lunedì 27 settembre 2021

 AVIOLANCIO SFORTUNATO IN SIRIA


Mentre come al solito la giornata è iniziata con il fuoco dell'artgilieria e i bombardamenti aerei, vi è da registrare un aviolancio sfortunato da parte di velivoli della coalizione. Durante una operazione di rifornimento, un carico è finito su di una struttura abitata e ha ucciso in modo involontario tre persone in una zona 30 chilometri a sud-est di Deir-ez-Zor. sulla sponda orientale dell'Eufrate.

domenica 26 settembre 2021

FORZE SERBE IN ALLERTA

 

Le forze armate serbe sono in allarme, in particolare lungo il confine con il Kosovo. Ovviamente i movimenti militari hanno fatto salire la tensione fra Serbia e kosovari di etnia albanese, un problema non ancora risolto dopo 22 anni dall'intervento della NATO e da un conflitto che comunque ha lasciato pesanti strascichi, ancora non risolti. Il contingente internazionale deve ancora proteggere la minoranza serba e le realtà religiose ortodosse nel paese.

sabato 25 settembre 2021

INTENSI BOMBADAMENTI RUSSI IN SIRIA

Da giorni l'aviazione russa sta effettuando pesanti bombardamenti aerei sulle posizioni delle forze ostili a al governo siriano di Assad che continuano a resistere nella sacca di Idlib, ultimo baluardo che continua però ormai da anni a resistere nonostante il continuo logorio esercitato dalle forze siriane insieme ai loro alleati russi.

Solo nella giornata odierna si sono contati almeno una dozzina di raid aerei la cui efficacia ed il conto dei danni rissulatono però sempre difficili da stimare.

venerdì 24 settembre 2021

 SEMPRE SCONTRI IN SIRIA


Sono ripresi piuttosto intensi i bombardamenti in Siria anche con l'intervento dei velivoli russi che utilizzano contro postazioni protette e in caverna anche testate termobalistiche. Non si sono interrotti neppure  combattimenti fra turchi e milizie siriane loro alleate e lo schieramento kurdo e questo conflitto, che dura già da oltre 10 anni, sembra non dover finire mai. Ovviamente l'economia del paese continua ad essere in gravissima sofferenza.

ARRESTTI 6 TERRORISTI IN OLANDA

 

la Polizia olandese ha arrestato sei terroristi integralisti che stavano preparando un attentato. Il livello di allarme contro questo tipo di azioni è cresciuto negli ultimi due mesi in quanto i fatti accaduti in Afghanistan hanno esaltato certi gruppi. 

 CRISI TUNISINA


Il presidente tunisino, che ha sospeso temporaneamente il Parlamnto, starebbe pensando ad alcune modifiche costituzionali nel tentativo di superare l'attuale crisi che ha investito il paese, soprattutto connessa alla crisi economica.

ALTRI DRONI ARMATI CONTRO L'ARABIA SAUDITA

 

La milizia houthi prosegue il lancio di droni con esplosivo a bordo contro le città saudite nei pressi della frontiera. Sono guidati da un sistema GPS. Quasi tutti vengono abbattuti ma questi attacchi inaspriscono il conflitto. 

mercoledì 22 settembre 2021

ATTACCO ARMATO AL CONSIGLIERE DI ZELENSKY

Il consigliere del presidente ucraino Zlenesky,  Sergiy Shefir, ha subito un attacco armato in un paese a sud della capitale Kiev.

Dieci proiettili sono stati sparati contro l'auto che trasportava Shefir il quale è però rimasto illeso, mentre l'autista del veicolo ha subito ferite gravi.

Non si conosce ancora il mandante del tentato assassinio ma Zlensky ha promesso una risposta forte che permetterà di trovare i colpevoli.

martedì 21 settembre 2021

TENTATO COLPO DI STATO IN SUDAN

Il governo sudanese ha annunciato di aver sventato un tentato colpo di stato da parte di un gruppo di militari vicini all'ex presidente Bashir, deposto nell'aprile 2019, dopo quasi trent'anni al potere, da un colpo di stato pacifico a cui hanno preso parte sia i militari che elementi dell'opposizione possibile. Il cambio di governo era avvenuto dopo mesi di proteste da parte della popolazione contro l'allora governo.

Khartum ha dichirato di avere sotto custodia 21 ufficiali e numerosi altri membri delle forze armate sospettati di aver organizzato il colpo di stato.

Sebbene numerosi tentativi di rovesciare il governo siano stati tentati da quando Bashir è stato allontanato dal potere due anni e mezzo fa, nessuno è andato a buon fine.

lunedì 20 settembre 2021

SCONTRI TRA ESERCITO SIRIANO E MILITANTI ISIS

Diverse fonti hanno riportato che violenti scontri si sono registrati tra le forze governative siriane e gli ultimi militanti dell'ISIS nella zona del Sukhnah, area centrale del paese praticamente disabitata.

La zona era stata dichiarata più volte bonificata dalla presenza dello Stato islamico ma  quanto pare vi sono ancora sacche di resistenza sufficientemente armate e motivate per continuare la lotta.

Sebbene il numero delle vittime non sia ancora conosciuto si sa per certo che negli scontri sono rimaste coinvolte anche forze russe ed iraniane.

 

 ISIS RIVENDICA GLI ATTENTATI IN AFGHANISTAN

Rappresentanti dello Stato Islamico hanno rivendicato la serie di attacchi terroristici degli ultimi giorni che hanno colpito numerosi obbiettivi delle forze di sicurezza talebane. 

Gli attacchi, portati a termine con IED, sono stati sette in totale, tutti concentrati nella città di Jalalabad, nella parte orientale del paese.

