sabato 29 febbraio 2020

CONTRATTACCO DEI RIBELLI A SUD DI IDLIB 

Le forze ribelli, appoggiate dall'artiglieria e dai droni turchi, hanno contrattaccato nell'estremità meridionale del fronte, riconquistando 3-4 chilometri di terreno e infliggendo perdite sensibilia ll'avversario, incluso le due brigate dei Guardiani della Rivoluzione che vi operano (la FATYMIOUN e la ZAINABUIOUM) che hanno ammesso la perdita di 21 combattenti. I loro funerali si terranno il 5 marzo in Iran. Fra le perdite delle forze di damasco, oltre ad almeno ad un semovente antiaereo PANSIR S1, anche due autocannoni, colpiti con munizionamento di precisione.
I velivoli di Damasco e quelli russi sembrano essere spariti dai cieli della battaglia, temendo per la presenza dell'antiaerea turca e dei caccia di Damasco. Questo potrebbe essere un fattore decisivo. Ora bisognerà vedere quale saranno le mosse future. 

SI SPARA ANCORA NEL DONBAS
 
 
Anche se vi viene data scarsissima attenxzione, non bisogna dimenticare che sul frnte del Donbas si spara ancora. Due giorni or sono, si è avuta una vittima ucraina e tutti i giorni vi sono feriti, per cui la crisi è lungi dall'essere stata risolta, nonosatante l'atteggimento del nuovo presidente della repubblica ucraino. Zelensky.
Intanto Kiev ha ordinato un altra partita di missili JAVELIN statunitensi, per rnforzare i suoi reparti. Le criticità maggiori sono però nei cieli e in mare.




CONTROFFENSIVA TURCA IN SIRIA

Dopo che l'ultima salva di bombardamenti sulla provincia di idlib ha causato 33 vittime tra i soldati turchi stanziati nei pressi della cittadina siriana, il governo di Ankara ha annunciato di aver attaccato oltre 200 obbiettivi appartenenti all'esercito Siriano. 
L'impennata di violenza rischia non solo di allargare la portata degli scontri, già ai massimi negli ultimi mesi, ma porta con sè il rischio di uno scontro diretto tra Turchia e Russia, i due maggiori player internazionali operanti in Siria su parti contrapposte.
Le due potenze per il momento hanno evitato il peggio grazie ad una serie di accordi al vertice ma, con la caduta sul campo di soldati turchi, il rapporto diretto tra Ankara e Mosca potrebbe non bastare. 
Il rischio di un conflitto tra Turchia e Russia è ulteriormente preoccupante soprattuto se si considera la posizione che dovrebbero assumere gli alleati turchi, soprattutto nell'ambito NATO: se la Turchia si appellase all'Articolo 5 della carta Atlantica e non dovesse ricevere il supporto chiesto (opzione tutt'altro che improbabile visto lo stato dei rapporti transatlatici), verrebbe meno tutto l'impianto su cui si regge la NATO. Per questo è indispensabile evitare l'escalation in Siria, possibilmente con un intervento di più ampio respiro internazionale possibile, in modo da contenere il più possibile azioni unilaterali che rischirebbero di allargare il conflitto.
Un ulteriore strumento con cui la Turchia sta mettendo pressione ai suoi alleati europei è quello dei migranti: ancora una volta la Turchia minaccia di lasciar passare milioni di rifugiati presenti sul suo territorio verso la UE, in contravvenzione dell'accordo firmato nel 2016.
ACCORDO FRA STATI UNITI E TALEBANI
 
 
A Doha, in Qatar, è stato firmato l'accordo fra Stati Uniti e talebani. I primi si ritireranno dall'Afghanistan nei prossimi 14 mesi mentre i secondi non daranno appoggio ai terroristi.
Resta da vedere che cosa avverrà realmente nel paese, in quanto vi è la presenza delle forze governative e i talebani potrebbero tentare di ripetere quanto fatto dai comunisti in Vietnam dove, dopo gli accordi del 1973, nel 1975 lanciarono l'offensiva generale e presero il potere.
Ovviamente rientreranno anche i militari italiani, impegnati in una missione che partì nel dicembre del 2001. La missione nel paese asiatico era per l'Italia quella più costosa, avendo fatto regisrare anche diverse perdite nel corso degli anni.
Anche i talebani hanno subito perdite spaventose e anche loro avevano dei problemi di tenuta. Il supporto alla loro causa è presente in alcune aree ma difficilmente troverebbero spazi nei centri urbani.
Osserveremo con attenzione lo svolgersi della situazione. Per ora la conflittualità sembra essersi decisamente attenuata. 

venerdì 28 febbraio 2020

Breaking News

L'INTERVENTO TURCO IN SIRIA

Ankara ha rivendicato l'uccisione di circa 300 soldati siriani, tramite azione della sua artiglieria (razzi inclusi) ma anche dei suoi velivoli che hanno distrutto, per esempio, almeno una postazione di semovente antiaereo PANSIR S1. I velivoli turchi hanno colpito, con missili, anche un paio di aeroporti a decine di chilometri dal fronte.
Le truppe di Assad sono avanzate nella parte occidentale del fronte a sud di Idlib ma i turchi e i loro alleati hanno contrattaccato a occidente della stessa localita, sfruttando l'appoggio dell'artiglieria turca, dopo aver ricevuto rifornimenti. I rischi di una crisi molto grave sono veramente alti.

giovedì 27 febbraio 2020

BREAKING NEWS 

SCONTRO IN CAMPO APERTO IN SIRIA 


Siamo oramai allo scontro in campo aperto fra Turchia e forze siriane, russe e altri alleati, ad iniziare dall'Iran, sul territorio siriano. La Turchia ammette la perdita di 33 militari e la sua artigliria, inclusi i lanciarazzi, è intervenuta in modo pesante per fermare l'offensiva delle forze nemiche che hanno costretti i ribelli ad abbandonare la parte meridionale delle zone che ancora controllavano fra Hama e Idlib, per una profondità da sud verso nord di circa 15 chilometri.
Ankara ha chiesto una riunione urgente della NATO mentre la sua artiglieria ha bombardato estesamente la zona a nord di Aleppo, dove operano forze kurde e di Damasco.
Le forze turche dovrebbero aver abbandonato i posti di osservazione che erano rimasti sul posto anche dopo che le truppe di Damasco avevano riconquistato certe zone, segno che non si voleva mantenere piccoli reparti completamente isolati e non rifornibili.
La tensione è altissima e si combatte duramente anche a oriente di Idlib, dove i ribelli, con l'appoggio turco, hanno anche contrattaccato e hanno ripreso il controllo di circa 15 chilometri della statale M5 che da Hama raggiunge Aleppo da meridione.
 I rischi di uno scontro ancora più vasto crescono e ovviamente seguiremo l'evolversi della situazione.



