mercoledì 30 novembre 2022

Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   1° DICEMBRE (282° giorno)

 

- RUSSI A CORTO DI DRONI IRANIANI Sono due settimane che i russi non utilizzano i droni iraniani SHAHED 135 per cui potrebbero essere rimasti a corto di questi sistemi d'attacco, in precedenza utilizzati in modo massiccio. Intanto vi sono voci circa il fatto che se i russi proseguiranno i loro attacchi contro la rete elettrica ucraina, potrebbero essere ripagati con la stessa moneta. Possibili bersagli potrebbero essere anche aeroporti militari e altri bersagli visto il loro ruolo negli attacchi al territorio e ai civili ucraini.

- ATTENTATO IN SPAGNA Una bomba è esplosa all'ambasciata ucraina di Madrid, facendo un ferito. L'ordigno è giunto per posta.

- INTERESSE UCRAINO PER I GRIPEN L'Aeronautica ucraina è interessata al velivolo svedese JAS-39 GRIPEN, un velivolo concepito anche per operare da tratti stradali, un fattore importante perché le piste ucraine possono essere colpite dai missili russi. 

- ALTRI MISSILI NASAMS L'amministrazione statunitense ha ordinato oltre 1,2 miliardi di US$ di missili antiaerei NASAMS, arma moderna, utilizzabile validamente anche contro i missili di crociera e bersagli a bassa quota. Le versioni iniziali potevano lanciare iuna versione del missile antiaereo statunitense AIM-120 AMRAAM a guida radar. L'ultima versione può lanciare anche missili IRIS-T della MBDA e gli AIM-9 SIDEWINDER, classica arma aria-aria a guida infrarossa, molto diffusa. I SIDEWINDE hanno gittata inferiore ma costano molto di meno e si prestano all'intercettazine meno dispendiosa dei missili da crociera. Gli Stati Uniti prevedono sia lanciatori rimorchiati a 6 celle che sistemi su jeep 4x4 Hammer con4 missili. La versione iniziale aveva una gittata iniziale di 30 km, saliti oggi, con la versione 3, a 50 km.

- BOMBARDAMENTI D'ARTIGLIERIA Scambi d'artiglieria specialmente nel Dombasd con alcuni episodi a Kherson e nell'oblast di Kharkiv. Gli ucraini hanno colpito bersagli nell'area di Tokmak, nell'oblast di Zaporishshia occupato dai russi. 

- SCAMBIO DI PRIGIONIERI Vi è stato un nuovo scambio di prigionieri fra le parti, dato che, almeno a questo livello, le parti si parlano. Sono stati rilasciat 50 ucraini e un numero non meglio precisato di russi.  

 

 

 

 AGGUATO IN BELUCISTAN


E' di tre morti e due feriti il bilancio di un agguato  che i guerriglieri del piccolo movimento che si batte per l'indipendenza del Belucistan (regione al confine fra Pakistan e Iran) hanno organizzato ai danni delle forze di sicurezza pachistane. I guerriglieri si battono sia contro la presenza pachistana che contro quella iraniana da molti anni ma essendo una zona piuttosto remota, se ne parla pochissimo.

martedì 29 novembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   30 NOVEMBRE (281° giorno)

 

- MISSILI PATRIOT ALL'UCRAINA? Gli Stati Uniti potrebbero fornire missili antiaerei PATRIOT all'Ucraina per rafforzare le sue difese. Kiev ha dimostrato di poter inserire in servizio armi anche sofisticate in poche settimane, come nel caso dei nuovi missili NASAMS e IRIS-T. Il problema è che i bombardieri russi lanciano i loro missili da crociera da grande distanza, fuori dalla portata anche dei PATRIOT mentre utilizzare un'arma così grande e potente contro un missile da crociera è economicamente molto costoso, quando basterebbero armi meno complesse e costose. Addirittura vi sono filmati in cui un missile da crociera è stato intercettato da un missile antiaereo spalleggiabile.  

- OGGI SI VOTA PER IL PROSEGUO DEGLI AIUTI Oggi si voterà il proseguo degli aiuti militari all'Ucraina nonostante il provvedimento attualmente in vigore (con larghissima maggioranza), votato però dal precedente Parlamento, autorizzasse invii fino al 31 dicembre. E' opportuna una verifica e non dovrebbero esservi problemi per l'autorizzazione anche se i 5 Stelle, che pure avevano votato in favore in precedenza, ora potrebbero votare contro nel tentativo di guadagnare qualche consenso da parte di certa sinistra che per mesi è stata muta davanti all'aggressione russa e ora protesta se si vuole dare all'Ucraina quello che serve per difendersi.

In quanto ad eventuali trattative, niente in contrario, ci mancherebbe altro, ma oltre a certi tatticismi di Mosca (per guadagnare tempo in una fase sfavorevole) non vi è niente di concreto. La trattativa, quella vera, verrà dopo che Putin si sarà reso conto che la sua aggressione è stata respinta e i suoi reparti sono in seria difficoltà. Per questo deve subire ancora delle sconfitte e la pressione delle sanzioni.

E' evidente che la Russia ha subito una sconfitta strategica, non ottenendo quel grande successo che tanti osservatori (persone che magari non sono mai stati sul terreno in questi anni iniziati nel 2014) davano per certo e rapido. Le perdite sono state molto elevate ma è indubbio che ancora ha un vantaggio tattico, controllando vastissime zone dell'Ucraina anche se manca una parte consistente del Donbas, una delle due regioni contese inizialmente. Altre sconfitte aggraverebbero una crisi che ha già manifestato alcune conseguenze. 

- SCOPERTA FOSSA COMUNE CON GIUSTIZIATI Una fossa comune è stata scoperta a Pravdyne, nella zona di Kherson, I corpi presentano le mani legate e colpi alla nuca, elementi che lasciano ben pochi dubbi su quanto è accaduto. E' chiaro che queste evenienze confermano quanto già accaduto in precedenza per mano dei reparti russi. Una pesante responsabilità che avrà conseguenze e che rafforza lo spirito della resistenza ucraina. E approfittiamo anche per notare che dopo il rilascio anche di capi e personale del Reggimento AZOV, in precedenza accusato d'infinite nefandezze, i russi hanno abbandonato totalmente questo elemento nella loro propaganda, ripreso anche da alcuni soggetti in Italia. 

- 50 MILIONI DI US$ PER LE INFRASTRUTTURE L'esecutivo statunitense ha stanziato 50 milioni di US$ per le riparazioni dei danni causati dagli attacchi russi alle infrastrutture ucraine, in particolare alla rete elettrica. Si sta attuando anche qui una mobilitazione nei paesi europei, per fornire componenti sostitutive in quanto i problemi alla rete stanno creando problemi alla popolazione. 

- AMBASCIATORE, SI METTA GLI OCCHIALI L'ambasciata russa a Roma ha fatto un post con una immagine che, secondo la sede diplomatica, dovrebbe mostrare un Iveco LVM LINCE distrutto nel Donbas. Il commento spiega che i contribuenti italiani forse non sono soddisfatti che gli aiuti italiani facciano quella fine. Ma guarda come si preccupano per noi!

Sicuramente fossi nei russi mi preoccuperei per le migliaia di mezzi russi distrutti nel conflitto e delle perdite, tutt'altro che leggere, subite in 10 mesi di guerra, altro che "operazione militare speciale"!