Il bilancio finale è di 15 vittime e 25 feriti sebbene non si conosca quanti siano i civili e quanti i militanti talebani coinvolti.

domenica 19 settembre 2021

ATTENTATO CONTRO I TALEBANI A JALALABAD

Almeno quattro esplosioni causate da IED si sono registrate a Jalalabad nella parte occidentale dell'Afghanistan a pochi chilometri dal confine con il Pakistan.

Gli ordigni hanno colpito diversi obbiettivi delle forze di sicurezza talebane causando due morti e 21 feriti.

Questi attacchi, oltre alle voci, poi smentite, che all'interno della gerarchia talebana ci siano conflitti interni per il potere, evidenziano come i nuovi padroni dell'Afghanistan possano avere una presa meno salda sul controllo del paese di quanto si pensasse in seguito alla sua fulminea conquista il mese scorso.

 VIOLENTI SCONTRI IN TIGRAY

Negli scorsi giorni si è registrato un aumento delle violenze tra forze del Tigray ed esercito etiope. I combattimenti, a cui hanno partecipato anche le milizie della regione di Amhara, si sono svolti nella parte nord orientale del paese e, secondo alcuni report avrebbero visto anche coinvolte truppe regolari eritree.

FRANCIA RICHIAMA I PROPRI AMBASCIATORI DA STATI UNITI ED AUSTRALIA

  La Francia ha richiamato per consultazioni i propri ambasciatori da Washington e Canberra in seguito al patto trilaterale noto come AUKUS che, oltre a Stati Uniti e Australia coinvolge la Gran Bretagna in una stretta collaborazione in chiave anti cinese. L'accordo firmato dai tre paesi non è ben visto da Parigi poichè ha annullato un precedente accordo tra Australia e Francia per l'acquisto di 12 sottomarini.

L'incidente diplomatico rischia di irrigidire le relazioni transatlantiche nonostante l'avvento della nuova amministrazione statunitense avesse fatto sperare ad un nuovo corso dopo i quattro anni precedenti.

giovedì 16 settembre 2021

 I FRANCESI UCCIDONO CAPO DELLO 

"STATO ISLAMICO" DEL SAHEL


Addan Abou al-Saharawi, responsabile per lo "Stato Islamico" nel Sahara, è stato eliminato dalle forze francesi che operano nell'ambito del dispositivo dell'Operazione BARKHANE. L'uomo apparteneva ad una facoltosa famiglia di commercianti di quello che all'epoca era la colonia spagnola del Sahara. La famiglia fuggì in Algeria nel 1975 e l'uomo aderì al POLISARIO, facendo esperienza contro le forze del Marocco. Dal 2010 aderì ad al-Qaeda, operando soprattutto nel Mali ma non solo. A lui sono stati attribuiti molti attentati e attacchi in tutta l'area, incluso l'uccisione di ostaggi. I francesi erano sulle sue tracce da molto tempo e alla fine lo hanno eliminato, togliendo di circolazione un pericoloso terrorista che certi ambienti davano come "imprendibile". Aveva una taglia da 5 milioni di U$ sulla testa e anche lo scorso 20 agosto aveva fatto eliminare a freddo  6 cooperanti francesi e u loro autisti nigerini. Alla fine Parigi è stato in grado di bloccarlo per sempre con l'azione di un drone e il successivo controllo a terra della sua identità da parte di elementi delle forze speciali.

 ATTACCHI CONTRO LE CITTA' SAUDITE


Mentre i fronti della guerra nello Yemen sono praticamente fermi, proseguono gli attacchi della milizia houthi, con missili balistici a corto raggio e droni, contro le città saudite nei pressi del confine fra i due paesi. Bersaglio sono le città a nord dello Yemen. Quasi tutti gli attacchi sono bloccati ma ovviamente lo scontro prosegue e questi attacchi non semplificano le trattative per una soluzione politica anche perché l'Iran vuole proseguire lo stato di conflittualità nella regione, nell'ambito di uno scontro che in Europa viene quasi ignorato ma che è sempre molto pericoloso.

 

 SI COMBATTE NELLE VICINANZE DI DESSIE'



Le forze tigtine sono avanzate fino alla zona di Dessié, catturando armi ed altri equipaggimeni incluso carri T-72. Sembra che al fianco delle forze etiopi vi siano anche unità eritree, in particlare elementi della 11a e 22a divisione. La perdita di Dessié sarebbe un colpo molto duro per gli etiopi che hanno perso terreno, uomini ed equipaggiamenti, specialmente dal giugno scorso.

mercoledì 15 settembre 2021

FORZE LIBICHE NAZIONALISTE CONTRO 

I RIBELLI DEL CIAD

 

Forze nazionaliste libiche stanno attaccando i reparti della milizia anti governativa del Ciad che operano nella zona di confine fra Libia e Ciad, in particolare in quella di Aouzou, dove a suo tempo combatterono le forze di Gheddafi e quella del Ciad (Gheddafi subì una forte sconfitta). Si mira anche ai gruppi integralisti che si muovono nell'area, assolutamente desertica e vastissima, sempre difficile da controllare.

 8 MORTI NELLA SIRIA CENTRALE


Otto fra membri delle forze di Damasco e delle milizie filo iraniane loro alleate, sono stati uccisi nel deserto della Siria centrale da un ordigno esploso in un comando nella zona. Probabilmente si è trattato di un'azione di Daesh.

Intanto i velivoli russi tutti i giorni proseguono i loro attacchi aerei, facendo molta attenzione a non colpire le truppe turche schierate all'interno della Siria.



 

ARRIVA IL SEA FUTURE 2021 !

 

la spezia 28 settembre - 1° ottobre

 AID partecipa a Sea Future 2021 presso l'Arsenale Militare di La Spezia -  Agenzia Industrie Difesa 

martedì 14 settembre 2021

 ALTRI DUE MISSILI NORD COREANI


Il regime della Corea del Nord ha lanciato altri due missili balistici che sono ricaduti a largo delle coste giapponesi occidentali. Ovvamente il ripetersi di queste attività non serve a ridurre la tensione nell'area, con la crescita anche di necessità antimissile, in particolare da parte del Giappone.

