, come avevamo previsto a chiare lettere, non solo gli USA escono sconfitti da 20 anni di operazioni ma anche umiliati.

Biden parla di; "una risposta agli attentatori" ma le sue parole sembrano assolutamente velletarie e distanti anni luce dalla realtà.

Speciale Afghaistan

 

DOMANI ULTIMO VOLO ITALIANO

 

Domani ci sarà l'ultimo volo italiano da Kabul, probabilmente solo con militari e personale diplomatico. Si chiude perché Stati Uniti e Regno Unito hanno bisogno di giorni per sgomberare uomini e mezzi. Gli accessi all'aeroporto rimangono chiusi ed è possibile che ci sia un'azione aerea statunitense contro l'ISIS in conseguenza dell'attacco, anche perché i terroristi di questo gruppo hanno rivendicato l'azione odierna. Dentro l'aeroporto si è iniziato a far esplodere materiale militare che non sarà portato via.

 

 

Speciale Afghanistan

 

ATTENTATO A KABUL: IL NUMERO DEI MORTI USA SALE

 

 Il numero dei militari statunitensi uccisi nell'attentato di oggi a Kabul è salito a 12, un bilancio molto pesante, con importanti conseguenze politiche. 

Sembra che si sia trattato di un veicolo lanciato contro la posizione dove si trovavano i militari statunitensi, preceduta da uno schieramento comunque di miliziani talebani.

Intanto un veicolo dei talebani è esploso in centro a Kabul. Potrebbe esserersi trattato anche di una esplosione accidentale, dato che molti giovani non sono pratici e commettono gravi errori maneggiando armi ed esplosivi.

 

AGGIORNAMENTO SIRIA

 

Alcuni ribelli hanno ottenuto di essere trasferiti con bus nelle zone in mano all'opposizione dall'area di Daraa, dove avevano ripreso la rivolta.

Intanto nel nord proseguono i combattimenti e i velivoli di Mosca continuano a bombardare le forze ribelli, facendo attenzione però a non colpire le posizioni dei militari turchi. I bombardamenti vanno ormai avanti da 6 anni ma Putin non accenna a fermarli anche se il fronte è congelato da molti mesi, visto lo schieramento turco in territorio siriano. 

 Speciale Afghanistan


ESPLOSIONE E SPARI ALL'AEROPORTO

 

AGGIORNAMENTO DELLE 15.50

Vi è stata una forte esplosione alla Porta Abbey dell'aeroporto, seguiti da spari. Testimoni parlano di morti e feriti. Si tratterebbe di un attentato terroristico suicida. Abbey Gate è sul lato città del perimetro aeroportuale. Dopo l'esplosioni dalla zona si è levata un'alta colonna di fumo provocata da mezzi incendiati. Giungono notizie di circa 3 feriti fra i militari statunitensi.


AGGIORNAMENTO DELLE 16.25

Ci sarebbe stata una seconda esplosione all'aeroporto.

Si parla di 13 vittime fra la folla all'esterno della struttura oltre ai tre statunitensi feriti.


AGGIORNAMENTI DELLE 17.05

Corre voce che fra le vittime potrebbero esserci dei militari statunitensi. Probabilmente uno o più attentarori suicidi si sono avvicinati ai militari statunitensi, fingendosi profughi, facendosi poi esplodere. 

AGGIORNAMENTO DELLE 19.30

Il bilancio ufficiale è drammatico parla di 4 militari statunitensi uccisi, 3 feriti, una quanrantina di afghani uccisi e circa 120 feriti. Il ponte aereo va avanti ma l'amministrazione di Biden è sempre più sotto tiro per le lacune enormi palesate. I responsabili dell'azione terroristica potrebbero essere diversi, incluso al-Qaeda.

Secondo alcuni il ponte aereo finirà nelle prossime 36 ore. I vari accessi all'aeroporto sono bloccati. Sembra che i terroristi siano entrati in azione quando si era sparsa la voce che il ponte aereo poteva terminare.

