martedì 31 marzo 2020

RITARDO PER GLI ABBONATI A 
RAIDS E STORIA E BATTAGLIE
Le poste per ora hanno bloccato, almeno a quanto ci risulta, l'invio delle riviste in abbonamento, vista la situazione complessiva. Ci scusiamo per l'inconveniente non dovuto alla nostra volontà. Non appena il servizio riprenderà, ne daremo notizie e effettueremo l'invio. 
Procede invece l'invio dei libri che possono essere ordinati presso il nostro servizio vendita "Scaffale Militare".

Speciale Guerra in Libia
AGGIORNAMENTO 

Oggi è iniziata l'Operazione IRINI, seguita all'Operzione SOPHIA, a guida europea, per bloccare l'invio di armi via mare ai contendenti in Libia. Tre giorni fa, una fregata francese aveva comunque fatto invertire la rotta all'ennesimo mercantile turco che, carico di armi, puntava su Tripoli o Misurata.
Questa sera sono stati colpiti gli aeroporti di Tripoli e Misurata. Allarme e gente nei rifugi nell'adiacente base italiana.

AGGIORNAMENTO SITUAZIONE SIRIA
I velivoli israeliani hanno colpito all'inizio della notte alcuni obiettivi nella Siria centrale, nonostante l'intervento delle difese siriane mentre quelle russe, come al solito, sono rimaste inoperose.
Vi è stata una pattuglia russa nella Siria nord-orientale, bloccata da una pattuglia statunitense mentre si spingeva verso Rumaylan.
L'artiglieria siriana ha aperto varie volte il fuoco nell'area di Idlib ma la conflittualità è nettamente diminuita in queste settimane.

domenica 29 marzo 2020

RIMANDATO EUROSATORY 


Tutte le fiere nazionali e internazionali sono state annullate. Fra queste anche l'Eurosatory di Parigi, in calendario per il prossimo giugno.
Sta veramento avvenendo di tutto e il mondo sembra proprio impreparato per affrontare il Coronavirus. 
Bisogna prepararci ad una ripartenza anche perché questa gravissima crisi sta aggravando molte tensioni internazionali ed interne e la conflittualità probabilmente crescerà, e non di poco. Vari gruppi tenteranno di sfruttare proprio il momento di crisi per lanciare i loro attacchi.

ALCUNI PAESI RIDUCONO 
L'IMPEGNO IN IRAQ
 
 
Alcuni paesi europei hanno deciso di ridurre i loro contingenti in Iraq. Fra essi la Francia, l'Olanda la Spagna e il Portogallo, vista anche la situazione nei loro paesi. L'Olanda ha deciso di rdurre anche il contingente in Afghanistan,
Non è la chiusura delle missioni ma solo una fase temporanea dovuta alla situazione sanitaria mondiale. Sicuramente i terroristi e varie milizie cercheranno di sfruttare la situazione. Del resto anche l'Iran ha i suoi problemi con il virus, visto l'altissio numero di contagi, nonostante i tentativi di censura da parte del regime circa i dati reali.

RAIDS E STORIA E BATTAGLIE 
IN EDICOLA DA ALCUNI GIORNI


Già da diversi giorni sono in edicola i numeri di marzo di RAIDS e STORIA e BATTAGLIE, che abbiamo portato al distributore direttamente e che la SODIP ha diffuso.
Se qualcuno, visto le grandi difficotà complessive, non riuscisse a trovarli, nienbte paura. Solo di RAIDS abbiamo 1.000 copie che abbiamo tenuto di scorta, per ogni evenienza. 
Il prossimo numero di RAIDS sarà uno speciale: COME RESISTERE AL VIRUS, con molte utili informazioni su come affrontare questi tempi difficili. 
Buona lettura a tutti e non mollate. Ce la faremo!
MISSILI NORD COREANI 
 
 
Pazzesco. Mentre tutto il mondo è alle prese con in Conoravirus, il regimecomunista della Repubblica Democratica di Corea non trova di meglio che lanciare due missili balistici.  
Pgnuno fa vedere la reazione al virus come preferisce. Chi canta alla finestra e chi lancia missili. Si tratta del quarto test nell'ultimo mese e Kim probabilmente vuol mostrare la sua forza anche in questo periodo tragico. Ricordiamo che il suo principale alleato è la Cina, giusto per capire con chi abbiamo a che fare.

sabato 28 marzo 2020

DISORDINI IN CINA
 
 
Migliaia di civili hanno attaccato la polizia del regime comunista cinese nella provincia di Hubei. La gente è provata molto duramnte e la situazione è molto diversa da quella che vorrebbe far credere il regime. Le disfunzioni sono enormi mentre la televisione e i giornali continuano a raccontare di una situazione pienamente sotto controllo e di un lavoro perfetto.

venerdì 27 marzo 2020

Speciale Guerra in Libia
FALLITA L'OFFENSIVA TEMPESTA DI PACE

L'offensiva TEMPESTA DI PACE, lanciata dalle milizie del GNA contro la base aerea di Al Watiya, a ridosso del confine con la Tunisia, è fallita, secondo quanto ammesso dalle milizie di Tripoli. I reparti che avevano attaccato l'importante installazione, dopo una prima sorpresa, sono stati respinti e poi colpiti anche dall'aria, subendo perdite ingenti.

giovedì 26 marzo 2020

Speciale Corona Virus 

L'ANDAMENTO EPIDEMICO

 Dato che è evidente che siamo nelle mani di persone oramai in uno stato confusionale (malissimo!), specialisti del settore (o presunti tali) e giornalisti (sempre poco preparati dal punto di vista tecnico), facciamo alcune osservazioni.

- Tanto per cominciare i numeri che vengono dati sono del tutto teorici. Vengono dati i numeri circa "infettati", "ricoverati", "ricoverati in terapia intensiva" e deceduti. Gli infettati sono solo quelli a cui sono fatti i tamponi. A moltissimi non sono stati fatti i tamponi e si parla di un numero d'infettati che potrebbe essere molto superiore ai dati forniti. Malissimo anche perché ci sono i più pericolosi, vale a dire gli "asintomatici" che, in pratica sono stati il vettore più insidioso del virus.  