Un ulteriore dettaglio. Non si tratta di un LINCE ma di un LMS SHIELD del'industria italiana Tekne, non "regalato" dall'Italia ma comprato, in 11 esemplari, con una sottoscrizione promossa dall'ex presidente Poroshenko, quindi pagata. Fra l'altro il mezzo, evidentemente robusto, è stato poi recuperato e sarà riparato, tornando in servizio.

Evidentemente si è trattato di un tentativo d'influenzare l'odierno dibattito parlamentare ma sembra che il tentativo non abbia portato risultati favorevoli. 


 - NUOVI ATTACCHI RUSSI SU BAKHMUT I russi anche oggi hanno proseguito i lori attacchi nell'area di Bakhmut, venendo però respinti ancoa una volta, subendo perdite. Pare che siano convinti che prima o poi riusciranno a sfondare ma ci sembra una tattica che stia portando soprattuto a forti perdite in quanto Kiev ha rinforzato le difese, sotto pressione dallo scorso luglio.

- I RUSSI OCCUPANO UN VILLAGGIO Le forze russe hanno preso il controllo completo del villaggio di Kurdimivka, pra Bakhmut e Horlivka. I russi già controllavano da tempo metà del centro abitato. Gli ucraini hanno preferito attestarsi su un canale subito alla periferia occidentale del piccolo centro, su posizioni meglio difendibili.
 

lunedì 28 novembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   29 NOVEMBRE (280° giorno) 

 

BASE AEREA RUSSA VISTA DAL SATELLITE


 Pubblichiamo una foto satellitare della base aerea russa di Engels (intitolata al famoso ideologo, retaggio dell'era sovietica), immediatamente a oriente di Saratov, con ai parcheggi quadritubina da bombardamento Tu.95 BEAR, i più moderni quadrireattori Tupolev Tu-160 BLACKJACK e anche un grande trasporto Tu.124 CONDOR. Questa è una delle basi da dove partono i velivoli che poi lanciano i missili contro l'Ucraina.
- OLTRE 30 BMP-1 DONATI DALLA SLOVACCHIA La Slovacchia ha deciso di donare oltre 30 BMP-1 all'Ucraina, previa revisione completa. In cambio riceverà IFV MARDER dalla Germania. I mezzi ceduti sono datati ma possono essere immediatamente utilizzati. Certo a Kiev servirebbe qualcosa di più moderno, fossero anche M-113, più flessibili e comodi. 
- BOMBARDAMNTI E ATTACCHI Solito copione. I russi bombardano, anche Kherson, e poi provano a sfondare nel Donbas, venendo sempre respinti con perdite.
- PRIMO M-270 DALLA FRANCIA Il primo di tre lanciarazzi campali M-270 da 227 mm. è giunto dalla Francia all'Ucraina, su una fornitura prevista in tre esemplari, andando a potenziare questo settore. Insieme sono giunti anche altri equipaggiamenti forniti da Parigi, incluso autocannoni da 155, missili antiaerei CROTALE e altri VAB, come avevamo già segnalato.

 DISORDINI IN CINA


Sono in corso disordini nella Repubblica Popolare di Cina, in conseguenza delle misure anti-covid adottate, che stanno provocando anche grossi problemi. I dimostranti hanno affrontato la polizia e si punta il dito anche contro il regime comunista, un evento decisamente insolito, ricordando che la repressione è sempre molto dura. Una crepa che potrebbe ampliarsi se la sotuazione economica dovesse ulteriormente peggiorare. I disordini più gravi si sono registrati nella regione nord-occidentale, alle prese anche con la repressione contro la minoranza musulmana.

Quello che impressiona è la vastità delle proteste e anche il suo carattere politico, rivolto anche proprio contro l regie e il presidente Xi, appena uscito dal trionfo della terza rielezione e praticamente con un mandato a vita. Possiamo dire che queste proteste, a nostro avviso più che legittime, sono le maggiori fin dal lontano 1989. Neppure il tentativo di bloccarne la diffusione anche su nternet, è stato efficace. Eppure il mondo occidentale è sempre distratto verso la situazione interna cinese e timoroso e quasi succube del regime.
 


 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   28 NOVEMBRE (279° giorno)

 

- CANNONEGGIAMENTI E RAZZI MA NIENTE MISSILI Proseguono, seppur in forma meno intensa rispetto alle settimane precedenti, i bombardamenti russi a cui l'artiglieria ucraina cerca di rsipondere con fuoco di controbatteria decisamente efficace. In questi autentici duelli, è stato danneggiato il primo semovente tedesco PzH.2000 dopo 4 mesi d'intenso impiego; danni non particolarmente seri ma che richiedono il cambio della canna. Una parte di questi semoventi sono in manutenzione all'estero proprio perché sono stati utilizzati in modo molto intenso e con ottimi risultati. Intanto gli Stati Uniti stanno allestendo in Polonia un centro per la manutenzione dei pezzi da 155/39 mm M-777, di cui sno stati forniti 144 esemplari da USA (principalmente), Canada e Australia.

La mancanza di lanci di missili indica come effettivamente Mosca abbia dei problemi nel loro approvvigionamento mentre in Ucraina si sta creando una nuova difesa contro queste armi almeno intorno agli obiettivi principali. 

- MINISTRI DEGLI ESTERI A KIEV I ministri degli esteri di Finlandia, Svezia, Norvegia Estonia, Lettonia, Lituania ed Islanda hanno visitato Kiev, portando il loro supporto alla lotta contro l'invasione russa. La presenza di ben 7 ministri degli esteri di paesi dell'Europa settentrionale, è un chiaro sostegno a Kiev mentre prosegue il flusso dei rifornimenti e ora anche di equipaggiamenti per alleviare i problemi della popolazione, in particolare quelli dovuti alla ancanza di energia elettricacausa gli attacchi russi.

- IL VATICANO COME MEDIATORE? Mosca si è detta disponibile per una mediazione del Vaticano nel conflitto susseguente l'invasione russa dell'Ucraina. La cosa è strana perché i rapporti con Mosca non sono mai stati buoni anche dopo la fine dell'Unbione Sovietica. In particolare vi sono stati anche problemi con il patriarcato d Mosca. Questa improvvisa apertura potrebbe indicare la necessità di Mosca per una tregua, magar per riorganizzare le forze in un momento problematico per le forze russe. Il Papa si è detto pronto per una visita in entrambe le capitali, ricordando che una parte consistente della popolazione ucraina (seppur minoritaria rispetto alla componente orotodossa), è fedele a Roma. In Ucraina, visto l'appoggio palese che il patriarcato di Mosca ha dato all'invasione dell'Ucraina (iniziata nel 2014), si è formata una chiesa ortodossa separata dal patriarcato di Mosca, creando ulteriori attriti. 

