Speciale Guerra in Ucraina
AGGIORNAMENTI 28 NOVEMBRE (279° giorno)
- CANNONEGGIAMENTI E RAZZI MA NIENTE MISSILI Proseguono, seppur in forma meno intensa rispetto alle settimane precedenti, i bombardamenti russi a cui l'artiglieria ucraina cerca di rsipondere con fuoco di controbatteria decisamente efficace. In questi autentici duelli, è stato danneggiato il primo semovente tedesco PzH.2000 dopo 4 mesi d'intenso impiego; danni non particolarmente seri ma che richiedono il cambio della canna. Una parte di questi semoventi sono in manutenzione all'estero proprio perché sono stati utilizzati in modo molto intenso e con ottimi risultati. Intanto gli Stati Uniti stanno allestendo in Polonia un centro per la manutenzione dei pezzi da 155/39 mm M-777, di cui sno stati forniti 144 esemplari da USA (principalmente), Canada e Australia.
La mancanza di lanci di missili indica come effettivamente Mosca abbia dei problemi nel loro approvvigionamento mentre in Ucraina si sta creando una nuova difesa contro queste armi almeno intorno agli obiettivi principali.
- MINISTRI DEGLI ESTERI A KIEV I ministri degli esteri di Finlandia, Svezia, Norvegia Estonia, Lettonia, Lituania ed Islanda hanno visitato Kiev, portando il loro supporto alla lotta contro l'invasione russa. La presenza di ben 7 ministri degli esteri di paesi dell'Europa settentrionale, è un chiaro sostegno a Kiev mentre prosegue il flusso dei rifornimenti e ora anche di equipaggiamenti per alleviare i problemi della popolazione, in particolare quelli dovuti alla ancanza di energia elettricacausa gli attacchi russi.
- IL VATICANO COME MEDIATORE? Mosca si è detta disponibile per una mediazione del Vaticano nel conflitto susseguente l'invasione russa dell'Ucraina. La cosa è strana perché i rapporti con Mosca non sono mai stati buoni anche dopo la fine dell'Unbione Sovietica. In particolare vi sono stati anche problemi con il patriarcato d Mosca. Questa improvvisa apertura potrebbe indicare la necessità di Mosca per una tregua, magar per riorganizzare le forze in un momento problematico per le forze russe. Il Papa si è detto pronto per una visita in entrambe le capitali, ricordando che una parte consistente della popolazione ucraina (seppur minoritaria rispetto alla componente orotodossa), è fedele a Roma. In Ucraina, visto l'appoggio palese che il patriarcato di Mosca ha dato all'invasione dell'Ucraina (iniziata nel 2014), si è formata una chiesa ortodossa separata dal patriarcato di Mosca, creando ulteriori attriti.
AGGIORNAMENTO
Una critica del Papa alla Russia, relativa al suo comportamento in Ucraina, ha subito provocato una reazione dra di Mosca per cui una mediazione sembra molto difficile.
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