domenica 30 giugno 2019

MISSILI ISRAELIANI SULLA SIRIA
La scorsa notte missili da crociera israeliani, dopo aver sorvolato il Libano, hanno raggiunto bersagli in territorio siriano nella zona di Damasco, Tartus e Homs. Sembra che siano stati colpiti basi iraniane nel paese. Le armi potrebbero essere state lanciate da unità navali israeliane, Nelle stesse ore, velivoli statunitensi hanno attaccato un piccolo centro d'addestramento di Daesh nella provincia di Aleppo. In entrambi i casi non si ha notizie del lancio di missili antiaerei russi.
E sempre ieri notte un velivolo che sembra essere un grosso UAV è precipitato sulla parte di Cipro controllata dai turchi dal 1974. Incerta ancora la nazionalità del velivolo, 

Speciale battaglia per Tripoli
 
 STATO DI MOBILITAZIONE GENERALE
 
 
Aguila Saleh, comandante supremo delle forze nazionaliste in Libia, ha proclamato lo stato di mobilitazione generale per rispondere all'offensiva delle forze del GNA che negli ultimi giorni hanno ottenuto importanti successi, fra l'altro catturando missili anticarro JAVELIN e perfino un semovente antiaereo russo PANTSIR, giunto da poco in zona.
Intanto un drone del GNA è stato abbattuto. Si trattava di un UAV di costruzione turca.

VENEZUELA: MORTO IN PRIGIONE UN
UFFICIALE ARRESTATO 



Un ufficiale arrestato lo scorso 26 giugno, il capitano Cobetta, é morto in circostanze da chiarire mentre era in cusodia della polizia speciale. Vista la sue età vi sono forti sospetti su quanto accaduto perché è risaputo che la poilizia di regime applica la tortura. 
La situazione nel paese è tutt'altro che tranquilla e la tensione è sempre alta.

TENSIONE FRA ISRAELE E PALESTINESI
 
 
Negli ultimi tre giorni la tensione è salita fra Israele e palestinesi. lancio di piccoli palloni incendiari da Gaza, scontri sul confine e anche un incidente con un esponente palestinese a Gerusalemme. Vi è una mediazione continua ma la situazione è molto difficile in generale, in particolare a Gaza, controllata da elementi come quelli di Hamas, eterodiretti dall'Iran.

STORICO INCONTRO KIM-TRUMP
 
 
I presidentei Trumpe Kim si sono incontrati sulla linea di demarcazione fra le due Coree ed entrambi hanno passato la linea del cessate il fuco, in un incntro allestito rapidamente che probabilmente passerà alla storia. Con Lim non su può mai sapere ma meglio incontrarsi che tenere minacciarsi con bombe atomiche e missili (che oltre tutto costano non poco).
Stiamo a vedere se dopo un incontro così inusuale, il processo di pace andrà avanti. Tutti ne hanno da guadagnare.

sabato 29 giugno 2019

SOMALIA: I DRONI COLPISCONO SEMPRE
Negli ultimi giorni vi sono stati il 45° e il 46° raid con droni che hanno colpito formazioni di al-Shabab, i miliziani integralisti somali. I risultati sono buoni e il movimento integralista sta vedendo diminuire la sua forza, con perdite crescenti. Il trend probabilmente proseguirà e per il 2020 si potrebbero avere risultati importanti perché sono in fase di addestramento anche diverse unità di sicurezza. magari si dovrebbe fornire loro qualche mezzo in più. Per esempio qualche blindato PUMA italiano. Ricordiamo come la Somalia già disponesse dei veicoli blindati Fiat 6614 a su tempo.

TRATTATIVE DI PACE PER L'AFGHANISTAN




Sono iniziate a Doha, in Qatar, il settimo round  di colloqui di pace con i talebani. I colloqui vanno avanti ma il riserbo è totale. 
In Afghanistan il livello di scontro è decisamente più basso che non negli anni precedenti.
ALTRI BOMBARDAMENTI IN SIRIA 

Altra giornata di bombardamenti aerei sulla Siria nord-occidentale. Le artiglierie sembra più caute dopo la risposta al cannoneggiamento di una base avanzata turca con un morto.
Ankara ha inviato in zona altre truppe (sembra commandos) e ha abbattuto un UAV che sorvolava la base colpita due giorni fa. 
Inatnto la nave rifornimento russa Ivan Burbov ha passato il Bosforo diretta in Siria. Ha dichiarato 13.000 tonnellate di carburante, 800 tonnellate di equipaggimenti, 400 tonnellate di munizione e 500 tonnellate di acqua potabile.




Speciale Battaglia per Tripoli
 
 AVANZATA DELLE FORZE DEL GNA
 
 Le milizie del GNA che avanzavano da Tripoli,  si sono collegata a quelle che ancora resistevano nella parte occidentale del paese, dividendo in due lo schieramento delle forze nazionaliste che si trovano a ridosso di Tripoli.
I nazionalisti sono furibondi con la Turchia che ha inviato ingenti rinforzi in armi a Tripoli, consentendo un radicale ribaltamento della situazione. Hanno fatto sapere che bombarderanno qualsiasi nave turca che giunga nelle acque territoriali libiche e stanno preparando la controffensiva. La situazione complessiva rimane molto fluida.

venerdì 28 giugno 2019

TUNISIA: DUE ATTENTATORI SUICIDI
 
 
 
I due ordigni fatti esplodere ieri a Tunisi, erano indossati da due attentatori suicidi, fra cui almeno una donna. E' la prima volta che in Tunisia accade qualcosa del genere.
Intanto il presidente della repubblica, che ha 92 anni, è stato ricoverato in gravi condizioni all'ospedale.

SITUAZIONE SEMPRE MOLTO TESA NELLA 
SIRIA NORD ORIENTALE
 
 
 
Dopo il cannoneggiamento dell'artigliria turca di questa notte, dopo che ore prima vi era stato fuoco d'artiglieria contro una base turca, la situazione rimane sempre molto tesa. L'artiglieria di Damasco sembra molto meno attiva mentre proseguono i bombardamenti aerei, inclusi quelli "di sprecisione" con gli elicotteri che fanno rotolare fuori "bombe a barile" dalla rampa posteriore.
Un velivolo d'attacco leggero L-39 siriano è stato danneggiato dall'antiaerea dei ribelli, sembra da un missile spalleggiabile.

