mercoledì 30 settembre 2020

 TRATTATIVA PER LA LIBIA


Sono in corso trattative sulla Libia in Egitto, per l'esattezza a Hurgadha, sul Mar Rosso. L'Egitto sta svolgendo un ruolo di mediazione concreta in un conflitto molto complesso. La trattativa è appoggiata da paesi come Stati Uniti, Tunisia, Algeria e molti altri.

Sul campo la situazione è di sostanziale stallo anche se i contendenti stanno ricevendo rinforzi.

AGGIORNAMENTO CONFLITTO NAGORNO-KARABAKH

 

 I combattimenti sono preoseguiti intensi sulla linea di confrontazione fra azeri e armeni. Ora i combattimenti sembrano più intensi nella parte settentrionale, con il ricorso all'artiglieria pesante. Sembra provato i coinvolgimento dell'apparato militare turco mentre 3-4.000 miliziani radicali siriani sono stati trasportati a Baku, seguendo lo schema già adottato per la Libia, solo che qui il livello dello scontro è tecnicamente superiore. Vi sono immagini circa il coinvolgimento dei siriani agli ordinidi Ankara.

Vi è una grande attività di velivoli da trasporto russi e turchi e "non identificati". Per ora i combattimenti hanno riguardato solo in Nagorni Karabath, la regione contesa fra i due paesi, fin dagli Anni '90. Da segnalare l'arriva di vari volontari della diaspora armena da vari paesi, così come l'invio di fondi e aiuti materiali. 

martedì 29 settembre 2020

ARRESTATA TERRORISTA ITALLIANA

 

Le milizie kurde in Siria hanno trasferito ai Carabinieri una cittadina italiana che nel 2014 era partita, insieme al marito (morto poi per motivi non bellici)  dalla Lombardia alla Siria sotto il controllo di Daesh, dove aveva un quarto figlio.  La donna è stata arrestata ma si era pentita di questa scelta, con il bambino più grande che era stato inserito subito nei corsi d'addestramento della milizia integralista.

AGGIORNAMENTO CONFLITTO FRA ARMENI E AZERI  

 

Sono proseguiti per tutta la giornata i i combattimenti fra unità azere e formazioni armene, con il ricorso anche all'artiglieria pesante. Gli armeni hanno ammesso la perdita di un velivoo d'attacco al suolo Sukhoi Su.25, secondo loro colpito da un F-16 turci che Ankara ha schierato nel paese.

Le due direttrici d'avanzata delle formazioni azere sembrano essere state bloccate ma lo scontro è ancora in pieno svolgimento. baku tenta di far valere la superiorità numerica e i tanti mezzi ricevuti in questi anni, provenienti da vari paesi comeRussia, Turchia Cina e altri anche occidentali, incluso Israele.

lunedì 28 settembre 2020

COMBATTIMENTI NELLA NOTTE FRA ARMENI E AZERI

 

Per tutta la notte sono proseguiti i combattimenti fra reparti azeri e armeni. Gli azeri hanno utilizzato anche i potenti 203 mm di origine sovietica. Gli scontri avvengono nella parte settentrionale e, soprattutto, in quella meridionale della linea di confrontazione. La spinta azera è in particolare verso la cittadina di Fuzuli, nella zona contesa del Nagorni Karabakh, per l'esattezza nella sua parte meridionale, dove le forze di Naku sono per ora avanzate di 6/7 chilometri. Si tratta di zone collinari e montuose dove non è facile utilizzare corazzati e meccanizzati, L'Armenia ha mobilitato le proprie risorse e i riservisti mentre Mosca, che localmente schiera un contingente di militari, ha inviato vari rinforzi.

Lo scontro fra i due paesi non è generalizzato, almeno per ora, ma si tratta di una grave crisi.

Ricordiao che l'Arzeibagian ha nell'Italia il primo partner commerciale a livello d'esportazioni e che da Baku parte un gasdotto che, quando ultimato, giungerà nella rete italiana in Puglia. Un progetto visto male dalla Russia che vedrenne diminuire i propri mercati in Europa. 

ARMENTI Vs. AZERI: PERDITE IN AUMENTO

 

Video messi in rete da parte armena, mostrano come anche i reparti azeri abbiamo subito perdite, con T-72 distrutti e via proseguendo. Si è fatto ricorso all'artiglieria campale e ai lanciarazzi campali. Non è ancvora uno scontro generalizzato ma non certo una scaramuccia e rischia di dilagare, con conseguenze oviamente pericolose. 

Ricordiamo come negli Anni '90 gli azeri avessero perso il Nagorno Karabak a maggiuoranza armena, subendo forti perdite. Fra l'altro gli armeni erano stati aiutati anche da Israele, quando ancora avevano buoni rapporti con la Turchia. 

Nella sera è giunta la nozia dell'abbattimento di un biplano monomotore An.2 azero da parte degli armeni. Ci sono immagini a tale proposito, così come dell'abbattimento di teleguidati mentre Erevan rivendica l'abbayyimentyo anche di 4 elicotteri, di cui uno solo al momento confermato.

PROSEGUONO I COMBATTIMENTI FRA 

AZERI E ARMENI

 

Si combatte sempre fra armeni e azeri lungo una parte della linea di confronto che divide i due paesi. Gli azeri hanno rilasciato video in cui si vedono sistemi missilistici antiaerei armeni SA-8 GECKO colpiti da missilili turchi lanciati da UAV forniti da Ankara, Colpiti risultano anche alcuni carri T-72, veicoli cingolati BMP e altri bersaglia. Ovviamente gli armeni hanno risposto agli attacchi. I caduti si contano a decine ed è coinvolta anche la popolazione. Si sono notati anche UAV TB2 in volo al confine fra Turchia e Armenia. I russi invece hanno lanciato un vero e proprio ponte aereo verso l'aeroporto di Erevan (capitale dell'Armenia), condotto anche con i grandi Antonov An.124 CONDOR.