Intanto anche l'aeroporto di Tbilisi, capitale della Georgia, è utilizzato per il ponte aereo, dato che le basi in Qatar sono piene di rifugiati. Si tratta anche di una rotta più breve verso l'Europa. Avevamo notato che i velivoli decollati da Kabul si dirigevano verso nord e non verso sud, la rotta per il Medio Oriente.





 Speciale Afghanistan


ESFILTRAZIONI IN AFGHANISTAN:

A PAGAMENTO MA ANCHE GRATIS


Mentre il ponte aereo ufficiale sta per chiudere i battenti, RAIDS è in grado di segnalare che sono in corso operazioni parallele per uscire dall'Afghanistan

Erik Prince, ex SEAL e fondatore di Blakwater Lodge, oggi responsabile di altre compagnie private di sicurezza (PMC/PSC), sta conducendo operazioni a pagamento, per portare in aeroporto a Kabul persone che vogliono lasciare il paese, con prezzi che partono da 6.500 US$ a persona. Può far giungere sul posto anche dei voli charter. Sembrano tanti soldi ma se uno ha disponibilità e rischia di dover fare i conti con i talebani, può essere una strada.

Idealisti sono veterani come Bryan Camerun che stanno proprio ora operando all'interno dell'Afghanistan per salvare chi si è battuto al fianco della missione internazionale e le loro famiglie. Una missione molto difficile perché i paesi vicini sono anche ostili. Comunque, anche se con mezzi modesti, stanno operando, mostrando grande coraggio.

 Speciale Afghanistan

BREAKING NEWS


SPARI CONTRO AEREO ITALIANO


Colpi di mitragliatrice sono stati sparati contro un velicolo C-130 J dell'Aeronautica Militare che era appena decollato dall'aeroporto di Kabul, con i piloti che hanno subito attivato una manovra evasiva appena hanno notato i traccianti. Non si hanno notizie di danni alle persone o al velivolo. Il velivolo era pieno di profughi, e alcuni giornalisti (circa 100 persone), sistemati anche a sedere direttamente sul piano di carico, per incrementare le capacità di carico, stendendo delle cinghie.

Fino ad oggi l'Operazione AQUILA OMNIA ha trasportato 4.400 persone, di varia nazionalità.

Eravamo stati facili profeti nell'ipotizzare problemi di questo tipo che, probabilmente, cresceranno nelle prossime ore. Bloccare i voli è facilissimo piazzando armi automatiche in testa alle piste o sparando sulla pista con i mortai o altre armi, come i lanciarazzi.

RAIDS è invece in grado di smentire che i talebani possano aver catturato missili antiaerei spalleggiabili STINGER in quanto non sono mai stati forniti alle forze di Kabul. Nel bottino dei talebani vi sono invece mitragliatrici pesanti da 14,5 mm e cannoncini binati da 23 mm ZU-2 di costruzione sovietica.

Da notare come il personale militare italiano presente in aeroporto, si sia dotato di veicoli civili locali, dovendo compiere varie missioni.

mercoledì 25 agosto 2021

 UCCISI SOLDATI IN NIGER


Nel Niger meridionale, al confine con la Nigeria, in un combattimento contro i miliziani di Boko Haram, sono stati uccisi 16 militari governativi e nove sono rimasti feriti. In un'altra parte del paese sono stati i miliziani ad avere la peggio, lasciando decine di vittime sul campo durante un fallito attacco ad una posizione governativa.

 CRISI DIPLIMATICA FRA ALGERIA E MAROCCO


Si è aperta una crisi diplomatica seria fra Marocco e Algeria. Da molto tempo le relazioni fra i due paesi non sono buone anche perché l'Algeria ospita la struttura politica e militare del POLISARI, che si oppone al Marocco circa il controllo su quello che una volta era il Sahara Spagnolo, fino al 1975, attualmente sotto il controllo del Marocco.

 Speciale Afghanistan


MISSIONI PER RECUPERARE STATUNITENSI


E' giunta la notizia che la scorsa notte elicotteri statunitensi hanno effettuato una missione per trasportare all'interno dell'aeroporto 20 cittadini statunitensi.

Intanto i giornalisti presenti in aeroporto sono stati imbarcati su di un volo per il Qatar, probabilmente perché si temono fasi finali dell'evacuazione molto difficili e rischiose e non si vogliono ulteriori civili in mezzo a simili attività.