CRESCONO GLI INCIDENTI 
SUL FRONTE DEL DONBAS



Cresce il numero di incidenti sul fronte del Donbas. Negli ultimi giorni sono saliti a 30/40 al giorno mentre nelle settimane prima si erano ridotti a pochissimi casi al giorno.
Tutti si attendono le decisioni del nuovo presidente ucraino che non ha esperienza specifica e si trova a dover gestire una crisi molto importante e complessa sotto molti punti di vista. 
Intanto gli Stati Uniti hanno approvato la concessione di altri 300 milioni di US$ di aiuti militari, non in fondi ma in equipaggiamenti.
Intanto si riparla di una richiesta dell'Ucraina di entrare nella NATO. E' appoggiata da diversi paesi dell'organizzazione ma è complessa in quanto se questo avvenisse i paesi dell'Alleanza dovrebbero subito intervenire per difendere i confini ucraini dall'aggressione russa. 
Forse ora Putin inizia a realizzare che cosa ha scatenato con la sua politica. Anche la Georgia aspira ad entrare nella NATO ma ha i medesimi problemi. Comunque gli avvenimenti di questi anni stanno modificando profondamente il quadro strategico anche perché ora i militari della NATO sono a 100 chilometri da San Pietroburgo e navi e velivoli sono presenti sempre più spesso in mar Nero, cosa che prima non accadeva.
Speciale battaglia per Tripoli
 
SITUAZIONE CONFUSA
 
La situazione è ancora confusa a sud di Tripoli. Il Governo di Concordia nazionale afferma di aver ripreso delle posizioni oltre 100 km a sud di tripoli, forse avanzando dalla sacca di Naruf ma la notizia non è confermata e potrebbe essere solo un trucco per far aumentare il panico. 
Di sicuro il GNA ha fatto prigionieri (non molti) e catturato equipaggiamenti, incluso droni cinesi, un semovente antiaereo ruotato russo PANTSIR e alcuni missili JAVELIN statunitensi.
Intanto è stato rilasciato quello che si è rivelato essere un pilota statunitense che combatteva con il GNA, si era dichiarato inizialmente portoghese ed era stato abbattuto dai nazionalisti.
Osserveremo cime si sviluppa la situazione anche perché i tempi di reazione libici sono in genere piuttosto lunghi.

giovedì 27 giugno 2019

Breaking News

L'ARTIGLIERIA TURCA SPARA SULLE 
POSIZIONI DI DAMASCO
DOPO UN ATTACCO AD UNA SUA POSTAZIONE



Importante sviluppo nel conflitto in Siria. Dopo che il posto di avvistamento turco di Shar Maghar (il Numero 10), é stato colpito oggi dall'artiglieria siriana, nella notte è arrivata la reazione dell'artiglieria turca che ha colpito quattro posizioni di Damasco da dove si era sparato contro la base turca. Ankara ha dichiarato che ha avuto un militare ucciso e tre feriti.
Si tratta di un importante sviluppo della situazione e fa intendere cosa potrebbe accadere. Una delle posizioni colpite è stata raggiunta da almeno 15 colpi da 155 mm. Sembra che la Turchia voglia fornire armi antiaeree ai ribelli, per difendersi dai continui attacchi aerei che colpiscono anche la popolazione.
Fra l'altro Ankara vede malissimo la presenza iraniana in Siria e è tutt'altro che entusiasta per quella russa, motivo già di altri incidenti.
DUE MILITARI STATUNITENSI UCCISI IN AFGHANISTAN


Due militari statunitensi sono rimasti uccisi in combattimento ieri n Afganistan. Uno era il sergente dei Beretti Verdi B Rilely, appartenente al 10° Gruppo delle Special Force, al sesto rischieramento nel paese asiatico.



Speciale Battaglia per Tripoli
 
 LA SITUAZIONE DOPO L'OFFENSIVA DEL GNA
 
 
Si hanno alcune informazioni aggiuntive circa l'attacco del GNA a sorpresa che ha condotto alla conquista del nodo stradale di Garyan, 50 chilometri a sud di Tripoli.
Miliziani del GNA si sono infiltrati a piedi nella zona, operando in contatto con un gruppo locale. L'assalto di sorpresa ha gettato il panico fra le forze nazionaliste che non hanno offerto una grande resistenza, colte di sorpresa. Il GNA ammette di aver perso 45 miliziani nell'attacco ma ha catturato diversi nemici.
Oggi i nazionalisti stanno contrattaccando, appoggiati dall'aria. Difficile che il GNA riesca a tenere il possesso del lungo saliente che si è creato che ha i lati molto esposti.

ATTENTATO A TUNISI  



Intorno alle 12.15 vi è stato un attacco a Tunisi, contro il Comando delle Forze di di Sicurezza, nel quartiere Qaranyani. Si è trattato almeno di un attentare suicida, il primo caso in Tunisia. Per ora il bilancio è di un morto (oltre all'attentare) e quattro feriti.
L'attentatore ha preso di mira un veicolo della polizia. 

ORE 14.00
Si hanno maggiori particolari sull'attentato di oggi a Tunisi. Una attentatrice suicida si è gettato contro un mezzo della polizia fermo, facendosi esplodere, uccidendo un poliziotti e ferendone tre. Vi è stato un attentato esplosivo contro la sede dei servizi di sicurezza e nella notte era fallito un attacco ad un ripetitore televisivo.

mercoledì 26 giugno 2019

LA BASE DI HMEIMIM SOTTO ATTACCO
 
 
 
La base aerea russa di Hmeimin, a sud di Latakia, è sotto attacco di droni. L'antiaerea sta rispondendo avendo aperto il fuoco con i cannoncini e utilizzando contromisure elettroniche. Non si conosce l'esito dell'azione.

Breaking News

LE FORZE DEL GNA OCCUPANO GHARYAN 


Con una offensiva di sorpresa, le forze del GNA sono avanzate a sud occupando Gharyan, fondamentale centro logistico  che controlla la strada verso il Fezzan. La situazione è ancora incerta ma le truppe sono avanzate in modo rapido di circa 30 chilometri ottenendo il controllo di un'area collinare strategica. 
Si tratta di un importante risultato anche se ancora non è chiaro quello che è accaduto e sta accadendo. Il saliente che si è formato è molt lungo e stretto ebisognerà vedere come reagiranno le forze nazionaliste davanti a questo improvviso sviluppo della situazione.Praticamente il fronte nazionalista sarebbe diviso in due.
Si può osservare come l'offensiva sia stata condotta con i veicoli giunti da qualche settimana dalla Turchia.
I nazionalisti rivendicano l'abbattimento di un velivolo e la cattura di un pilota di nazionalità statunitense.
Sono in corso combattimenti anche intorno all'aeroporto internazzionale. Forniremo ulteriori particolari non appena disponibili.

UN MISSILE CRUISER YA ALI
E' IL RESPONSABILE DELL'ATTACCO ALL'AEROPORTO
SAUDITA DI ABHA




L'intelligence saudito ha determinato che l'arma utilizzata per l'attacco all'aeroporto saudita di Ahba, non lontano dalla frontiera yemenita. non era un drone ma un missile cruise iraniano YA ALI. Si tratta di un'arma con una gittata di 700 chilometri e una carica bellica di 200 kg.
Il colpo non è stato preciso in quanto è caduto ad una certa distanza dall'aerostazione, provocando solo danni minori.
BOMBARDAMENTI IN SIRIA
La scorsa notte, dopo che ieri avevamo fatto notare l'uso non esteso dell'artigliria, qualcuno ha pensato subito di "rimediare". lanciaciarazzi russi da 300 mm SMERSH sono entrati in azione con testate munite di sub-munizioni.