AVANZA LA MINACCIA NUCLEARE IRANIANA

 

Secondo alcune fonti l'Iran potrebbe avere fra un mese o due il materiale fissile per realizzare un primo ordigno nucleare. Pessima notizia anche perché l'impressione è che in diversi lo vogliono impedire anche ricorrendo ad azioni militari, con pesanti conseguenze. Vi è da dire che l'Iran aveva provato a proseguire in modo clandestino i suoi programmi circa l'armamento nucleare anche dopo l'accordo del 2015. Qualcuno lo aveva scoperto e il presidente Trump aveva rotto l'accordo del 2015 (quello in cui era presente la Mogherini, su cui ci sarebbe molto da dire perché ci sembra che se quando ci tocca di inviare un rappresentante italiano in un contesto internazionale, sempre più difficile, scegliamo certi soggetti, poi non ci dobbiamo lamentare se poi contiamo poco o niente!).

Sta arrivavando un punto decisivo della crisi del nuclare iraniano e probabilmnte vi saranno importanti sviluppi, a cui bisogna prepararsi. Il nostro pensiero è che se ci sono meno paesi con ordigni atomici è meglio (sarebbero da togliere a tutti a ben guardare) ma è una incognita molto difficile da risolvere, dove un errore può portare a gravi conseguenze.

Ovviamente oltre che Israele, un Iran nucleare spaventa tutti i suoi vicini e possiamo immaginare che in tanti stiano lavorando per una soluzione. 

Speciale Afghanistan

 

PANJSHIR: LA RESISTENZA CONTINUA

 

RAIDS è in grado di confermare che la resistenza nell'alta valle del Panjshir prosegue e che, più in generale, si sta creando un movimento di resistenza al regime dei talebani. Il problema di fondo è che le milizie fondamentaliste vivono a base di pane e Kalashnikov e sono pronti a farsi saltare in aria per fare una strage  mentre dall'altra parte vi sono persone meno pratiche nelle operazioni militari e non animate da fanatismo. A nostro avviso facevano meglio a rendere tutti le armi per difendere le conquiste che avevano ottenuto in questi 20 anni ma esiste una base su cui lavorare per ribaltare la situazione.  Certo, servirebbe anche un aiuto esterno ma qui, come al solito, sono rapidi in tanti nel voler dare lezioni di calabrachismo.

lunedì 13 settembre 2021

 SI RIALZA LA TENSIONE NEL DONBAS


Cresce di nuovo la tensione nel Donbas. Nelle ultime 48 ore Kiev ha denunciato varie violazioni del cessate il fuoco con l'uccisione di 3 militari e il ferimento di altri 13. Sono in corso anche movimenti russi nel quadro delle grandi manovre ZAPAD. Visto i precedenti il timore è che Putin tenti qualche altro colpo a sorpresa, specialmente dopo che il regime di Lukashenko ha gettato la maschera e si è schierato con Mosca, davanti alle proteste popolari.

Per i paesi della NATO, baltici inclusi, il rischio è minore perché vi sono truppe NATO sul loro territorio mentre non dispone di questa protezione l'Ucraina.

 POLIZIOTTO UCCISO DAI TALEBANI IN PAKISTAN

 

Troppo spesso si parla del Pakistan come di un paese che appoggia incondizionalmente i talebani, forse per nascondere altre colpe. In realtà la situazione è molto pià complessa. Basta pensare che il capo negoziatore dei talebani in Qatar è stato tenuto per 8 anni in carcere in Pakistan, non proprio un breve fermo di polizia!

Per esempio ieri nella capitale i talebani hanno assassinato un poliziotto mentre ci sono tensioni ai confini fra i due paesi. E poi, ripetiamo, anche le ultime missioni d'attacco statunitensi sono giunte nei cieli afghani volando sullo spazio aereo di quel paese e regolarmente autorizzate.



RAZZO DA GAZA


Si è ripetuta, per l'ennesima volta, la solita situazione: da Gaza è partito un razzo intorno alle 02.40 ora locale, e le forze israeliane hanno immediatamente reagito dopo che il razzo è partito ed è stato intercettato dal sistema sistema IRON DOME.

Dato che la Striscia di Gaza ha una superficie limitata, gli israeliani hanno sviluppato un sistema di controllo con molteplici sensori (satelliti, UAV sistemi eletronici ma anche agenti sul terreno), che consente di monitorare una parte copiscua delle attività. Hamas, dal canto suo, approfitta della fitta densità abitativa e del fatto che molte zone sono urbane e più difficili da sorvegliare.

domenica 12 settembre 2021

RICATTURATI 4 FUGGITIVI PALESTINESI

 

Quattro dei sei palestinesi (di cui quattro condannati all'ergastolo), fuggiti nella notte fra il 5 e il 6 settembre, sono stati ricatturati dopo una gigantesca caccia all'uomo che ha mobilitato tutte le risorse dell'intelligence (in primo luogo lo Shin Bet) e della polizia. Uno dei catturati è l'ex responsabile delle brigate di al-Alaqsa. L'uomo era disarmato e non ha opposto resistenza. 

Il tunnel era stato realizzato in almeno 6 mesi e nessuno se ne era accorto. In compenso sembra che i sei non avessero alcun tipo di appoggio all'esterno e si sono mossi a casaccio, senza viveri, cercandone localmente, cosa che ha contribuito sicuramente alla loro scoperta. Sembra che uno sia riuscito ad arrivare ai territori sotto controllo palestinese. 