- Se il numero degli infettati è molto più alto delle cifre date (ma è impossibile darne altre di certe), la letalità del virus cala nettamente inferiore rispetto a quanto appare attualmente. Ma anche sulle vittime i dati sono falsati in quanto chi muore a casa senza tampone non viene conteggiato.

- Il numero dei ricoverati in terapia intensiva è invece reale ma nelle zone di maggior contagio non tutti quelli che in condizioni normali vi troverebbero posto sono poi accolti, per il semplice fatto che il sistema deve gestire un carico enorme.

Fatte queste precisazioni possiamo dire che qualche segnale di miglioramento è presente ma sul contemimento sono stati fatti errori enormi, micidiali. Bisognava chiudere i confini del paese subito (eravamo o no in emegenza dal 31 gennaio) invece di fare appelli imbecilli ad abbracciare questo o quello. Bisognava procurarsi equipaggiamenti, non con gare ma facendo partire gente di fiducia (per esempio che lavorano a Forte Braschi e risolvono certi sequestri di cittadini italiani) per acquistare equipaggiamenti e macchine come quelle per le mascherine. Così hanno fatto altri.
Bisognava chiudere "sotto vuoto" Sardegna e Sicilia per salvarle dal contagio, perpetrato anche con annunci completamente intempestivi prima che i provvedimenti fossero in vigore, causando esodi pericolosissimi che andavano scoraggiati in tutti i modi.
Ancora manca quell'intervento delle Forze Armate, operai civili inclusi, che potrebbe fare la differenza. I soliti noti raccomandano di "non militarizzare il paese" ma è di quello che abbiamo bisogno in quanto siamo davanti ad una emergenza senza precedenti, se qualcuno non se ne fosse accorto.

Speciale Corona Virus

RALLENTA VISTOSAMENTE 
L'ATTIVITA' MILITARE CAUSA VIRUS 


In conseguenza della diffusione del virus in tutto il mondo, l'attività del settore militare (in particolare i programmi di costruzione), risente in modo pesante della situazione.
Molte ditte hanno deciso di bloccare la produzione mentre giungono notizie di fermate dei programmi un corso. Ovviamente i fondi spesso sono dirottati per fronteggiare questa drammatica esperienza a livello planetario che, in ogni caso, provocherà ulteriori tensioni che potrebbero sfociare in nuovi conflitti o nella ripresa di scontri in precedenza solo sopiti.
Speciale Guerra in Libia

COMBATTIMENTI NELLA BASE AEREA DI AL WATIYA 


Approfittando delle grandi estensioni desertiche, reparti del GNA hanno attaccato la base aerea di Al-Watuya, non lontano dalla frontiera con la Tunisia, proprio mentre i nazionaliti prendevano il controllo di Zalatan, lungo la strada che conduce da Tripoli alla Tunisia.
I nazionalisti stanno resistendo e stanno giungendo anche rinforzi. Il fronte libico, per enormi estensioni, si caratterizza per rari presidi, facilmente aggirabili.

mercoledì 25 marzo 2020

QUATTRO MILITARI ITALIANI 
POSITIVI IN AFGHANISTAN
Quattro militari italiani a Herat sono positivi al virus. Dato che sono in quarantena (su odrine del Comando di Kabul) è chiaro che il contagio è arrivato dall'Italia.
Molto meglio sospendere le sostituzioni che creare altri problemi. Sarà un impegno maggiore ma evitiamo di fare errori. Ci risulta che le partenze e i rientri sono proseguite anche in questi giorni anche per l'Iraq.
Noi porteremo via anche l'ospedale da Misurata (che ha una collocazione molto pericolosa) e la nave da Tripoli. La vigilanza la lasceremo in mano alle unità italiane, essendo chiaro che ora non possiamo proprio accogliere nessuno, per evidenti cause sanitarie, magari informando tutti con comunicati sulle radio internazionali e lanci di volantini sulle zone costiere libiche.

Speciale Coronavirus
COME SI PRODUCONO LE MASCHERINE
La macchina ch produce le mascherine per impiego medico, costa circa 100.000 Euro ((almeno prima dell'emergenza) ma è in grado di realizzare 7.000 mascherine all'ora. Facciamo tre turni, tutto il materiale che serve e possiamo calcolare 120-140.000 mascherine al giorno, pause e intoppi inclusi. Dieci macchine fanno circa 1.500.000 mascherine al giorno; una produzione significativa che oggi avrebbe una grande importanza.
Apprezziamo chi si è messo a produre mascherine ma per ora i risultati sono una goccia nel mare.
Vorremmo sapere se qualcuno si è dato da fare dal 31 gennaio, data dell'inizio dello stato di emergenza, per procurarsi queste macchine o qualcosa che consenta una produzione di tipo industriale.
Più complesso è realizzare mascherine FFP-2 e FFP-3, che hanno un semplice filtro. Anche questi dispositivi sono però semplici e realizzabili in Italia.
Il Governo parla sempre di mascherine in arrivo ma mancano immagini di queste forniture e soprattutto mancano le mascherine su quella che è una prima linea sanitaria.
Ai medici di famiglia, che rischiano molto, potremmo fornire in certe zone maschere Modello 90 di tipo militare, il cui filtro ha una vita molto lunga in queste condizioni e per cui esistono filtri di ricambio.

lunedì 23 marzo 2020

Speciale Coronavirus 

LA GUARDIA NAZIONALE IN TRE STATI 


Il presidente Trump ha autorizzato l'intervento della Guardia Nazionale in tre Stati, particolarmente colpiti dal virus. Sono New Yorl, la California e Washington.
Ordine di limitare al massimo gli spostamenti e altre misure per limitare i danni e i pericoli anche se vi è stato non poco ritardo.
CORONA VIRUS FRA GLI HETZBOLLAH 


Vari miliziani appartenenti al gruppo di Hetzbollah sono ricoverati in un ospedale di Beirut in quanto colpiti dal coronavirus. Non è ancora chiaro se sono stati contagiati in Libano o mentre erano impegnati nelle operazioni in Siria. 
Ovviamente tutti sono preoccupati dal diffondersi dell'epidemia cinese, in quanto le strutture sanitarie del paese sono molto deboli e l'Iran è stato già pesantemente colpito.