ALTRI MILITARI RUSSI IN VENEZUELA
Sono arrivati in questi giorni diversi voli dalla Russia, con la scalo a Latakia e Dakar, con a bordo militari russi. Sembra che si debbano occupare degli equipaggiamenti venduti da Mosca a Maduro ma visto certe abitudini di Putin, la cosa preoccupa vari paesi e l'opposizione interna.
Prosegue intanto il braccio di ferro fra i due schieramenti e nei prossimi giorni sono previste nuove grandi manifestazioni. Maduro intanto si vede meno e qualcuno pensa che potrebbe mollare il potere anche se noi non crediamo a soluzioni facili e veloci di questa crisi.

martedì 25 giugno 2019

BOKO HARAM SOTTO ATTACCO



La guerriglia di Boko Haram è sotto attacco nella regione del Lago Ciad, dove ha perso oltre 60 dei suoi miliziani. In evidenza le forze del Ciad che agiscono nel proprio territorio ma anche in aree limitrofe, non dando quartiere all'avversario. La Nigeria sta facendo uno sforzo, utilizzando anche i velivoli, ma si ripetono gli attacchi ai villaggi, dove vengono massacrati decine di persone se non difesi adeguatamente.
CATTURATI MEMBRI DI DAESH NELLO YEMEN
 
 
 
Forze della coalizione a guida saudita hanno catturato alcuni miliziani di Daesh che operavano nello Yemen,
Intanto anche questa sera vi è stato l'attacco di droni contro gli aeroporti sauditi di Jazin e Abha. Questi attacchi obbligano alla chiusura degli scali. Tutti si chiedono da dove saltano fuori missili e droni dato che una produzione locale è impensabile. Si pensa ad aerei iraniani che fanno scalo in alcune zone remote della Somalia.

SCONTRO ALLA FRONTIERA FRA TURCHIA E IRAN
 
 
 
Un reparto dei Guardiani della Rivoluzione si è scontrato nei pressi della frontiera turca con una formazione di oppositori armati. Secondo il comunicato ufficiale, ne è stato ucciso uno, due sono rimasti feriti e 11 catturati. Ancora non è stato comunicato a che formazione facessero riferimenti ma potrebbero trattarsi di kurdi.
Armare i kurdi e altre opposizioni al regime teocratico, potrebbe essere una strategia per creare problemi all'Iran.

Speciale Battaglia per Tripoli

LIBIA: INTENSA ATTIVITÀ AEREA


I fronti intorno e dentro a Tripoli, sono fermi ma si nota una certa attività aerea. Non solo attacchi aerei, portati anche da UAV di costruzione cinesi, probabilmente gestiti dagli Emirati (e armati di missili) ma anche diversi voli clandestini e ricognizioni, anche condotte da velivoli italiani. Sei giorni or sono, un aereo E.W. turco E-7 T è giunto a largo di tripoli. ma vi sono gli E.3 SENTRY della NATO,  aerei statunitensi e anche i G-550AWACS italiani, a cui si aggiungono anche gli ATR-72 MP di Sigonella e velivoli da ricognizione elettronica.
Ma si notano anche velivoli da trasporto turchi ed egiziani mentre ci sono voli anche dalla Cirenaica verso la Tripolitania per trasportare rifornimenti ed evacuare feriti, utilizzando i tanti aeroporti dell'area, incluso quelli a fondo naturale.  
SUCCESSO GOVERNATIVO A HERAT 



Circa 80 talebani sono stati eliminati, incluso cinque comandanti, in una grande operazione nell'area di Herat in Afghanistan, ottenendo un importante successo contro le milizie integraliste. 
Il quadro della situazione complessivo vede ancora i talebani all'offensiva in alcune aree ma in altre sono i governativi a mantenere l'iniziativa.
Ovviamente il gabinetto del ministro Trenta ignora l'accaduto, nonostante la presenza dei nostri militari in città. 
I talebani sono all'offensiva nella provincia di Logar-Azra. a 30 km dalla capitale, una zona da sempre molto problematica.

AGGIORNAMENTO SIRIA



"Tradizionali" e quotidiani  bombardamenti russi nella Siria nord-occidentale anche oggi. Non si capisce perché non si faccia ricorso all' artiglieria, oppure non come sarebbe possibile, per colpire bersagli che non sono lontani dalla prima linea. Si utilizzano i velivoli russi, spesso con munizionamento convenzionale non guidato. Oggi sono stati attaccati non solo bersagli a sud di Idlib ma anche a nord/est della città,
Il fronte è sempre fermo anche se si spara e sembra che i ribelli abbiano ricevuto vari missili anticarro.
Quasi calma assoluta nel resto del paese, stremato da otto anni di conflitto e oltre 300.000 morti e milioni di profughi, a cui si aggiungono immani distruzioni.



 
 
 

PRIMA MISSIONE DEGLI F-35 INGLESI


Oggi gli F-35 A rischierati sulla base d Akotiri a Cipro, hanno effettuato la prima missione operativa contro elementi di Daesh in Siria. Lo ha appena comunicato il Ministero della Difesa britannico.
Il Regno Unito è il terzo paese che ha fatto compiere missioni operativi ai suoi F-35, dopo Stati Uniti e Israele. Sembra che i velivoli della RAF operanino con le speciali appendici per essere più fcilmente individuabili dai radar, per non creare problemi al traffico aereo in quanto altrimenti sarebbero invisibili ai radar civili.

lunedì 24 giugno 2019

AGGIORNAMENTO SIRIA
SABOTATO IN MARE UN OLEODOTTO

Se nella zona di combattimento nel nord-est del paese, continuano i cannoneggiamenti e i bombardamenti, anche dei velivoli russi, di nuovo vi è un attacco in mare all'oliodotto costiero che collega Tartus alla raffineria Benyars, un tipo d'azione insolita, in un conflitto dove sono mancate operazioni navali anche perché la costa è praticamente rimasta sotto il controllo delle forze di Assad. L'impressione è che i responsabili dell'azione, che ha interrotto l'oledotto, non siano siriani ma vengano da fuori., Non vi è stata grande fuoriuscita di petrolio ma probabilmente si tratta di un ennesimo segnale verso Damasco.
I fronti sono però sostanzialmente fermi e si continua nella trattative a vari livelli.

Speciale Battaglia per Tripoli

CONTINUANO GLI SCONTRI


Sono rallentati i combattimenti intorno all'aeroporto internazionale di Tripoli dopo l'offensiva lanciata dalle milizie del Governo di Accordo nazionale contro le posizioni tenute dai nazionalisti.
La scorsa notte razzi da 122 mm hanno colpito l'altro aeroporto della capitale, Mitiga, dove è scoppiato un incendio. Ovviamente i nazionalisti possono bloccare lo scalo quando vogliono e alle forze del GNA resta praticamente solo lo scalo di Misurata, "risparmiato" solo perché vi è l'ospedale militare italiano, così come la base navale di Tripoli. Una situazione critica di cui non parla nessuno.
Intanto ai nazionalisti che si battano nella periferia della capitale stanno giungendo rinforzi.

domenica 23 giugno 2019

NUOVO ATTACCO ALL'AEROPORTO DI ABHA
 
 
 
Un drone lanciato dalle milizie houthi ha colpito all'inizio della notte l'aeroporto saudita di Abha, Invece che le installazioni ha colpito il parcheggio, uccidendo un cittadino di nazionalità siriana. Vi sono stati anche 7 feriti
Gli houthi, appoggiati dagli iraniani, proseguono i loro attacchi in Arabia saudita e qusto porterà sicuramente a gravi conseguenze, nel quadro dello scontro fra sunniti e sciiti.
 