AGGIORNAMENTO

Una critica del Papa alla Russia, relativa al suo comportamento in Ucraina, ha subito provocato una reazione dra di Mosca per cui una mediazione sembra molto difficile.  

domenica 27 novembre 2022

 

 NAVE BORSINI SOCCORRE UNA PETROLIERA


Il 25 novembre il pattugliatore d'altura BORSINI è intervenuto per soccorrere una petroliera, di proprietà sud-coreana, che è stata attaccata da pirati a 300 miglia dalla costa. Un team del SAN MARCO ha ripreso il controllo dell'unità e tecnici italiani stanno cercando di rimettere in modo la nave, danneggiata dai pirati. L'unità italiana sta operando nel Golfo di Guinea nell'ambito dell'Operazione GABINIA, attiva dal 2019 contro i pirati che infestano quelle acque.

sabato 26 novembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   27 NOVEMBRE (278° giorno)

 

- SERVONO COLPI D'ARTIGLIERIA Con il consumo giornaliero di migliaia di colpi al giorno (in Afghanistan al massimo siamo arrivati a 300!), iniziano ad esserci dei problemi per la disponibilità di proiettili. Non è che sono finiti ma i vari paesi sono preoccupati per la riduzione delle scorte, scese in modo drastico con la fine della Guerra Fredda e l'abitudine a distruggere i colpi più vecchi e per questo meno affidabili. E' pur vero che nel conto vanno inserite le scorte di paesi prima fuori dalla NATO (Svezia e Finlandia, che non hanno mai rinunciato a scorte di una certa consistenza, specie dopo l'attacco russo all'Ucraina del 2014) ma i consumi sono consistenti. Per questo è indispensabile che i produttori ripartano con consegne consistenti. I generali non temano troppo perché l'unico possibile avversario in campo continentale e come consistenza dell'apparato bellico è proprio la Russia che sta subendo perdite molto alte e fa fatica anch'essa a tener testa alle richieste, pur potendo far conto su molte delle scorte già sovietiche. Vi è da dire che il munizionamento russo ha un indice di malfunzionamento decisamente alto anche perché si tratta di munizioni vecchie. Attualmente gli Stati Uniti producono circa 15.000 colpi al mese ma vedono d'incrementare il rateo di costruzione. Per altri paesi è nettamente inferiore ma anche qui vi sono ampi margini di potenziamento.

- GIORNATA RELATIVAMENTE CALMA Si combatte ma con intensità minore sui fronti del conflitto fra Ucraina e Russia. Non vi sono novità di rilievo anche se proseguono i cannoneggiamenti reciproci. Vi sono voci che i russi potrebbero cedere alla IAIE il controllo della centrale di Zaporizhzhia ma mancano riscontri oggettivi anche se sono stati notati dei movimenti di truppe. Intanto gli ucraini lavorano intensamente per il ripristino completo della rete elettrica mentre stanno piazzando le nuove armi antimissile fornite dai loro alleati. 

venerdì 25 novembre 2022

Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   26 NOVEMBRE (277° giorno)

 

- VIA I CIVILI DA KHERSON A Kherson i russi hanno asportato praticamente tutto quello che poteva servire alla popolazione e ora, dopo la riconquista ucraina, si sta provvedendo ad evacuare i civili, specialmente i più fragili, perché i russi stanno colpendo la città in modo sempre più intenso, nel quadro della nuova strategia di Mosca che punta proprio contro la popolazione. Ricordiamo come gli ucraini praticamente non abbiano mai risposto a questa offensiva in quanto anche loro potrebbero creare seri problemi alle città russe. Anziani, donne e minori stanno abbandonando il paese ma puntano soprattutto alla Polonia mentre nelle città e nei villaggi si stanno organizzando ben 4.000 punti dove è possibile avere un pasto caldo e ricaricare almeno il telefono portatile mentre si spera che l'arrivo dei nuovi sistemi antiaerei serva a bloccare completamente o quasi l'offensiva missilistica russa.

- FORNITURE SEGRETE Alcuni paesi, oltre all'Italia, stanno inviando equipaggiamenti in Ucraina in modo riservato. La cosa ci sembra giusta visto che si tratta di un conflitto e non di una festa di beneficienza. In Italia sono segrete perfino le forniture di vestiario invernale ma sarebbe il caso di evitare certe pubblicità, per non dare vantaggi a Putin. Quello che possiamo dire è che il flusso di forniture militari, anche da paesi relativamente piccoli, è costante e consistente. In prospettiva vi sono anche velivoli da combattimento mentre sono iniziate le forniture di  elicotteri occidentali (SEA KING COMMANDO inglesi per l'esattezza). 

- MORTO IL MINISTRO DEGLI ESTERI BIELORUSSO Il ministro degli esteri bielorusso, 64 anni, è morto improvvissamente. Nell'ambito del suo governo era su posizioni di non completa accettazione ai voleri dei russi.

- TIRI D'ARTIGLIERIA I russi oggi non hanno colpito con i missili da crociera (alcuni vedono rimossa la testata nucleare, sostituita da una convenzionale), ma il ricorso all'artiglieria, monotubo ma soprattutto ai lanciarazzi campali. 

 

giovedì 24 novembre 2022

Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   25 NOVEMBRE (276° giorno)

 

- PROBLEMI PER LA MANCANZA DI CORRENTE Da alcuni giorni la mancanza di energia elettrica in alcune zone dell'Ucraina, a seguito di sistematici attacchi russi con missili da crociera, sta creando grossi problemi alla popolazione. Senza corrente non funzionano i sistemi di riscaldamento, le stazioni di pompaggio dell'acqua e via proseguendo. Si tratta di una vera e propria offensiva e, in ritardo, gli alleati di Kiev stanno fornendo quei sistemi di difesa (missili NASAMS, IRIS-T e via proseguendo), adatti per intercettare i missili lanciati, dovendo sostituire anche le vecchie armi di concezione sovietica, per le quali scarseggiano i missili, dopo mesi d'intenso impiego e nonostante alcune forniture da paesi amici. Intanto squadre d'emergenza stanno riparando i danni arrecati alla rete elettrica. Anche in questo caso, per esempio per i trasformatori, serviranno aiuti dall'estero. 

I russi tentano di sfruttare questo periodo per colpire la rete elettrica perché in futuro, con l'arrivo di nuovi equipaggiamenti, la cosa potrebbe divenire molto più difficile, prescindendo dalla disponibilità di missili da crociera uilizzabili. Questi vengono lanciati a salve, magari dopo giorni di tregua, per saturare le capacità difensive ucraine e fare in modo che almeno alcune armi giungano sul bersaglio. 

- LA CROAZIA ADDESTRERA' MILITARI UCRAINI Il Governo croato ha deciso che i suoi militari addestreranno militari ucraini. Allo studio vi è l'ipotesi che militari di Zagabria si rechino in Ucraina per i corsi oppure che i corsi si svolgano in Croazia; oppure entrambe le ipotesi. I croati si ricordano quando, 30 anni fa, l'Ucraina dette armi alla Croazia in momenti difficili. In Croazia si trovano diversi profughi ucraini e il paese ha fornito a Kiev vari equipaggiamenti, fra cui fucili d'assalto, pistole mitragliatrici e pezzi da 130 mm M46 a lunga gittata.

- 15 MILIONI DI AIUTI DALLA NORVEGIA La Norvegia ha deciso l'invio di altri 15 milioni di Euro all'Ucraina, partecipando anche alla consegna di un ospedale completo e di 15 ambulanze. Cresce l'appoggio europeo, in grado di mettere in serio imbarazzo il dispositivo militare russo. 