domenica 22 marzo 2020

Speciale emergenza Coronavirus 

MISURE STRAORDINARIE

La situazione è grave ed è evidente che il Governo si è fatto cogliere del tutto impreparato. L'ultima notizia (sperando di sbagliarci, di bufale ne navigano tante) è che la Repubblica Ceka ha sequestrato un carico di preziose mascherine dirette dalla Cina all'Italia.
Intanto siamo nelle mani di bei deficenti perché è chiaro che la consegna doveva avvenire con un nostro aereo militare o con un volo senza scalo. Poi si faranno i conti con certi briganti. La nostra gente muore, i nostri operatori sanitari stanno rimanendo senza mascherine e qualche brigante europeo fa il furbo.
Occhio perché a questo giro si saldano tutti i conti, quelli interni e quelli esterni.
L'altro giorno, quando, in mezzo a un casino magno, siamo arrivati a Zagabria per prendere le riviste, qualcuno della tipografia ha chiuso i cancelli nonostante noi (annunciati per tempo) fossimo con maschere antigas e attrezzati completamente, quindi a prova di contagio verso altri, facendo delle storie. In croato è stato spiegato che se entro cinque minuti le riviste non uscivano sul marciapiede, entravamo noi, con le buone o le meno buone. Le riviste ci sono state portate fuori. Le abbiamo caricate a mano e le abbiamo portate in Italia, poche ore prima che scattasse una quarantena. Questo per far capire che in certi momenti, se a qualcuno salta la brocca, bisogna saper risolvere il problema.
Ora cosa possono risovere Di Maio, Conte o altri simili personaggi, è evidente. Zero assoluto. Di danni ne hanno fatti anche troppi.
I soliti imbecilli ciarlano di un "rischio militarizzazione", qualcuno disserta sul fatto che sia errato parlare, per questa tragedia, di "guerra". Questi miserabili non meritano un secondo del nostro tempo. Occorre agire e farlo con decisione estrema.
Speriamo che le Forze Armate, indebolite anche psicologicamente da anni di attacchi e di politiche demenziali, siano in grado di salvare la situazione.
Abbiamo visto i nostri militari in azione in tante circostanze, da Mogadiscio a Nassiryah, da Bala Murgab fino a Genova per il G8 (che fu un evidente tentativo di ribaltare il governo in carica all'epoca, come accadde nel 1960). Noi eravamo in mezzo a loro e possiamo testimoniarlo. 
Pensiamo che contro un avversario insidioso, aiutato dalla pochezza di troppi politici, possano fare più di quanto già non stanno facendo. Nani, ballerine, saltimbachi, profittatori, si tappino la bocca e stiano a casa, facendo lavorare chi già lo sta facendo.
L'Italia non ha bisogno di sgangherati medici con il ritratto di Fidel Castro al seguito. Basta che ai nostri medici e paramedici arrivino rinforzi e quello che serve. Magari senza farcelo rapinare da sotto il naso, come è successo, grazie a operatori russi giunti con contante al seguito, in Romania, con troppi giornlisti sul libro paga di Mosca che sono stati zitti, giusto per fargli sapere che non si credano troppo furbi e intoccabili.
Forniremo ulteriori informazioni ma è lapalissiano che servono misure veramente eccezionali, quelle che un tempo si sintetizzavano con lo stato di "salute pubblica", guarda caso.

sabato 21 marzo 2020

Speciale guerra in Libia 

TREGUA CAUSA VIRUS IN LIBIA 

Le forze nazionaliste hanno dicharato una tregua causa la minaccia del virus cinese, che rischia di causare danni molto gravi ad una popolazione con le strutture sanitarie in grave crisi.

 
CE LA FAREMO MA
NIENTE E' ANDATO BENE 


Ce la faremo ma proprio niente è andato bene. La Cina e il suo regime, nel tentativo di nascondere un grosso problema, ha taciuto (si parla del primo caso scoperto molti mesi fa) contribuendo in modo criminale alla diffusione di una insidia che, con gli asintomatici o quelli con deboli sintomi, si è rivelato pericolosissimo.
In Italia un governo in cui coabitavano i "no vax" con una pletora di altri incapaci, ovviamente le misure di protezione sono state inadeguate e tardive, con il risultato che oggi ci vogliono i camion militari per trasportare le salme, robe che avevamo visto solo in zone di guerra!
Servivano alcuni provvedimenti drastici e urgenti e invece, questo accrocco di imbecilli ideologici, chiacchierava di razismo e altre simili amenità. E intanto, il coronavirus s'infiltrava tra la gente, facendo sterminio di persone anziane e deboli, costringendoci ad un drammatico fermo economico.
Perché Mattarella, invece di andare  a inutili cerimonie non riuniva il Consiglio di Difesa e imponeva misure? Perché Conte invece di saltellare in programmi imbecilli (ci mancava solo di vederlo spuntare nel grande fratello, ma quello è registrato!) non si adoperava per reperire beni per fronteggiare l'emergenza? Siamo rimasti perfino senza mascherine facciali quando bisognava far partire una produzione d'emergenza, così come di altri beni essenziali che provenivano da fuori. Mancano le mascherine in uno dei paesi più industrializzati del mondo!
Questa è gente mediocre che gestisce male perfino l'ordinario, che faceva i salti mortali (e per niente democratici, tipo non concedere elezioni quando il quadro politico era completamente cambiato come era stranoto a tutti) per rimanere al potere, pensando alle presidenziali del 2022. Cosa dicono davanti a migliaia di morti e ad un disastro economico che toglie il sonno?
Ce la faremo ma serve un governo nuovo. Chiamatelo come volete, noi, vista l'aria pesantissima che corre, lo chiameremo di "salute pubblica". Qualcuno storcerà la bocca, sarà indignato ma non c'interessa. Meglio qualcuno indignato che un popolo affamato, giusto per far capire che aria tira. Qui si promettono soldi per tutti ma dove diavolo andiamo a prenderli? Avete visto che supporto europeo abbiamo avuto quando è apparsa la prima emergenza. Mascherine bloccate, frontiere chiuse e via proseguendo. Frontiere chiuse ma ancora qualcuno arriva dall'Africa (dove sarà un macello se si diffonde il virus, e si diffonderà) perché nessuno ha il coraggio di dire basta, neppure davanti ad una situazione di questo tipo. E visto che ne abbiamo per tutti, ricordiamo anche che il Sommo Pontefice, si è fatto 20 metri in una strada deserta salvo poi richiudersi in Vaticano. E' anziano e "a rischio" e forse, come il predecessore, dovrebbe lasciare il soglio pontificio, lasciando il delicato incarico a chi ha più forze per questo difficile incarico.
Fuori di testa anche altri settori meno spirituali, come il calcio.
Di sicuro ne abbiamo viste e ne vedremo di tutti i colori (spesso terribili) ma ce la faremo.
Ci lamentiamo dei nostri capi ma anche all'estero non scherzano. Macron chiudeva i bar ma faceva svolgere un primo turno elettorale con il secondo che avverrà chissà quando. Boris "il pazzo" imboccava una strada pazzesca, salvo poi accorgersi dell'errore e invertire la marcia. In Giappone pensano alle olimpiadi quando è chiaro anche ad un bambino che non vi potranno essere, in quanto la pandemia è mondiale e non ci potranno essere giochi olimpici perché un conto è non abbattersi e altro è essere fuori dalla realtà.
Forniremo alcune indicazioni fondamentali che aiutino alla sopravvivenza, non quella economica, di cui non siamo pratici, ma quella basica. Catastrofisti? Meglio essere "catastrofisti" che farsi prendere con le braghe abbassate, come sta avvenendo a tanti.
Un amico tedesco ci ha detto che è passato in armeria e ha comprato le tre ultime scatole di calibro 9 mm che erano rimaste, con qualcosa di simile che accade anche negli Stati Uniti, segno che qualcuno vede proprio orizzonti difficili.