 
 

IL CONGRESSO STATUNITENSE CERCA 
DI RALLENTARE IL FLUSSO DI ARMI ALL'ARABIA SAUDITA
 
 
 
Il Congresso statunitense ha per ora bocciata la fornitura di 8 miliardi di US$ all'Arabia Saudita. Si tratta di una di quelle decisioni emotive che, in un momento delicato, possono creare grossi guai.
L'Arabia Saudita de affrontare, con i paesi alleati della zona, la forte aggressività iraniana, manifestatasi pericolosamente anche in queste settimane, per questo ha bisogno di uno strumento militare adeguato.
Ricordiamo ancora bene quando il Congresso tagliò in modo radicale gli aiuti militari al Vietnam del Sud, facendo nascere nei comunisti vietnamiti l'idea di passare all'attacco su tutta linea, approfittando proprio della crisi conseguente, conclusasi poi con la conquista del paese.
Ora si rischia di complicarsi non poco la vita proprio in un momento molto delicato, con gli iraniani pienamente coinvolti in azioni militari provocatorie e molto pericolose, solo perché il loro progetto offensivo strategico sta incontrando dei problemi, specialmente nello Yemen. 
Il presidente Trump sembra però deciso nell'andare avanti nel suo programma e potrebbe superare queste resistenze.

AGGIORNAMENTO UCRAINA
 
 
 
Nelle scorse 24 ore secondo fonti del comando congiunto interforze di Kramatorsk, i russi hanno aperto il fuoco 31 volte, causando una vittima e 8 feriti.
Da segnalare la manifestazione tenutasi a Istanbul da parte dei tartari di Crimea, che rivendicano il ritorno della grande penisola sotto controllo ucraino. La Turchia ha sempre dichiarato con non accetterà l'annessione della Crimea da parte di Mosca.

TENTATO COLPO DI STATO IN ETIOPIA 



Sembra essere fallito un tentativo di colpo di stato tentato in Etiopia. Vi sono problemi di collegamenti perché internet è sospeso. Di sicuro vi è che durante la visita del primo ministro in Sudan, vi è stato un tentativo di colpo di stato, con l'uccisione del capo di stato maggiore della Difesa e il Governatore della regione Amhara (quella centrale). Sembra che il capo di stato maggiore sia stato ucciso a Dessié.
Le strade della capitale sono presidiate dai militari, così come quelle di altre città ma la situazione sembra relativamente tranquilla..
Probabilmente questo episodio s'inserisce nella lunga lotta per il potere nel paese, ora che è stata firmata la pace con l'Eritrea e sono migliorate le relazioni con il Sudan, dove una quindicina di giorni or sono sono stati arrestati alcuni leader dell'opposizione etiope.

sabato 22 giugno 2019

YEMEN: AGGIORNAMENTO SITUAZIONE 



Le milizie houthi minacciano l'Arabia Saudita e hanno sparato razzi campali. L'Aeronautica della coalizione araba ha risposto colpendo alcuni bersagli e abbattendo anche due droni.
Sono nuovamente bloccati i rifornimenti umanitari, che erano ripresi con fatica, e vi sono stati scontri anche nei pressi del porto di Hoddeida.
Gli houthi fanno propositi di vittoria ma la loro situazione è molto difficile e si rischia la catastrofe umanitaria se non arriveranno a più miti consigli, in particolare per la popolazione.
Crisi USA-IRAN

 ATTACCO CYBERNETICO ALL'IRAN


 Oggi gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco cyberneutico ad agenzie governative iraniane, Si tratta della prima ritorsione dopo i recenti e gravi incidenti, incluso l'abbattimento di un drone a reazione dell'US Navy. L'offensiva è stata ordinata dal presidente Trump e ora bisognerà capire quali possono essere le conseguenze pratiche.
Intanto il dispositivo militare nella regione si sta rafforzando e anche gli altri paesi minacciati dall'Iran sono in alto grado di allarme.
Speciale Battaglia per Tripoli
 
RESPINTO L'ATTACCO ALL'AEROPORTO
 
 
L'attacco lanciato il 19 giugno contro l'aeroporto internazionale di Tripoli da parte delle milizie del Governo di Accordo nazionale, è stato respinto con perdite. L'azione è stata anche dall'aria, con attacchi aerei partiti da Misurata verso le linee di rifornimento logistiche dei nazionalisti. A tale proposito si segnale anche l'arrivo di almeno un semovente antiaereo russo  PANTSIR S-1, probabilmente fornito dagli Emirati Arabi Uniti. Nei combattimenti è rimasto ucciso il comandante della 155a Brigata nazionalista.
Sul fronte della sirtica, vi è stata una puntata di forze del GNA verso sud, per ostacolare l'arrivo di rinforzi nazionalisti verso Tripoli ma qui la situazione è molto fluida.
Intanto Ankara ha ammesso di aver fornito armi al GNA anche perché le evidenze di questo appoggio erano clamorose. Con questi rinforzi è stato organizzato l'attacco all'aeroporto di questi giorni.

venerdì 21 giugno 2019

IRAN NEGA CONTATTO 
 CON USA TRAMITE OMAN


Nonostante da più fonti, tra cui l'agenzia Reuters e il NY Times, sia arrivata la conferma che il mesaggio di Trump all'Iran sia stato consegnato attraverso l'Oman, il comandante dell'IRGC ha negato che tale contatto sia mai avvenuto.
Nel frattempo sono state rese pubbliche dalle agenzie iraniane le foto che mostrano i resti del GLOBAL HAWK abbattuto, i cui resti sono stati recuperati dalla marina iraniana nelle scorse ore.
Si tratta di un incidente estremamente grave che ha fatto salire a livelli molto alti la tensione fra i due paesi. ma è tutta l'area che è in allarme dopo i noti attacchi alle petroliere, anch'essi riconducibili all'Iran.
Probabilmente all'interno del regime iraniano vi è un'ala, ancor più radicale, che cerca lo scontro militare con gli USA mentre altri comprendono i rischi che questo porterebbe.
 
TRUMP MINACCIA INTERVENTO MILITARE IN IRAN

Secondo quanto riportato da diverse agenzie di stampa internazionale, gli Stati Uniti avrebbero consegnato attraverso l'Oman direttamente alle alte sfere iraniane, un messaggio che minaccerebbe un imminente intervento militare nel caso l'Iran rifiutasse di sedersi al tavolo delle trattative con gli USA. Il ministro degli esteri iraniano ha subito risposto che l'Iran non è disposto a trattare con gli USA ed anzi afferma che questi ultimi dovrebbero temere le conseguenze di un attacco.
Nel frattempo tutte le principali compagnie aeree, tra cui KLM, Brithis Airways e Lufthansa, hanno deviato tutte le rotte che sorvolavano l'Iran per motivi di sicurezza.
Il rischio di una repentina scalation militare è quanto mai pressante.
 
DISPUTA TRA USA E IRAN SU POSIZIONE DRONE ABBATTUTO

Lo scontro tra Stati Uniti ed Iran si sta concentrando in questa ore sulla posizione del drone abbattuto. Secondo gli Stati Uniti, che hanno mostrato l'esatta rotta e posizione dell'abbattimento, il drone si trovava a 34 km dallo spazio aereo iraniano nel momento in cui è stato colpito.
Gli iraniani affermano, mostrando un tracciato disegnato a mano (!!), che il velivolo si trovasse ello spazio aereo dell'Iran.
Nel frattempo a Washington sembra esserci una certa confusione politica sull'accaduto. Le dichiarazioni contrastanti di Trump, che prima minaccia su possibili rappresaglie, poi afferma che non vuole in nessun modo l'inizio di un cnflitto, sono contornate dalle decine di riunioni di politici ed addetti ai lavori, che ancora però non sono riusciti ad esprimersi su una linea unitaria da seguire ad ormai più di 48 ore dall'accaduto.
 