- T-90 FRA I CARRI DISTRUTTI  Fra i mezzi corazzati russi distrutti oggi a Kislivka (oblast di Kharkiv) vi è anche almeno un carro T-90.

 

Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   24 NOVEMBRE (275° giorno)

 

- 9° MESE DI GUERRA Sono passati ben nove mesi dall'inizio del conflitto e pochissimi davano possibile questa ipotesi, con i russi addirittura sulla difensiva in molti fronti.

- NUOVI AIUTI STATUNITENSI Gli Stati Uniti invieranno nuovi aiuti. Fra essi 150 missili NASAMS, molto utili anche contro i missili, veicoli, colpi per armi leggere e 150 mitragliatrici con visore notturno, adatte ad ingaggiare anche droni.

- SCAMBIO DI PRIGIONIERI Sono stati rilasciati 50 prigionieri ucraini nell'ambito di uno scambio con prigionieri russi. 

- 12 SORTITE D'ATTACCO DELL'AERONAUTICA UCRAINA Le forze aeree ucraine sono sempre attive e anche oggi hanno compiuto 12 missioni offensive contro i reparti e le postazioni terrestri russe. Due hanno riguardato siti missilistici antiaerei. 

-MISSILI IRIS-T OPERATIVI. A differenza di quanto si credeva, solo ora è divenuta operativa la prima batteria di missili antiaerei MBDA IRIS-T. Questo modernissimo sistema, derivato dal sistema missilistico aria-aria MBDA IRIS, è in grado d'intercettare missili anche a bassa quota. Il primo tratto della traiettoria è teleguidato e poi il missile fa ricorso ad un sofisticato sistema di ricerca infrarosso. Il lanciatore è posto su un vicolo 8x8 e dispone di 8 celle. Per ora è arrivata una batteria ma ne sono previste altre tre, in fase di realizzazione.

- DISTRUTTA UNA POSIZIONE D S-300 RUSSI L'unità di missili antiaerei russi S-300 responsabile del lancio dell'arma che ha colpito il reparto maternità di una struttura sanitaria nell'oblast di Zaporizhzhia, uccidendo un neonato di due giorni e ferendo la madre, è stata individuata e colpita con missili da 227 mm. A corto di missili da crociera, i russi utilizzano gli S-300 contro bersagli terrestri, con un cerco di errore probabile (CEP) molto grande, dovuto al fatto che si tratta di armi destinato a ben altri tipi di bersagli. Praticamente vengono utilizzati contro centri abitati  e aree industriali.

mercoledì 23 novembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   23 NOVEMBRE (274° giorno)

 

- BOMBARDAMENTI Proseguono i bombardamenti russi su i centri abitati. La scorsa notte un razzo ha colpito la maternità di Vilniansk (parte orientale dell'oblast di Kharkiv), uccidendo un piccolo ricoverato.

- AIUTI BRITANNICI E' stato consegnato all'Aeronautica ucraina il primo elicottero pesante SEA KING per impieghi navali, in particolare per il soccorso navale. Si tratta della prima consegna su un totale di tre elicotteri che potenzieranno le capacità ucraine nel settore. Sono stati consegnati altri 10.000 colpi per l'artiglieria. 

- LANCI DI MISSILI CONTRO LA RETE ELETTRICA I russi oggi hanno fatto intensi lanci di missili contro la rete elettrica ucraina, causando problemi a Kiev e a diverse località dell'Ucraina occidentale, incluso Leopoli.

- PESANTE CONDANNA EUROPEA ALLA RUSSIA In una risoluzione del Parlamento Europeo, votata a larga maggioranza (contro i rappresententi dei 5 Stelle che si sono astenuti e tre del PD che hanno votato contro così come una ex leghista), la Russia è stata indicata come "stato sponsor del terrorismo", per quanto causato alle popolazioni civili.

- PROBLEMI ANCHE IN MOLDAVIA Gli attacchi russi in Ucraina hanno creato seri problemi anche alla rete elettrica moldava. 

- ABBATTUTI 51 MISSILI SU 70 Ben 51 dei missili lanciati da bombardieri quadriturbina Tu.95 e mezzi navali, sono stati distrutti dalle difese ucraine insieme a 5 droni d'attacco iraniani. 

- MISSILI ANTIAEREI TURCHI PER L'UCRAINA Corre voce che la Turchia si prepari per la consegna all'Ucraina di missili HISAR, con un raggio operativo massimo di 15 km, adatti al contrasto anche dei missili di crociera.

martedì 22 novembre 2022

 MISSILI IRANIANI CONTRO IL KURDISTAN


    Quattro missili superficie-superficie sono stati lanciati dall'Iran, in particolare dal Corpo dei Guardiani della Rivoluzione, contro il territorio della Regione Autonoma del Kurdistan. Fin dallo scorso settembre, quando iniziarono le proteste contro il regime iraniano, i Guardiani della Rivoluzione hanno lanciato attacchi, con droni e missili, contro installazioni che fanno capo al Partito della Libertà Kurdo, un movimento di opposizione che è attivo nel Kurdistan iraniano.

Molti dissidenti iraniani hanno trovato rifugio nella Regione Autonoma Kurda e questo provoca la reazione armata del regime iranano, preoccupato che la rivolta possa dilagare. Il fatto che l'Iran appoggi Putin, sta creando ulteriori motivi di attrito.



 CROSETTO E TAIANI NEI BALCANI


Il ministro della Difesa Crosetto e quello degli Esteri TaIani, hanno visitato Belgrado e Pristina, per una serie d'incontri. L'Italia è decisa ad un impegno per la soluzione delle crisi esistenti nei Balcani, dedicandovi maggiore attenzione. A Belgrado è stata auspicata dai rappresentanti serbi l'idea di una collaborazione tecnica. La cosa non è semplice e dipenderà anche dalla politica serba e dai rapporti che si avranno con i russi, dato che Belgrado è una delle pochissime capitali europee che mantiene buoni rapporti con Mosca, con una lunga storia alle spalle. Probabilmente i rappresentanti italiani cercavano anche un canale per una trattativa di pace proprio con Mosca. Serbia e Kosovo, cercano di entrare in Europa ma prima bisogna risolvere vari problemi. Vi è stato un incontro anche con il comandante del contingente italiano in Kosovo, generale Michele Ristuccia.


 


lunedì 21 novembre 2022

Speciale Ucraina

 

 IL PUNTO DELLA SITUAZIONE IN UCRAINA


Avendo in programma di fare un'analisi della situazione sul numero di RAIDS di dicembre, diamo qualche anticipazione circa la nostra valutazione della situazione in Ucraina, dopo i recenti avvenimenti e la ritirata russa dall'area di Kherson.

Certo, gli ucraini avrebbero preferito che i russi si fossero accaniti nel rimanere sulla sponda occidentale del Dnipro perché la cosa avrebbe portato ad un continuo logoramento delle forze di Mosca e, comunque, all'inevitabile ritiro.

Ora Mosca ha posto le sue truppe sul fronte più meridionale dietro il grande fiume e il grande lago artificiale di Nova Kakhovka, un ostacolo molto lungo e difficile da forzare. In questo modo tenta di rafforzare gli altri fronti, aumentando la densità delle unità, con l'apporto anche dei riservisti. Oramai, se si esclude le ampie zone dove gli ucraini sono tornati sulle frontiere internazionali, la zona di scontro si è molto ridotta e dovrebbe permettere ai russi almeno di resistere.