Più in generale questa nuova fase dello scontro fra i due paesi sembra il proseguimento del confronto fra Russia e Turcha. Ankara ha fornito molte armi a Baku e la sostiene molto concretamente. A questo punto i turchi hanno problemi e conflitti con quasi tutti i paesi con cui confina, escluso la Bulgaria e l'Iran. Erdogan ha una politica estera estremamente aggressiva e questo alimenta tutta una serie di conflitti anche in paesi lontani, come nel caso della Libia.

Nelle prossime ore forniremo ulteriori aggiornamenti sulla situazione nell'area. 

domenica 27 settembre 2020

 SCONTRI IN NAGORNO-KARABAKH


Sono stati registrati scontri armati tra Armenia ed Azerbaijan nella regione contesa del Nagorno-Karabakh con vittime civili da entrambe le parti.

Il Ministero della Difesa armeno ha dichiarato che nelle prime ore della mattina l'Azerbaijan ha effettuato una serie di attacchi aerei e di artiglieria sul alcuni insidiamenti armeni che hanno causato la morte di un  umero ancora non precisato di civili. 

Le stesse accuse vengono lanciate dal governo azero, che punta il dito verso gli armeni come respomsabili del primo attacco. 

Nel frattempo il governo armeno ha annunciato lo stato di emergenza.

Una possibile escalation rischia di essere altamente probabile data l'ingente mole di forze che in queste ore sta venendo mobilitata da entrambe le parti.

 

AGGIORNAMENTO DELLE 17.30

Continua lo scontro fra i due paesi. Un video mostra un drone azero abbattuto dall'antiaerea armena, mentre il primo ministro armeno si è recata a far visita ai feriti. Sembra ch gli azeri siano avanzati di alcuni chilometri in alcuni punti mentre il governo di Yerevan ha proclamato lo stato di emergenza e in alcune città azere vi è il coprifuoco noturno.


AGGIORNAMENTO DELLE 22.30

Gli scontri vanno avanti anche nelle ore notturne con la diffusione anche di bollettini e di video che mostrano i rispettivi successi, in operazioni che vedono la presenza anche di droni.

Ricordiamo che la Russia appoggia l'Armenia mentre la Turchia sostiene l'Arzeibagian, in un confronto molto pericoloso.

 

 

sabato 26 settembre 2020

SALE IL BILANCIO DELL'INCIDENATE 

AEREO IN UCRAINA

 

E' salito a 26 il numero delle vittime dell'incidente aereo che ha coinvolto un velivolo Antonov An.26 con a bordo un gruppo di allievi dell'Accademia Aeronautica, in fase di atterraggio all'aereoporto di Chuhuiv, la base aerea a sud-ets di Kharkiv.

Il sito dell'incidente è stato visitato dal presidente Zelensky che ha chiesto di verificare accuratamente le condizioni dei velivoli in servizio anche se ancora non sono emerse le cause del disastro aereo. 

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LIBANO: INTERCETTATO GRUPPO DELL'ISIS 

 

Nella netto fra il 25 e il 26 settembre, l'Esercito libanese ha intercettato un gruppo di miliziani di Daesh che dalla Siria tentavadi penetrare in Libano, nella parte settentrionale del paese, nei pressi di Wadi Khalid. Non è la prima volta che miliziani di Daesh tentano di penetrare in Libano dove, approfittando del flusso di profughi dalla Siria, avevano in precedenza preso il controllo di qualche piccola zona, poi bonificata dalle forze libanesi.

LA SITUAZIONE NELLO YEMEN

 

Da qualche giorno non parliamo di Yemen per il semplice fatto che l'attività bellica si è ridotta anche se è lungi dall'essere cessata. Gli houthi tentano qualche azione e lanciano droni di fattura semi-artigianale verso le città saudite di frontiera e i sauditi rispondono con attacchi aerei. Nei loro territori la situazione della popolazione è molto difficile nonostate l'alleanza che si contrappone faccia passare aiuti umanitari, cibo e medicine.

Nello stesso momento proseguono i negoziati  per un accordo e sembra che il primo punto riguardi il rilascio dei prigionieri sauditi e sudanesi nelle mani degli houthi.

Uno dei problemi principali è che i sauditi non vogliono che, raggiunto un accordo, riprendano le spedizioni di missili balistici iraniani nel paese e di altri armamenti. A Ryad, visto i precedenti, non ci si fida di un accordo e si vorrebbero controlli serrati ed efficaci.

venerdì 25 settembre 2020

UCCISI 30 MILITARI IN NIGERIA 

 

Un reparto nigeriano è caduto in una imboscata nella Nigeria nord-orientale, dov da diversi anni opera il movimento integralista Boko Haram, subendo l'uccisione di 15 componenti e il ferimento di diversi altri. Ancora i nigeriani non riescono ad aver ragione di questo fenomeno che evidentemente gode di forti appoggi locali.

AGGIORNAMENTO DEL 27 SETTEMBRE

Il numero delle vittime dell'Esercito nigeriano dell'imboscata da parte dei miliziani integralisti è salito a 30. L'azione si è sviluppata a una decinadi chilometri da Doro Gowon, lungo la statale 135, vicino a dove sìincontrano i confini di Nigeria, Ciad e Camerum, una delle aree più pericolose di questo scontro.