ASSALTATO PARLAMENTO GEORGIANO

La visita la parlamento di Tbilisi da parte di un parlamentare russo, Sergey Gavrilov, ha causato forti proteste nella capitale. Oltre 10.000 persone si sono radunate davanti al parlamento per portestare control l'inviato russo e l'accoglienza che gli è stata riservata, e ben presto si è passati ad un feroce scontro con le forze dell'ordine.
La Georgia è un paese a maggioranza filoeuropea, sentimento che è andato espandendosi dopo la guerra del 2008, di cui Gavrilov è stato, e continua ad essere, forte sostenitore.
 
CONTINUANO ATTACCHI HOUTHI CONTRO ARABIA SAUDITA
 
Nel clima teso dello scontro tra Stati Uniti e Iran delle ultime ore, sembra aver ripreso forza l'azione degli Houthi in Yemen. Negli ultimi giorni si sono intensificati gli attacchi verso l'Arabia Saudita, mirati a colpire sia obbiettivi strategici, come aeroporti e raffinerie, che centri abitati.
Gli attacchi vengono portati a segno sia con droni che con missili cruise, entrambi di produzione iraniana. In particolare per quanto riguarda questi ultimi, sembra che ne sia stato consegnato un nuovo carico e che siano stati basati nella capitale Sana'a.
Continua quindi ad essere facilmente aggirato l'embargo che dovrebbe impedire l'ingresso di armi nel paese, sottolineando la necessità di un maggiore impegno internazionale in tal senso.
 

DRONE AMERICANO ABBATTUTO

Secondo quanto riportato dagli Stati Uniti il drone abbattuto sopra lo stretto di Hormuz sarebbe un RQ-4A GLOBAL HAWK. 
Nel frattempo l'Iran dichiara che il drone aveva violato lo spazio aereo iraniano, cosa già smentita dagli Stati Uniti.
Il drone sarebbe stato abbattuto, secondo quanto dichiarato dalla IRGC, dal sistema missilistico KHORDAD.
 
IRAN ABBATTE DRONE AMERICANO

Un drone da ricognizione ad alta quota della Marina Militare americana è stato abbattuto da un missile terr-aria iraniano mentre sorvolava lo stretto di Hormuz, 17 miglia dallo spazio aereo iraniano. Report indicano che gli iraniani abbiano aperto il fuoco anche contro un secondo drone, mancandolo.
 
 
PROSEGUONO INDAGINI VOLO MALASYAN AIRLINES ABBATTUTO IN UCRAINA
 
La corte che sta investigando sull'abbattimento del volo MH17, abbattuto nel luglio del 2014 sopra il territorio controllato dai separatisti russi causando la morte di 298 persone, si è espressa dichiarando che emetterà un mandato di cattura nazionale ed internazionale per 3 russi ed un ucraino.
Si tratterebbe di un membro del FSB e di due del GRU, mentre l'ucraino sarebbe stato il capo di una unità sepratista nel periodo dell'abbatimento dell'aereo.
Non è stata fatta diretta richiesta di estradizione nè alla Russia nè all'Ucraina, dato che le rispettive costituzione non la permettono, ma la corte ha chiesto piena collaborazione ai due paesi per quanto riguarda le indagini sull'accaduto.
Il neo eletto presidente ucraino Zelensky ha accolto con favore le accuse presentate dalla corte, mentre dal Cremlino si sono rifiutati di riconoscerne i risultati asserendo che le prove mostrate sarebbero state falsificate.
 

martedì 18 giugno 2019

FILIPPINE: NAVE CINESE AFFONDA 
UN PESCHERECCIO FILIPPINO



Una nave cinese ha speronato e affondato un peschereccio filippino, ad oriente del grande arcipelago.
La cosa ha provocato proteste di piazza nelle Filippine, in quanto viene vista come la conferma dell'aggressività di echino nell'area. 
Ricordiamo che la Cina comunista abbia preso il controllo di alcuni scogli a oriente delle Filippine, trasformandole in isole artificiali e reclamandone il possesso.


 
TENSIONE A SOCOTRA



E' salita la tensione fra il governatore dell'isola yemenita di Socotra, a largo delle coste della Somalia, e i reparti degli Emirati che sono sbarcati sull'isola da circa un anno, temendo qualche azione iraniana. 
L'isola ha una notevole importanza strategica e in passato era colonia britannica, per questo fu affidata allo Yemen.
PRIGIONIERI TALEBANI
 
 
 
Il governatore di Kandahar ha mostrato 30 miliziani talebani, addestrati in Pakistan, che sono stati catturati e mostrati in pubblico, seppur con le facce coperte.
A Farah il comandante talebano della zona e cinque suoi sottoposti sono stati uccisi in un raid aereo.
L'impressione è che questa estate i talebani non riescano nel tentativo di lanciare grandi offensive, subendo forti perdite. 
Ricordiamo che vanno avanti le trattative di pace ma ancora siamo molto lontani da un accordo.

Speciale Battaglia per Tripoli

VOLI MISTERIOSI IN LIBIA

 
Oggi un C-130 egiziano è stato osservato riaccendere il trasponder di bordo (l'apparato che ne consente l'identificazione da parte di tutti i radar) mentre era in allontanamento dalla costa libica fra Tripoli e Misurata, probabilmente proveniente dall'interno del territorio, probabilmente da zone sotto controllo dei nazionalisti.
A largo della costa libica vi era anche una aviocisterna KC-135 francese, che ha orbitato a lungo, effettuando probabilmente dei rifornimenti per qualche velivolo non meglio identificato. 
I cieli libici vedono una consistente attività aerea particolare e "cover".


 
CONDANNE PER TARTARI DI CRIMEA



Una corte russa a Rostov ha condannato cinque Tartari di Crimea a pene comprese fra i 12 e i 17 anni di prigione. Secondo molti osservazioni internazionali, le accuse erano vaghe e inconsistenti.
Prosegue la repressione di questa popolazione, già terribilmente oppressa da Stalin ma costretta all'esilio in Asia addirittura fino al 1991.
NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE SIRIANO 



Come tutti i giorni da mesi a questa parte, bombardamenti e tiri d'artiglieria a nord di Hama. Qualche volta avvengono sbagli, come oggi, in cui un reaprto siriano di Damasco è stato colpito da un attacco aereo, subendo perdite. Sono cose che incidono sul morale delle truppe. Corre voce di una nuova offensva dei ribelli a sud di Idlib, ora che hanno ricevuto nuove armi e munizioni.
Le Forze Democratiche Siriane danno sempre una caccia intensa ai superstiti di Daesh che ancora sono in clandestinità o alla macchia.
 