 

venerdì 20 marzo 2020

AFGHANISTAN: ATTACCO AD UNA BASE
 
 
Un gruppo di taebani ha atteccato una piccola base tenuta da forze governative, nella provincia di Zabul, nella parte meridionale del paese, sulla Ring Road, fra Qalat e Khandahar. Per ora il bilancio è di 28 appartenenti alle forze di sicurezza uccisi dato che il piccolo caposaldo è stato conquistato dai miliziani islamisti.
Stanno accorendo rinforzi anche per granatire l'agibilità dell'importante via di comunicazione.  Evidenteente si è trattato dell'azione di un gruppo di miliziani che non vuole nessun accordo di pace. Male hanno fatto i difensori a non mantenersi abbastanza vigili dato che il pericolo di attacchi è ancora grande.

NEL DONBAS SI SPARA ANCORA
Nel Donbas ci si spara sempre, a sei anni dall'inizio della grave crisi. Ci sono morti e feriti anche se si vedono i primi segni dell'avanzare della crisi.
La Russia chiaramente non denuncia i casi d'infezione, scelta comune a molti regimi che pure hanno sistemi sbrigativi e duri per il contenimento dell'epidemia. Mosca è molto preoccupata in quanto le strutture sanitarie sono gravemente carenti.

giovedì 19 marzo 2020

SIRIA: LIMITATI SCONTRI
In Siria si registrano poche scaramucce e qualche regolamento di conti fra le varie fazioni ma, sostanzialmente, una calma inusuale dopo 9 anni di conflitto. I turchi stanno rafforzando la loro presenza nella regione di Idlib. 
Il conflitto è in fase calante, almeno per ora, anche per il crescente rischio epidemiale anche fra il contingente iraniano.

mercoledì 18 marzo 2020

DOPO UN GIORNO DI SOSPENSIONE
RIPRENDE L'ATTIVITA' DEL BLOG
AVENDO DOVUTO RECUPERARE PARTE DELLE 
RIVISTE STAMPATE A ZAGABRIA

Per la prima volta il nostro Blog è rimasto fermo per circa 24 ore. Non eravamo in tutt'altre faccende affaccendati, ma siamo dovuti correre a Zagabria per recuperare parte delle nostre riviste , RAIDS e STORIA  e BATTAGLIE,  che non avevano trovato posto su uno degli ultimi mezzi che i trasportatori croati hanno fatto verso Milano.
Abbiamo passato due confini, portandoci dietro equipaggiamento di protezione, viveri e via proseguendo. Qualche problema, una notte in cabina in una zona di quarantena a Zagabria, ma ce l'abbiamo fatta.
Le riviste, tanta era la paura, ci sono state portate fuori dalla tipografia e ce le siamo,  con Eugenio, caricate, a mano sul furgone. Siamo ripartiti subito e praticamente con un traffico solo di mezzi pesanti (segno che il paese non si sta fermando, per fortuna), siamo giunti a Milano, alla SODIP, dove si sono organizzati per proseguire l'attività di distribuzione della stampa in questi difficili momenti, sotto l'egida di Piero Danioni. A queste persone, che svolgono il loro lavoro in una situazione anche psicologicamente non facile, deve andare la nostra gratitudine.
Poi siamo rientrati in sede. Siamo transitati per Brescia, Begamo, Lodi, città fantasmi, con la radio che annunciava 476 vittime per le complicanze del virus solo quel giorno, con problemi perfino nelle sepolture. Ce la faremo ma bisogna usare il cervello e mantenere i nervi saldi. Per strada vari mezzi pesanti dell'Esercito, in particolare autoscarrellabili. Segno che, finalmente, si ricorre in modo massiccio anche a questa componente.
Ovviamente forniremo anche altre informazioni utili.

lunedì 16 marzo 2020

ALTRO CROLLO DEL PREZZO DEL PETROLIO 
Oggi il petrolio ha perso il 10% del suo valore, ennesimo tonfo di questa materia prima.
Alcuni paesi avranno grossi problemi da questo continuo calo. In particolare ci riferiamo alla Russia.

domenica 15 marzo 2020

ALTRI RAZZI SULLA BASE DI TAJI

Le milizie filo iraniane in Iraq hanno lanciato altri razzi contro la base di Taji, a nord di Bagdad. Probabilmente questo provocherà altre operazioni contro le basi delle milizie filo iraniane e dei Guardiani della Rivoluzione, non solo in Iraq ma anche in Siria, come già accaduto.