I talebani hanno bloccato l'afflusso di altri locali mentre dentro l'aeroporto vi sono circa 10.000 civili ancora, in condizoni critiche.

 LIBANO: NIZZA CAVALERIA PASSA AL 66° TRIESTE 

 

Alla preesenza del generale Dal Col, comandante della missione internazionale UNIFIL, l'ITALBAT ha visto subentrare il personale della Brigata FRIULI, in particolare del 66° TRIESTE, al posto di quello di NIZZA CAVALLERIA. La situazione sul confine permane di tensione, così come in tutta l'area, ora aggravata dalla gravissima crisi economica che sta attanagliando il Libano.



I SAUDITI  INTERCETTANO DRONE


Dopo sei giorni di tregua, i sauditi hanno intercettato e distrutto un drone armato lanciato dai miliziani houthi contro il suo territorio, distruggendolo. Ovviamente il ripetersi di questi attacchi non semplifica la ricerca di una soluzione diplomatica.

 Speciale Afghanistan

 

IL 27/28 AGOSTO CHIUDE IL PONTE AEREO ITALIANO

 

Il ponte aereo da Kabul dovrebbe finire il 27 o il 28 agosto in quanto i giorni residui serviranno per sgomberare mezzi e i militari presenti in loco, sostanzialmente statunitensi ma non solo. L'AISE e i militari sul posto stanno facendo di tutto per estrarre il maggior numero di persone, ricorrendo ad espedienti di tutti i tipi, ma è una drammatica corsa contro il tempo.



martedì 24 agosto 2021

 Speciale Afghanistan

 

GUERINI E DI MAIO IN COMMISSIONE E RIUNIONE G7

 

I ministri della Difesa e degli Esteri sono stati ascoltati alle commissioni parlamentari Difesa e Esteri, riunite. Senatori e parlamentari hanno fatto le loro domande, dopo delle relazioni. E' la prima comunicazione ufficiale alle camere, fatta con un certo ritardo rispetto alla drammaticità del problema. Non sono emerse notizie particolari anche se in diversi hanno sottolineato che lo stato della situazione così grave non era stato mai comunicato. Ovviamente ci saranno varie osservazioni e si prepara una battaglia politica circa l'atteggiamento verso l'immigrazione ulteriore che è stata innescata da questo dramma. Il ritiro del contingente  non è mai stato discusso nelle aule parlamentari e questo non è un problema da poco. Qualcuno vorrebbe trattare con i talebani mentre altri si oppongono a questo passo ma l'impressione è che in pochi abbiano compreso cosa sia accaduto in Afghanistan.

Si è svolto anche un vertice G7 in teleconferenza. Gli europei volevano convincere Biden a rimanere più a lungo all'aeroporto ma sono solo Stati Uniti e Regno Unito che hanno truppe consistenti sul posto e Biden vuol chiudere al più presto una situazione che politicamente lo ha distrutto. Ora si parla di un vertice anticipato del G20 ma intanto i talebani inventariano la montagna di equipaggiamenti che hanno ottenuto senza troppi sforzi e altri paesi vedono di sfruttare la debacle statunitense e, più in generale, occidentale.



 LA VISITA DELLA MERKEL IN RUSSIA E UCRAINA

 

Mentre sulla linea di confronto in Dombas si combatte ancora (nelle scorse 48 ore vi è stato un nuovo caduto ucraino vittima di fuoco ostile). la cancelliera Merkel ha visitato Putin a Mosca e subito dopo si è recata a Kiev. A Mosca si è parlato soprattutto del gas metano che giungerà in Germania attraverso il Baltico, in particolare del nuovo gasdotto NORTH STREAM 2. Questi rifornimenti energetici sono molto importanti per la Germania se vuole realmente uscire dalla dipendenza del carbone. Putin si è presentato al meeting con un mazzo di fiori e, sembra, un incarico importante nel settore energetico, dopo che la cancelliera, come annunciato da tempo, si ritirerà dalla politica, mossa già attuata per un suo predecessore.