 
 

lunedì 17 giugno 2019

Speciale attacco alle petroliere Golfo di Oman

 EVIDENZE DELL'ATTACCO RACCOLTE

Il CENTCOM (Comando Centrale) USA ha rilasciato ulteriori immagini sull'attacco alla petroliere KOKUKA COURAGEOS, avvenuto il giorno 13 maggio nel Golfo di Oman. In particolare, oltre all'immagine dello squarcio prodotto da una delle due cariche, si p scoperto che l'altra carica limpet, quella che non è esplosa, quando è stata rimossa dalla fiancata della nave, ha avuto una zampa con il relativo magnete, rotta, rimanendo in fiancata e venendo poi recuperata da personale statunitense, che ora ha una componente dell'ordigno nelle proprie mani, destinato ad essere attentamente analizzato per scoprire chi l'ha prodotta.
Il filmato statunitense mostra chiaramente la sicurezza e la rapidità con cui il personale iraniano è intervenuto per rimuovere l'ordigno, segno che aveva le idee chiare su che cosa si trattava. Un soggetto estraneo alla posa, avrebbe prima attentamente studiato l'oggetto. Resta poi da capire come abbiano fatto gli iraniani a scoprire il piccolo ordigno in fiancata. probabilmente quando si sono accorti che non era esploso, hanno fatto una ricognizione visiva e quando hanno visto che la bomba era in fiancata, hanno deciso di rimuoverla d'urgenza, venendo perà ripresi durante l'operazione.
Intanto gli USA, e non solo loro, stanno rafforzando il dispositivo militare nell'area e sorvegliano le petroliere in movimento e all'ancora, in collaborazione con le forze di sicurezza locali.


SALE LA TENSIONE NEL DONBAS 



Il Comando Congiunto ucraino per il Donbas ha reso noto che nelle ultime 24 ore i russi hanno aperto il fuoco 34 volte sulla linea di confrontazione. Si tratta di un ulteriore aumento degli incidenti, una tendenza in corso da alcuni giorni.
Intanto Mosca continua a mantenere prigionieri i marinai catturati su tre piccole unità lo scorso ottobre nonostante un chiarissimo pronunciamento del Tribunale del Mare dell'ONU, a cui i russi non hanno risposto.
Vogliamo ricordare che decine di militari russi catturati nel 2014 in Ucraina, sono stati tutti rilasciati in tempi brevi, nonostante
la loro presenza armata sul territorio di Kiev, situazione ben diversa da quella in cui le tre piccole unità furono attaccate e catturate mentre si trovavano in acque internazionali, con filmati che mostrano come furono anche speronate volontariamente dalle unità russe.
Un bombardiere strategico B-52 H statunitense ha sorvolato il Mar Nero venendo intercettato da una coppia di Sukhoi Su,27 russi decollati dalla penisola occupata della Crimea. Era moltissimi anni che non avveniva niente di simile ma evidentemente la NATO vuol sottolineare come il Mar Nero non è un "lago russo".
Intanto il neo eletto presidente ucraino Zelensky è in visita in Francia.
MORTO IL CAPO DELLA 
FRATELLANZA MUSULMANA IN EGITTO MORSI
Mohamed Morsi, 67 anni, già alla testa del potente movimento integralista dei Fratelli Musulmani, è morto oggi a 67 anni, mentre era sotto processo per le responsabilità avute mentre era alla testa del paese, prima che, nel 2013, fosse deposto. L'uomo si è accasciato mentre era in aula e vani sono risultati i tentativi di rianimarlo.
Educato anche negli Stati Uniti, e per questo visto benevolmente dalla parte più sprovveduta dei politici di quel paese, Morsi voleva instaurare un regime teocratico e autoritario nel paese, collegato alla Turchia di Erdogan e perfino all'Iran sciita, in precedenza acerrimo nemico dell'Egitto.
Il suo regime aveva portato a grossi problemi anche economici e alla fine venne deposto, accusato di gravi reati. Aveva anche messo in crisi i rapporti con Israele, schierandosi con i gruppi radicali a Gaza e in altri luoghi. Ora l'Egitto sta assumendo un ruolo sempre più importante in medio oriente, combattendo l'integralismo islamista e l'aggressività iraniana.
Probabilmente la sua scomparsa avrà ripercussioni internazionali ma è anche il segnale che la pericolosa setta dei Fratelli Musulmani è in crisi e messa in un angolo. Il Cairo si appresta ad avere un ruolo crescente e il presidente al-Sisi vuole sradicare il seme del terrorismo dal paese.

AGGIORNAMENTO DEL 18 GIUGNO
STATO DI EMERGENZA IN EGITTO
Per prevenire eventuali disordini, è stato decretato in Egitto lo stat di emergenza. Per ora la situazione è calma anche grazie ad uno schieramento di forze notevole.

LA SPAGNA CONFERMA I MISSILI PATRIOT IN TURCHIA



Il Parlamento spagnolo ha esteso di altri sei mesi la presenza di missili PATRIOT in Turchia, in conseguenza della situazione nella confinante Siria. L'Aeronautica di Damasco è ridotta male ma i russi hanno numerosi velivoli in Siria.
Dobbiamo chiederci che intenzioni ha l'Italia, dato che di questa missione in Turchia, con missili ASTER, praticamente non si parla mai. In questi giorni sono state riconfermate, con sei mesi di ritardo (!) le missioni italiane all'estero, su cui vi è una cappa di silenzio incredibile per un paese democratico. Ma con certi ministri non bisogna sorprendersi. Facile è prendere atteggiamenti "da figli dei fiori" e ben diverso è gestire le crisi mondiali, anche quelle più prossime.
209 MILIONI DI US$ DI CONTRATTI MILITARI 
FRA VENEZUELA E RUSSIA



Si è appreso che in maggio il regime di Maduro ha sottoscritto contratti militari per 209 milioni di US$ con la Russia. Questo mentre nel paese la maggior parte dei cittadini ha problemi di sopravvivenza nonostante il paese sia un importante esportatore di idrocarburi.
Si conferma l'alleanza fra Putin e Maduro, il quale ha contati preferenziali con la Cina comunista, l'Iran, Cuba e la Corea del Nord, tutti paesi dove la democrazia è assente, magari da oltre 70 anni.


 
ATTACCO IN KASHMIR
 
 
Un IED si è attivato al passaggio di un convoglio indiano nella provincia di Pulwama, nella regione del Kashmir, dove da 70 anni si combatte una dura guerriglia con protagonisti gruppi musulmani.
In febbraio un attacco ad un gruppo di riservisti della Polizia aveva causato 40 vittime.

domenica 16 giugno 2019

SUL GOLFO DI OMAN 
ATTACCATO UN REAPER DAGLI IRANIANI
Secondo il portavoce del CENTCOM statunitense, l'antiaerea di una unità navale iraniana iraniana ha tentato di abbattere un ricognitore teleguidato RQ-9 REAPER con un missile spalleggiabile probabilmente di costruzione russa. 
Il tentativo è fallito. probabilmente gli iraniani non volevano che il ricognitore proseguisse la sua missione dato che questi velivoli possono orbitare per tempi lunghi e raccogliere preziose informazioni.

COMBATTIMENTI ALLA PERIFERIA DI DONIETSK
 
 
Questa sera si sono accesi combattimenti alla periferia di Donietsk nel Donbas dove si affrontano da oltre 5 anni ucraini e russi. Lo scontro si è acceso nel sobborgo di Kyivski e ha coinvolto anche le armi pesanti.
In questi ultimi giorni la tensione nell'area si è innalzata, dopo settimane di calma relativa in corrispondenza dell'elezioni presidenziali in Ucraina.
Intanto sembra che la situazione nelle zone rimaste sotto il controllo russo sia molto difficile, dato che le attività produttive si sono fortemente ridotte. Si pensi solo al fatto che le molte fabbriche della città sono chiuse e lo stesso vale per il grande scalo ferroviario.