sabato 14 marzo 2020

RILASCIATO ITALIANO RAPITO


Luca Tacchetto, l'italiano rapito insieme alla sua ragazza nel novembre del 2018, mentre in macchina si dirigeva verso il Burkina Faso in macchina dall'Italia (una follia) è tornato in libertà. E' riapparso libero nel Mali, dove era stato trasferito dai suoi rapitori.
Qualcuno dice che i due siano riusciti a fugire ai rapitori durante una operazione militare contro gli integralisti ma siamo in attesa di maggiori informazioni.

venerdì 13 marzo 2020

CAUSA EPIDEMIA, 

RAIDS ARRIVERA' IN RITARDO NELLE EDICOLE 


In conseguenza dei problemi di trasporto, RAIDS e STORIA E BATTAGLIE, giungeranno in rtardo nelle edicole. Se sarà necessario e possibile, andremo personalmente a recuperarli ma ci sono dei problemi di non facile soluzione, di cui poi daremo conto ai nostri lettori.
Siccole siamo abituati a superare certi ostacoli, la cosa non ci spaventa ma non è semplice, così come del resto, non sono semplice le giornate degli italiani. 
Portate pazienza e avrete le nostre riviste fra le mani. 

GLI IRANIANI COLPITI IN SIRIA
 
Nella nottata sono state colpite posizioni tenute dai Guardiani della Rivoluzione iraniani nell'area di Deir-ez-Zor, lungo l'Eufrate. Con tutta probabilità si tartta di attacchi statunitensi dopo il lancio di razzi contro una base statunitense a nord di Baghdad, che hanno ucciso due militari statunitensi e uno del contingente britannico.

CONTINUA A REGGERE LA TREGUA IN SIRIA

Anche se vi sono delle violazioni, la tregua continua a reggere nell'area di Idlib, in Siria. 
Anche il resto del paese non vede combattimenti di rilievo anche se la situazione rimane ovviamente tesa.

giovedì 12 marzo 2020

PUTIN MODIFICA LA COSTITUZIONE 
PER POTER RIMANERE IN CARICA FINO AL 2034
Il presidente russo Putin ha fatto modificare la costituzione in modo da poter essere rieletto alla presidenza fino al 2034. Considerando che è al potere dal 2000, sarebbero 34 anni, più di quanto rimase al potere Stalin.
Del resto anche il dittatore cinese ha provveduto affinché  rimanga al potere a vita, e la cosa non ha provocato grandi proteste da parte dei tanti democratici del resto del mondo.

ATTACCHI AEREI
CONTRO MILIZIE IRANIANE  
DOPO ATTACCO A BASE DELLA COALIZIONE

 
Ieri i velivoli della coalizione a guida statunitense hanno colpito posizione delle milizie iraniane al confine fra Iraq e Siria ma sempre all'interno del territorio siriano. Probabilmente si è trattato di velivoli statunitensi che hanno centrato bersagli iraniani, nel quadro di una precisa campagna. Sembra che i miliziani eliminati siano stati 28.
In precedenza vi era stato un attacco contro CAMP TAJI, a nord di Baghdad, in cui sono stati uccisi due militari statunitensi e un britannico.
Si tratta solo dell'ultimo capitolo dello scontro con l'Iran

mercoledì 11 marzo 2020

SPECIALE PANDEMIA
STATO DI EMERGENZA

Inutile illustrare la situazione della pandemia cinese in Italia, in quanto i drammatici eventi di questi giorni sono notissimi a tutti.
Esitazioni ed errori hanno complicato la situazione in quanto l'unica difesa è l'isolamento. Altro che "abbracciamoci tutti" auspicato da diversi fino a pochi giorni or sono.
Non è la guerra termonucleare ma per società fragili come la nostra l'impatto è duro, molto duro.
Forniremo indicazioni utili attingendo all'esperienza dei nostri collaboratori.
Ovviamente occorre mantenere la calma e applicare semplici misure, non come si rifiutano di fare i soliti imbecilli. E smetiamola anche di perdere tempo sul campionato di calcio e altre cose che, se ne facciano una ragione anche gli investitori, ora passano in quarto piano.
Forniremo aggiornamenti continui, facendo notare che si tratta di un grosso problema su scala mondiale, che non si risolverà in poco tempo. 

martedì 10 marzo 2020

Speciale Guerra in Libia
 
COMMANDOS NAVALI NAZIONALISTI IN LIBIA
 
 
Le forze nazionaliste hanno messo in campo dei commandos navali. Non avranno di sicuro le capacità del GOI  o dei SEAL ma potrebbero creare problemi alle unità navali turche con i rifornimenti per le milizie di Tripoli.
Sono stati addestrati in Egitto mentre le imbarcazioni su cui possono contare provengono dagli Emirati Arabi Uniti.



Speciale Guerra in Libia 

IL GENERALE HAFTAR IN EUROPA 

Ieri i generale Haftar, comandante dell'Esercito Nazionale Libico, era in Francia da Macron, mentre oggi è giunto in Germana, nell'ambito di una serie di colloqui.

TIENE LA TREGUA IN SIRIA 


Vi dsono stati alcuni incidenti sulla linea del fronte sia sul fronte di Idlib che su quello di Aleppo ma, nella sostanza, la tregua sul fronte fra ribelli e turche e quelle governative e loro alleate, sta tenendo. Anche la situazione nel resto del paese sembra relativamente calma.
Ieri una colonna russa è stata bloccata ad un posto di controllo statunitense nel nord.est del paese, dove esiste una strana (e pericolosa) promiscuità di forze, antgoniste fra di loro.
Ora si teme l'arrivo del corona virus che in una società devastata srebbe molto difficile da contenere.
Stesso discorso per i milioni di profughi civili, presenti nel paese ma anche negli stati vicini.

domenica 8 marzo 2020

MITTIGA SOTTO ATTACCO.
LA RAI VA A TRIPOLI MA DIMENTICA I 
MILITARI ITALIANI  


Velivoli MiG.23 nazionalisti hanno colpito l'aeroporto di Mittiga, in particolare l'area dove operano i droni turchi e la loro stazione di comando e controllo. 
Negli ultimi giorni l'aeroporto è stato chiuso e aperto diverse volte. I voli civili sono stati spostati a Misurata.
Da segnalare un servizio del giornalista RAI Golia in cui, oltre ad intervistare solo elementi del GNA, si notava l'incredibile assenza di ogni riferimento alla nave della Marina Militare italiana ferma nella base navale di Tripoli (che il giorno 18 è uscita dal porto per alcune ore mentre piovevano colpi contro un mercantile turco che stava scaricando armi) e la presenza dei militari e dell'ospedale militare a Misurata.
Le milizie del GNA si lamentano del mancato appoggio italiano ma non ci risulta che ci sia una presenza italiana in Cirenaica. Il GNA ha armato alcune delle ex vedette cedute disarmate dall'Italia.