I RIBELLI ABBANDONANO LA ZONA MERIDIONALE 


Le forze ribelli siriane hanno abbandonato tutta l'area meridionale della zona che ancora controllavano, fra Idlib e Hama. Evidentemente temevano di essere tagliati fuori dall'offensiva delle forze di Damasco che, evidentemente, vogliono chiudere la partita. 
Nella notte l'artiglieria turca ha aperto un intenso fuoco, duellando con quella siriana mentre proseguono gli attacchi aerei russi.
Resta da vedere che cosa faranno i turch davanti a questi nuovi sviluppi mentre sale a 29 il numero ufficiale delle loro vittime.I russi parlano addirittura di un attacco con razzi alla loro grande base aerea di Latakia, con armi provenienti dall'interno del confine turco.

mercoledì 26 febbraio 2020

FORTI COMBATTIMENTI IN SIRIA 


Se ne parla poco ma in Siria sono in corso violenti combattimenti. A oriente di Idlib i ribelli, con l'appoggio turco, hanno contrattaccato e sono avnzati fino a tagliare di nuovo la statale M5 che da Hama va ad Aleppo. Si tratta di un avanzata di 5-7 chilometri e conferma le avanzate rapide.
I governativi hanno attaccato in forze la parte merdionale dei territori ancora sotto il controllo dei ribelli, avanzando di 4-6 chilometri su di un fronte piuttosto ampio. Si registrano anche due militari di Ankara uccisi mentre i ribelli hanno lanciato un missileantiaereo spalleggiabile, evidentemente fornito dalla Turchia. L'arma ha fallito il bersaglio ma una difesa antiaerea costringerebbe i velivoli siriani e russi ad una maggior prudenza.
Quasi completa la tregua (armata) nel resto del paese.

LA WAGNER SI SAREBBE RITIRATA DALLA LIBIA 


La società russa di PMC russa Wagner avrebbe ritirato il suo personale dalla Libia, dove appoggiava le forze nazionaliste. Lo si è appreso da alcune fonti. Resta da verificare la notizia e vedere se i dipendenti della Wagner non sono rimasti sotto un'altra società sempre del settore.
Intanto i colloqui di pace a Ginevra, che sembravano naufragati, sono ripresi. 
La produzione di petrolio rimane sempre molto bassa, intorno ai 175.000 barili al giorno.

martedì 25 febbraio 2020

SIRIA: AGGIORNAMENTO 


Le forze ribelli hanno lanciato dei contrattacchi a oriente di Idlib, riprendendo piccoli tratti di fronte e del villaggio di Nerab. I governativi sono avanzati nell'estremità meridionale del fronte, in particolare sul lato orientale, avanzando anche per 10 chilometri, sempre con un imponente appoggio aereo.
Al momento i reparti turchi non sono coinvolti nei combattimenti.

 

lunedì 24 febbraio 2020

IL SINDACO DI PRATO RESPINGE 600 CINESI 
CHE VOLEVANO RIENTRARE IN CITTA' 

Il sindaco del PD di Prato ha respinto, senza tanti giri di parole, 600 cinesi residenti a Prato (residenti a Prato!) che intendevano rientrare nella città dove abitano, dato che attualmente si trovano in Cina.
Si erano offerti di fare una quarantena spontanea e qualcuno era andato per loro in cerca di un luogo adatto. Sta di fatto che davanti a questa ipotesi, l'esponente del PD ha bloccato l'inziativa, sapendo che se fossero sorti dei problemi  suoi citadini l'avrebbero spellato vivo. Sarà mica un "fascioleghista"? 
Intanto si moltiplicano i paesi che bloccano i voli dall'Italia. Uno degli ultimi è la Tunisia.

LIBIA: FALLITA LA TRATTATIVA
 
 
E' fallita, fra accuse reciproche, la trattativa sulla Libia che era in corso a Ginevra. I combattimenti in pratica non si sono mai fermati per cui siamo giunti ad un punto morto.

L'8° REGGIMENTO GENIO PARACADUTISTI  
E L'EMERGENZA VIRUS
 
 
Elementi dell'8° Reggimento Genio paracadutisti di Legnago sono stati schierati nell'area di Vo Eugano per l'emergenza virus. Si tratta di militari preparati ed equipaggiati che sicuramente daranno un contributo alla soluzione del problema. Si tratta di risorse valide e non si comprende perché non utilizzarle. Ricordiamo come tutto il personale sia in grado di utilizzare, se necessario, certo equipaggiamento. I paracadutisti, veterani di tante missioni, sanno come difendersi anche da questo tipo d'insidie, spesso presenti in zona d'operazione.

ACCORDO PER L'AFGHANISTA 



Il 29 febbraio sara firmato un accordo fra talebani e Stati Uniti, per una tregua in Afghanistan. Sarebbe un passo importante ma poi bisogna vedere l'attuazione pratica, non facile anche perché alcune componenti faranno di tutto per far fallire l'accordo.
Intanto a Herat si è registrato il primo caso di corona virus.

domenica 23 febbraio 2020

MISSILI SULLA SIRIA E GAZA 

Sono stati lanciati alcuni missili da velivoli israeliani verso bersagli in Siria. L'amtiaerea di Damasco ha aperto il fuoco ma non si hanno notizie certe circa l'esito dell'azione, rivoltà verso gruppi radicali islamisti. 
Sono stati colpiti anche bersagli nella Striscia di Gaza dopo che da questo territorio sono stati lanciati dei razzi.

SIRIA: AGGIORNAMENTO 
 
 
Oggi si sonoregistrati siprattutto bombardamenti aerei a oriente di Idlib, anche nei pressi di colonne corazzate e blindate turche. Non è chiaro se si sia trattato di colpi che hanno mancato il bersaglio o, più probabilmente, di un energico avvertimento.
Alcuni militari turchi sono rimasti feriti dal tiro dell'artiglieria di Damasco.
Tensione sempre molta alta; se non altissima. Preoccupa il confronto diretto fra turchi e russi.

sabato 22 febbraio 2020

CORONA VIRUS: 11 COMUNI BLOCCATI.
INTERVENGONO ANCHE I MILITARI 


Con ritardo imperdonabile i governo ha preso misure urgenti, dopo che il corona virus si è diffuso nel lodigiano e nel Veneto, come è ben noto.
Per contenere il contagio, interverranno anche i militari anche per bloccare certi spostamenti. I militari hanno sistemi di protezione, cura e disinsfestazione particolarmente elevate.
Le pene per chi non rispetta certe misure e provoca la diffusione del virus, sono molto alte e aarivano fino all'ergastolo.Un tempo arrivavano fino alla pena di morte, giusto per capire che misure venivano prese contro queste minacce (Articolo 438 del Codice Penale).

Speciale Libia

AGGIORNAMENTO LIBIA
Le forze nazionaliste hanno colpito l'area nei pressi del punto di partenza del gasdotto verso l'Italia a Melillah, la vicina città di Zuara e il punto di passaggio costiro al confine con la Tunisia. Una zona che era rimasta relativamente tranquilla.
Combattimenti anche 30 km a sud-est della capitale.