Speciale attacco petroliere Golfo di Oman
 
 
LE PROVE DEL COINVOLGIMENTO IRANIANO
 
 
Il CENTCOM statunitense, ha rilasciato un video in cui una vedetta iraniana rimuove un ordigno di tipo "limpet" (cariche con magneti) dalla fiancata dove era esplosa una carica analoga.
Nell'immagini giunte a noi (e forse negli USA ne hanno con risoluzione migliore) si come il personale intervenga con estrema confidenza, quando, di norma, in questi casi si utilizzano particolari cautele, non sapendo che cosa si ha di fronte.
Invece i militari iraniani lo sapevano benissimo e hanno agito con troppa sicurezza.

sabato 15 giugno 2019

 
Speciale battaglia per Tripoli
 
I NAZIONALISTI LIBICI ELIMINANO 12 TERRORISTI
 
 
 
Le forze nazionaliste libiche hanno inseguito e poi eliminato, in una serie di combattimenti distinti, 12 miliziani armati, probabilmente legati a Daesh. Le forze del feldmaresciallo Haftar non hanno nessunissima intenzione di rifar prendere spazio alla formazione terroristica che per mano loro ha incassato colpi molto duri.




 
 
 

HONG KONG: MARCIA INDIETRO DEL GOVERNATORE



La signora che attualmente governa l'ex colonia britannica, tornata alla Cina nel 1997, ha fatto marcia indietro, almeno per ora, circa la proposta per estradare nella Cina comunista tutti i ricercati di Pechino, incluso i rifugiati politici.
Nei giorni scorsi vi erano state enormi manifestazioni di protesta e anche duri scontri con la polizia, dimostrando tutta l'avversione alla proposta, evidentemente ispirata da Pechino, giusto a 30 anni dalla rivolta del 1989.
Speciale Battaglia per Tripoli

ESPLODE DEPOSITO DI MUNIZIONI

Un velivolo nazionalista ha colpito una struttura militare a sud del sobborgo Tajura di tripoli. Le munizioni all'interno hanno iniziato ad esplodere e si sono udite esplosioni per oltre un'ora, con fiamme e fumo.
SOMALIA: BOMBA VICINO AL PARLAMENTO
KENIA: ESPLOSIONE CONTRO UN MEZZO VICINO ALLA FRONTIERA CON LA SOMALIA 



Un ordigno è esploso vicini al Parlamento di Mogadiscio. Quando avremo ulteriori notizie le aggiungeremo a questa prima informazione. 
Nello stesso tempo è giunta la notizia che un ordigno, sicuramente piazzato da integralisti somali Al-Shabab, è esploso al passaggio di un veicolo con 11 poliziotti a bordo, nei pressi della frontiera con la Somalia. 

AGGIORNAMENTO DEL 16 GIUGNO
Il bilancio delle vittime è per ora di 8 morti e decine di feriti. L'auto imbottita di esplosivo era un fuoristrada. Forse sarebbe il caso di chiudere alcune parti della città ai veicoli non controllati adeguatamente, per ridurre almeno questi rischi.

IRAQ: ATTACCHI CON RAZZI
 
 
Nella notte sono giunti alcuni razzi sulla base di Balat e nella Zona Verde della capitale irachena. Non si comprende ancora quale gruppo abbia lanciato l'attacco, per altro senza vittime.
Gli Stati Uniti hanno concesso all'Iraq d'importare energia elettrica dall'Iran per altri tre mesi in deroga all'embargo contro le attività commerciali iraniane che sta creando grossi problemi al regime teocratico. 

venerdì 14 giugno 2019

SALTA UN DEPOSITO IN SIRIA



La scorsa notte è saltato in aria un grande deposito di munizioni ad Abu Dali, subito a nord-est di Hama, dove erano stoccate una massa di proiettili per l'artiglieria delle forze di Damasco. Dato che l'esplosione è avvenuta in ore notturna, è abbastanza probabile che l'esplosione sia conseguenza di un sabotaggio da parte dell'opposizione.
Nel resto del paese la situazione rimane abbastanza tranquilla nonostante la divisione del paese in più realtà e la presenza delle cellule di Daesh.
Speciale attacco Golfo di Oman

21 MARINAI TORNANO A BORDO

21 marinai facenti parte dell'equipaggio della petroliera KOKUKA COURAGEUS sono tornati a bordo per collaborare alla manovra di rimorchio dell'unità, colpita da un attacco di incursori iraniani due giorni or sono- L'unità, salvo imprevisti, dovrebbe salvarsi senza problemi. I marinai erano a bordo dell'incrociatore statunitense BAINBRIDGE che non era lontano al momento dell' esplosioni ma non quando i commandos iraniani hanno piazzato le cariche, nella notte fra martedì e mercoledì.
Ancora troppo a rischio l'altra unità attaccata, che ha avuto un violento incendio a bordo. Ma anche questa nave dovrebbe riuscire a cavarsela.
Intanto si pensa a come rinforzare la sorveglianza militare e quella a bordo delle unità navali. Anche se qualche compagnia ha sospeso l'attività nel Golfo, il prezzo del petrolio si è abbassato nuovamente.
Di sicuro i paesi arabi rinforzeranno il loro dispositivo aeronavale, facendo nuovi ordini sul mercato. probabilmente salirà anche la richiesta di contractor per la sorveglianza quando le unità sono all'ancora, in banchina o attraversano aree pericolose.
ATTACCO DI BOKO HARAM
 
 
 
Guerriglieri integralisti del gruppo Boko Haram, hanno attaccato una posizione tenuta dal 158 Battaglione nigeriano. Nell'azione è rimasto ucciso il comandante del reparto, un tenente colonnello, e alcuni dei sottoposti. I guerriglieri si sono poi ritirati in un villaggio a 6 km di distanza. I governativi ancora non riescono a mettere sotto controllo la situaizone nonostante dispongano di truppe e mezzi.

Speciale Battaglia per Tripoli
 
LIBIA: MISSILI SA-3 IN RUOLI SUPERFICIE-SUPERFICIE 

In Libia Gheddafi aveva accumulato molti missili antiaerei, oggi praticamente non più operativi in quanto le componenti elettriche sono finite fuori servizio. Ma i missili funzionano ancora e qualcuno tenta di utilizzarli in ruoli superficie-superficie.
Circolano in rete le immagini del lanci, a sud di Tripoli, di un missile antiaereo SA-3 GOA. Come si utilizza il sistema missilistico S.125 NEVA/PECHORA, arma lunga 6 metri e pesante quasi una tonnellata, per tiri contro bersagli di superficie, senza disporre di un sistema di guida?
Domanda interessante a cui i tecnici non sanno rispondere.
Prendete una rampa singola, puntatela verso il nemico, traguardando un punto all'orizzonte utilizzando le alette. date una qualche inclinazione verso l'alto, togliete la sicura e inviate il segnale di lancio. probabilmente il missile, terminato il propellente, cadrà da qualche parte, quasi certamente un punto desertico una quarantina di chilometri più a sud. Ma se non siete saltati in aria durante l'operazione, il lancio è già stato un grande "successo"!
Questa tecnica sperimetale (molto sperimentale) è documentata dopo che si era vista una rampa per missili SA-6 GAINFULL, installata sul tetto di un mezzo blindato italiano 6x6 PUMA, sempre con l'idea di utilizzare la stessa procedura di lancio.
Intanto l'ambanasciatore italiano si è offerto di ospitare feriti libici in Italia. Va tutto bene ma ricordiamoci che anche i nazionalisti hanno feriti gravi bisognosi di cure.
 