I combattimenti non si arresteranno con l'inverno, a differenza di quanto profilato da alcuni. Diventeranno solo più complessi. Del resto il fango sta creando problemi che i due schieramenti conoscono bene.

La (parziale) mobilitazione russa non sta dando i risultati sperati. Non solo il personale non ha motivazioni adeguate ma non è neppure in forma fisica minima. Né vi è stato tempo per addestrarlo adeguatamente. Anche l'equipaggiamento è vecchio, in totale stile Unione Sovietica, cosa che non aiuta. Nessuno aveva realmente pensato ad una grande mobilitazione e qualcuno ha fatto sparire molta roba. Putin tenta di mobilitare (totalmente) gli uomini dei territori che controlla, ad iniziare dalle terre del Donbas e dalla Crimea ma le unità del Donbas sono logore e a corto di ufficiali mentre molti di quelli della Crimea sono nella Marina anche se vi sono unità di fucilieri di marina adatte ai combattimenti terrestri. E' evidente che si cerca di risparmiare i russi della parte occidentale del paese (in particolare delle grandi città) ma questo crea ulteriori attriti. Con l'inverno questi militari avranno grossi problemi anche di mera sopravvivenza e con soggetti demoralizzati ci si può fare poco, specialmente se messi anche alla prova del fuoco.

Mosca lancia ancora attacchi nel Donbas ma per ora i progressi sono limitatissimi mentre le perdite crescono; un gran brutto problema in quanto l'"operazione militare speciale" doveva avere ben altri tempi e ben altri risultati. Putin ora punta a mettere fuori uso le infrastrutture civili, ad iniziare dalla rete elettrica, indispensabile anche per i civili. Gli alleati di Kiev stanno provvedendo a rinforzare le difese contro i missili da crociera, un compito complesso ma che sta dando risultati. Finita di giocare anche questa carta, Mosca non ha più molte carte da giocare, visto che in aria e sul mare non riesce a concretizzare molto. Inoltre qualche crescente problema viene anche dall'embargo. Mancano le forniture occidentali e mancano gli introiti ricavati dalla vendita di prodotti energetici. A Mosca e San Pietrogrado non si notano restrizioni ma le cose potrebbero cambiare molto presto. Il momento delicato è sottolineato anche dalla sostanziale scomparsa di Putin dai media, considerando che qualcuno potrebbe chiedergli che fine ha fatto l'appena annesso oblast di Kherson. L'ultima sua speranza è che lo sforzo necessario per il sostegno all'Ucraina porti dei problemi politici in occidente. Per ora perfino il meteo è contro di lui, con temperature insolitamente alte e, di conseguenza, minor consumo di metano per uso abitativo. Altre sconfitte militari lo metterebbero in crisi acuta ma anche sul medio e lungo periodo le prospettive non sembrano buone anche perché gli ucraini sembrano determinati nel voler presentare il conto per la sua invasione. 

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   22 NOVEMBRE (273° giorno)

 

- MISSILI BRIMESTONE 2 DAL REGNO UNITO La Royal Air Force ha ceduto all'Ucraina alcuni missili aria-terra BRIMESTONE 2 (che possono però essere lanciati anche da terra), entrati in servizio nel 2016. La versione "2" di quest'arma, oltre al designatore laser dispone anche di un radar millimetrico in grado di individuare e riconoscere i bersagli, scegliendo quelli più paganti. Il costo è di circa 175.000 Sterline e la gittata massima di 60 chilometri. Si possono ingaggiare anche bersagli in movimento, come nel caso di mezzi corazzati e blindati.

- AIUTI DAL LUSSEMBURGO Il piccolo Lussemburgo ha deciso d'inviare un certo numero di veicoli 4x4 statunitensi Hammer all'Ucraina. Ricordiamo che questa nazione inviò fin dalle primissime fasi dell'aggressione 100 lanciarazzi anticarro NLAW e alcune Hammer. Sempre il Lussemburgo ha deciso d'inviare istruttori da inserire nel ciclo d'addestramento a cui partecipano militari ucraini. E' significativo che un piccolo paese si stia adoperando per sostenere l'Ucraina nella sua lotta per la libertà, fornendo un esempio ad altri che sono più lenti in questa fase del conflitto.

- INDUMENTI PER L'INVERNO Gli ucraini stanno producendo uniformi da combattimento e calzature per l'inverno ma stanno giungendo anche rifornimenti dall'estero. In prima fila gli Stati Uniti ma anche altri paesi come il Regno Unito, la Polonia, la Germania, l'Italia, la Spagna, la Francia e via proseguendo. Ovviamente alcune realtà, come i paesi scandinavi, dispongono di scorte maggiori e di qualità particolarmente elevata.

- SACCHEGGI A KHERSON Ritirandosi da Kherson i russi hanno asportato tutto quello che era possibile, incluso il materiale sanitario. Colpisce il fatto che abbiano portato via perfino animali dello zoo, opere d'arte e storiche e perfino un trenino gommato di quelli utilizzati per far divertire i bambini. I treni veri hanno dovuto abbandonarli perché il ponte ferroviario sul Dnipro era interrotto! Su alcuni camion abbandonati, si è trovato di tutto, dalle lavatrici ai condizionatori. 

- CRIMINI A KHERSON Stanno venendo fuori i cadaveri di persone uccise durante l'occupazione della città. Qualcuno è morto nei combattimenti ma altri portano segni di torture mentre esistono testimonianze e rilievi in certe strutture che evidenziano il ricorso alla tortura. 

- ATTACCO A BALAKLAVA Droni ucraini hanno colpito il porto di Balaklava a sud di Sebastopoli, dove una volta vi era il grande tunnel per sottomarini. 

- OPERAZIONI ALLE FOCI DEL DNIPRO Le forze ucraine sono sbarcate nella parte più esterna del delta del Dnipro, indicata come Kipbur Spit. Gli ucraini si stanno spingendo anche su alcune delle isole del delta, sfruttando unità dei commandos di marina e dei fucilieri di marina. I russi rispondono cannoneggiando la città di Kherson. 

- COLPITA BASE NELLE AREE DI SAKI E TOKMAK Droni ucraini hanno attaccato bersagli intorno a Saki, nella Crimea occupata. Non sappiamo se si tratta della base aerea, già colpita duramente in precedenza. Sono stati lanciati diversi missili antiaerei.  Colpiti anche bersagli nella zona di Tokmak, 20 km a sud del fronte di Zaporizhzhia. Qui sono entrati in azione missili lanciati da lanciarazzi campali. I russi hanno dovuto ritirare a più di 50 km dal fronte molti schieramnti, ad iniziare dalle basi per gli elicotteri, in quanto rischiano di essere centrati dai missili statunitensi.  