SCONTRI A TRIPOLI

 

Milizie diverse ma entrambe facenti parte del GNA il 25 settembre si sono affrontate in armi in un sobborgo di Tripoli, per l'esattezza Tajura. Non si hanno notizie circa vittime ma è stata coinvolta anche la popolazione locale. La tensione sale a tripoli dove si affrontano fazioni diverse anche per assumere il controllo di settori dell'economia, da cui trarre vantaggi economici diretti 

ATTACCO TERRORISTICO A PARIGI

 

La mattina del 25 settembre due terroisti di matrice islamica hanno ferito a colpi di ascia e coltello quattro persone, di cui due in modo grabe, sotto quella che fu la sede del settimanale satirico Charlie Ebdo, attaccato da altri terroristi musulmani nel 2015, con un pesante bilancio di vittima, in giorni di gravi attacchi anche ad altri obiettivi. Al momento risultano fermati due sospetti. Il quartiere è presidiato pesantemente e gli studenti delle scuole sono stati bloccati all'interno degli istituti, per motivi di sicurezza. 

 

AGGIORNAMENTO

I due responsabili dell'azione, fra cui un pachistano pregiudicato di 18 anni, sono stati catturati dalle forze di polizia. Probabilmente si tratta di "cani sciolti" ma anche questi possono creare grossi problemi alla sicurezza. 

giovedì 24 settembre 2020

VELIVOLI NATO NEI CIELI DEL MAR NERO

 

Borbardieri statunitensi B-52, F-16 romeni e CF-118 (F/A-18) canadesi hanno operato insieme il 24 settembre nei cieli del Mar Nero. Si tratta di esercitazioni previste da tempo ma probabilmente si vuole fare pressioni su Putin in relazione alla situazione in Ucraina e in Bielorussia. Per molti anni la NATO si è astenuta da attività di questo tipo ma ora vuol diostrare di essere in grado di proteggere i suoi alleati orientali e non solo loro. 

 SCONTRI FRA IRANIANI E SIRIANI


Da circa 24 ore si registrano scontri fra truppe siriane e miliziani iraniani che si affrontano nell'estrema parte orientale del paese, nei pressi de confine conl'Iraq. Ancora non è chiaro come mai queste forze, formalmente alleate, si stanno scontrando ma già in passato si erano registrate tensioni.

mercoledì 23 settembre 2020

CONVERTIPLANI USA NEL CIELO DI KIEV 

 

Due convertiplani statunitensi CV-22 B OSPREY hanno sorvolato a bassa quota Kiev. Sono in Ucraina per partecipare a esercitazioni congiunte fra il reggimento delle forze speciali ucraine e forze speciali statunitensi, previste da tempo ma che avvengono mentre la tensione in Bielorussia è alta. 

Le forze speciali di Kiev si sono modernizzate profondamente in questi anni e ora necessitano di nuovi mezzi, come elicotteri e sistemi di penetrazione in profondità anche se in uno scenario come quello dell'area, si possono organizzare penetrazioni anche a piedi vista la vastità delle aree. 

BRADLEY STATUNITENSI IN SIRIA 

 

 Veicoli cingolati statunitensi M-2 BRADLEY sono giunti nella Siria nord-occidentale. Fino ad oggi si erano visti solo veicoli statunitensi ruotati ma evidentemente a Washington si è pensato che servissero mezzi meglio protetti e con un armamento più potente. Questi veicoli sono giunti dall'Iraq, dopo essere arrivati nel Kurdistan.

Da segnalare anche una autentica scazzottata avvenuta fra una pattuglia russa e una statunitense durante un incontro, poco amichevole, durante uno dei pattugliamenti che entrambi svolgono nei territori sotto controllo delle Forze Democratiche Siriane. Sembra che avere la peggio siano stati i russi ma l'importante è che non si sia fatto ricorso alle armi da fuoco. 

lunedì 21 settembre 2020

COLLOQUI FRA CINA E INDIA 

 

Sono iniziati colloqui fra India e Cina circa le dispute di confine e i recenti scontri armati. Si tratta di vecchi problemi che risalgono a quando l'India era sotto l'Impero britannico e a nord si estendeva il Tibet, occupato da Pechino nel 1958.

La crisi ha avuto vari momenti, con vari periodi di scontri armati. Più in generale vi è la crescente rivalità fra l'India (che è pur sempre una democrazia) e il regime monopartitico cinese; una differenza non da poco. 

MANOVRA "FRATELLANZA SLAVA" IN BIELORUSSIA  


Sono in corso le manovre "Fratellanza Slava" in Bielorussia che coinvolgono forze russe e bielorusse, in un momento di grande tensione interna della Bielorussia, susseguente l'elezioni del 9 agosto, marcate da palesi brogli da parte del presidente Lukashenko, al potere dal 1994, un personaggio che per far intendere la sua volontà di rimanere al potere non esita a girare con un AKS-74 in mano e tuta mimetica. La tensione è salita anche con la NATO e l'Ucraina, già a livelli non buoni o pessimi.

domenica 20 settembre 2020

ALTRA DOMENICA DI PROTESTA IN BIELORUSSIA

 

Anche domenica 20 settembre vi sono state grandi manifestazioni di protesta in Bielorussia, nonostante Lukashenko abbia fatto schierare in città anche mezzi cingolati. A Brest la polizia ha sparato colpi in aria, nonostante il carattere pacifico delle proteste. 