AGGIORNAMENTO SIRIA 
 
 
Sostanzialmente oggi è stata una giornata di duelli d'artiglieria e attacchi aerei nella Siria nord-occidentale. Anche l'artiglieria turca si è fatta sentire e la tensione rimane molto alta. I fronti sembrano essersi bloccati.

BREAKING NEWS 

AFGHANISTAN: TREGUA DA MEZZANOTTE


Dopo lunghe trattative vi è un accordo di tregua fra forze governative, la coalizione alleata e i miliziani talebani, in vigore dalle 24.00.
La notizia è importante ma bisognerà vedere se effettivamente cesseranno da tutte le parti. Di sicuro non smetteranno di combattere altri tre gruppi di miliziani integralisti che operano in Afghanistan, fra cui il ramo locale di Daesh.
CORONAVIRUS IN ITALIA:
L'ASSENZA DI UN CORDONE SANITARIO  


Si sono registrati i primi casi di coronavirus in Italia, con casi di trasmissione secondaria. Questo è un grosso problema dovuto al fatto che il governo e l'Europa non hanno fatto quello che era opportuno fare, vale  dire stendere un cordone sanitario per contenere una epidemia vasta e insidiosa.
Per evitare gravissime conseguenze sanitarie ed economiche, bisogna attuare una strategia a cui i militari, che hanno reparti e mezzi appositi, possono dare un contributo molto importante.  
L'Esercito dispone del 7° Reggimento CBRN e a Civitavecchia vi è una scuola interforze CBRN, dove esistono le strutture per addestrare il personale civile e militare. 
Fra le altre cose, in Italia si realizzano ottimi apparati per la bonivica NBRC come quelle realizzate dalla Cristanini (che produce anche liquidi appositi) e si possono produrre mascherine e maschere antigas per le situazioni più pericolose.
Intanto è rientrato il KC-767 che, dopo uno scalo a Berlino dove ha sbarcato cittadini di altri paesi europei, ha riportato a Pratica di Mare gli italiani che provengono dalla nave da crociera bloccata a Yokohama, con oltre 600 casi di contagio a bordo, con il comandante e alcuni membri d'equipaggio italiani.

venerdì 21 febbraio 2020

SIRIA: SALE IL COINVOLGIMENTO TURCO

Il coinvolgimento turco nelle oeprazioni in Siria cresce ancora. Sono scherati mezzi corazzati e ieri i turchi hanno lanciato un missile spalleggiabile STINGER contro un bombardiere Sukhoi Su.24 russo, senza colpirlo. Sicuramente i velivoli russi e quelli siriani saranno d'ora in poi più prudenti vista la presenza di queste difese. 
In pratica siamo di fronte ad un uno scontro diretto fra russi e turchi, carico di conseguenze. 
Intanto si è appreso che parte dei caduti in Iraq erano sciiti di provenienza pachistana. Sono stati sepolti a Quom 11 di questi miliziani.

NAVE GORGONA RIENTRA NEL PORTO DI TRIPOLI  


La nave Gorgona della Marina Militare è rientrata nella base navale di Abu Sitta, nel porto di Tripoli, poche ore dopo che lo aveva lasciato visto che le forze nazionaliste tiravano su un mercantile turco che stava sbarcando armamenti nella parte occidentale del porto.
La nave aveva lasciato Tripoli dopo il bombardamento messo in atto dall'esercito di Haftar proprio sul porto della capitale libica.
Il vascello, che, oltre all'equipaggio, ospita a bordo personale del reggimento San Marco, si trova in missione a contrasto dell'immigrazione clandestina, provvedendo alla manutenzione delle motovedette ex italiane.
 

giovedì 20 febbraio 2020

I TURCHI UCCIDONO 50 MILITARI SIRIANI
Il ministro della dfesa turco ha rivendicato l'uccisione di 50 militari sirian durante le operazioni odierne, con una pesante crescita nel livello di scontro nel conflitto, ormai giunto al suo decimo anno.
Sempre oggi due militari turchi sono stati uccisi nel corso di un attacco aereo russo, conferma che la presenza di vari belligeranti è sempre più pericolosa.
Ankara ha schierato in Siria nell'area di Idlib 15.000 militari e molti mezzi pesanti.

mercoledì 19 febbraio 2020

SIRIA: AGGIORNAMENTO


L'avanzata delle forze di Damasco e dei suoi alleati sembra essersi fermata. Il fronte è stato spostato a circa 10 km da Aleppo, ponendo praticamente fine ad una situazione molto delicata, che si protraeva da anni, con le forze ribelli posizionate all'estrema periferia occidentale della grande città, al centro di duri e lunghi combattimenti.
Il fronte più a sud e anch'esso immobile mentre l'artiglieria e i velivoli sono sempre in azione anche se non con l'intensità (alta) dei giorni scorsi. I reparti turchi continuano a dispiegarsi e in pratica qualsiasi avanzata porterebbe ad ingaggi diretti, molto pericolosi.
Il numero dei profughi è di alcune centinaia di migliaia e sta creando una nuova emergenza, di cui ben pochi parlano. 

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 18.00
Nel pomeriggi i sono accesi nuovi combattimenti, con l'intervento dell'artiglieria turca. In particolare sono state colpite posizioni dell'artiglieria siriana a oriente di Saraqib e della Statale 5, circa 10 km otre le linee delle forze di Assad.
DECOLLATO IL KC-767 PER L'ESTREMO ORIENTE 


E decollato per il Giappone il KC-767 del 14° stormo di Pratica di mare che dovrà riportare in Italia alcuni cittadini italiani e altri cittadini europei. A bordo saranno adottate particolari misure preventive per evitare il diffondersi di virus. Gli italiani provengono dalla grande nave da crociera ferma a Yokohama, provenente dalla Cina, a bordo della quale si è sviluppato una forte forma di contagio da corona virus, che ha per ora riguardato oltre 600 persone. Il comandante e parte dell'equipaggio sono italiani e il comandante rimarrà a bordo fino alla fine dell'evacuazione, operazione che si prospetta ancora lunga.
Il volo sanitario è possibile data alla disponibilità del vettore adeguato, con vari equipaggimaenti, completato da personale specializzato. 
Senza un velivolo adeguato, equipaggimenti e personale adeguato, questo tipo di operazioni non sarebbe possibile. Di questo bisogna ricordarsi quando si deve decidere certi bilanci.

"SPORTELLATE" FRA RUSSI E STATUNITENSI IN SIRIA

Tensione fra una colonna russa nella Siria nord-orientale, e una colonna militare statunitense che la prima voleva superare, cosa che è poco amichevole non tanto per motivi d'orgoglio quando ogni capo colonna sa che non deve frammetare le sue forze. Un mezzo blindato russo ha superato (a destra) l'ultimo mezzo della colonna USA (un MAXPRO) ma poi voleva superare un più picolo M-ATV, il quale si è opposto, spingendolo poi fuori sreada, senza conseguenze per il mezzo.
Questi pattugliament "incrociati" sono sempre piuttosto a rischio e forieri di problemi.