 PROSEGUONO PROTESTE E REPRESSIONE IN IRAN

 

Si stanno espandendo le proteste in Iran nonostante la durissima repressione del regime teocratico. Si tratta di manifestazione che non riguardano solo le donne o i giovani ma strati della popolazione, stufi del regime e delle sue imposizioni. Fra l'altro il paese è in una seria crisi economica, spendendo una fortuna in armi e sostegno a regimi amici. Seguiremo con attenzione la situazione.

domenica 20 novembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   21 NOVEMBRE (272° giorno)

 

- ESPLOSIONE ALLA CENTRALE NUCLEARE La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più potente in Europa, è  sotto controllo russo ma si trova praticamente in prima linea dato che gli ucraini sono sull'altra sponda del lago artificiale (lungo e stretto) formato da Dnipro in questa zona. Già si sono registrati molte decine d'incidenti che l'hanno coinvolta, con i russi che nascondevano al suo interno, come è stato ampiamente documentato, veicoli militari. Esplosioni si stanno registrando ancora e non si riesce a far scattare una missione internazionale che la preservi da danni che potrebbero causare grossi problemi di sicurezza. Vi sono solo osservatori dell'Agenzia Nucleare ma che non hanno strumenti per controllare che non venga colpita. I russi sembrano decisi a giocare la carta di un possibile "incidente" per evitare una controffensiva ucraina nell'area, divenuta sempre più importante con il restringersi del fronte attivo.

- EVACUAZIONE PER I CIVILI La campagna russa contro la rete elettrica ucraina sta causando problemi ai civili. Vi è un piano per far trascorrere l'inverno a parte della popolazione, fuori dall'Ucraina, dato che senza energia elettrica vi possono essere grossi problemi per il riscaldamento, considerando le temperature anche molto basse che si possono registrare (anche -20° o -25°Celsius). L'Unione Europea sta fornendo equipaggiamenti per riparare i danni mentre si sta migliorando la rete di difesa antiaerea per colpire i missili da crociera russi e i droni iraniani che stanno creando questi problemi. Non è neppure da escludere che i russi vengano ripagati con la stessa moneta e bisogna considerare che è nettamente scesa la loro disponibiità di missili da crociera. Nelle ultime 24 ore sono stati lanciati solo 2 missili russi.

- DEPOSITO RUSSO DISTRUTTO Un deposito di carburanti a Makiivka, alla periferia orientale di Donetsk, è stato distrutto la notte scorsa dall'artiglieria ucraina insieme a carri ferroviari cisterna.

. SPINTE RUSSE SU KUPIANSK Le forze russe fanno pressione su Kupiansk, ultima zona prima che le linee tornino sulla frontiera internazionale. Le forze di Mosca tentano di riguadagnare terreno, utilizzando soprattutto reparti di riservisti la cui resa operativa è però bassa. 

 MANOVRE IN COREA


Velivoli statunitensi, incluso un paio di bombardieri strategici B-1, e aerei della Repubblica di Corea, fra cui F-35, hanno partecipato a intense manovre aeree in risposta al lancio di missili da parte della Corea comunista.



 BOMBARDAMENTI TURCHI IN SIRIA


Bombardamenti turchi nella Siria settentrionale anno ucciso 31 persone. Ankara ha lanciato una vera e propria offensiva contro le posizioni kurde, ritenendoli responsabili del recente attentato ad Istanbul. Colpite risultano l'area di Kobane e altre località sempre nella fascia settentrionale della Siria. Le Forze Democratiche Siriane hanno risposto al fuoco contro posizioni turche in Siria.

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   20 NOVEMBRE (271° giorno)

 

- ATTACCHI RUSSI NEL DONBAS I russi tentano ancora di sfondare il fronte del Donbas, in particolare a Bakhmut e a nord di questa località. Hanno già subito perdite molto alte, con risultati minimi, ma si lanciano ancora all'attacco, tentando di sfruttare la superiorità numerica, utilizzando fanterie composte anche da riservisti, appoggiati da carri e meccanizzati, con il supporto di una forte artiglieria. Stanno logorando le loro forze e subiscono il fuoco dell'artiglieria ucraina, sempre più forte.

- AIUTI SVEDESI La Svezia ha deciso il nono pacchetto di aiuti per l'Ucraina, pari a un valore di 3 miliardi di Corone Svedesi, un ammontare che supera quello di tutti gli altri 8 precedenti stanziamenti! Questo per dare un'idea di cosa sta per arrivare e come giocherà sul proseguo del conflitto. Nella prossima fornitura sono comprese armi antiaeree, veicoli, munizioni ed equipaggiamenti individuali. Probabilmente fra le armi antiaeree fornite vi saranno pezzi Bofors da 40 mm a controllo radar, radar antiaerei e missili antiaerei leggeri a guida laser RBS-70.

- RISOLTI I PROBLEMI PER IL MUNIZIONAMENTO DEI GEPARD E' stato completamente risolto il problema per il munizionamento da 35 mm dei semoventi antiaerei tedeschi GEPARD, 30 dei quali sono stati forniti all'Ucraina. La norvegese NAMMO ha provveduto all'invio di un cospicuo lotto di tali munizioni. I GEPARD si sono rivelati molto validi nel contrastare i velivoli russi, incluso i missili cruise e i droni. 

- I MICIDIALI PzH.2000 I semoventi tedeschi PzH.2000 si stanno rivelando micidiali. I pochi pezzi forniti  fino ad oggi (meno di 20) hanno ottenuto risultati eccellenti, in particolare nel fuoco di controbatteria. L'unico problema è che sono pochi e sono sottoposti ad un intenso logorio, arrivando a sparare anche 300 colpi al giorno! Acuni sono stati inviati all'estero per la manutenzione.

- ALTRI AIUTI BRITANNICI Il nuovo primo ministro britannico Sumak, in visita a Kiev, ha detto che il Regno Unito fornirà altri 57 milioni di Euro di aiuti militari all'Ucraina, incluso 125 armi antiaeree oltre ad apparati per contrastare i droni, in particolare quelli d'attacco. Se le forniture dei vari paesi saranno rapide, presto l'Ucraina avrà una buona protezione antiaerea. 

- SI COMBATTE NEL DELTA DEL DNIPRO Si stanno svolgendo combattimenti nel delta del fiume Dnipro, in particolare a ridosso di Kherson. Sembra che le forze ucraine abbiano preso il controllo di alcune isole nei pressi del capoluogo dell'oblast.  

sabato 19 novembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   19 NOVEMBRE (270° giorno)

 

- MISSILI DI TUTTI I TIPI Fra le armi lanciate contro l'Ucraina vi sono stati perfino missili da crociera con testata inerte (in cemento), che normalmente vengono impiegati per l'addestramento. Segno che non hanno più molte risorse in questo settore.

- IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO A KIEV Il primo ministro britannico oggi si è recato a Kiev per colloqui, confermando il forte appoggio di Londra alla causa ucraina. Un contributo importante. 

- RIENTRANO IL PERSONALE ADDESTRATO ALL'ESTERO Stanno rientrando, a migliaia, i militari ucraini che sono stati addestrati all'estero, in primo luogo in Polonia, Regno Unito e Germania, con addestratori provenienti da vari paesi occidentali, inclusa la Nuova Zelanda! Si tratta di specialisti ma anche di fucilieri, preparati per moderne tecniche di combattimento. Questo flusso avrà sicuramente influenza sull'andamento delle operazioni. 