L'intelligence NATO segue attentamente la situazione, eseguendo anche ascolto elettronico con velivoli KING AIR 350 che intercettano le comunicazioni. 

sabato 19 settembre 2020

RIAPERTA LA FRONTIERA FRA IRAQ E ARABIA SAUDITA

 

Dopo 30 anni è stata riaperta la frontiera fra l'Arabia Saudita e l'Iraq. Erano ben 30 anni, dall'invasione del Kuwait dell'agosto del 1990, che la frontiera fra i due paesi era chiusa. Anche questo è un segno di miglioramento della situazione in Medio Oriente. 

venerdì 18 settembre 2020

LUKASHENKO CHIUDE LE FRONTIERE E 

MOBILITA LE FORZE ARMATE

 

 Il presidente Lukashenko ha ordinato di chiudere le forntiere con i tre paesi della NATO con cui confina e ha mobilitato le truppe, mentre nel paese vi sono paracadutisti di Mosca. Evidentemente vuol dare ad intendere che è pronto a tutto ma le proteste continuano e oggi un uomo si è dato fuoco vicino ad una stazione di polizia a Minsk. 

Bisogna vedere chi la spunterà in questo braccio di ferro anche perché un intervento di Mosca sarebbe inaccettabile e provocherebbe reazioni durissime, non solo della NATO ma anche dell'Ucraina. 

Nella notte fra il 18 e il 19 settembre sono state notate varie colonne di mezzi corazzati e meccanizzati in movimento verso la frontiera con la Polonia. 

giovedì 17 settembre 2020

 

ATTERRAGGIO PRECAUZIONALE DI UN AH-64 IN SIRIA

 

Un elicottero statunitense AH-64 APACHE ha effettuato un atterraggio precauzionale in Siria, in un'area dove sono presenti unità statunitensi. Gli strumenti di bordo segnalavano un possibile rischio per la trasmissione. Il velivolo è atterrato e poco dopo è stato raggiunto da militari statuniutensi che hanno dato sicurezza. Visto che tutto era a posto, l'elicottero è poi ridecollato ed è tornato alla base. Alcune fonti d'informazione lo hanno dato addirittura come abbattuto ma non era vero. Questi velivoli sono stati appena dotati delle nuove contromisure contro i missili della DRS, una controllata di Leonardo.

SARRAJ ANNUNCIA LE SUE DIMISSINI ENTRO OTTOBRE

 

 Il primo ministro del GNA Sarraj ha annunciato le sue dimissioni, "al massimo per il prossimo ottobre". Non ci stupirebbe se, magari sotto pressioni esterne, tornasse su questa decisione ma evidentemente si è stancato della sua posizione anche perché a Tripoli comandano i turchi di Erdogan e le milizie radicali. 

I combattimenti sembrano essersi placati ma la situazione è tutt'altro che risolta mentre la popolazione è stremata da quasi 10 anni di conflitti e distruzioni. Peccato che per i limiti dell'attuale governo italiano, il ruolo dell'Italia sia marginale, nonostante l'impegno che, in condizioni di quasi segretezza, hanno ricoperto i nostri militari. Altri sono intervenuti nel conflitto, approfittando anche dell'assenza di un'iniziativa europea e con gli Stati Uniti questa volta defilati. 

A nostro avviso la figura di Sarraj, che doveva svolgere un ruolo di mediazione fra le parti in conflitto in Libia, presto si è schierata con il GNA, costituendo in sostanza un problema invece che la soluzione. Il suo peso effettivo è stato più di facciata che di sostanza perché non è appoggiato da nessuna milizia pur avendo finito per essere il volto internazionale e "presentabile" del GNA.  

ATTIVITA' NATO IN UCRAINA E MAR NERO 

 

 E' aumentata l'attività di alcuni paesi della NATO in Ucraina e sul Mar Nero. I B-52 statunitensi sono tornati nei cieli di Kiev e vari tipi di velivoli sono arrivati in basi ucraine, incluso i convertiplani OSPREY. Sul Mar Nero, dove sono giunte unità statunitensi e inglesi, vi sono stati alcuni "confronti" aerei. Probabilmente si tratta anche di conseguenze del riacutizzarsi della crisi con Mosca per la sua politica verso il regime di Lukashenko e per il tentativo di eliminare uno dei principali leader dell'opposizione, tutte vicende che non tranquillizzano il clima dei rapporti internazionali. Da segnalare un filmato di fonte russa dove si mostra un Su.27 che effettua una manovra veramente pericolosa nei riguardi di un B-52 sul Mar Nero, altro segno di tensione crescente con il rischio di incidente molto alto.

Intanto vi è da segnalare che, dopo alcuni giorni, si deve registrare un caduto ucraino sul fronte del Donbas, crisi lontana dall'essere risolta. 

Da segnalare l'arrivo al quartier generale ucraino per le operzioni nel Donbas di Kramatorsk, di una importante delegazione polacca, guidata dal generale Piotrowski. Nell'incontro, alla presenza anche del generale Nayev (che RAIDS ha intervistato in quel comando nell'autunno 2018) si è parlato anche della collaborazione militare fra i due paesi. 

martedì 15 settembre 2020

GAZA: BOMBE IN RISPOSTA AI RAZZI

 

Per far capire di non essere favorevole al fatto che Emirati Arabi Uniti e Bahrein hanno firmato a Washington la ripresa di relazioni diplomatiche con Israele (un accordo di notevole importanza che potrebbe portare a nuovi scenari nella regione), le milizie di Hezbollah la notte scorsa hanno iniziato a lanciare razzi verso Israele. I sistemi IRON DOME sono entrati in funzione e parte dei razzi sono stati distrutti in volo. Per ora non si hanno notizie di vittime o feriti. Nello stesso tempo Israele ha fatto intervenire i suoi velivoli che hanno colpito all'interno dei territori sotto controllo di Hamas mentre altri sono ancora in volo sull'area.