 ATTACCO CON DRONE AD ERBIL


La scorsa notte vi sono state tre esplosioni vicino alla base aerea di Erbil, dove, oltre ad altri paesi fra cui l'Italia, vi si trova anche una base statunitense. All'inizio fonti della Regione Autonoma del Kurdistan avevano parlato di tre razzi ma sembra che si sia trattato di un attacco con uno o più droni, fallito o neutralizzato dalle contromisure. Nessuna conseguenza per uomini e strutture. La base di Erbil è già stata attaccata un paio di volte nell'ultimo anno. Non è semplice capire chi abbia condotto l'azione.

sabato 11 settembre 2021

11 SETTEMBRE  2001 - 11 SETTEMBRE 2021:

SHORT FREEDOM

 

Sono passati 20 anni dall'attacco, con velivoli civili dirottati con semplici taglierini, al cuore degli Stati Uniti, con circa 3.000 morti, una voragine immane nel centro di New York e pesanti ripercussioni economiche.

Il ventennale coincide con il disastro afghano, proprio da dove era cominciato tutto. Era partita come ENDURING FREEDOM e invece, dopo essere costata in termine di vite umane e denari, è durata solo 20 anni.

Tutti ora sono a piangere sul latte versato, con qualcuno che, giusto per cambiare, dà l'80% delle responsabilità a Trump, quasi che la politica (per 8 anni) di Obama, non sia stata disastrosa e a ritirata di Biden una castrofe dalle conseguenze ancora tutte da scopriree. Poche chiacchiere, le conseguenze di certe scelte folli si videro già a Mosul nel 2014, solo che l'Iraq ha una posizione più importante e tanto petrolio, per cui il beniamino di certi circoli alla fine dovette mandare qualcuno a fermare l'avanzata e ad iniziare la lunga, costosa e sanguinosa riconquista, sfruttando magari chi sapeva affrontare anche Daesh, come nel caso dei kurdi.

In Afghanistan qualcuno, poco pratico di problemi e realtà locali, voleva fare tutto nuovo e "carino", esportandovi anche la democrazia (come la intendiamo noi) e piantando bellissimi lampioni con pannello solare dove la gente non aveva neppure l'acqua (però qualcuno con quei pannelli magici ha guadagnato bene).

Su RAIDS di settembre, in edicola a giorni, ci sarà un grosso servizio su quanto avvenuto, fino al 30 agosto. Poi su ottobre faremo l'analisi anche se troppi oggi ci spiegano quello che è accaduto ma per anni non si sono accorti di niente.

 

 AGGIORNAMENTO UCRAINA


La situazione sul fronte del Donbas non è assolutamente di pace anche se in Italia in tanti lo ignorano. Ieri ci sono state secondo Kiev 8 violazioni del cessate il fuoco, con una vittima e tre feriti. Le trattative per un accordo negoziato sono bloccate da molto tempo e si dovrebbe trovare una nuova sede, dato che Minsk non è più assolutamente territorio neutro, vista l'attuale politica di Lukashenko.

Intanto è transitata nel Bosforo dal Mediterraneo verso il Mar Nero (ed è la prima volta che accade), una nave spia russa classe "Ladoga", costruita nei cantieri di San Pietroburgo.

 PERDITE TURCHE IN SIRIA


Le forze turche ieri hanno subito delle perdite in due episodi distinti. A nord-ovest di Aleppo, in un'area dove ai turchi e ai loro alleati si contrappone una sacca controllata dalle forze kurde, una grossa esplosione ha colpito un cingolato turco (un trasporto truppe ACV-15), causando morti e feriti. Il mezzo è finito capovolto e semi-sepolto dai detriti.

Nell'area di Idlib vi è stato un altro attacco esplosivo, non è ancora chiaro portato da chi (ma probabilmente si tratta di gruppi legati a Damasco), che ha causato 3 morti e 3 feriti fra i militari di Ankara.

venerdì 10 settembre 2021

 UN T.C. RUSSO UCCISO IN SIRIA


Il tenente colonnello Alexei Schnaider, appartenente ai fucilieri da sbarco della Flotta del Mare del Nord, è rimasto ucciso ieri (ma la notizia è trapelata solo oggi) dall'esplosione di una mina che ha investito l'autocarro su cu si trovava, su una pista nella parte centrale della Siria. Sicuramente vi è almeno un ferito ma non si hanno ulteriori informazioni.

giovedì 9 settembre 2021

 Speciale Afghaistan

 

COSA E' SUCCESSO IN PANJSHIR

 

 L'entrata rapidissima dei talebani nella valle del Panjshir apre dei forti dubbi su quanto è accaduto realmente al Fronte della Resistenza Nazionale Afghana, che vi aveva concentrato uomini e mezzi.

Solo chi non è mai stato nella vallata, lunga circa 120 chilometri può immaginarsi una rapida avanzata in una zona costellata da gole strettissime, che ebbe ragione di 5 grandi offensive appoggiate dai sovietici con aerei ed elicotteri in abbondanza. Bastava far esplodere alcune cariche per bloccare in vari punti l'artieria che risale la valle, per cui l'intervento aereo (vi è chi parla di teleguidati pachistani se non di aerei) non sarebbe bastato. Comunque a RAIDS risulta che ancora la parte alta della valle è nelle mani delle forze della resistenza.

Qualcuno ha espresso dei giudizi ma vorremmo avere più informazioni, cosa per ora non facile, su come si sono svolti i fatti, con il giovane Massoud che è riapparso addirittura nell'Afghanistan centrale, in territorio azero, dopo che pochi giorni prima era nella vallata. Ricordiamo che gli azeri sono di religione sciita, a differenza dei pashtum che sono sunniti e che raccolgono quindi un certo interesse da parte iraniana.



SIRIA; BOMBE BARICHE RUSSE

 

I velivoli russi hanno sganciato a nord di Latakia delle bombe bariche. Si tratta di ordigni che diffondono un aerosol esplosivo che poi viene fatto detonare, provocando una grande onda di sovrapressione, adatta per colpire soggetti anche all'interno di fortini e caverne. Mosca ha anche lanciarazzi campali di grosso calibro che utilizzano questo tipo di esplosione.

