lunedì 17 febbraio 2020

FINISCE L'OPERAZIONE SOPHIA, 
PARTIRA' UNA NUOVA MISSIONE EUROPEA
Il 31 marzo terminerà l'Operazione SOPHIA in Mediterraneo, a largo delle coste libiche. Ne partirà una nuova ma ancora i lineamenti sono incerti e non mancano i problemi. Tanto per cominciare l'atteggiamento verso i clandestini che tentano di sbarcare in Italia e a Malta. Di maio ha detto che se; "I flussi aumenteranno, la missione potrebbe essere sospesa".  Con le navi a largo delle coste libiche, certo che i flussi aumenteranno. Secondo di poi vi è il problema dell'embargo alle forniture di armi alle fazioni che si combattono in Libia. Si parla di controlli navali e aerei, attività necessaria in quanto tutti hanno assistito al traffico di armi, incluse quelle pesanti, che si è registrato, con tanto di filmati eloquenti. Sicuramente nascerebbero problemi con la Turchia che ha inviato navi cariche di armi pesanti per puntellare la posizione delle milizie alleate del Governo di Accordo Nazionale, formalmente capeggiato da Sarraj.
L'impressione che l'Unione Europea esiti dal prendersi responsabilità concrete, come al solito, anche per un conflitto alle porte di casa. 

PRECISAZIONE
Sembra che, per evitare di avere a che fare con i traffici dei clandestini, la missione aeronavale dovrebbe svolgersi in sostanza lungo le coste della Cirenaica, controllata dalle forze nazionaliste di haftar, lasciando "incustodita" la costa della Tripolitania ancora sotto il controllo del GNA e dove arrivano le armi dalla Turchia. 
Questo significherebbe lo schierarsi con una delle parti e il fallimento in partenza  della missione. La speranza è che la precisazione non sia corretta ma frutto di errori di comunicazione.

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