Sappiamo che le condizioni dei palestinesi a Gaza sono molto difficili ma forse è il tempo di rivedere il quadro complessivo. Il problema ora sono l'Iran e la Turchia che, a differenza di altri paesi, non alimentano più i gruppi palestinesi radicali. 

ATTENTATO A VICE PRESIDENDE AFGHANO

 

Il SUV blindato con a bordo il vice presidente afghano è stato oggetto di un attentato per le strade di Kabul. L'uomo politico è sopravvissuto. L'esplosione è stata piuttosto potente ma ad una certa distanza dal mezzo. 

 ATTACCHI NELL'AREA DI IDLIB


Droni statunitensi hanno colpito postazioni di gruppi radicali nell'area di Idlib, sembra eliminando qualche personaggio di rilievo. Con il giorno sempre nella stessa area ma su altri bersagli, hanno operato velivoli russi, colpendo vari obiettivi senza che le forze turche nell'area reagissero. Anche l'artiglieria di Damasco ha aperto il fuoco, con un crescendo che non si registrava da diverso tempo.

UCCISI 7 MILIZIANI DI DAESH NEL SUD DELLA LIBIA

 

 Una cellula di Daesh composta da nove miliziani è stata annientata in un'operazione delle forze dell'esercito Nalionale Libico. Sette terroristi sono stati uccisi e due sono stati catturati mentre si deve registrare l'uccisione di tre militari nazionalisti. Il tutto è avvenuto nella zona interna del Fezzam a nord di Marzuch. Si tratta di una zona dove Daesh tenta di muoversi proveniendo anche da zone al di fuori della Libia, muovendosi nei grandi spazi desertici. Sembra che la cellula terroristica sia stata individuata dall'intelligence di un altro paese che ha passato l'informazione. 

 C-RAM INTERCETTA MISSILE


La scorsa notte un sistema statunitense C_RAM (un cannoncino VULCAN a sei canne rotanti da 20 mm associato a un radar e a sensori optronici), ha intercettato un razzo che si stava dirigendo verso la Zona Verde a Baghdad, distruggendolo. In internet vi è il video dell'azione, indicativo delle capacità del sistema difensivo.

MINACCE FRA IRAN E STATI UNITI

 

 Sembra che sia stato scoperto un piano iraniano per uccidere l'ambasciatrice statunitense in Sudafrica (un'amica personale di Trump) da parte di agenti iraniani. Trump ha reagito in modo fermo, palesando anche l'impiego di una "nuova arma molto potente" su cui non si hanno ulteriori dettagli. Il regime iraniano ha risposto per le rime e la tensione fra i due paesi è risalita. 

domenica 13 settembre 2020

SALE LA TENSIONE FRA BANGLADESH E MYAMAR/BIRMANIA

 

 L'Esercito di Rangoon ha mobilitato diversi dei suoi reparti lungo la frontiera con il Bangladesh. Da anni vi sono scontri nelle aree a forte presenza musulmana lungo la costa e molti si sono rifugiati nel confinante Bangladesh. Non sono mancati neppure massacri. Se ne parla poco anche perché alla testa della Birmania ora vi è un premio Nobel per la pace, cosa per lo meno imbarazzante anche se i militari mantengono una non piccola autonomia.  

MASSICCIA OPERAZIONE INDIANA IN KASHMIR

 

L'India ha lanciato una massiccia operazione militare contro i guerriglieri musulmani che combattono in Kashmir, dove lo scontro prosegue addirittura dal 1948. Il governo indiano sembra puntare ad una soluzione militare anche perché preoccupato dalla crescente aggressività cinese e vuole garantirsi le spalle in quella zona. L'operazione sta proseguendo addirittura casa per casa, alla ricerca di armi e materiale di propaganda.

NUOVE INFORMAZIONI CIRCA L'ATTACCO 

AEREO AD ALEPPO DELL'11 SETTEMBRE

 

 In relazione all'attacco aereo dell'11 settembre da parte di velivoli israeliani contro obiettivi in Siria, ora che sono disponibili fonti neutrali si può dire che è stata colpita una fabbrica (probabilmente di missili) alla periferia orientale di Aleppo. Delle due strutture colpite, una è stata distrutta e l'altra danneggiata. Probabilmente Israele temeva che i razzi fossero diretti anche verso gli Hezbollah libanesi, stretti alleati di Damasco. 

ANCORA PROTESTE IN BIELORUSSIA  

 

Anche questa domenica vi sono state imponenti manifestazioni di protesta in molte città della Bielorussia. La polizia è intervenuta in massa e nonostante il carattere pacifico dei contestatori, fra cui molte donne, vi sono stati scontri e arresti.

A rendere ancora più incandescente la situazione, l'annuncio di Putin che si è detto pronto ad inviare i paracadutisti russi in Bielorussia, gesto dalle conseguenze imprevedibili.

sabato 12 settembre 2020

FREGATA TEDESCA BLOCCA  

PETROLIERA DIRETTA AI NAZIONALISTI LIBICI 

 

La fregata HAMBURG, facente parte dell'Operazione IRINI, voluta dall'Unione Europea, ha bloccato il 10 settembre una petroliera che stava trasportando carburante per aviogetti da Abu Dhabi al porto libico di Bengasi. Si sospetterebbe l'impiego anche per velivoli militari.