UN CADUTO UCRAINO NEL DONBAS 



Un militare ucraino è stato ucciso e 4 sono rimasti feriti nel corso dei 22 scontri a fuoco che si sono registrati ieri in quella zona.
Erano alcun giorni che non si segnalavano vittime in quel teatro di operazioni. I russi e i filo-russi non segnalano le loro perdite militari..
 
 
 

RALLENTATI I COMBATTIMENTI 
AD OCCIDENTE DI ALEPPO 


I combattimenti a occidente di Aleppo questa mattina sono nettamente calati d'intensità.
Fopo le operazioni di queste settimane, si è aggravata la crisi umanitaria, con circa 800.000 civili costretti ad abbandonare le zone in cui si trovavano, con conseguenze ancora una volta drammatiche.

COLPITO IL PORTO DI TRIPOLI  


Il 18 febbraio il porto di Tripoli è stato colpito dall'artiglieria nazionalista mentre si scaricavano armi ed equipaggiamenti da una nave mercantile turca. Si è sviluppato un forte incendio nelle immediate vicinanze dell'unità turca. Non si hanno notizie circa i danni arrecati.
La nave di Ankara era attraccata nel porto commerciale, nella parte occidentale, mentre ricordiamo che nella parte orientale vi è il porto militare dove si trova tutt'ora una unità della marina Militare italiana.
Di quanto avvenuto. documentato anche da video, non è stata fatta parola su quasi nessuno degli organi di stampa italiani. Eppure in questi giorni si parlava proprio del blocco del flusso di armi verso la Libia. Incredibile!

martedì 18 febbraio 2020

ENNESIMA CASTRONERIA:
LA GUERRA IN LIBIA CONDOTTA
CON LE ARMI ITALIANE 



"Diciamo la verità! La guerra in Libia è condotta con le armi italiane!". Questa la perentoria affermazione fatta da un signore su una rete RAI, noto e spesso presente in video per essere un sociologo.
Noi pensavamo  di essere abbastanza dentro all'argomento e invece ci voleva il suo arguto spirito di ricerca per scoprire che i carri T-55 sono fatti a Viareggio (e pensare che noi pensavamo che a Viareggio vì facessero solo i carri per il carnevale), le binate da 23 mm ZU-23-2 sono realizzate a Campione d'Italia, e i pezzi D30 da 122 mm escono da una fabbrica in caverna sulla Sila e il munizionamento viene prodotto a Lamporecchio, con le bombe che escono da impianti in Alto Adige, vanto degli altoatesini di lingua tedesca, notoriamente esperti nel settore.
Certo, a noi che siamo stati sul posto, non ci è sfuggito la presenza delle M12 di quando Moro aveva rapporti anche con Gheddafi (ante 1975), che ci sono i rimasugli di 200 semoventi PALMARIA giunti successvamente, ma affermare che in Libia ci si affronta con armi italiane è una roboante castroneria.
Figuriamoci se il sociologo ha idea delle navi turche che sbarcano armi pesanti a Tripoli, del flusso di aeei da trasporto e via proseguendo. Per qualcuno dei nostri compatrioti, rimaniamo una "potenza coloniale", popolata da "mercanti di morte", mentre Cina, Russia, Corea del Nord, Cuba e compagnia cantante, esportano solo prodotti umanitari.

ATTACCO SAUDITA A MERCANTILE
Un elicottero APACHE saudita ha colpito con missili un piccolo mercantile nei pressi del porto mercantile di Mahra, sulla costa settentrionale dello Yemn, non lontano dal confine con l'Oman. Con tutta probabilità l'unità era impegnata nel contrabbando di armi, dirette verso i gruppi terroristici di Al-Qaeda che operano nel paese o i ribelli houthi. Il carico con ogni probabilità proveniva dall'Iran.
Probabilmente l'intelligence ha fornito importanti informazioni per individuare il carico clandestino a bordo, magari in collaborazione con servizi di paesi alleati. 
Da segnalare che nell'ultimo mese si tratta del nono carico intercettato, sempre a bordo di piccole unità.

lunedì 17 febbraio 2020

FINISCE L'OPERAZIONE SOPHIA, 
PARTIRA' UNA NUOVA MISSIONE EUROPEA
Il 31 marzo terminerà l'Operazione SOPHIA in Mediterraneo, a largo delle coste libiche. Ne partirà una nuova ma ancora i lineamenti sono incerti e non mancano i problemi. Tanto per cominciare l'atteggiamento verso i clandestini che tentano di sbarcare in Italia e a Malta. Di maio ha detto che se; "I flussi aumenteranno, la missione potrebbe essere sospesa".  Con le navi a largo delle coste libiche, certo che i flussi aumenteranno. Secondo di poi vi è il problema dell'embargo alle forniture di armi alle fazioni che si combattono in Libia. Si parla di controlli navali e aerei, attività necessaria in quanto tutti hanno assistito al traffico di armi, incluse quelle pesanti, che si è registrato, con tanto di filmati eloquenti. Sicuramente nascerebbero problemi con la Turchia che ha inviato navi cariche di armi pesanti per puntellare la posizione delle milizie alleate del Governo di Accordo Nazionale, formalmente capeggiato da Sarraj.
L'impressione che l'Unione Europea esiti dal prendersi responsabilità concrete, come al solito, anche per un conflitto alle porte di casa. 

PRECISAZIONE
Sembra che, per evitare di avere a che fare con i traffici dei clandestini, la missione aeronavale dovrebbe svolgersi in sostanza lungo le coste della Cirenaica, controllata dalle forze nazionaliste di haftar, lasciando "incustodita" la costa della Tripolitania ancora sotto il controllo del GNA e dove arrivano le armi dalla Turchia. 
Questo significherebbe lo schierarsi con una delle parti e il fallimento in partenza  della missione. La speranza è che la precisazione non sia corretta ma frutto di errori di comunicazione.

GROSSA OFFENSIVA AD OCCIDENTE DI ALEPPO 


Le forze governative hanno lanciato una importante offensiva asubito a occidente di Aleppo, guadagnando una mezza dozzina di chilometri e occupando vari villaggi, sempre appoggiati dall'aria, in particolare dai velivoli russi. Sembra che le forze ribelli non riescano a sviluppare un'azione di contenimento adeguata mentre, più a occidente, stanno affluendo ingenti reparti turchi. 
Le forze di Assad hanno assunto il controllo di alcuni villaggi a nord di Aleppo, dove vi erano reparti kurdi, senza che avvenissero combattimenti.
Le forze governative hanno allontanato di non pochi chilomemtri le varie milizie dalla città, dato che il fronte passava prima alla sua periferia occidentale. 
Si è calmato in fronte di Idlib, da dicembre al centro di forti scontri. I turchi si sono posizionati in forze nell'area.

domenica 16 febbraio 2020

RAZZI CONTRO L'AMBASCIATA USA IN IRAQ
 
 
Alcuni razzi sono statti lanciati contro l'ambasciata USA n Ieaq, Per ora non si hanno dati circa eventuali vittime.