AGGIORNAMENTO SIRIA
 
 
 
Il copione si ripete come ogni giorno, con piccole modifiche, nella Siria nord occidentale. Attacchi aerei e bombardamenti con l'artiglieria sulle postazioni dei ribelli e sui centri abitati dell'area. Dopo il contrattacco delle forze ribelli, che hanno ripreso una parte del territorio perso nelle settimane precedenti, il fronte sembra calmo anche perché ai ribelli sono giunti diversi missili anticarro, armi russe e statunitensi. sembra.
Intanto due grandi navi da sbarco russe classe "Ropucha" hanno passato il Bosforo diretta a Tartus, in Siria, Erano sicuramente cariche come si poteva osservare soffermandosi sulla linea di galleggiamento. Le forze di Damasco hanno bisogno di rinforzi ed equipaggiamenti per poter proseguire le operazioni.

Speciale attacco nel Golfo di Oman

ULTERIORI INFORMAZIONI SULL'ATTACCO

A più di 24 ore dall'attacco a due petroliere in navigazione nel Golfo di Oman, si hanno elementi di valutazioni ulteriori.
Tanto per cominciare vi è un filmato, di fonte US Navy, dove si vede una cannoniera iraniana che si avvicina alla petroliera KOKURA COURAGEUS sulla cui fiancata destra si vede lo squarcio provocato da una esplosione sopra la linea di galleggiamento, e rimuove quella che potrebbe essere una carica esplosiva con magnetica ("limpet" in gergo) posta alla stessa altezza rispetto alla linea di galleggiamento e la rimuove.
Sicuramente la Marina iraniana ci farà vedere che cosa ha rimosso e i dettagli dell'oggetto, magari senza attaccarci sopra una bandierina adesiva a stelle e strisce!
In questo caso si può ipotizzare che un piccolo battello con incursori, nella notte si sia avvicinato e il personale a bordo abbia piazzato le due cariche, sfruttando il fatto che i radar delle unità civili non vedono piccole imbarcazioni in fibra, magari all'altezza di Hormuz. Una carica è esplosa e l'altra è stata di volata rimossa dagli iraniani, operazione che, dato che era giorno, è stata ripresa. 
Ben più gravi i danni sull'altra unità, dato che almeno una cisterna è stata squarciata e vi è stato un incendio che ha danneggiata la parte posteriore della murata destra. Ora anche qui bisognerà vedere lo squarcio provocato, controllando se è sopra o sotto la linea di galleggiamento, per escludere oppure no l'ipotesi siluro, certo la più inquietante.
Il segretario di stato statunitense Mike Pompeo ha accusato direttamente l'Iran per l'azione e questa è la convinzione dei paesi arabi.
Siamo ad una sorta di replica di quanto accaduto, negli Anni '80 nelle acque del Golfo, quando, per fare pressione sui paesi arabi che finanziavano l'Iraq, i Pasdaran si dettero ad attaccare, con piccole imbarcazioni utilizzando mitragliatrici e lanciarazzi RPG-7, le petroliere in transito nel Golfo. Oggi i sistemi d'attacco sembrano essersi affinati ma la mano è sempre la stessa.
Sono in corso tutta una serie di attività per rafforzare la sorveglianza e la protezione delle unità mercantili e di porti e punti d'imbarco.
Dato che le due unità erano dirette in Giappone e che proprio in quelle ore in Iran era in visita il primo ministro Abe, impegnato in un tentativo di mediazione, potrebbe essere il gesto della componente più radicale di qualche componente militare iraniana, desiderosa di far deragliare anche questa mediazione. 

giovedì 13 giugno 2019

SITUAZIONE CALMA IN SUDAN
 
 
 
Dopo l'arresto ieri di 68 ufficiali legati al passato regime, la situazione sembra abbastanza calma a Karthum. Le dimostrazioni sono cessate e ora si vede come stabilizzare il paese e far ripartire l'economia. In tal senso può essere preziosa la ritrovata amicizia con l'Egitto.
Gli Stati uniti hanno richiesto il ritorno delle libertà costituzionali e l'Arabia Saudita darà un contributo economico per la rinascita delle attività.

MILITARI ITALIANI IN SIRIA:
IPOTESI MOLTO AZZARDATA



Secondo alcuni osservatori, gli Stati Uniti si appresterebbero a richiedere all'Italia militari da inviare in Siria, sulla sponda orientale dell'Eufrate, nelle aree sotto il controllo delle Forze Democratiche Siriane, a maggioranza kurda.
A parte il fatto che questo esegutivo non sembra in grado di prendere decisioni di un certo rilievo, salvo mandare la Trenta a "dirigere" i trenini a Lourdes, la situazione nel paese è ad alto rischio e foriera di grossi "carciofoni" per chi vi giungesse a cuor leggero.
Assad vede malissimo certe presenze, che non siano quelle russa, iraniana e Hetzbollah, per cui . Le cellule residue di daesh proverebbero ad infliggerci delle perdite e anche questo è un problema. Schierarsi in aree kurde, significa contrariare gravemente la Turchia, dove guarda caso abbiamo scvhierato da anni una batteria di missili antiaerei ASTER 30.
Potremmo mediare fra tutti, proprio perché fino ad oggi siamo rimasti fuori da quelle vicende complicatissime e molto pericolose.
Visto che non abbiamo neppure i soldi per armare di fucie tutti i militari, grazie ad una "genialata" di Conte, le risorse che abbiamo andrebbero in parte sostanziale impegnate per una soluzione della guerra civile in Libia, paese fondamentale per l'Italia, sia per bloccare i flussi di clandestinbi, sia per le fonti energetiche. E ci chiediamo che ne è stata della missione in Niger, di cui si sono perse le tracce, grazie alla sciagurata politica del gabinetto del miistro Trenta, con il blocco delle visite anche al contingente in questo paese.
Altre ambizioni ci sembrano del tutto fuori luogo, ricordando che per le missioni servono mezzi adeguati, negati dal ministro "figlia dei fiori".
CRUISE CONTRO L'ARABIA SAUDITA?


Ieri due "missili da crociera" hanno colpito l'aeroporto saudita di Abha, non lontano dal confine con lo Yemn. Oggi si sono rese disponibil delle immagini che mostrano come la potenza dell'arma era limitata, dato che non ha neppure sfondato il tetto di un normale edificio. Potrebbe trattarsi di bersagli aerei a reazione modificati con un sistema di guida e una piccola carica bellica.
Ovviamente il tutto è stato fornito alle milizie houthi dall'Iran dato che gli Yemeniti non hanno di queste capacità.
Anche questa azione s'inquadra, come l'odirno attacco a due petroliere nel Golfo di Oman, fra le azioni belliche facenti parti della nuova strategia iraniana di attacco a vari bersagli.
Non solo le operazioni non vanno bene nello Yemen ma il blocco petrolifero rischia di mettere seriamente in crisi l'economia del paese.