 Speciale Afghaistan

 

PRIMO VOLO DA KABUL DOPO RITIRO OCCIDENTALE

 

Un volo charter è decollato dall'areoporto di Kabul per la prima volta dopo il ritiro delle forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti ed è atterato in sicurezza in Qatar. La Casa Bianca ha annunciato che sull'aereo si trovavano numerosi cittadini statunitensi e di altre nazioni occidentali e che i talebani non avrebbero in alcun modo ostacolato la loro partenza. 

Dopo il termine dell'evacuazione lo scorso 31 agosto si stimava fossero rimasti circa 200 civili americani in Afghanistan. 

 DRONI HOUTHI INTERCETTATI DA ARABIA SAUDITA

 

Tre droni appartenenti alla milizia degli Houthi lanciati dallo Yemen sono stati intercettati dalle difese saudite. I droni, lanciati nell'arco di poche ore l'uno dall'altro, erano diretti su Khamis Mushait, nella parte sud occidentale dell'Arabia Saudita, a poca distanza con il confine con lo Yemen.

Si tratta dell'ennesimo attacco condotto con UAV che gli Houthi, grazie al know-how fornito negli ultimi anni dall'Iran, effettuano sul territorio saudita.

mercoledì 8 settembre 2021

 Speciale Afghanistan


LA SITUAZIONE IN AFGHANISTAN FRUTTO ANCHE 

DEI RAPPORTI FRA INDIA E STATI UNITI


Da molti anni gli Stati Uniti e l'India hanno stretto rapporti diplomatici e militari sempre più forti. Un tempo l'India era legata all'Unione Sovietica, bastava osservarne l'arsenale di cui disponeva. Il Pakistan aveva invece vincoli con gli Stati Uniti e, più in generale, con l'occidente pur avendo rapporti con la Cina. Lo scontro, molto intenso, fra India e Pakistan, che si protrae, con alti e bassi, dall'indipedenza dei due paesi, è un fattore determinante per capire la situazione nella regione, con i due paesi divenuti, strada facendo, potenze nucleari. Il Pakistan ha circa 250 testate nucleari e l'India un numero superiore, oggi con vettori missilistici a medio raggio che possono colpire Pechino e scontri fra le più alte montagne del mondo. E non dimentichiamo che l'India ha forti rapporti anche con Israele in quanto paese non musulmano che fronteggia anche paesi musulmani e con problematiche con la sua minoranza di fede musulmana.

Per bloccare il crescente espansionismo cinese, il vero elemento nuovo su scala ormai non più solo regionale, Washington ha pensato che l'India fosse una carta importante, visto anche il peso dell'India. Questo elemento ha fatto stringere rapporti ancora più forti fra Cina e Pakistan. E in quest'ottica vanno interpretate le vicende afghane, con il Pakistan  che non voleva certo trovarsi elementi vicino all'India alle proprie spalle che lo serrassero in una morsa. Per questo ha giocato su più piani  in Afghanistan. Basta pensare che i pochi ordigni sganciati dai velivoli statunitensi in Afghanistan lo sono stati da vettori che passavano sopra lo spazio aereo pachistano, ricordando che l'attuale vice primo ministro dei talebani era stato catturato dai pachistani e tenuto otto anni in prigione (2010-2018) fino a quando gli Stati Uniti lo hanno fatto scarcererare per iniziare una disastrosa trattativa diplomatica che ha portato agli accordi del 2020 in Qatar.

A proposito di Qatar. Il Pakistan ha buoni rapporti con Qatar e Turchia (ricordate il C-17 del Qatar che ha riportato in Afghanistan alcuni capi talebani?) anche per fronteggiare l'Iran, altra importante pedina regionale che ha giocato un ruolo anche lui su più piani nell'ottico di vari confronti (sciiti contro sunniti, confronto con gli Stati Uniti ecc.).

Muoversi in questo scenario è molto difficile anche perché non bisogna dimenticare neppure il ruolo russo che non sarà la superpotenza di un tempo ma sta riprendendo un ruolo attivo e spregiudicato, con un occhio all'integralismo islamico e vari scontri minori.

Per muoversi in questo scenario serve una grande abilità mentre gli Stati Uniti sono apparsi quasi goffi, con un danno diretto e d'immagine che ancora non si è capito bene, così come avvenne negli Anni '70 in Indocina, con un'Europa da sempre in una posizione nell'ombra statunitense e incapace di prendere decisioni autonome, in mancanza di una politica estera comune, fatta non solo in eleganti salotti (diplomatici) ma anche di operazioni clandestine e militari autonome. I singoli paesi, non hanno la forza sufficiente (vedasi la Francia nel Sahel) ma quando si arriva all'atto pratico  saltano fuori rivalità politiche e commerciali perché gli interessi fra i singoli paesi sono diversi. E lo si vede anche nell'atteggiamento dei flussi di clandestini.

EQUILIBRI IN CORNO D'AFRICA

 

Il Sudan ha sequestrato un carico di armi in volo su di un velivolo etiopico, un bireattore cargo B-727 atterrato in Sudan, con armi dirette alle forze di Addis Abeba. 

Questo episodio consente di spiegare che il Sudan si è schierato con l'Eritrea e il mondo arabo mentre l'Etiopia collabora con il Sud Sudan e l'Iran in primo luogo. 

SUL COLPO DI STATO IN GUINEA

 

Il colpo di stato in Guinea sembra aver ottenuto lo scopo che si prefiggeva e i militari ora parlano di un governo di unità nazionale, accusando il precedenti governanti di corruzione, fenomeno che purtroppo è fin troppo diffuso nelle realtà del terzo mondo anche se ne parla sempre pochissimo. La presa di potere è risultata incruenta, almeno fino ad ora. Il mercato dell'alluminio, essendo la Guinea produttrice di rilievo della bauxite (il minerale da cui lo si estrae), risente ancora di questi avvenimenti ma probabilmente tornerà alla normalità.