AVANZATA A OVEST DI ALEPPO
 
 

Le forze di Damasco hanno conquistato terreno a ovest di Aleppo, dove si combatte da diversi giorni, con il largo impiego di artiglieria e velivoli. Praticamente la statale M5 è sotto controllo dei governativi ma Ankara anche qui sta facendo affluire ingenti rionforzi.

ABBATTUTO UN TORNADO SAUDITA IN YEMEN 


Oggi è stato abbattuto un velivolo TORNADO della Reale Aeronautica Saudita, circa 70 chilometri a nord-est della capitale dello Yemen.Non si hanno notizie certte circa la sorte dei due membri dell'equipaggio.

AFGHANISTAN: ACCORDO TRA USA E TALEBANI

Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver firmato una tregua delle ostilità di sette giorni con i rappresentanti dei Talebani.
I negoziati, che si erano arenati lo scorso settembre, rientrano nel piano dell'amministrazione americana per un ritiro delle truppe dal paese, in coincidenza con una riconciliazione interna che, secondo i piani, porterebbe alla legittimizzazione dei Talebani all'interno della struttura amministrativa del paese.
Il Segretario della Difesa Esper ha però annunciato che non vi è ancora nessun piano concreto di ritiro delle truppe dall'Afghanistan, e che tale eventualità verra presa in considerazione solo con il proseguimento dei negoziati.
 
RINASCITA DELL'ISIS IN SIRIA?

Le forze del cosiddetto stato islamico sono ormai state da tempo sconfitte sul campo. La minaccia dal punto di vista strettamente militare che l'ISIS rappresentava è stata ormai da tempo elimanata dallo sforzo internazionale creatosi per combatterla.
Esistono ancora delle cellule ISIS cheoperano sia in Siria e In Iraq che rischiano in ogni momento di rialzare la testa, costringendo a tenre sempre alta la guardia.
Proprio in Siria, nei pressi della citta di Homs, l'ISIS ha rivendicato un attacco contro una postazione del governo siriano con un ordigno esplosivo. Non si registrano feriti.
 
SIRIA: OFFENSIVA DA ENTRAMBE LE PARI 
MA IL FRONTE RESTA FERMO 


Nonostante sia le forze ribelli siriane che quelle governative si stiano impegnando con ingenti forze e mezzi contro gli avversari, la situazione sul campo sembra rimanere invariata per il momento.
Le forze governative siriane hanno intrapreso un intenso bombardamento sulla città di Jericho, a sud di Idlib. Si tratta di uno sforzo congiunto da parte dell'esercito di Assad nel tentativo di colpire gli avversari su due fronti, sia da sud che da nord est.
Nel frattempo proprio nella parte occidentale della provincia, le truppe supportate dalla Turchua hanno riconquistato alcuni villaggi ad ovest di Aleppo che erano stati persi negli ultimi giorni.
Se la strategia di logoramento messa in atto dal governo siriano nelleultime settimane non si è rivelata vincente, sembra altrettanto vero che neanche il tentativo di attacco su fronti diversi abbia portato a risultati tangibili.
 

venerdì 14 febbraio 2020

SIRIA: ATTACCO ISRAELIANO 


La scorsa notte missili, probabilmente aviolanciati, sono stati lanciati da Isaele contro bersagli nei dintorni di Damasco, con tutta probabilità legati alla presenza iraniana nel paese. Il bilancio ufficioso per ora parla di quattro militari iraniani e tre siriani uccisi, oltre a diversi feriti. La difesa contraerea siriana è entrata in azione ma non se ne conosce la reale efficacia. Quella russa si è astenuta dal lanciare i missili.
Israele prosegue la sua campagna volta a contrastare la presenza iraniana in Siria. 
Intanto il Parlamento siriano, che ovviamente non è eletto regolarmente da anni per il conflitto in corso dal 2011, ha riconosciuto il genocidio armeno ai tempi dell'Impero ottomano, giusto per rimarcare l'avversione ad Ankara.




giovedì 13 febbraio 2020

SEQUESTRATE ARMI IRANIANE 
DIRETTE NELLO YEMEN
 
 
La USS NORMANDY ha intercettato nel mar arabico un piccolo sambuco. A bordo sono stati rinvenuti tre missili terra-aria, 150 razzi anticarro RPG-7 di costruzione iranana, visori e componenti per UAV oltre a molte altre armi, il tutto diretto nlle milizie houthi nello Yemen.
Si stanno intensificando i controlli per interrompere questo flusso di armi che alimenta il conflitto.
I sambuchi possono mischiarsi all'inenso traffico navale lungo le coste arabe e del Mar Rosso, molto meglio che non unità maggiori.

LE TRUPPE DEL MALI TORNANO A KIDAL
 
 
Dopo 6 anni le truppe del Mali sono tornate, grazie anche all'appoggio internazionale, nella cittadina di Kidal, abbandonata nel 2014 sotto la pressione delle milizie separatister tuareg.
Si tratta di un importante passo per riprendere il controllo del territorio nazionale, dove per troppo tempo hanno scorrazzato liberamente bande di miliziani appartenent a vari gruppi, inclusi quelli radicali.

Speciale Guerra in Libia 

DI MAIO A TRIPOLI E BENGASI 

Il ministro degli Esteri Di Maio si è recato in visita ieri a Tripoli e oggi  Bengasi, dove ha incontrato le rispettive dirigenze, per vedere di ottenere dei passi avanti per una soluzione.
Dubitiao che abbia ottenuto dei risultati concreti vista la complessità del problema. 
Vi sono stati scontri in città e colpi sull'areoporto di Mitiga, risparmiato ieri per la presenza del velivolo italiano con Di Maio.

mercoledì 12 febbraio 2020

CORONA VIRUS: LO SFORZO DI PECHINO


Pechino ha inviato altri 2.600 medici militari nell'area di Wahon per contribuire a contenere l'epidemia in corso. Anche l'Aereonautica è mobilitata, trasportando in zona personale medico e materiali sanitari.
Ovviamente non è affatto facile contenere un'epidemia di questo tipo, nonostante le draconiane misure prese, seppur in ritardo.
Intanto rotolano le prime teste, non solo a livello amministrativo ma anche politico, dato che il partito in un regime di questo tipo ha un ruolo totalizzante e assoluto.
LANCIO DI PALLONI INCENDIARI
DA GAZA 


Massiccio lancio di palloni incendiari ad aria calda, o con ordigni esplosivi, da Gaza verso Israele, ovviamente approfittando dei venti favorevoli. Uno è atterrato a 45 chilometri da Gaza. Era dal tempo della II Gyerra Mondiale che non si registrava un impiego bellico di questi strumenti, quando i giapponesi ne lancirono diversi verso gli Stati Uniti, primo esempio di, seppur semplice, arma intercontinentale.
Intanto l'artiglieria contraerea libanese ha aperto il fuoco contro un UAV israeliano che sorvolava il suo territorio, come del resto avviene continuamente da decenni.