LA TREGUA IN SIRIA REGGE 


Salvo violazioni minori, la tregua nell'area di Idlib in Siria, sembra reggere. Parte dei reparti di Damasco stanno tornando dalle zone da cui provenivano ma le perdite subite nello scontro con le forze turche, hanno lasciato il segno, in quanto in poche ore si sono registrate le vittime che di norma si segnalavano in settimane di combattimenti. Anche i reparti iraniani e sciiti libanesi hanno subito forti perdite.

sabato 7 marzo 2020

A NASSIRYAH DISTRUTTA LA SEDE 
DELLA MILIZIA BADR
Proseguono le proteste, anche violente, contro le milizie sciite filo-iraniane nell'Iraq meridionale. Oggi a Nassiryah, dove era il contingente italiano fino al 2006, è stata incendiata la sede della milizia BADR da una folla inferocita. Altri disordini simili si sono registrati nella capitale.
L'impressione è che gli iraniani non sono graditi nel paese dato che è emerso il loro intento di mantenere il paese nel caos per condurre liberamente la loro politica.

venerdì 6 marzo 2020

ATTENTATO AL CIMITERO A KABUL


Un attentato presso uno dei cimiteri di Kabul, a cui partecipavano vari politici locali, ha causato 27 vittime e numerosi feriti. Nel cimitero vengono sepolti sciiti, invisi dai talebani.
DUE ARRESTI NELLA FAMIGLIA REALE SAUDITA 


Due appartenenti alla grandissima famiglia reale saudita sono stati arrestati il 6 marzo con la pesante accusa di tradimento. Probabilmente l'episodio fa parte di una lotta per il potere. Il paese rimane assolutamente calmo e non vi sono state reazioni particolari.

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giovedì 5 marzo 2020

SEMPRE ALTA TENSIONE AI 
CONFINI FRA GRECIA E TURCHIA
 
 
La decisione di Erdogan di spingere masse di profughi verso il confine greco, sta provocando una grave crisi. I greci si oppongono a questa manovra e hanno bloccato il confine terrestre incrementando il contrasto anche in mare, nei brevi tratti di mare che dividono la costa turca dalle isole greche.
Ankara ha reagito schierando truppe sul confine mentre la tensione sale anche fra greci e gli immigrati illegali, fra cui non si trovano solo siriani ma persone di molti altri paesi.
In questo momento, con la situazione sanitaria che si vive in Europa, l'arrivo di masse di profughi è ovviamente impossibile.
Erdogan tenta di barattare il blocco di queste persone con forti aiuti economici, come decise l'Europa nel 2016, dando la misura del suo modo di agire. Chiede addirittura che la NATO si schieri con lui per quanto riguarda la guerra in Siria.
L'Europa paga la sostanziale assenza da certe teatri di conflitto (Siria, Libia e via proseguendo), dove altri si muovono in modo molto spregiudicato e in decine di milioni puntano a trasferirsi, in qualsiasi modo, verso il vecchio continente, chiaramente incapace di gestire anche questa situazione.

CESSATE IL FUOCO A IDLIB


Per ora sembra tenre il cessate il fuoco ad Idlib, in Siriam, deciso ieri da Erdogan e Putin in un incontro a Mosca.
I ribelli hanno avuto forti perdite nelle ultime settimane e perso terreno ma l'intervento turco ha causato gravi perdite fra le forze di Assad, in uomini e mezzi. Si tratta di varie decine di carri, mezzi blindati per la fanteria, artiglierie e anche " velivoli da bombardamento. Anche i governativi sono molto stanchi per nove anni di conflitto, che hanno causato circa 350 vittime e vari milioni di profughi. Una vera catastrofe di cui non si è ancora apprezzata la portata.
Intanto si segnala il passaggio della quinta unità navale, fra militari e civili, dirette in Siria con carichi di equipaggiamento militare. Una LST (landing Ship Tank), per esempio, era carica di mezzi corazzati. Ricordiamo che tutti questi equipaggiamenti russi sono a credito in quanto Damasco non ha risorse con cui pagarle.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10,30
La tregua nell'area di Idlib sembra sostanzialmente tenere.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 17.00
Sembra che la tregua regge mentre sono stati evacuati dei militari turchi da posti di osservazione che erano satti attaccati dalle forze siriane.
UPDATING CORONAVIRUS
 
 
After having taken measures against coronavirus in Italy, including the facts that schools and universities all over the country have been closed, we can see a light improvement of the sanitary situation in the country. Unfortunately the persons deceased in this period were mostly in very advanced age and with serious health problems. They were between 62 and 101 years old. We have had in Italy  big problems regarding the way the government  and media have been informing the nation about this complex sanitary situation.

IMBARCAZIONE RADIOCOMANDATA ATTACCA NAVE 


Una imbarcazione radiocomandata il 3 marzo ha tentato di colpire un mercantile saudita a 90 miglia dalla costa dello Yemen, nel Mar Arabico. Il battello, con a bordo esplosivo, è stato colpito mentre, con altri tre, si stava avvicinando ad un mercantile, deviando dalla sua rotta quando era prossimo all'impatto.
Non è la prima volta che le miizie houthi e i loro alleati iraniani tentano di utilizzare battelli di questo tipo.

INCONTRO PUTIN-ERDOGAN:
CESSATE IL FUOCO DALLE 24.00
 
 
Durante l'odierno incontro fra Erdogan e Putin a Mosca, è stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco nell'area di Idlib, in Siria. Resta da vedere se in effetti avrà effetto e se terrà.