 A Kiev Merkel è stata decisamente vaga, creando anche un certo imbarazzo in quanto gli incontri con la Russia sono bloccati da molti mesi e perfino la sede di Minsk, ora che Lukashenko si è schierato completamente con Putin, non è più praticabile e non si capisce dove e come i meeting possano riprendere.



 Speciale Afghanistan


INIZIATO IL RITIRO USA DALL'AEROPORTO


E' iniziato il ritiro dei militari statunitensi dall'aeroporto di Kabul, mentre prosegue il ponte aereo per i cittadini stranieri e i locali che trovano posto sui voli. Probabilmente la notiza provocherà reazioni fra la folla all'esterno dello scalo.

Intanto si sta organizzando la resistenza armata in vista di un attacco talebano.

PRIMA AZIONE PER I REAPER BLOCK 5 FRANCESI

 

Nell'ambito dell'Operazione BARKANE, un teleguidato REAPER Block 5 ha sganciato il primo ordigno, per l'esattezza una GBU-12 PAVEWAY e un missile AGM-114 HELLFIRE, contro miliziani integralisti nel Sahel, colpendo il bersaglio, un gruppo di veicoli, di cui uno in movimento.

 Speciale Afghanistan


24.000 EVACUATI NELLE ULTIME 24 ORE


Nelle ultime 24 ore i velivoli hanno portato via da Kabul ben 24.000 persone, un volume decisamente alto, ottenuto imbarcando su i C-17 più persone di quanto normalmente previsto, operando giorno e notte, con una media di un volo ogni 45 minuti, considerando le condizioni complessive. Venerdì potrebbe iniziare il ritiro anche dei militari giunti all'aeroporto per l'operazione.

Sembra che i talebani stiano bloccando l'arrivo di ulteriori civili, stando ad una notizia della BBC.

lunedì 23 agosto 2021

 Speciale Afghanistan


RITIRO: BIDEN DEVE DECIDERE IN 24/48 ORE


Biden, che anche durante l'apparizione di ieri in televisione è apparso sempre esitante e confuso sul da farsi, deve decidere in 24/48 ore circa il ritiro dall'aeroporto di Kabul, richiesto dai talebani per il 31 agosto. Infatti bisogna ricordare che per ritirare i quasi 6.000 militari USA presenti all'aeroporto di Kabul, insieme ai militari britannici, ci vogliono voli e tempo, ricordando che hanno anche alcuni mezzi. Gli elicotteri andranno via passando per il Pakistan, così come sono arrivati per questa emergenza.

Ovviamente quando si spargerà la notizia del ritiro, fra la folla fuori dello scalo, che sopravvive in condizioni mostruose, si scatenerà l'inferno. Resta tutto da vedre se poi per quella data saranno portati via tutti i cittadini statunitensi ancora presenti in città.

Ovviamente i talebani stanno giocando come il gatto con il topo e vedono di trarre il maggior vantaggio possibile da questa situazione.

Ne approfittiamo per segnalare che in aeroporto vi è personale della Farnesina e per la sicurezza, rimasti in una situazione decisamente pericolosa. E' stato portato via molto del personale legato a noi in qualche modo ma mancano gran parte di quelli di Herat, dove abbiamo operato per oltre 15 anni. Che fine hanno fatto?

 REAZIONI A GAZA DOPO ATTACCO CON PALLONI


Dopo il lancio di palloni incendiari ed esplosivi da Gaza verso Israele, le Forze di Difesa Israeliane sono intervenute, colpendo alcuni obiettivi. Si tratta di locali dove venivano realizzati armamenti e tunnel, colpiti con ordigni sganciati da velivoli. Questo confronto va avanti oramai da anni ma non sembra giungere a soluzione.

Speciale Afghanistan

 

PONTE AEREO RINFORZATO

 

Quasi metà delle circa 37.000 persone evacuate da Kabul dal 14 agosto, sono state imbarcate nelle ultime 24 ore, con un ritmo impressionante, grazie soprattutto alle capacità dei velivoli C-17 ma anche di altri vettori meno capienti, appartenenti a vari paesi.