L'episodio è il primo da quando l'operazione è partita, nonostante il tentativo di bloccare navi cariche di armi poi sbarcate a Tripoli o Misurata, siano sempre falliti, per il semplice fatto che le unità, magari con mezzi blindati addirittura sul ponte, erano scortate da navi da guerra turche. A questo punto l'Operazione ha perso ogni significato anche perché anche i voli turchi verso la Libia, per quanto notissimi, non sono intercettati. Praticamente l'Europa rischia di schierarsi con uno dei contendenti, cosa molto pericolosa anche perché dietro vi è il regime di Erdogan, la cui pericolosità alla stabilità è crescente nell'area Mediterranea.

Ad ottobre è previsto che il comando dell'Operazione vada ad Atene, paese avversario dei turchi per cui con un atteggiamento ben diverso.

TYPHOON ITALIANI INERCETTANO UN IL.20 RUSSO

 

 L'11 settembre due velivoli TYPHOON dell'Aeronautica Militare hanno intercettato un Iliushin Il.20 M, velivolo russo specializzato in attività ELINT (spionaggio elettronico), sopra le acque internazionali del Mar Baltico. Questi velivoli scendono dall'area di Leningrado e con il trasponder spento (creando problemi al traffico civile), orbitano. 

I due velivoli sono stati subito avvistati ed è partito il decollo su allarme ("Scrambler"). Questa volta il Ministero della Difesa ha rilasciato delle immagini ma episodi simili si erano già verificati. Gli aerei della NATO volano dalla base aerea di Siaulia (Lituania) in quanto i tre paesi baltici non hanno velivoli da combattimento. In questo periodo in Estonia operano i TYPHOON tedeschi ma la Luftwaffe tiene un profilo ancora più basso che non l'Italia. I suoi velivoli hanno effettuato il primo decollo su allarme, sempre verso un Il.20 M, il 10 settembre. Fino ad oggi i velivoli tedeschi avevano evitato di dislocarsi nell'Europa dell'Est, per non generare problemi ma qualcosa alla fine è cambiato. 

TRATTATIVE DI PACE IN QATAR SULL'AFGHANISTAN
 
 
Il 12 settembre si sono aperte in Qatar le trattative di pace per l'Afghanistan, alla presenza di rappresentanti del governo e dei talebani. Dire che si tratti di una trattativa difficile è dire poco per il semplice fatto che i talebani hanno posizioni dogmatiche integraliste. Di fronte non hanno certo persone impaurite per cui è facile ipotizzare tempi lunghi se non lunghissimi. Sono presenti anche gli Stati Uniti che a febbraio hanno raggiunto un accordo con i talebani ma non vogliono certo subire imposizioni, appoggiando le forze di Kabul.
A nostro avviso i talebani hanno perso parte dei sostenitori nelle città mentre sono ancora forti nelle zone agricole e più remote. Il punto d'arrivo sono delle elezioni ma non sarà facile (anzi ci sembra difficilissimo) trovare delle soluzioni, dovendo considerare che neppure il mondo talebano è granitico e poi vi sono i gruppi legati a Daesh, nelici dei talebani. Comunque bisogna provarci e trovare un punto di caduta. Sicuramente non mancheranno le occasioni per riparlarne.

 

 

giovedì 10 settembre 2020

 UN FILMATO INTERESSANTE 

DI UN PILOTA RUSSO LANCIATOSI

  

In rete è apparso un filmato, senza indicazione di data certa, in cui si vedono delle riprese fatte dal pilota (che parla russo senza accento), dopo un lancio di emergenza dal velivolo che pilotava. Dovrebbe trattarsi di un mezzo relativamente moderno in quanto si notano una radio individuale R-885 UM, una maschera per ossigeno KN-35 e un casco ZSh.7, equipaggiamenti che non sono utilizzabili su macchine come i MiG.21 e 23 ma su MiG.29 e Su.24. Si intravedono i resti di un velivolo e poi un elicottero Mi.24  o Mi.35 che giunge in soccorso, caratterizzato da una colorazione come quella utilizzata dalle macchine impiegate dai nazionalisti libici. Il tutto potrebbe essere stato colto nel deserto libico.




DRONE ISRAELIANO ABBATTUTO IN LIBANO

L'esercito israeliano ha confermato che un drone di piccole dimensioni appartenente alle forze di Tel Aviv è stato abbattuto a nord del confine col Libano. La notizia ufficiale ha confermato quanto le forze di hezbollah avevano già annunciato poche ore prima, mostrando anche le foto del drone dalle quali si evince però che l'UAV non ha danni evidenti facendo pensare ad un possibile malfunzionamento.  

L'IDF ha inoltre aggiunto che l'abbattimento del drone non fornirà alcuna informazione sensibile ad Hezbollah poichè si tratta di un piccolo quadcottero e non di un UAV più sofisticato.

  

 

mercoledì 9 settembre 2020

2.000 STATUNITENSI VIA DALL'IRAQ
 
 
Si avvicinano l'elezioni presidenziali negli Stati Uniti e l'amministrazione Trump riduce il contingente in Iraq, per l'esattezza di 2.000 militari. Ce lo aspettavamo ma bisognerà vedere se queste forze saranno schierate in un paese limitrofo o torneranno negli Stati Uniti.