AGGIORNAMENTO SIRIA

 

Anche se a ritmo relativamente ridotto, i combattimenti proseguono in Siria, A sud di Idlib si è visto in azione l'artiglieria siriana e i velivoli di Mosca mentre vicino al confine con la Giordania, nella periferia della città di Daraa,  è entrata in azione l'artiglieria di Assad. 

Attualmente vi è un precario equilibrio ma con questa situazione sul campo è difficile che si giunga ad una pace anche per problemi economici. Il paese dopo 10 anni di guerra rimane devastato e in profondissima crisi economica, nonostante Iran e Russia forniscano degli aiuti (in primo luogo carburante).   

 Speciale Afghanistan


I TALEBANI NEL PANJSHIR

 

L'offensiva talebana in Panjshir è penetrata in profondità nella vallata, approfittando della grande superiorità numerica della milizia integralista. Le forze della resistenza sono arretrate nell'alta valle. Forti le perdite talebane che hanno attaccato contemporaneamente su più fronti con truppe appiedate. Il mausoleo dedicato a comandante Massoud è stato devastato.

A RAIDS risulta che il figlio Massoud è in un'altra parte del paese, quella centrale, dove sta organizzando la resistenza, in zone vaste e impervie. Ovviamente seguiremo lo sviluppo della situazione.

Intanto ci sono i commenti circa il nuovo esecutivo talebano, che annovera vari terroristi ricercati dall'FBI, incluso Haqqani, sul cui capo vi è addirittura una taglia da 5 milioni, è il nuovi ministro degli interni. Il figlio del Mullah Omar è statato nominato ministro della Difesa. L'ala "moderata" sembra essere stata sconfitta e per il paese si profila un periodo tragico, durante il quale qualcuno in occidente farà pure l'indignato. La responsabilità principale è dell'amministrazione Biden (ma anche i presidenti precedenti hanno colpe, senza dimenticarsi di Barak Obama) ma ben pochi si sono opposti alla fuga dall'Afghanistan anche in Europa. Ora se ne raccolgono le conseguenze.

A proposito. Che fine hanno fatto i pacifisti nostrani? Dissolti!



martedì 7 settembre 2021

Speciale Afghanistan

 

IL GOVERNO TALEBANO

 

I talebani hanno presentato il loro esecutivo. Ovviamente neppure una donna (del resto in Italia si dovette attendere la metà degli Anni '70 per averne una al governo!) come era facile prevedere. In compenso vi troviamo un pericoloso terrorista, Accani, che ha una taglia da 5 milioni di US$ sulla testa da parte statunitense.

Scorrendo la lista non si può a meno di osservare che per il futuro non ci può attendere niente di buono da questo regime con profonde striature teocratiche.  

 CRESCE LA PROTESTA IN MYANMAR


Oramai si parla addirittura di rivoluzione. L'opposizione sembra essere scesa in campo in modo energico, dopo mesi d'infruttuse trattatve con la giunta militare che ha preso il potere lo scorso 1° febbraio. Il problema è che ancora non vi è accordo con tutte le opposizione armate e Pechino appoggia sempre i golpisti.

Speciale Afghanistan

 

PROTESTE A KABUL

 

Centinaia di dimostranti si sono riuniti davanti all'ambasciata del Pakistan a Kabul scandendo slogan contro quel paese. La milizia talebana è intervenuta sparando in aria.

lunedì 6 settembre 2021

ISRAELE - PALESTINA

 

Mentre a Jenin uomini armati sparano per le strade perché sono fuggiti 8 concittadini, fra cui 4 ergastolani, evasi da un carcere di alta sicurezza, facendo un tunnel, Gaza ha visto il lancio di vari palloni incendiari oggi e in serata è partita la reazione israeliana, come al solito, con vari bersagli colpiti.

 

 Speciale Afghanistan


COLPO DI SCENA IN AFGHANISTAN:

MASSOUD APPARE NEL CENTRO DEL PAESE

 

L'Afghanistan è un paese veramente complesso e che riserva molte sorprese. I talebani annunciano grandi vittorie in Panjshir e Massoud appare a centinaia di chilometri di distanza dal Panjshir, nel centro del paese, in zona azara, a Dajkundi, e lancia un appello all'insurrezione nel corso di una manifestazione. E manifestazioni si sono tenute anche in altre città, compresa la capitale. I talebani avranno vari problemi per mantenere il potere e questo è una notizia molto importante, specialmente per sconfiggere il pensiero debole di tanti, che, non vivendo nel paese, si erano già arresi a dover trattare con i talebani.


IL COLPO DI  STATO IN GUINEA

 

I reparti dell'Esercito che sono insorti, fra cui quelli delle forze speciali, tengono ancora prigioniero il capo dello stato, catturato ieri. I rivoltosi hanno fatto un proclamo alla televisione, dicendo di voler combattere la corruzione. La Guinea è uno dei principali produttori di bauxite, il minerale da cui deriva l'alluminio, il cui prezzo è subito salito sui mercati internazionali. 

ISRAELE: FUGA DA GILBOA

 

Sei detenuti palestinesi, fra cui quattro ergastolani, sono fuggiti, scavando un tunnel, dalla prigione di Gilboa, nella parte settentrionale del paese. Fra essi anche l'ex comandante delle Brigate al-Alaqsa. Si tratta di un duro colpo per gli israeliani e il loro sistema di sicurezza. In teoria in quella cella a sei posti non sarebbe potuto entrare neppure un cucchiaio. Invece sembra che fosse arrivato addirittura un telefono cellulare. E' in corso una grande attività di ricerca. Una telecamera ha avvistato due degli evasi a circa 10 km dalla prigione.

domenica 5 settembre 2021

 Speciale Afghanistan


PROSEGUE L'OFFENSIVA CONTRO IL PANJSHIR


Le forze talebane proseguono l'offensiva contro la valle del Panjshir. Sembrerebbe che avessero guadagnato del terreno anche se le perdite sono alte.