Breaking News

AGGIORNAMENTO SITUAZIONE IN SIRIA
SCONTRO FA SIRIANI E STATUNITENSI 
Mentre i combattimenti a oriente di Idlib si sono decisamente ridotti, forse in conseguenza del pesante coinvolgimento dell'artiglieria turca, si combatte ancora intesamente a sud-ovest di Aleppo.
L'artiglieria e i velivoli di Damasco e russi hanno condotto una intensa attiità ma per la prima volta da queste parti si sono schierati i carri turchi, dispiegati per bloccare ogni ulteriore offensiva terrestre contro le forze ribelli.
probabilmente si giungerà ad un congelamento del fronte, dovuto proprio alla presenza dei reparti turchi.
Il resto del paese è insolitamente calmo, dopo 9 anni di conflitto che lo hanno distrutto in gran parte. 
La notizia di maggir rilievo è riguarda ad uno scontro avvenuto fra una pattuglia siriana e una statunitense, in una zona a ridosso del confine con la Turchia, nella parte orientale del paese, a Qamishli. Il bilancio è di un militare siriano ucciso e di uno statunitense leggermente ferito. Una pattuglia russa che era nei pressi non è intervenuta. Nel cielo sono apparsi subito velivoli statunitensi F-15, pronti a dare supporto se fosse stato necessario. 
Dai filmati dsponibili, sembra che anche personale locale in abiti borghesi abbia aperto il fuoco con AKM. La situazione poi si è calmata.

SITUAZIONE CORONA VIRUS
 
 
Intanto bisogna premettere che i dati ufficiali forniti dalla Repubblica Popolare Cinese sono ritenuti ampiamente inattendibili, in quanto è troppo basso il numero dei contagiati rispetto ad altre situazioni, come nel caso di gruppi usciti dalle zone infettate.
Grosse preoccupazioni sussistono anche per l'Africa, dove, nonostante la presenza di grossi gruppi di cinesi, ancora non si registra un solo caso, forse per gravi mancanze sanitarie locali.
L'isolamento imposto in Europa sembra aver dato buoni effetti ma è ancora presto per gridare allo scampato pericolo, dato l'alta mobilità mondiale.
Di sicuro si avranno pesanti e lunghe ripercussioni economiche, tanto che alcune produzioni stanno già cercando soluzioni alternative dato i problemi esistenti in Cina, la cui economia è ancora praticamente bloccata e lo sarà ancora per diverso tempo anche se le ripercussioni maggiori si avranno nelle zone maggiormente colpite.

martedì 11 febbraio 2020

UCCISI DUE MEMBRI DELLE S.F. USA
 
 
Due operatori del 7° Speical Fore Group sono stati uccisi in uno scontro a oriente di Kabul, durante il quale sono stati eliminatidiversi talebani anche grazie all'appoggio aereo. 
L'attività militare dei talebani si è ridotta mentre proseguono i colloqui di pace. Le forze governative hanno ripreso diverso territorio perso in precedenza e le perdite talebane sono elevate. Certo servono più aerei per l'appoggio tattico e più elicotteri pr il trasporto delle forze locali.



ABBATTUTO UN ELICOTTERO IN SIRIA


Un elicottero siriano (un Mi.8 o un Mi.17) è stato abbattuto dall'antiaerea dei ribelli a oriente di Idlib, dove ancora vi sono violenti scontri, con il ricorso alle armi pesanati e ai velivoli. 
Sono in corso anche violenti scontri a sud-ovest di Aleppo, in quanto i governativi vogliono aprie ai loro traffici tutta la Statale N°5. Ora la controllano tutta ma alcuni tratti sono ancora troppo a ridosso delle linee. 
Intanto il nord del paese è caratterizzato da nevicate che ostacolano le operazioni aeree e lasciano spazio ad alcuni contrattacchi delle forze ribelli che hanno ripreso alcune posizioni.

lunedì 10 febbraio 2020

INTERVENTO TURCO A DIFESA DI IDLIB
La Turchia ha annunciato, confermando le sue azioni sul campo, che non permetterà che Idlib, ultima roccaforte delle forze ribelli in Siria, venga conquistata dalle forze fedeli ad Assad che, negli ultimi giorni, supportate da una serie imponente di bombardamenti russi, hanno lanciato un'offensiva atta a riconquistare l'ultima provincia che ancora non risulta tornata sotto il controllo di Damasco.
Con le truppe e i mezzi inviati ad Idlib negli ultimi giorni, la Turchia ha creato una serie di avamposti intorno ad Idlib che, a meno che dalla parte opposta non vi sia la pericolosa volontà di espandere il conflitto oltre i confini siriani, potrebbero mettere in stallo l'offensiva governative, almeno fino al momento in cui non si riuscirà a trovare un accordo di massima tra le aprti.
 

CONTINUA L'AVANZATA DELLE FORZE 
GOVERNATIVE SIRIANE
 

Supportate da una serie di bombardamenti che non avevano precedenti nel conflitto siriano, le forze governative stanno continuando la loro avanzata che, da ovest di Aleppo, le sta portando ad approcciare la zone a nord di Idlib, ultima roccaforte delle forze ribelli. 
Nel frattempo l'aeronautica russa sta bersagliando pensantemente Idlib: solo nella giornata odierna si sono contati circa 120 sortite, mentre fortunatamente non si sono ancora registrati incidenti con le truppe turche che sono entrate in massa in Siria nelle ultime ore.
 
INGENTE INTERVENTO TURCO IN SIRIA

In risposta all'imponente avanzata che le truppe governative siriane, supportate dalla Russia, stanno mettendo in atto, la Turchia si è attivata a sostegno delle forze ribelli che sembrano sull'orlo della sconfitta. 
Un convoglio composto da oltre 300 veicoli ha attraversato il confine siriano: tra di essi si contano 70 carri armati e diversi pezzi di artiglieria. Ankara, che al momento è anche impegnata in un intervento militare in Libia, non sembra voler cedere le sue posizioni politiche e militari in Siria, anche a costo di allargare le proporzioni del conflitto.
 
LIBIA: SCONTRI A SUD DI MISURATA

Una breve schermaglia ha avuto luogo ad Abu Qureyn, a metà strada tra Misurata e Sirte, lungo il fronte che separa le forze di LNA e GNA. Negli ultimi giorni non si sono registrate significative attività militari che hanno portato a spostamenti negli equilibri sul campo. Sembra quindi essersi creata una situazione di stallo, ma non va sottovalutata la possibilità che uno o più degli attori coinvolti nel conflitto tenti un colpo di mano per approfittare dell'apparente calma.
 

venerdì 7 febbraio 2020

CONTRATTACCO RIBELLE IN SIRIA
 
 
Con un certo appoggio dell'artiglieria turca, le forze ribelli hanno lanciato nella notte un contrattacco nell'area nord-est di Saraqib, riconquistando tre villaggi, avanzando di 2-4 chilometri.

giovedì 6 febbraio 2020

UCCISO IL CAPO DI AL QAEDA NELLO YEMEN


Qasim al.Qaymi, capo di Al-Qaeda per lo Yemen è stato eliminato dalle forze statunitensi. Ne ha dato notizia il presidente statunitense Donald Trump. L'azione si è svolta nella notte fra il 6 e il 7 febbraio.
L'uomo era alla testa di questo ramo del gruppo terroristico, dal 2015 ed era fortemente ricercato.
ATTACCHI PALESTINESI
 
 
Ieri 14 militari della Brigata GOLANI sono rimasti feriti quando un'auto guidato da un palestinese ha deliberatamente investito il gruppo, nei pressi della stazione vecchia di Gerusalemme.
Un altro palestinese ha sparato e ferito un militare israeliano prima di essere ucciso.
Continua il lancio di palloni incendiari e razzi da Gaza.