Tre elicotteri CH-47 hanno recuperato una parte dei cittadini statunitensi  ancora sul posto, magari in un albergo a poche centinaia di metri dall'aeroporto che rimane circondato da circa 20.000 persone, dato che a quelle presenti se ne aggiungano altre, nonostante l'opera di "selezione" dei talebani.

 

 

 Speciale Afghaistan


MOBILITATE VARIE BASI, INCLUSA AVIANO

 

Sono state mobilitate varie basi aeree statunitensi, dove far giungere i profughi dall'Afghanistan. Fra esse vi sarebbero anche Aviano e Sigonella, tappe intermedie verso alcune destinazioni finali. Bisogna ricordare che in mezzo a tutto questo disastro, vi è anche il problema delle quarantene legate al COVID 19.

domenica 22 agosto 2021

 Speciale Afghanistan


IL PONTE AEREO DELL'AERONAUTICA

 

L'Aeronautica Militare Italiana sta partecipando al ponte aereo da Kabul con 4 velivoli KC-767 A e 4 C-130 J. Il primo, inseriti nel 14° Stormo ha sistemazioni per ospitare 200 persone e può effettuare anche rifornimenti in volo. Il secondo ha una capienza minore ma si presta meglio ad operazioni tattiche. Militari dell'Aeronautica ma anche dell'Esercito assistono le persone trasportate.

Da Kabul operano C-17 statunitensi e britannici ma anche A-400 M francesi e tedeschi e altri velivoli, come per esempio gli Il.76 indiani ed ucraini.

Intanto vi è stato uno scambio di colpi che ha visto coinvolti statunitensi, militari tedeschi, guardie afghane e talebani. Di sicuro una guardia afghana è rimasta uccisa e tre sono state ferite.

I talebani hanno fatto delle minacce se i militari stranieri non si ritireranno entro il 31 agosto. Un grosso problema viste le persone ancora da evacuare.

Vi è poi il rischio che quando si appresteranno a parire gli utlimi militari, la folla che preme sfondi il perimetro e si riversi sulle piste, bloccando i decolli.




Speciale Afghanistan

 

ESFILTRATI 20 OPERATORI DELLO SPECIAL AIR SERVICE DALL'AFGHANISTAN

 

In questi giorni si stanno svolgendo anche molte operazioni riservate in Afghanistan. RAIDS ha raccolto elementi che indicano come circa 20 operatori dello Special Air Service, che ancora operavano nel paese, si sono ritrovati isolati in zona ostile, senza possibilità di raggiungere l'aeroporto di Kandahar, già circondato dai talebani (al suo apice ospitava qualcosa come 25.000 uomini della coalizione). Il gruppo, probabilmente a bordo di 4/5 veicoli, si è diretto verso una pista di fortuna, dovendo anche combattere,  dove è stato prelevato nella notte fra il 18 e il 19 agosto, da un C-130 J del 47° Squadron, specializzato anche in missioni di questo tipo, autore di un difficile atterraggio notturno, concluso felicemente con il quadriturbina che ridecollava per un paese del Medio Oriente, sorvolando il Pakistan, che autorizza tutti questi sorvoli. Ovviamente comunicheremo eventuali ulteriori dettagli. Per ora non si hanno conferme ufficiali né probabilmente le si avranno in tempi brevi. Comunque siamo certi che non è l'unica operazione di questo tipo in corso. Il problema è che non si hanno, almeno ufficialmente, basi aeree vicine da cui operare con gli elicotteri che le semplificherebbero.

Intanto all'aeroporto di Kabul prosegue il lavoro dei militari britannici, fra cui personale dei paracadutisti. 

F-15 ABBATTE DRONE IRANIANO IN SIRIA

 

Un F-15 E STRIKE EAGLE ha abbattuto un drone di costruzione iraniana che volava in una zona  della Siria orientale dove si trovano anche reparti sttunitensi. In Siria si affrontano vari paesi e la situazione, per quanto migliorata, non è assolutamente stabile e tutti i giorni vi sono operazioni militari nel quadro di vari scenari di scontro. 