- PRIMO TRENO A KHERSON Il primo treno dopo la liberazione è arrivato a Kherson. La cosa ci ha stupito per la rapidità con cui è stata ripristinata la linea, per mesi investita dalle conseguenze dei combattimenti. A bordo rifornimenti e aiuti per la popolazione mentre sono stati evacuati 200 civili, in quanto la città vede i russi sempre dall'altra parte del fiume. 

 ATTACCHI AEREI ISRAELIANI IN SIRIA


Questa mattina vi sono stati due attacchi aerei israeliani, contro bersagli in Siria legati all'Iran, In queste azioni sono rimasti uccisi 4 militari siriani più un numero non precisato di iraniani e miliziani sciiti libanesi.

venerdì 18 novembre 2022

INCENDIATA LA CASA NATALE DI KHOMEINI

 

Le proteste popolari in Iran proseguono con rinnovata forza e l'altra notte i dimostranti hanno attaccato e dato alle fiamme addirittura la casa natale di Khomeini. Nonostante la durezza della repressione, il regime non riesce a soffocare la rivolta che questa volta sembra particolarmente motivata e determinata. Oramai si mette in gioco la ragione del regime teocratico e potrebbero esservi sviluppi clamorosi. 

Per ora si parla di 342 vittime fra cu alcuni elementi delle forze di sicurezza. Il gesto della distruzione della casa natale di Khomeini, trasformata in un museo, ha un valore altamente simbolico. 

 MISSILE BALISTICO COREANO


Un missile balistico a medio raggio della Corea comunista, ha sorvolato il Giappone settentrionale prima di cadere in un punto a circa 200 km dalle coste nipponiche ma sempre dentro la Zona Economica Esclusiva. Il Giappone ha protestato mentre USA e Repubblica di Corea hanno fatto scattare una esercitazione aerea in risposta all'ennesimo lancio.

Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   18 NOVEMBRE (269° giorno)

 

- ANCORA MISSILI MA POCHI E CANNONEGGIAMENTI I russi hanno lanciato attacchi missilistici ma non in profondità mentre gli ucraini stanno riparando i danni fatti alla rete eletrica. Probabilmente Mosca vuole creare le premesse per una riduzione degli scontri per un cessate il fuoco.

- VOCI DI ACCORDI Stanno circolando voci circa la possibilità di trattative concrete. Sostanzialmene i russi sono in difficoltà e vorrebbero avere almeno una tregua. Però impressiona che lancino quasi 100 missili contro bersagli sostanzialmente civili, una pressione. Ma qualcosa sembra muoversi anche se gli ucraini vorrebbero riconquistare con le armi altri territori, approfittando dei problemi militari russi. 

- DRONE NAVALE ESPLODE A NOVORISIYSK Un drone navale è esploso la notte scorsa, dentro il porto di Novorosiysk, sulla costa settentrionale del Caucaso, importante porto russo. Non si hanno notizie di danni. La domanda è come abbia fatto il mezzo a giungere su questo obiettivo distante circa 250 miglia dalla costa più vicina sotto controllo ucraino, attaversando acque che dovrebbero essere sotto stretto controllo russo. Ovviamente la cosa preoccupa moltissimo Mosca già sotto pressione per l'esplosione al ponte di Kerch. Sono a rischio le unità russe della Flotta del Mar Nero che erano state ritirate da Sebastopoli a queste acque, dopo i primi attacchi alla grande base nella Crimea occupata (ma parte della base era stata affittata ai russi già dopo la disintegrazione dell'URSS).

- FRONTE INALTERATO Il fronte è praticamente inalterato, nonostante che nel Donbas i russi lancino ancora attacchi, in un cocciuto tentivo di guadagnare terreno su questo fronte che fa salire le perdite. L'unio movimento è stato di piche centinaia di metri subito a nord delle piste dell'aeroporto di Donietsk, al prezzo di non poche vittime. A Bakhmut stanno tentando l'aggiramento da sud della martoriata località ma hli ucraini sono ben trincerati e infliggono perdite continue. 

- TRENO FRANCESE DI RIFORNIMENTI Ieri è stato ripreso un convoglio francese con autocannoni da 155 mm CAESAR e veicoli blindati 4x4 VAB francesi, diretto verso oriente, con tutta probabilità nuovi aiuti militsri per l'Ucraina.  

 

giovedì 17 novembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   17 NOVEMBRE (268° giorno)

 

- ANCORA MISSILI SULL'UCRAINA Anche questa mattina i russi hanno lanciato missili contro varie città, puntando soprattutto alla rete elettrica. Il numero di armi non è alto come due giorni fa e l'antiaerea ucraina ha abbattuto la maggior parte delle armi nemiche. In particolare i 4 missili e i 5 droni diretti sulla capitale sono stati tutti distrutti. Un missile da crociera è piombato a Dnipro, davanti ad una fabbrica, su una strada a grande scorrimento (per ora si parla di un morto). Colpita anche la zona di Izyum e vanno aggiunti anche i bombardamenti con l'artiglieria, meno intensi però che non nelle settimane precedenti. Anche la zona di Kherson è stata colpita, inclusa la città, dove si tenta di ripristinare le funzioni principali dato che perfino l'ospedale è stato saccheggiato.

- 37,7 MILIARDI DI USA PER L'UCRAINA Il presidente Biden, relativamente rafforzato dall'andamento non del tutto sfavorevole delle elezioni di mezzo termine, ha chiesto al Congresso 37,7 miliardi di US$ di aiuti per l'Ucraina. Di questi circa 21 sono per aiuti militari, vale a dire più di quanto fornito fino ad oggi da Washington alle Forze Armate di Kiev. Ovviamente questa prospettiva preoccupa Mosca, già oggi sulla difensiva in vari fronti del conflitto e in palese difficoltà. 

- DUELLI D'ARTIGLIERIA proseguono i duelli d'artiglieria fra russi e ucraini, in particolare nel Donbas dove entrambi i contendenti colpiscono anche in profondità. Per esempio gli ucraini hanno colpito il nodo ferroviario di Ilovainsk, a circa 40 km oltre le linee, per ostacolare l'arrivo di rifornimenti.

- CONDANNE PER L'AEREO OLANDESE ABBATTUTO Il Tribunale Internazionale ha condannato tre imputati e assolto un quarto come responsabili dell'abbattimento  del volo olandese diretto in Indonesia, copito da un missile antiaereo SA-11 nel luglio dell'ormai lontano 2014. Tutto avvenne quando nel Donbas i russi iniziarono a far affluire armi pesanti e interi reparti regolari pesanti, perché la controffensiva di Kiev rischiava di travolgere le milizie separatiste e gli elementi russi che appoggiavano la loro azione. Vi furono 293 vittime e fu chiaro fin dall'inizio di chi era la responsabilità anche se Mosca negava. Si trattava di sistemi missilistici di una unità russa proveniente da Orel e rischierata nel Donbas da pochi giorni.  

mercoledì 16 novembre 2022

 COLPITA UNA PETROLIERA ISRAELIANA

NEL GOLFO DI OMAN


Ieri droni d'attacco hanno colpito una petroliera di proprietà israeliana, anche se batte bandiera liberiana, a largo delle coste dell'Oman. Chiaramente si tratta della ripresa dello scontro navale fra Israele e l'Iran che va avanti, con intensità varia, da diversi anni.

martedì 15 novembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   16 NOVEMBRE (267° giorno)

 

- TRUPPE POLACCHE AD ORIENTE Varsavia ha fatto spostare immediatamente 4.000 militari verso i suoi confini orientali, per migliorare il dispositivo difensivo, già rinforzato da contingenti della NATO, fra cui 10.000 militari statunitensi. 