PROSEGUE L'AVANZATA DELLE FORZE DI DAMASCO


I reparti di Damasco, sempre appoggiati dai velivoli russi, avanzano ancora. Oggi hanno conquistato il centro di Saraqib, spingendosi anche un paio di chilometri più a nord, verso la nuova base  turca, creata all'interno della grande base aerea che si trova in zona.
Le forze ribelli, anche con l'appoggio dell'artiglieria turca, hanno contrattaccato, riprendendo il villaggio di Karaten. L'artiglieria turca tira anche sulle zone sotto controllo kurdo a nord di Aleppo mentre le forze di Assad spingono a occidente della città. La guerra forse sta entrando in una nuova fase.

mercoledì 5 febbraio 2020

L'ATTACCO MISSILISTICO A DAMASCO


AGGIORNAMENTO DELLE ORE 08.30 ITALIANE
Non si hanno molte informazioni circa l'attacco aereo  nei dintorni di Damasco, con tutta probabilità condotto da missili lanciati da velivoli. L'antiaerea siriana è entrata in azione ma non si hanno notizie di abbattimenti. Sembra siano state colpite strutture gestite dall'Iran, in particolare dai Guardiani della Rivoluzione, Forza Al-Quds. 
E' stato colpito anche un bersaglio nella provincia di Daraa.
Intanto sul fronte di Idlib la giornata è iniziata con un bombardamento dell'artiglieria turca, evidentemente intenzionata ad arrestare l'avanzata delle forze di Damasco. 
Forniremo ulteriori informazioni nel corso della giornata.
MASSICCIO ATTACCO AEREO SU DAMASCO 


Intorno alle 01.00 ora italiana si è scatenato un massiccio attacco aereo con missili su Damasco e anche a Daraa, nel sud del paese. Si è trattato di quattro ondate di missili che hanno centrato obiettivi militari alla periferia della capitale. E' intervenuta la difesa aerea, sia l'artiglieria convenzionale che i missili.
Potrebbe trattarsi di un'azione turca ma i maggiori indiziati sono gli israeliani, che conducono spesso azioni di questo tipo proprio sulla Siria meridionale. 
Forniremo ulteriori informazioni.

martedì 4 febbraio 2020

LA SITUAZIONE A HERAT


Ad Herat, dove ha sede in contingente italiano in Afghanistan (oltre 900 militari) due terroristi talebani sono saltati in aria in città mentre preparavano un ordigno. Altri tre sono stati eliminati dalle forze di sicurezza in un'area agricola nella stessa provincia.
Herat rimane la regione con la minore conflittualità di tutto il paese.
BREAKING NEWS
 
L'ARTIGLIERIA TURCA TIRA SULLE TRUPPE SIRIANE
 
 
 
Siamo ad un passo di rilievo del conflitto in Siria. Nella serata del 4 febbraio, l'artiglieria turca ha aperto il fuoco contro  le posizioni delle forze di Damasco. impegnate in uno sforzo per la conquista di Idlib. E' avvenuto in tre posizioni 7/10 km a sud-ovest di Idlib ma anche all'estremità meridionale del fronte. La notizia è stata confermata da organi di stampa turchi.
A questo punto bisognerà vedere come evolve la situazione. Le truppe ribelli erano da dicembre in grave difficoltà nel fronteggiare l'offensiva delle forze del presidente Assad, appoggiato dai suoi alleati e in particolare dalle forze russe. Bisognerà vedere che cosa accade ora, ricordando che tre postazioni turche sono nei territori controllati dalle forze di Damasco.
Una sconfitta delle forze appoggiate da Ankara, sarebbe un duro colpo per il prestigio di Erdogan, per questo ha deciso l'intervento, schierando sul terreno ingenti forze, incluso mezzi pesanti.

SABOTATA UNA PIPE LINE NEL SINAI
 
 
I miliziani integralisti hanno sabotato una condotta del gas nel Sinai, provocando danni ridotti.
Ma bisogna osservare come l'attività terroristica, dopo energiche contromisure da parte governativa, si sia sostanzialmente ridotta, dopo anni di problemi decisamente seri. 
L'Egitto è uno dei paesi maggiormente impegnati contro il terrorismo integralista, ad iniziare da quello che tenta di operare al suo interno.

95 PALLONI ESPLOSIVI VERSO ISRAELE 


Oggi sono stati lanciati 95 mongolfiere, con relative cariche esplosive, da Gaza verso Israele, provocando un allarme generale. Alcuni sono giunti fino a Sderot e oltre, senza provocare vittime. Molti quelli abbattuti anche quando giunti in aree abitate, utilizzando le armi leggere.
In serata l'Aereonuatica israeliana ha colpito tre obiettivi a Gaza, dopo che da quel territorio erano stati lanciati alcuni razzi.

LE FORZE DI ASSAD SPINGONO ANCORA
 
 
prosegue la spinta delle forze del presidente Assad contro i ribelli. Il cuneo conquistato oggi si è allargato verso settentrione sul lato destro del saliente che si protende verso Idlib. L'appoggio aereo è costante e massiccio e i ribelli sembrano in grave difficoltà. Ora bisognerà vedere che cosa fanno i turchi che hanno spostato in zona i propri reparti.

lunedì 3 febbraio 2020

IN SIRIA PROSEGUE L'OFFENSIVA 
VERSO IDLIB
 
 
Sempre massicciamente appoggiata dai velivoli russi, prosegue l'offensiva delle forze di Damasco verso Idlib. Si combatte alla periferia di Saraqib e i governativi sono a 5/6 chilometri dalla periferia di Idlib mentre prosegue l'afflusso di forze turche che passano la frontiera. 
I combattimewnti si svolgono in zone soistanzialmente pianeggianti dove i mezzi corazzati e blindati sono avvantaggiati.