Speciale Afghanistan

 

GLI USA MOBILITANO 18 VELIVOLI CIVILI

 

Per far fronte al ponte aereo da Kabul, gli Stati Uniti hanno deciso di mobilitare 18 velivoli civili appartenenti alla Civil Reserve Air Fleet, destinati proprio a compiti di questo tipo, in particolare al trasporto di militari. In un periodo di traffici aerei relativamente ridotti, non è certo un problema e le compagnie aeree saranno ovviamente pagate per il servizio che non riguarderà voli su Kabul, riservati a vettori militari. 

E' la terza volta che il programma viene attuato. La prima fu nel 1990 per l'Operazione DESERT SHIELD; la seconda per l'Operazione IRAQI FREEDOM. 

 ISRAELE-HAMAS

 

Israele ha colpito nella notte fra il 21 e il 22 agosto 4 siti in cui si riteneva che venissero realizzate delle armi, razzi o palloni incendiari. L'attacco dovrebbe essere stato condtto da droni che, comunque, erano in volo insieme a jet. La milizia di Hamas ha risposto con fuoco di armi leggere nella zona di confine.



Speciale Afghanistan

 

ANCORA 10.000 STATUNITENSI DA EVACUARE

 

Incredibile! Sembra che a Kabul vi siano ancora 10.000 cittadini statunitensi da evacuare, ma non in aeroporto ma sparsi per la città. E il problema è come farli giungere allo scalo aereo, senza essere depredati o peggio dai talebani. 162 che erano in un grande albergo in collina, sono stati prelevati con gli elicotteri ma alcuni sono in abitazioni private e sparsi sul territorio. Tutti rischiano di diventare ostaggi od essere vittime di violenze mentre davanti ai cancelli dell'aeroporto vi sono stati diversi morti per la calca infernale.

Si vedrà anche di mobilitare voli civili per trasportare i fuggitivi dalle basi nella Penisola Arabica in altre località.  

sabato 21 agosto 2021

Speciale Afghanistan

 

PROSEGUE IL DISASTRO A KABUL 


Ieri solo 6 C-17 sono decollati da Kabul, trasportando 1.600 persone. Gli Stati Uniti non sanno dove accogliere i profughi. In compenso sono partiti ben 32 voli non statunitensi, verso varie destinazioni, Italia inclusa. Il problema è che solo i C-17 possono (in emergenza) imbarcare 250 persone per sortita, per cui l'aeroporto vede sempre una marea di persone ai cancelli mentre sembra che bande di talebani chiedano soldi (1.500/2.000 US$) per far passare chi è diretto allo scalo. Qualcuno è stato anche picchiato e rimandato indietro. Soprattutto vi sono molti cittadini di paesi della NATO ancora sul posto, a rischio di essere presi come ostaggi.

Biden si ostina a dire che "non era evitabile" ma noi abbiamo fortissimi dubbi che questo sia vero. La sua amministrazione aveva un'idea e l'ha voluta condurre avanti anche quando era chiaro anche ad un bambino quello che poteva succedere. Lui è un uomo finito ma ci lascia in eredità un disastro che pagheremo caro. 

 DANNEGGIATO IL MONUMETO AI CADUTI

DI NASSIRYAH A TORINO


Per la seconda volta è stato danneggiato il monumento che a Torino ricorda i caduti di Nassiryah. E' la seconda volta che ciò avviene. L'altra volta accadde nel 2009. Ogni commento è superfluo.

 DRONE TURCO UCCIDE CAPO KURDO FILO IRANIANO


Un drone turco ha ucciso nei pressi della cittadina di al-Qamishli,  un comandante kurdo appartenente  ad un gruppo che riceve supporto dall'Iran e che si batte contro le forze turche.

 BULGARIA E GRECIA SI PREPARANO A BLOCCARE 

ONDATE DI CLANDESTINI


Già si ragiona su quanti rifugiati arriveranno dall'Afghanistan nei prossimi mesi. Dato che vengono da un paese controllato dai talebani, difficile non accoglierli ma, in pratica, nessun paese, fatto salvi entità relativamente ridotte (ad iniziare da chi ha lavorato per la NATO) lo vuol fare.