GIUSTIZIATO CAPO TERRORISTA IN EGITTO 


L'ex ufficiale egiziano Hesham al-Ashmawy è stato giustiziato. L'uomo aveva disertato e si era unito ai gruppi integralisti musulmani che operano nel Sinai, macchiandosi di una serie di reati gravissimi. Si era spostato poi in Libia, specificatamente a Derna, sempre alla testa di gruppi radicali. Catturato dalle forze libiche nazionaliste nel 2018, estradato è stato processato e condannato a morte e impiccato, a riprova di come l'Egitto voglia stroncare questa pericolosa minaccia. 

mercoledì 4 marzo 2020

SI DIMETTE L'INVIATO ONU PER LA LIBIA
 
 
 Ufficialmente si è dimesso "per motivi di salute" ma in realtà Ghassam Salamé ha lasciato il ruolo di inviato speciale per la Libia per conto dell'ONU perché ha completamente fallito il suo compito. Forse era una mossa da effettuare prima. L'ONU ha gravemente sbagliato fin da quando, nel 2011, non ha lanciato una operazione di stabilizzazione nel paese.

Speciale Corona Virus 

NERVI SALDI E CAMBIAMENTI 

Siamo una società in cui vengono proposti modelli di un certo tipo, per cui anche un problema che non è neppure paragonabile alle pestilenze o alla Spagnola, ci mette in crisi profonda, complice anche errori di comunicazione anche di chi fa il politico o il comunicatore.
Che l'attuale compagine di governo non sia in grado di gestire l'emergenza, è palese. Bastava vedere il pallore che ieri aveva il ministro dell'Istruzione mentre, insieme al primo ministro, annunciava la chiusura di scuole e università su tutto il territorio nazionale.
Se si pensa solo che una parte della compagni 5 Stelle era contro i vaccini, è evidente in che mani siamo finiti, dato che oggi si è capito che per toglierci di torno certi problemi seri, la soluzione è solo un vaccino.
Nel panico escono notizie di ogni tipo e vi sono misure contraddittorie, con contrasti anche fra chi di infezioni si occupa per lavoro.
Servono misure adeguate ma tenendo presente che ci stiamo giocando anche il futuro economico. Non vorremmo che si riuscisse a limitare i danni sanitari, che sono quelli di una forte influenza ad alto contagio, e l'economia venisse devastata.
E poi bisogna finirla con certe storie. Se bisogna bloccare certi movimenti, dev'essere fatto, così come chiarire le cose con l'Europa che, anche questa volta, è stata assente. E' arcinoto che noi abbiamo bloccato per primi i voli dalla Cina ma altri no, con gente che spuntava per ogni dove, dopo aver fatto scalo, senza che nessuno facesse il minimo controllo. Il virus, silente, dilagava, e noi discutevamo animatamente di razzismo. E vedrete che ci saranno problemi anche nel resto d'Europa, dato che questo virus ha tanti casi senza sintomi, per cui s'infiltra in modo subdolo, magari con il soggetto che neppure si accorge di niente ma può fare da vettore.
Le caserme sono in allarme e le Forze Armate hanno risorse preziose che, probabilmente , bisognava utilizzare prima. Ma si scopre che nessuno si attendeva niente di simile. Le influenze, anche quelle da 5.000 vittime, erano gestite in altro modo mentre oggi basta il primo imprevisto a mandare i politici nel panico totale.

NUOVO MINISTRO DELLA DIFESA UCRAINO
 
 
Andriy Taran è il nuovo ministro della Difesa ucraino. Il generale è nato nel 1955 in Germania, dove il padre era ufficiale sovietico.
Il generale si è distinto nei combattimenti contro le forze russe nel Donbas. 

ATTACCO IN AFGHANISTAN
 
 
Sedici di militari di Kabul sono rimasti uccisi da un attacco talebano nella provincia di Kunduz. Si tratta dell'attacco più forte dopo l'incredibile naugragio (rapidissimo) degli accordi di pace firmati ain Qatar.  
L'Aeronautica statunitensi ha colpito miliziani ostili, eliminandone diversi.

SIRIA: AGGIORNAMENTO


Questa mattina si sono avuti soprattutto duelli d'artiglieria a occidente di Idlib, nell'area di Saraqib, lungo la statale M5. Si registrano anche pochi attacchi aerei dei velivoli russi mentre quelli siriani sembrano aver sospeso le operazioni offensive.
Turchi e siriani si scambiano copiose salve d'artiglieria con i turchi che utilizzano anche armamento aviolanciato.
Situazione sempre di grande tensione.

martedì 3 marzo 2020

SIRIA: CONTRATTACCO DELLE FORZE DI DAMASCO
 
 
Le forze di Damasco sono passate al contrattacco e hanno ripreso il controllo di Saraqib, a occidente di Idlib, e di tutta la statale M5. I combattimenti sono intensi con il largo ricorso all'artiglieria mentre gli attacchi aerei si sono fatti meno intensi.
Un velivolo d'attacco leggero L-39 è stato abbattuto.

lunedì 2 marzo 2020

Breaking News
I TALEBANI RINNEGANO L'ACCORDO DI PACE
Sembra quasi incredibile.
Dopo circa 24 ore dall'aver firmato un accordo di pace, le miizie talebane lo hanno stracciato, dichiarando che proseguiranno la lotta armata.
Si sta tentando di capire che cosa è accaduto al loro interno, dopo mesi e mesi di trattative. Forse l'ala radicale ha voluto far fallire l'accordo. 
I combattimenti sono subito ripresi e un membro delle forze speciali statunitensi risulta ucciso a Bala Murghab, dove a lungo hanno operato gli italiani. 
Bisogna dire che anche le milizie talebane erano stanche della lunga guerra, che in pratica procede dal 1979!  Anche ieri un gruppo di loro aveva lasciato le armi. Ora sarà importante vedere gli sviluppi futuri.

ABBATTUTI DUE SUKHOI SU.24 DI DAMASCO 


Il 1° marzo due velivoli bireattore d'attacco al suolo Sukhoi Su.24 sono stati abbattuti con missili da F-16 turchi. I quattro membri di equipaggio sembra che si siano salvati eiettandosi.
Questo scontro fa elevare ancor di più il livello della lotta in corso. Sembra poi che l'azione abbia funzionato da deterrente contro i continui attacchi aerei anche russi che hanno caratterizzato la campagna. 
Nelle ultime ore gli scontri terrestri sono diminuiti d'intensità su tutti i fronti.

