martedì 28 aprile 2020

Speciale Guerra in Libia


SOMMERGIBILE EGIZIANO A LARGO DI PANTELLERIA
In risposta al massiccio dispiegamento di unità navali turche, l'Egitto  ha deciso di mandare sue unità nel Mediterraneo centrale. Un suo sottomarino è stato avvistato a largo di pantelleria, proveniente dal Mediterraneo occidentale. Si tratta di uno dei quattro battelli Tipo 209/1400 di costruzione tedesca che fanno parte di quella Marina.
La Marina egiziana sta migliorando il proprio addestramento in vista di ulteriori confronti con le forze di Ankara, distintesi per il loro coinvolgimento nelle operazioni in Libia e in altre circostanze, come a largo di Cipro.

lunedì 27 aprile 2020

Speciale Guerra in Libia

NUOVA OFFENSIVA DEL GNA

Nuova offensiva del GNA, questa volta a sud-est di Tripoli. L'obiettivo è la cittadina di Tharuna e lo scontro si svolge su di una vasta area e la situazione appare molto fluida. Sono diffuse anche informazioni false per generare panico fra le linee nemiche, ricordando che spesso si tratta di caposaldi a distanza notevole fra di loro, cosa che facilita le infiltrazioni.

domenica 26 aprile 2020

ATTACCO AEREO VICINO A DAMASCO


Nella notte vi è stato un attacco aereo nei pressi di Damasco. Probabilmente si è trattato di un'azione dell'Aeronautica israeliana condotta contro postazioni iraniane o di hetzbollah, da tempo nel mirino. E' il terzo attacco di questo tipo in 10 giorni.
L'antiaerea siriana è stata attivata ma non se ne conoscono i risultati.
I SEPARATISTI CONTROLLANO ADEN
Il gruppo di separatisti che vuole il ritorno allo Yemen del Sud, ha preso il controllo dei punti strategici di Aden, rompendo con il governo di Hadi, salvo eventuali intse.
Questo gruppo vuole il ritorno della stuazione a quella che era prima che Saana e Aden si unissero in un'unica repubblica dello Yemen. Questi separatisti hanno avuto, almeno in passato, un certo sostegno da parte degli Emirati. Ora si tratta di vedere cosa accadrà visto che l'Arabia Saudita non era favorevole a questa soluzione, rimanendo in sospeso il problema dello scontro con le milizie houthi, ora sospeso per il virus.

MORTO OGGI GIULIETTO CHIESA 


Appena scomparso, su Giulietto Chiesa sono apparsi i "coccodrilli" che si preparano su varie figure. Fa una certa impressione notare come in diversi ricordino le sue corrispondenze da Mosca per l'Unità e Repubblica ma non quelle per TG1, TG3 e, attenzione, Canale 5. Eppure Chiesa è sempre stato un sostenitorie dell'URSS, avanzando, in tarda età altre teorie diciamo bislacche (incluso quelle sulle scie chimiche!) e sul complotto occidentale ai danni prima dell'URSS e poi della Russia. Un comunista irriducibile ma anche poco lucido, nostalgico fino alla fine, insieme a un manipolo di personaggi che, come Vauro, continuano ad essere chiamati in video per sostenere tesi veramente impressionanti per la loro arretratezza.
E' abbastanza sintomatico poi che la RAI inviasse a Mosca un fervente comunista, sulle cui corrispondenze potevano nascere ovvi dubbi, come in effetti avvenne.
Chiesa riuscì anche a farsi espellere da alcuni paesi già facenti parte dell'URSS, dove su certe posizioni si scherza molto poco, visto quello che hanno passato. In questi ultimi anni si era schierato con i separatisti filo-russi del Donbas e al fianco di Putin, realtà che non hanno ancora rivisto il loro giudizio sul comunismo sovietico.

venerdì 24 aprile 2020

Speciale Guerra in Libia
UN LEARJET DA CIAMPINO A MISURATA 


Il 22 aprile un Learjet 40 con i codici 9H-CFL, è volato da Ciampino all'aereoporto di Misurata in Libia. Si ignorano, per ora, le ragioni del volo.


mercoledì 22 aprile 2020

ATTACCO AEREO ISRAELIANO IN SIRIA

Due giorni fa i velivoli israeliani hanno colpito un obiettivo nell'area di Palmiria, nella Siria centrale, dove si trovavano elementi iraniani. Nell'azione sono rimasti uccisi anche tre militari siriani.

martedì 21 aprile 2020

Speciale Guerra in Libia
NAVE GORGONA RITORNA A TRIPOLI
Apprendiamo solo ora che il mototrasporto costiero della Marina Militare GORGONA, la scorsa settimana aveva abbandonato l'ormegio nella parte militare del porto di Tripoli. Vi è poi ritornato dopo che l'intensità dei bombardamenti è scemata.
Non si capisce perché esporre la nostra unità a rischi così elevati dato che i moli della capitale libica sono a pochi chilometri dal fronte.
Ovviamente il Ministero della Difesa non aveva comunicato quello che era accaduto proseguendo a nascondere quello che avviene alla nostra componente militare in Libia. L'unità italiana è ormeggiata vicino a diverse unità del GNA, cosa che la espone a diversi rischi.