Grecia e Bulgaria si stanno preparando al peggio, migliorando i controlli alla frontiera con la Turchia, da dove si potrebbe avere un forte flusso. La Grecia ha appena terminato 40 km di vallo che sarà presidiato anche dai militari, in quanto Erdogan sicuramente chiederà altri miliardi per non farli passare, ricordando che qualcuno, e non sono pochi, poi si spaccia per afghano quando afghano non è già ora.

 Speciale Afghanistan


I TALEBANI FANNO I TALEBANI


A tutti coloro che vogliono vedere lati positivi a tutti i costi nel movimento talebano, segnaliamo come a Herat siano state date disposizioni perché all'università non vi siano classi miste (primo passo per eliminare le donne dall'università) e che l'inviata della CNN a Kabul è andata via dopo aver avuto delle minacce perché andava in giro per la strada a capo rigorosamente coperto ma a faccia scoperta.

Queste cose vogliamo segnalarle a Conte e ad altri. I talebani sono talebani e non quello che piacerebbe a qualcuno in occidente.

Ma oltre a questo arrivano da fuori la capitale notizie di uccisioni e arresti il che dà la misura del fatto che restano quello che sono sempre stati, anche se ora i capi politici vogliono dare un'immagine appena diversa.

Intanto l'evacuazione da Kabul prosegue sempre con scene infernali e segni di una disorganizzazione che rischia di far divenire ostaggi molti cittadini statunitensi. L'amministrazione Biden è sommersa dalle critiche e lo si nota anche dal fatto che molti parlamentari democratici si stanno allontanando da lui, nonostante sia il presidente in carica.

Intanto molti veterani si stanno organizzando per dare supporto ai loro colleghi afghani, dando un bel manrovescio a chi uscirà da questa storia sconfitto e senza onore.

 Speciale Afghanisatan


CIA, DIA E SOF IN AZIONE IN AFGHANISTAN


Gli Stati Uniti stanno mobilitando risorse per portare in aeroporto a Kabul cittadini statunitensi. Ci sarebbero in azione CIA, la DIA e le forze speciali. Sembra che siano riusciti ad esfiltrare cittadini statunitensi e locali a rischio. Ci fa piacere ma ci chiediamo perché tutte queste risorse non siano state utilizzate da Biden prima, per evitare questo disastro.

venerdì 20 agosto 2021

 ATTACCO AEREO ISRAELIANO IN SIRIA


L'Aeronautica israeliana ha colpito bersagli in Siria, legati all'Iran, in varie parti del paese, utilizzando missili. L'antiaerea siriana ha aperto il fuoco e un missile è caduto nell'area del Mar Morto. Sono stati colpiti bersagli nell'area di Damasco e Homs. Per ora non si hanno ulteriori particolari.

Speciale Afghanistan

 

LA RESISTENZA COMBATTE

 

Meno male che non vi è solo gente che strilla o vuol trattare con i talebani. Oggi le forze della resistenza si sono scontrate con miliziani talebani a Banu e Dhe Saleh, 30 km a nord della valle  Panjshir. Uomini coraggiosi che conoscono bene i talebani e sanno come trattarli. 

 Speciale Afghanistan


AGGIORNAMENTO DELLE ORE 18.00


DA 8 ORE I DECOLLI SONO SOSPESI


Da  8 ore i decolli sono stati sospesi a Kabul. Evidentemente è accaduto qualcosa (fuoco ostile da terra?) che ha fatto sospendere il ponte aereo, nonostante la pressione ai cancelli. Appena disponibili, forniremo ulteriori notizie.


AGGIORNAMENTO DELLE 21.30

VOLI RIPRESI


I voli da Kabul sono ripresi. Probabilmente era un problema di accoglienza in Qatar dato che nn erano previsti questi numeri e biogna organizzare nuove strutture.

Il presidente statunitense ha parlato e risposto a qualche domanda ma le sue argmentazione ci sono sembrate insoddisfacenti e anche contradditorie. Ora dice che tutto era costato troppo ma le spese da anni si erano ridotte di molto. Un conto è costruire grandi e piccole basi e mantenere 100.000 militari e tutt'altro costo ne hanno 2.500 che operano in basi gi esistenti. Ma Biden queste cose probabilmente non le conosce.