SIRIA: PROSEGUE L'AVANZATA


Le colonne corazzate di Damasco sono avanzate di 4/5 chilometri in direzione di sarmin, tagliando anche la statale M4. Sembra proprio che i ribelli non riesconano ad arrestare le forze avanzate che oramai sono prosime ad Idlib e vengono appoggiate in modo massiccio dall'aria.
Nella zona si sono visti anche elicotteri turchi T-129 e colonne di militari turchi.
ARRIVATI I PRIMI ITALIANI DALLA CINA 


Alle 10.30 è atterrato a Pratica di Mare il KC-767 con a bordo 56 persone provenienti da Wohan. Dopo ulteriori controlli il gruppo è stato trasferito  in un'apposita area attrezzata a la Cecchignola.
Un universitario che al momento presentava una febbre, non è stato imbarcato per motivi prudenziali. 
Il personale a bordo era protetto da eventuali contagi così tutto il resto del personale che si occuperà della quarantena.
Dopo il caso dei due cinesi provenienti da Whoan, non si sono registrati altri casi positivi.

domenica 2 febbraio 2020

LE TRUPPE DI ASSAD A 12 KM DA IDLIB
 
 
Le truppe di Damasco e i loro alleati sono oramai a una dozzina di chiloemtri da Idlib, avendo conquistato la cittadina di Dadikh ed essendo avanzati di alcuni chilometri più a nord.
Le forze turche , penetrate in forze nelle ultime 24 ore, si stanno schierando lungo la statale M4 nel tentativo di bloccare l'avanzata. Si combatte duramente anche a sud-ovest di Aleppo.
Damasco vorrebbe chiudere la partita con una offensiva fiale, ovviamente sempre appoggiata dall'aria dai velivoli russi ma anche con coinvolgimento da terra, come testimonia l'uccisione di 4 appartenenti alle forze speciali due giorni or sono, confermato da Mosca. Ankara sembra decisa ad opporsi a questo piano e la situazione potrebbe avere importanti sviluppi i ogni momento.

4 UFFICIALI RUSSI UCCISI IN SIRIA  


Quattro ufficiali russi, appartenente alle forze speciali, sono rimasti uccisi, in circostanze non dichiarate, in una zona a occidente di Aleppo, dove sono in corso combattimenti.
Qualcosa dev'essere andato stotro perché i ribelli hanno parlato subito di un tentativo fallito d'infiltrazione da parte di forze speciali.
I nomi dei caduti divulgati sono: tenente Trofimov Vsevolod, maggiore Ahmatyanov Bulat, Gimadiev Ruslan e Minov Dmitriy.
Era diverso tempo che Mosca non registrava perdite fra i suoi reparti regolari, tanto più quattro in un singolo episodio.
Intanto oggi hanno passato la frontera ben cinque convogli turchi. 


IN CORSO IL RIENTRO DEI CONNAZIONALI 
DA WUHAN



Un KC-767 A, appartenente al 14° Stormo di Pratica di mare, è decollato alle 05,30 per raggiungere la città cinese di Wuhan ed imbarcare alcune decine di connazionali per rimpatriarli. A bordo di viso sei medici di Esercito, Aeronautica e dello Spallanzani, per procedere ad alcuni controlli in quanto chi risultasse infetto non potrebbe imbarcarsi, per ovvi motivi.
Una volta arrivati a Roma, i concittadini saranno tenuti per 14 giorni in osservazione presso una struttura predisposta a La Cecchignola.
Il velivolo è atterrato intorno alle 17.00 ora italiana e si sta provvedendo all'imbarco dei concittadini, dopo i controlli di cui si diceva.
L'arrivo in Italia è previsto per domani mattina.
ATENE SI RAFFORZA ALLA FRONTIERA
 
 
Le Forze Armate greche e quelle di polizia stanno rafforzando la loro presenza lungo il confine con la Turchia. Si rinforzano anche i presidi sulle isole e si stanno studiando barriere galleggianti per bloccare l'afflusso di profughi che Ankara continua a far partire verso le vicine isole greche, creando non pochi problemi.

LA FRANCIA SI RAFFORZA NEL SAHEL
 
 
Parigi ha deciso d'inviare altri 600 militari, con i relativi veicoli, nel Sahel, per incrementare lo sforzo contro il terrorismo integralista che affligge la zona. Il problema è che l'area è immensa e richiederebbe altre truppe che dovrebbero essere fornite d quei paesi che ancora esitano ad impegnarsi in questa missione. 

CACCIATORPEDINIERE PARTITO 
 PER HOMRUZ 


Il primo cacciatorpediniere della Marina giapponese, il TAKANAMI, è salpato verso il Golfo. Il suo compito sarà proteggere le petroliere giapponesi da eventuali attacchi, come è accaduto pochi mesi fa.
Si tratta di un passo importante, frutto di una decisione del primo ministro Abe, dopo 75 anni di assenza della Marina nipponica nelle missioni militari a grande distanza dal territorio giapponese, in acque particolarmente insidiose. probabilmente, anche se non è stato comunicato, l'unità si coordinerà con quelle delle numerose marine che già operano a protezione della libertà dei traffici nel Golfo e a Hormuz.

sabato 1 febbraio 2020

NAUFRAGA SUL NASCERE IL PIANO TRUMP
PER RISOLVERE IL CONFLITTO IN PALESTINA 


Non ci voleva un fine statista per capire che il piano di ace per risolvere il conflitto fra palestinesi e Israele non avrebbe funzionato, in quanto troppo sbilanciato in favore delle richieste israeliane. 
Si stanno succedendo reazioni estremamente dure anche da parte dell'OLP e non solo di Hamas, che non sembrano esservi speranza di riuscita. Il problema è di difficilissima soluzione ma non si può trovare una soluzione con metodi che non concedano ascolto anche almeno ad una parte delle richieste palestinesi.

INGEGNERE DELLA RAYTHEON ARRESTATO 
PER SPIONAGGIO IN FAVORE DELLA CINA  


When Wei Sun, un cittadino naturalizzato statunitense ma nato in Cina di 48 anni, è stato arrestato dall'FBI, sotto l'accusa di aver passa a Pechino importanti segreti industriali e militari.
Aveva dichiarato di essere stato a Singapore e nelle Filippine ma si è recato in Cina con il suo lap-top, con molti segreti.
L'FBI ha seguito tutta la vicenda e, al suo ritorno, lo ha arrestato. 
La Repubblica Popolare Cinese è da decenni molto attiva nella raccolta di segreti industriali di tutti tipi, cosa che ha permesso di colmare rapidamente certi gap tecnologici.

AGGIORNAMENTO YEMEN 


I velivoli sauditi hanno colpito duramente postazioni houthi a nord-est della capitale, causando pesante perdite alle milizie. Dopo anni di situazione in genere calma, salvo alcuni scontri, questo fronte sembra riaccendersi. 
Sono sempre in corso trattative, su più piani, ma al momento sembrano non portare a risultati concreti. La situazione rimane molto pesante nei territori rimasti sotto controllo houthi.

AGGIORNAMENTO SIRIA
 
 
In Siria si è acceso anche il fronte a nord-est di Aleppo. Qui formazioni legate strettamente ad Ankara, hanno conquistato alcune posizioni a ovest di Al-Bab.  
Si combatte duramente sempre a sud-est di Idlib e sembra che i ribelli abbiano ricevuto altri missili anticarro, indispensabili per tentare il contrasto delle unità nemiche in un terreno con scarsi ostacoli orografici. I velivoli russi e quelli siriani possono sempre operare praticamente senza contrasto e questo è un vantaggio notevole anche se in queste settimane il perdurante maltempo ha ostacolato le missioni d0attacc al suolo.