SQUADRONE MISTO RAF/QATAR
 
 
Fino al 2022 opererà uno squadrone misto fra Royal Air Force e Aeronautica del Qater, che si occuperà anche della sicurezza dei Mondiali di Calcio, un momento molto delicato. Il reparto sarà dotato di velivoli TYPHOON. L'esperienza mista permetterà di migliorare la preparazione del personale del Qatar, dotato di un velivolo sofisticato, non semplicissimo da gestire.

martedì 8 settembre 2020

LA SITUAZIONE IN IRAQ 


Dopo la sconfitta campale di Daesh di Iraq si è parlato di meno ma la situazione rimane sempre difficile anche se nonb drammatica ai livelli del 2014/18. I urchi colpiscono sempre le milizie del PPK, ora con un accordo pubblico anche con il regime iraniano (che teme per l'insurrezione dei kurdi dei territori sotto il suo controllo), con i reparti di Ankara che hanno basi in Kurdistan e la sua aeronautica spesso in azione.
Vi sono ancora non pochi elementi di Daesh che ancora operano e, particolarmente in alcune zone del paese, compiendo atti terroristici e qualche attacco. Il sud, a maggioranza sciita, è sempre agitato perché si affrontano le milizie filo iraniane e quelle contrarie alla presenza iraniana. La capitale, anche in questi giorni, è oggetto di attentati e volano ancora razzi campali contro i soiti bersagli (Zona Verde, aeroporto etc.). ieri, per esempio, vi è stato un attacco ad un convoglio con rifornimenti verso una base statunitense nella capitale  (quella di Taji, a nord della città) e razzi contro la stessa base.
Fra i movimenti kurdi (sostanzialmente due) e il governo centrale, la situazione rimane di sostanziale diffidenza. Vi è ancora una forte presenza iraniana, che tenta di saldarsi con la presenza iraniana in Siria, creando ulteriore destabilizzazione.
Queste cose è bene ricordarle perché altrimenti si rischia di pensare che i problemi (di sicuro non pochi) sia stati risolti. 
Sarebbe estremamente importante se l'economia ripartisse ma anche se vi sono segnali ancora i problemi sono grandi.
Non dimentichiamo che il contingente italiano è sempre nel paese e continua la sua attività anche se sono state adottate molte misure contro il COVID-19.




ARRESTATA LA PRINCIPALE LEADER  
DELL'OPPOSIZIONE BIELORUSSA 


Maria Koleshnikova, la principale leader dell'opposizione al regime di Lukashenko in Biellorussia, è stata arrestata. Lo si è appreso dopo che si era avuta notizia che un gruppo di persone in abiti civili l'aveva caricata su di un furgone. Secondo il ministero dell'Interno di Minsk, sarebbe stata bloccata alla frontiera con l'Ucraina.
Si ha la conferma che l'autocrate di Minsk vuole sbarazzarsi dell'opposizione a tutti i costi, furibondo per il ripetersi di grandi manifestazioni pacifiche. Vi è una preoccupazione crescente nelle cancellerie europee e si parla di sanzioni internazionali perché non è possibile che si permettano certi atteggiamenti proprio sui suoi confini.

domenica 6 settembre 2020

ATTACCO DI DRONI HOUTHI 
CONTRO L'AEROPORTO DI ABHA


Ancora una volta le milizie houthi hanno lanciato droni (8) con una carica esplosiva, contro l'aeroporto internazionale di Abha, non lontano dal confine e dalla linea del fronte. Non è chiaro quanti di questi velivoli sono stati abbattuti e se vi sono dei danni. In ogni caso questi attacchi non contribuiscono al processo di pace e molto probabilmente si avrà una risposta saudita.

ALTRA MANIFESTAZIONE IMPONENTE A MINSK 


Per la quarta domenica consecutiva, i manifestanti sono sfilati in massa per le strade della capitale della Bielorussia. Non ci sono stati incidenti ma Lukashenko ha fatto sfilare nella mattinata per le strade colonne di mezzi meccanizzati, oltre che di forze di polizia.
A protestare sono vari strati della società che non accetta i brogli del regime e vuole il ritorno alla democrazia.

300 ARRESTI A HONG KONG

Dopo la decisione del regime di Pechino di rimandare di un anno l'elezioni legislative (trucco caro a molti nel mondo), l'opposizione ha lanciato altre grandi manifestazioni. 2000 poliziotti sono intervenuti, utilizzando anche nuove armi. Sono state arrestate circa 300 persone. E' chiaro che la situazione non è risolta nonostante la repressione portata avanti. Le nuove leggi prevedono pene durissime, fino all'ergastolo, per gli oppositori.

2 MILITARI FRANCESI UCCISI IN MALI  


Due militari francesi sono rimasti uccisi e un terzo è rimasto ferito, dopo che il veicolo su cui si trovavano è saltato in aria su di un IED, mentre partecipavano alla missione in Mali contro il terrorismo integralista. La Francia opera nel paese in questo ruolo dal 2013.
Intanto nel paese si cerca una soluzione politica dopo il colpo di stato di pochi giorni or sono mentre l'ex presidente ha raggiunto gli Emirati per cure.

sabato 5 settembre 2020

ATR-72 DELLA GdF NELL'EGEO 


Ai primi di settembre un ATR-72 della Guardia di Finanza, basato nel Peloponeso, ha iniziato ad operare in Egeo, per il contrasto dei movimenti dei clandestini che dalla Turchia tentano di spostarsi in Grecia. La cosa che sorprende è che questi assetti sarebbero necessari per il controllo delle acque italiane, dove non si arresta il flusso  dei clandestini. Questo tipo di velivolo è dotato di sofisticate apparecchiature di sorveglianza, in grado di localizzare anche piccole imbarcazioni.