Intanto la resistenza ai talebani si sta organizzando e non crediamo che avranno vita facile.

 Speciale Afghanistan


ELICOTTERI TEDESCHI A KABUL


Velivoli A-400 M ATLAS hanno trasportato a Kabul un paio di elicotteri Airbus H-145 per andare a recuperare personale tedesco rimasto isolato, dao che i collegamenti via terra sono molto difficili. I tedeschi hanno operato nel nord del paese e hanno concittadini bloccati sul posto. Speriamo che vada tutto bene perché nel clima dell'Afghanistan di questi giorni potrebbe succedere di tutto.

I talebani hanno aperto più volte il fuoco per controllare la folla che sta premendo sui cancelli.

I dati indicano che nelle ultime 24 ore 16 C-17 statunitensi hanno trasportato 5.700 persone in partenza dal paese, oltre a militari per la protrazione dell'operazione, ora forti di 6.000 militari.

 Spciale Afghabista


LA CAPIENZA DEL C-17? FINO A 830 PERSONE!


Il C-17 decollato il 15 agosto da Kabul strapieno di civili, aveva a bordo qualcosa come 830 persone. 640 erano adulti ma vi erano anche la bellezza di 183 bambini. Ovviamente si è trattato di una situazione assolutamente al limite ma in emergenza si fa di tutto. Il velivolo era stato letteralmente assalito da una folla fuori controllo e non vi era modo di gestire il flusso dei passeggeri. Sicuramente sarà ricordato come un caso limite.

Intanto nei cieli della capitale sono stati avvistati anche F/A-18 provenienti da una portaerei. Ricordiamo che i talebani potrebbero sospendere i voli da Kabul quando vogliono dato che sono anche dentro lo scalo aereo.


 Speciale Afghaistan


PROSEGUE NEL CAOS IL PONTE AEREO DA KABUL


Sta proseguendo il ponte aereo dall'aeroporto di Kabul, in mezzo sempre a scene apocalittiche, con bambini e neonati passati al volo ai militari, nella speranza di metterli in salvo. I militari fanno il possibile ma fuori dai cancelli della parte militare ci sono migliaia di persone e altre ne arriveranno, mentre si cerca di far affluire chi è maggiormente a rischio. Un casino inerranabile che doveva essere evitato mentre i talebani danno la caccia ai loro avversari.

Fonti ufficiali hanno dichiarato che l'operazione potrebbe andare avanti per più di due settimane mentre Biden è sommerso dalle critiche e stasera farà un'altra apparizione televisiva cercando di dare spiegazioni anche se la situazione che ha creato si commenta da sola. Lui è il "comandante in capo", lui ha dato i vari ordini e lui ne pagherà le conseguenze che saranno pesantissime in ambito internazionale.

Intanto sta arrivando il quarto volo di KC-767 a Fiumicino, con circa altre 200 persone. Ora resta da capire come faremo ad esfiltrare chi ha collaborato con noi a Herat.

Si parla molto del destino delle donne, drammatico, ma vorremmo ricordare anche chi si è battuto con noi. I talebani stanno serrando i controlli e l'unica per ora è sperare che qualcuno appaia in Iran, con cui i rapporti sono stati sempre discreti.

Non commentiamo le dichiarazione del nuovo "capo" dei 5 Stelle, che ha dichiarato che "bisogna trattare con i talebani che sono apparsi distesi". Noi ci manderemmo proprio lui  e Di Maio a trattare così farebbero un sacco di esperienze interessanti. Capisco che i politici italiani sono in gran parte ignoranti in fatto di politica estera e operazioni militari, ma qualcuno ha poche idee e molto confuse sull'argomento.

giovedì 19 agosto 2021

COLONNA ETIOPE DISTRUTTA

 

Sembra proprio che lo scontro con i tigrini si sia messo male per gli etiopi. Oggi, nei pressi della cittadina di Mersa, 70 km a nord di Dessié, una colona etiope è caduta in una imboscata. Sono stati catturati alcuni carri, veicoli BMP-1 e decine di mezzi non protetti, con centinaia di prigionieri.