- 10 BERSAGLI 10 CENTRI Durante l'ondata di missili russi lanciati contro l'Ucraina, sono stati lanciati 10 missili NASAMS, recentemente forniti, e tutti e 10 hanno colpito il loro bersaglio. Anche la resa dei sistemi MBDA IRIS-T, forniti dalla Germania, sembra essere molto buona. 

- DUE MISSILI Primo dato certo. In Polonia sono esplosi due missili. Oltre a quello su un trattore con rimorchio, un'altra arma, di potenza simile, è giunta nei pressi di un cimitero. 

- GLI UCRAINI ATTACCANO IN PROFONDITA' Un drone ucraino ha colpito un grosso serbatoio di carburante a Stalnoy Kon, vicino a Oriol, circa 150 km a nord di Kursk, dimostrando che anche Kiev può colpire in profondità nel territorio russo. Nelle ultime 24 ore i soliti bombardamenti e duelli d'artiglieria, molto meno lungo il Dnipro. 

- MISSILI S-300 I frammenti dei due missili che hanno raggiunto il territorio polacco, sarebbero di missili terra-aria 5S55 (S-300), in dotazione a Russia e Ucraina. Ricordiamo come i russi abbiano utilizzato questo tipo di armi anche contro le città ucraine. I tracciati radar sapranno fornire comunque informazioni più precise. 

- RIDURRE LA TENSIONE Sembra che la NATO sia impegnata a ridurre le tensioni dopo quanto avvenuto in Polonia. L'Ucraina chiede di partecipare all'inchiesta e afferma che i missili non sono stati lanciati da suoi reparti. 

- ESPLOSIONI IN AEROPORTO DELLA CRIMEA Esplosioni e fiamme sono state filmate nell'aeroporto di Dzhankoi, nella Criea settentrionale. I danni dovrebbero essere consistenti. 

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   15 NOVEMBRE (266° giorno)

 

- GUERRIGLIERI IN AZIONE Il capo dell'amministrazione russa di Yakimivka, località a circa 20 km a sud-ovest di Melitopol (oblast di Zaporizhzhia),  è stato eliminato durante un'azione dei guerriglieri ucraini che operano nell'area e che hanno condotto varie azioni sia contro collaboratori dei russi che contro infrastrutture e depositi. L'uomo è saltato in aria per via di un ordigno piazzato sulla sua auto. Dopo le recenti ritirate russe, i collaboratori locali di Mosca stanno diminuendo nettamente e diversi stanno già fuggendo verso la Russia. Per loro l'aria sta diventando sempre più pesante e temono vendette anche perché diversi di loro si sono accaniti contro gli ucraini rimasti in quei luoghi. Stanno emergendo prove di eliminazioni e torture anche nelle aree appena liberate nell'area di Kherson.

- MISSILI RUSSI  A metà pomeriggio salve di missili russi sono stati lanciati contro alcune città ucraine. E' intervenuta la difesa antiaerea che ha abbattuto una parte dei missili da crociera ma a Kiev sono stati colpiti due blocchi abitativi.

Cannoneggiamenti su tutto il fronte attivo, molto meno lungo il Dnipro. Mosca ha addirittura dichiarato di aver abbandonato Nova Kakhovka, cosa strana perché vi si trova la famosa diga e dovrebbe essere ben presidiata. 

Ulteriori notizie indicano come missili siano stati lanciati contro altre città, come Leopoli, Odessa, Vinnytsia e altre località ma talvolta tutte le armi sono state intercettate dai difensori. 

Sembra che i russi abbiano lanciato 100 missili da crociera, il massimo mai utilizzato in un giorno, più degli 84 che erano stati lanciati lo scorso 10 ottobre. Bisogna dire che la maggior parte sono stati abbattuti dai sistemi difensivi. Presa di mira le infrastrutture elettriche.

Ricordiamo che anche la Russia ha una rete elettrica vulnerabile e presto potrebbe essere ricambiata con la stessa moneta, magari in pieno inverno. 

 Breaking News

- MISSILE RUSSO FA VITTIME IN POLONIA Un missile russo ha colpito un villaggio polacco, quello di Przwodow,  facendo due vittime. Attendiamo nuove informazioni.  

- STATO DI ALLARME I due missili russi caduti in Polonia stanno provocando grande allarme. Il Consiglio di Difesa e il Governo polacchi si sono riuniti in rapida successione mentre le forze NATO dell'area sono in allarme. Se sono stati due i missili che hanno colpito, l'ipotesi del "fatto casuale" è molto remota così come quella del missile "deviato" dalla reazione antiaerea ucraina. Ricordiamo che oggi Mosca ha lanciato oltre 100 missili contro l'Ucraina in una vera e propria offensiva, nonostante si parlasse di trattative. Ipotesi che oggi scompare totalmente, almeno per ora.

Nostre fonti indicano come il dispositivo difensivo NATO si sia allertato non solo per proteggere la Polonia ma anche altri paesi. Ricordiamo che l'Italia ha 4 TYPHOON in Polonia e 100 militari dell'Aeronautica mentre l'Esercito ha un battle group in Lettonia, è alla testa della missione NATO in Bulgaria e ha truppe, essenzialmente reparti alpini in Ungheria.

- IL CREMLINO STRILLA ALLA "PROVOCAZIONE" A peggiorare la situazione sono le fonti ufficiali russe, che negano ogni coinvolgimento e parlano di una "provocazione"! Non serve alcun commento a certe affermazioni, false come false sono state quelle che l'hanno preceduta, dal 2014 ad oggi, tanto per essere chiari.

- I DETTAGLI DELL'ATTACCO MISSILISTICO I russi hanno iniziato a lanciare missili da crociera dalle 14.30. Nel dettaglio:

14 quadriturbina Tupolev Tu.95 hanno lanciato 70 missili Kh-101/Kh-555 da un'area a nord del Mar Caspio.

La Marina russa ha lanciato 20 missili KALIBER da unità a sud della Crimea.

Inoltre sono stati utilizzati 10 droni iraniani Shahed 131/136.

La difesa antiaerea ha abbattuto 73 missili e tutti i droni iraniani più un piccolo drone tattico russo ORION.

- POLONIA IN STATO DI ALLARME Le Forze Armate polacche sono state poste in stato di allarme in modo precauzionale. Il presidente Biden ha chiamato il collega polacco dall'Indonesia mentre vi è stato un colloquio telefonico anche con Zelensky.

Le indagini in corso dovranno accertare di che missile si tratta e chi l'ha lanciato, esistendo precisi tracciati radar. Al momento non si può escludere che si tratti di un missile dell'antiaerea ucraina ma neppure che sia stato lanciato da una postazione russa in Bielorussia, dato che entrambi i contendenti utilizzano le stesse armi antiaeree spesso.

- INCONTRO FRA CAPI DELL'INTELLIGENCE I responsabili dell'GSB e della CIA si sono incontrati ieri ad Amjara, segno evidente che certi canali sono aperti.