Si combatte all'interno della vallata e i talebani sono giunti a Bazarak. Ma già in altre cicostanze gli attaccanti avevano ottenuto successi iniziali salvo poi essere contrattaccati.

Seguiremo con attenzione e continuamente lo sviluppo della situazione. I talebani hanno addirittura annunciato la vittoria totale ma la cosa non risulta e anche qui la propaganda è molto forte.

 SPARI A TRIPOLI


Si sono avuti combattimenti intorno a un comando regionale, nella parte merdionale di Tripoli, dove si erano avuti altri combattimenti nei due giorni precedenti, con scontri fra opposte milizie del GNA.

ATTACCHO DALL'ARIA HOUTHI

 

Tre missili balistici a corto raggio e tre droni sono stati lanciati dalla milizia houthi contro il territorio dell'Arabia Saudita, venendo tutti intercettati. Ancora lanci che probabilmente provocheranno una reazione saudita.

 

 

 SPARI NELLE VIE DELLA CAPITALE DELLA GUINEA

TENTATIVO DI COLPO DI STATO


Qualcosa sta accadendo nelle vie della capitale della Guinea, Conakri. Non è ancora chiaro che cosa si sta svolgendo. Sembra che reparti di militari in armi siano nelle strade della città. Forse si tratta di un tentativo di colpo di stato.


AGGIORNAMENTO DELLE17.30

Un annuncio televisivo parla di un tentativo di rivoluzione. Alcuni militari hanno attaccato il palazzo presidenziale ma sembra siano stati respinti. Sembra che alcuni elementi delle forze speciali si siano ammutinati, guidati da un cittadino della Guinea che ha militato nella Legione Straniera.

Un video che circola sui social mostra il presidente Apfa Conde circondato da militari armati. 

Seguiranno aggiornamenti.

Speciale Afghanistan

 

ATTACCO Dello S.I. CONTRO PAKISTAN

 

Tre membri della milizia di confine pachistana sono stati uccisi da un attentatore sucida, allartenente al ramo locale dello "stato islamico", a bordo di una moto, nell'area di confine fra Pakistan e Afghanistan. Anche due civili sono stati uccisi mentre diversi sono i feriti. I membri da Daesh sono attivi nell'ara da acuni anni anche se la loro forza è relativamente piccola.

 

sabato 4 settembre 2021

INTERCETTATI ALTRI DRONI HOUTHI

 

La difesa aerea saudita ha individuato e distrutto altri tre doni che si dirigevano sul suo territorio. Questi attacchi si stanno ripetendo e non semplificano le trattative per una soluzione al conflitto. 

I droni sono sempre di concezione iraniana e sono utilizzati per attacchi ai centri abitati, cercando di diffondere il panico. L'antiaerea saudita sembra aver raggiunto un buon livello operativo dato che negli ultimi mesi quasi tutti vengono colpiti e abbattuti prima di raggiungere i centri abitati.

Spciale Afghanistan

 

MORTI PER SPARI A KABUL

 

La notizia non era vera ma quando le milizie talebane hanno sentito dire dalle loro fonti che il Panjshir era stato conquistato (notizia assolutamente non vera), si sono messi a sparare all'impazzata in aria. Migliaia di colpi che sono ricaduti e che hanno ucciso la bellezza di 17 persone, giusto per far capire in che stato si trova il paese.

Nella realtà la Resistenza Nazionale Afghana sta fronteggiando l'attacco talebano, infliggendo pesanti perdite mentre tutti i giorni si hanno evidenze drammatiche di cosa vogliono fare i teocratici al paese, smentendo i soliti idioti ch parlavano di "cambiamenti" nel loro modo di agire. 

Speciale Afghanistan

 

APPENA LIBERATO L'ATTENTATORE DEL 26 AGOSTO

 

 Lo "stato islamico" (per cui le affermazioni vanno prese con prudenza) ha fatto sapere che l'attentare suicida del 26 agosto all'aeroporto di Kabul, si chiamava Abdul Rahman al-Logari ed era stato liberato da pochi giorni dal carcere di Kabul, ad opera delle milizie talebane. Il bilancio per ora parla di 170 morti, fra cui 12 militari statunitensi. Le imagini reperibili in rete sono impressionanti. Il terrorista si è fatto esplodere, con una valigia stracarica, a ridosso delle posizioni americane ma in mezzo ad una folla immensa e accalcata. 

APPOGGIO IRANIANO ALL'ETIOPIA

 

L'Etiopia sta ricevendo equipaggiamenti dall'Iran, inclusi droni armati. Bisogna ricordare che l'Eritrea era vicino a vari paesi arabi, in particolare Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Egitto, per cui l'Iran si è fatto notare essendo avversario dei paesi che abbiamo appena citati.

L'Etiopia ha bisogno di equipaggiamenti militari perché le operazioni contro i tigrini non stanno andando per niente bene, con i tigrini che sono penetrati in profondità furori dal loro territorio tradizionale, avanzando su Dessié e Gondar, dopo una prima fase in cui sembravano sconfitti. 

LA SITUAZIONE IN BIELORUSSIA

 

Prosegue la repressione in Bielorussia, con arresti e incarcerazioni per evidenti motivi politici. Intanto si sta sviluppando un altro fenomeno. Clandestini che provengono da paesi asiatici e mediorientali, giunti nel paese dalla Russia con visti turistici, vengono espulsi sistematicamente verso occidente con la forza, cercando di creare ulteriori problemi ai paesi della NATO. Fra l'altro si è assistito anche ad un aumento della presenza militare di Minsk su questi confini anche per condurre, magari in modo brutale (come testimoniano alcuni video) queste espulsioni.