AGGIORNAMENTO DELLE 21.30

I velivoli russi hanno lanciato qualche attacco a Idlib città e nelle vicinanze. 
Missili sono giunti anche in territorio turco, un segnale preoccupante di come si sta evolvendo la situazione.Sembra che i responsabili dell'attacco siano iraniani.

PROSEGUE L'AVANZATA DEI RIBELLI IN SIRIA 


Prosegue l'avanzata delle forze ribelli in Siria. Questa mattina hanno riconquistato la cittafdina di Hazzarin mentre si combatte a Saraqin,, più a nord, lungo la statale M5.
Le unità di Assad sono state duramente colpte dagli attacchi turchi e si attendono nuovi sviluppi.
E' entrata in funzione anche l'antiaerea della base aerea di latakia, probabilmente contro un drone.

MISSILE BALISTICO CONTRO CONVOGLIO TURCO
 
 
Un missile balistico SS.21 SCARAB, di costruzione russa, sarebbe stato lanciato dalle forze di Damasco contro un convoglio di 30/40 veicoli dell'Esercito turco che stava muovendo all'interno della Siria. Vi sarebbero morti e feriti.
Se confermata la notizia segnerebbe un ulteriore innalzamento del livello di scontro, ormai un vero conflitto "quasi" convenzionale. 

domenica 1 marzo 2020

MISSILI PATRIOT GRECI IN ARABIA SAUDITA
Circolano voci riguardanti l'arrivo di una batteria di missili antiaerei PATRIOT greca in Arabia Saudita, per contrastare eventuali attacchi dall'aria iraniani, L'Arabia Saudita ha 24 batterie e altre sono state schierate nel Golfo dagli Stati Uniti (non in Arabia Saudita ma in stati limitrofi) ma il suo territorio è molto vasto e i vari obiettivi strategici assorbono non poche risorse, ricordando che ancora sussiste la minaccia di missili balistici iraniani da parte della milizia houthi nello Yemen.

LE FORZE GOVERNATIVE SIRIANE
HANNO SUBITO FORTI PERDITE 


 Filmati messi in rete e fonti autonome, confermano che le forze di Damasco e i loro alleati hanno subito forti perdite. Varie decine di carri, mezzi meccanizzati e artiglierie sono stati distrutti e la stima di circa 300 vittime (fra cui  anche vari iraniani), è realistica.
I veicoli sono stati centrati da fermi ma anche in movimento, di giorno come di notte, giusto per avere un'idea delle capacità operative di Ankara che ha utilizzato armi aviolanciabili.
Quello che impressiona è la totale inerzia delle forze russe a livello di antiaerea e il fatto che le loro incursioni aeree, sempre intense dal settembre del 2015, si sono arrestate. Ankara ha dimostrato di poter entrare in gioco con un potenziale tecnico militare tale da ribaltare le sorti dello scontro e l'impressione p che Putin non voglia confrontarsi con i turchi in Siria.
Le forze ribelli hanno ripreso terreno e morale, avendo ricevuto anche vari equipaggiamenti, incluso altri missili anticarro TOW.  Stanno affluendo in zona altri rinforzi turchi ma il rovescio subito dalle forze di Damasco potrebbe indurre Assad ad una trattativa anche perche, nel frattempo, sono insorte alcune zone della provincia di Dharaa, all'estremo sud del paese. dove non si combatteva dall'estate del 2018.

TENSIONE E SCONTRI AL CONFINE 
FRA TURCHIA E GRECIA
 
 
Erdogan ha lasciato che i profughi si dirigessero in massa verso il confine con la Grecia, dove si sono registarti scontri con le forze di polizia greche. La tensione è molto alta e si attendono misure appropriate.
I Bulgari controllano il confine e costituiscono un grosso deterrente. Non crediamo proprio che con l'aria che tira in Europa, si accoglieranno altri profughi. Diversi clandestini si dirigono anche verso le isole. La situazione è molto complessa e l'Europa deve intervenire ma non né hanno voglia, ovviamente a livello politico.

Speciale Libia 

COMBATTIMENTI A TRIPOLI  


Le forze nazionaliste sono all'offensiva nell'area di Tripoli. Sembra che abbiano preso la cittadina di Aziziah, elimando gran parte del grande saliente che qui aveva il GNA anche se si attendono conferme ulteriori. Sono all'offensiva anche nella periferia meridionale della capitale.
Si pensa che le forze turche siano a corto di UAV dopo le perdite subite che variano fra i tre e i sei velivoli (tre sono conferati). Ankara deve alimentare anche la sorveglianza delle operazioni in Siria per cui si trova in una situazione complessa anche perché l'aeroporto di Mitiga a Tripoli, è sotto il tiro del nemico.Ricordiamo come i nazionalisti, con sistemi antiaerei PANTSIR russi (probabilmente gestiti non da elementi libici) hanno abbattuto un REAPER italiano e uno statunitense a gennaio.

FORTI SCONTRI IN SIRIA.
SI MUOVE ANCHE LA PROVINCIA DARAA 


Le forze ribelli sono sempre all'offensiva sfruttando il fatto che ora godono l'appoggio dell'artiglieria turca e sono più protetti anche rispetto alla minaccia aerea. Hanno ripreso oggi alcune zone sempre all'estremità meridionale del fronte e anche gli iraniani sembrano in difficoltà. I ribelli hanno messo in campo anch alcuni mezzi corazzati di costruzione sovietica. I ribelli hanno ripreso il controllo della cittadinba di Saraqib, un nodo stradale lungo la statale M5, a occidente di Idlib.
I velivoli turchi hanno colpito anche obiettivi a oriente di Aleppo, per cui possiamo dire che siamo di fronte ad uno scontro di tipo convenzionale. Anche i droni turchi hanno colpito vari bersagli, inclusi carri e postazioni d'artiglieria.
Nostri fonti indicano come i turchi vogliano regolare alcuni conti con le forze di Assad ma siano furibondi anche con i russi. Non solo la loro antiaerea non è intervenuta ma sono cessati gli attacchi nell'area di Idlib, temendo la caccia turca, divenutà più presente.
Intanto si ha notizia di una serid i attacchi anche nella provincia di Daraa, dove i combattimenti erano cessati da molto tempo.
Proseguiamo a monitorare la situazione perché sembrano possibili passi importanti.