LA SITUAZIONE IN SIRIA

Se ne parla di meno ma non è che in Siria sia tornata la pace. Anche stasera vi sono cannoneggiamenti ell'area a sud di Idlib, attentati in vari luoghi e Daesh non è sparito completamente. Inoltre il paese, sempre diviso da più fronti al suo interno, deve affrontare la pandemia e ora a Damasco si vive una forte crisi dei carburanti. 
Inoltre Israele continua nel colpire i reparti e le installazioni iraniane e quelle di Hetzbollah, ulteriore situazione che crea destabilizzazione.

ESERCITAZIONI CONGIUNTE USA-GEORGIA

All'inizio di settembre si sono tenute delle esercitazioni congiunte fra Stati Uniti e Georgia, nell'ambito delle quali si è registrato anche il lancio di 200 paracadutisti della 173a Brigata (di base a Vicenza), con equipaggiamento al seguito. Ricordiamo come la Russia occupi due grandi zone del paese e che tutta la questione sia lungi dall'essere risolta.

venerdì 4 settembre 2020

B-52 NEI CIELI DELL'UCRAINA 


Tre bombardieri strategici B-52 hanno fatto un lungo volo sull'Ucraina, passando sopra la capitale e poi arrivando nei pressi della Crimea e del mar d'Azof, le zone occupate nel 2014. A scortarli i caccia ucraini. Otto Su.27 e Su.30 russi si sono levati in volo all'avvicinarsi dei velivoli statunitensi. Due velivoli da spionaggio elettronico statunitensi RC-135 hanno seguito la reazione della difesa aerea russa, registrando frequenze radar, radio e tempi di reazione. In questi giorni vi è una intensa attività con ricognitori elettronici anche britannici sul Mar Nero.

BACINO ALLA DERIVA A VLADIVOSTOK


I forti venti che hanno investito Vladivostok, facente parte di una tempesta largamente annunciata, hanno causato la rottura dell'ormeggio di un grande bacino galleggiante che è andato ad investire unità navali, di superficie e subacquee, presenti in rada. I russi si sono affrettati a dichiarare che non ci sono danni ma il filmato presente inrte pone degli interrogativi. Comunque si tratta di un nuovo incidente per la Marina russa che da anni non brilla certo per efficienza.
PRECIPITA UN Su.35 DI PECHINO,
TAIPEI NEGA OGNI RESPONSABILITA'

Un velivolo Sukhoi Su.35 della Repubblica Popolare Cinese è precipitato durante una delle tante missioni a lungo raggio che i velivoli di Pechino compiono sempre più spesso, in particolare sullo Stretto di Formosa. Qualcuno a Pechino ha adombrato l'ipotesi che il velivolo sia stato abbattuto da un missile della Repubblica di Cina ma da Formosa è subito giunta una decisa smentita.

PROSEGUONO LE PROTESTE IN BIELORUSSIA

In Bielorussia proseguono le proteste per i brogli alle ultime elezioni dello scorso agosto. La repressione è dura ma il malcontento fra la popolazione è alto. I contestatori godono dell'appoggio di altri paesi, dalla Polonia all'Ucraina fino ai paesi baltici, con Lukashenko che si appoggia sempre di più a Putin, il quale non si astiene da minacce non certo larvate, decisamente concrete visto quello che è accaduto in Georgia e Ucraina.

mercoledì 2 settembre 2020

ATTACCO TERRORISTICO A NORD DI GERUSALEMME


Un convoglio militare israeliano è stato attaccato a colpi di arma da fuoco a nord di Gerusalemme. Ci sono stati due feriti e l'attentatore è stato neutralizzato. L'attentatore è stato identificato ed è iniziata anche un'operazione in un quartiere palestinese nei pressi di Gerusalemme condotta anche da unità delle forze speciali. 


martedì 1 settembre 2020

MISSILI ISRAELIANI SU DAMASCO

La scorsa notte gli israeliani hanno lanciato un attacco con missili aviolanciati contro un bersaglio alla periferia sud di Damasco. Il bilancio ufficiale parla di due militari siriani uccisi e di 7 feriti. L'impressione è che sia stata colpita una struttura in cui si dovrebbero trovare iraniani e/o miliziani di hetzbollah, spesso camuffati in mezzo ai militari siriani per non offrire facili bersagli. 
La tensione sembra scesa invece al confine con il Libano.

RINFORZI DEL GNA VERSO SIRTE

Filmati mostrano miliziani del GNA in colonna, in marcia verso Sirte. Potrebbe essere una mossa propagandistica ma anche un tentativo di nuovo attacco.
Prosegue un intenso ponte aereo dalla Turchia verso la Libia e la mattina del 1° settembre sono stati avvistati due C-130 e un Airbus A-400 M che, in formazione, si sono diretti verso la Libia sotto controllo del GNA. Nelle stesse ore è giunto anche Di Maio per una visita ufficiale.

TREGUA A GAZA

Grazie alla mediazione del Qatar, è stata stabilita l'ennesima tregua fra Gaza e Israele, dopo che la situazione era peggiorata nelle settimane precedenti. Il Qatar invierà più fondi a Gaza (il che in pratica vuol dire Hamas) e Israele ripristinerà le forniture di energia elettrica verso Gaza, nei giorni scorsi limitate a 4 ore, con problemi seri per la popolazione perché la centrale termoelettrica locale non è abbastanza potente. I pescherecci potranno nuovamente salpare da Gaza. Certo il problema non è risolto e i circa due milioni di palestinesi sul piccolissimo territorio vivono in condizioni molto difficili e per questo sostengono un movimento estremista come Hamas (da diversi ritenuto terrorista), usufruendo di aiuti da Iran, Turchia e Qatar.