Lakashenko si è schierato con Putin in modo totale ma è alle prese con una crisi economica non indifferente e con vari altri problemi, come la chiusura di voli diretti con l'occidente. 

Speciale Afghanistan

 

FALSE LE NOTIZIE SU UN'AVANZATA IN PANJSHIR

 

Dopo le notizie diffuse ieri circa un'avanzata nella valle del Panjshir, i talebani le hanno dovuto correggere in quanto dimostratesi false. Per loro è ovviamente un problema perché una resistenza armata creerebbe un danno d'immagine e rischierebbe di fare da calamita per chi vuol opporsi al loro regime, ben sapendo come la pensa una parte della popolazione. Per esempio ieri un piccolo gruppo di donne ha sfilato per Kabul manifestando per i loro diritti che sanno veranno aboliti. Per ora i capi talebani fanno finta di niente, per non giocarsi l'immagine internazionale, ma sappiamo che in molte altre zone, dove non ci sono testimoni, hanno ripreso la loro politica repressiva a riprova di quanto nefaste siano state certe decisioni. 

venerdì 3 settembre 2021

SIRIA: MISSILI CONTRO AEREI ISRAELIANI

 

La scorsa notte aerei israeliani, sembra anche F-35, erano nei cieli siriani e sono stati ingaggiati da diversi missili siriani. Nessuno ha colpito i velivoli ma i resti di uno sono finiti addirittura su Tel Aviv, senza causare danni. Probabilmente si trattava di un'arma molto potente (S 200 o S300) che hanno una grande autonomia. La testata è detonata a fine corsa ma i frammenti sono ricaduti a terra anche fra le abitazioni.  Il sistema antimissile non è entrato in funzione in quanto l'arma è stata identificata appunto come missile antiaereo. 

CONTINUA IL LANCIO DI

TELEGUIDATI CONTRO L'ARABIA SAUDITA

 

La milizia houthi continua il lancio di teleguidati con esplosivo a bordo contro le città saudite nella zona di confine con lo Yemen. Probabilmente hanno finito la scorta di missili balistici iraniani e non riescono a farne giungere di altri causa il blocco navale. Ma prosegue il lancio di UAV anche questi di concezione iraniana. 

giovedì 2 settembre 2021

ATTO TERRORISTICO IN NUOVA ZELANDA

 

Un uomo è penetrate in un supermarket di West Auckland, in Nuova Zelanda, è ha ferito 2 persone gravemente e 1 in imodo meno grave. All'arrivo della polizia ha minacciato gli agenti ed è stato colpito e ucciso. Ancora non è noto il nome dell'attentatore  e i motivi che l'hanno spinto al gesto, secondo il primo ministro comunque di natura terroristica. 

 

AGGIORNAMENTO

E' stato accertato che il terrorista autore dell'azione, era una persona proveniente dallo Sri Lbka, già noto alla Polizia per la sua vicinanza allo "stato islamico". 

 Speciale Afghanistan


ARRESTATO CITTADINO BRITANNICO


Ben Slater, 37 anni, un ex appartenente alla Roytal Military Police, è stato arrestato dai telebani mentre cercava di portare fuori dal pese 50 suoi collaboratori e i loro familiari, circa 400 persone. Slater non era riuscito a farli imbarcare su voli britannici ed aveva preferito rimanere con loro piuttosto che abbandonarli. Si tratta del primo problema di questo tipo per Londra e probabilmente non sarà neppure l'ultimo.

Speciale Afghanistan

 

SI COMBATTE ALL'IMBOCCO DEL PANJSHIR

 

Da alcune ore si combatte all'imboccatura della valle del Panjshir fra elementi della resistenza nazionale (Resistenza Nazionale Afghana) e talebani. Entrambe le parti stanno ricorrendo anche ad armi pesanti.  Evidentemente i talebani non intendono spartire il potere e questo ci sembrava chiaro dall'inizio nonostante le solite affermazioni di propaganda.

mercoledì 1 settembre 2021

 OFFENSIVA DI AL SHABAB


Le milizie integraliste hanno rirpeso il controllo di Beledweyne (nota anche come Belet Uen), non lontana dal confine con l'Etiopia, che era stata riconqustata recentemente dalle forze governative. La città è posta lungo la strada che da Mogadiscio conduce in Ogaden e in Etiopia. Praticamente vi è stata una sorta d'insurrezione organizzato da quello che si fa chiamare come "Esercito della Salvezza". I governativi rimangono nel vicino aeroporto. Le milizie di Al-Shabab stanno sfruttando il fatto che i reparti etiopi che presidiavano l'area, da mesi si sono ritirati in conseguenza dello scoppio del conflitto in Tigrai.

Anche qui, dove pure non ci sono impervie montagne, sembra che la strategia impostata dagli occidentali, con in prima fila gli Stati Uniti, non stia dando i risultati sperati, in quanto si mantiene un profilo troppo basso e non si riesce a costituire forze nazionali abbastanza forti. E subito anche qui si è risentito di quanto accaduto in Afghanistan, facendo ipotizzare un ritiro dei militari che partecipano alle operazioni, con gli occidentali e la Turchia intenti ad addestrare le forze di sicurezza locali. Ankara ha fatto un grosso investimento nel paese e offre maggiore sicurezza.

 Speciale Afghaistan


SI LAVORA ALL'AEROPORTO DI KABUL


Dopo l'arrivo di personale su due voli di C-17, si lavora per rendere nuovamente operativo l'aeroporto di Kabul anche ai voli civili. Impegnati sono militari del Qatar e turchi. I 72 aerei ed elicotteri presenti nella parte militare, praticamente tutti fuori servizio anche prima dei recenti accadimenti, sono tutti stati sabotati anche con l'asportazione di componenti. Anche i velivoli civili fermi nei piazzali, sembrano aver subito danni alle apparecchiature. Fuori uso sono anche i radar e i sistemi di assistenza al volo.