lunedì 20 aprile 2020

Speciale Libia 

LIBIA: I NAZIONALISTI CONTRATTACCANO


Le forze nazionaliste in Libia stanno contrattacando a nord di Tharuna, a sud-est di Tripli. L'attacco delle milizie del GNA e dei siriani trasportati da Ankara nel paese, è stato bloccato e ora le forze nazionaliste stanno riguadagnando terreno. Anche il fronte a occidente di Tripoli, nonostate gli attacchi fatti dal GNA, si è fermato mentre entrambi i contendenti stanno ricevendo rifornimenti.



domenica 19 aprile 2020

PERDITE PER BOKO HARAM IN NIGERIA

Il governo della Nigeria ha rivendicato l'uccisione di 105 miliziani del gruppo integralista di Boko Haram nelle ultime 48 ore, durante operazioni nella parte nord-orientale del paese. Non sono state comunicate le perdite dei governativi.
Intanto alla Nigeria sono giunte armi cinesi come i carri VT-4 e cacciacarri ST-1, per potenziare i propri reparti, impegnati da anni contro questa minaccia.

venerdì 17 aprile 2020

Speciale Guerra in Libia


ABBATTUTO UN ALTRO DRONE TURCO IN LIBIA 


I droni turchi, in particolare i TB2 BAYRAKTAR, utilizzati in Libia, stano svolgendo un ruolo importante. Ieri ne è precipitato uno ad oltre 100 km a sud di Tripoli, probabilmente danneggiato in precedenza o vittima di un problema tecnico. A bordo aveva ancora l'armamento che includeva 1 missile MAM-C (con testata ad alto esplosivo) e tre missili MAM-L (con testate termobariche), tutti di costruzione turca, presso la Roketsan. Si tratta di armi del peso di 22 kg, con un raggio di 8 km se sganciate in quota.
Il coinvolgimento di Ankara a tutti i livelli è impressionante e sembra che Erdogan voglia compensare le sconfitte subite in Siria, puntando al petrolio della Libia, nella sostanziale indifferenza di molti paesi, sfruttando anche il particolare quadro della situaizone mondiale.

SCONTRO NELLE FILIPPINE

I militari filippini si sono scontrati nell'isola di Sulu (Filippine meridionali) con un gruppo di miliziani del gruppo integralista MORO (gruppo di Abu Sayyaf), in particolare la componente che ha rifiutato gli accordi di pace. Il bilancio è di 11 miitari rimasti uccisi e 14 feriti mentre è incerto il numero dei miliziani rimasti uccisi e feriti. 
Ricordiamo che in questo contesto, di fitta jungla, i combattimenti si svolgono a distanze molto ridotte.

giovedì 16 aprile 2020

Speciale Guerra in Libia  

AGGIORNAMENTO LIBIA

Mentre gran parte della conflittualità risente del problema della pandemia mondiale, in Libia il GNA e i suoi alleati turchi hanno sfruttato proprio l'occasione per lanciare una grande offensiva.
Intanto bisogna segnalare che prosegue ininterrotto il flusso di rifornimenti militari da Ankara al GNA. Ieri un mercantile turco ha scaricato armi nel porto di Homs mentre a largo della costa libica incrociano varie unità militari turche che, ovviamente, non s'interessano minimamente dei traffici di clandestini e delle richieste di soccorso che vengono lanciate, tanto per dire come stanno le cose.
Le forze nazionaliste difendono la base aerea di Al Watya, a 80 km dal confine con la Tunisia, mentre stanno affluendo rinforzi. La loro crisi sul fronte occidentale di Tripoli è scaturita dal fatto che alcune tribù sono passate con il GNA, parte dei miliziani erano rientrati in Cirenaica per l'emergenza pandemica e i turchi hanno fatto giungere ingenti rifornimenti violando l'embargo sotto gli occhi di tutti, dopo aver fatto affluire miliziani siriani, le cui capacità militari non sono trascurabili nel quadro libico.
Ovviamente si attende una reazione delle forze nazionaliste e dei loro alleati che, è bene ricordarlo, controllano tutti i pozzi petroliferi della Libia e l'approvvigionamento idrico di Tripoli.

mercoledì 15 aprile 2020

Speciale Guerra in Libia 


LIBIA: I NAZIONALISTI RESISTONO A EST DI TRIPOLI

Colti completamente di sorpresa dell'attacco delle milizie del GNA, guidate dai miliziani siriani trasportati dai turchi, dopo un grave sbandamento iniziale e aver perso le aree costiere a occidente di Tripoli che controllavano, i nazionalisti oggi hanno resistito mentre sono attesi rinforzi.
Molti militari erano tornati in Cirenaica convinti che, per la presenza del virus, anche i loro avversari avrebbero interrotto le operazioni. Ora bisognerà vedere come si svilupperanno le operazioni.

lunedì 13 aprile 2020

Speciale Guerra in Libia 

SABRATHA CONQUISTATA DALLE FORZE DEL GNA 


Oggi le forze del GNA hanno lanciato una grossa offensiva a occidente di Tripoli, denominata TEMPESTA DI PACE. I reparti, dopo combattimenti sono entrati in Sabratha anche se la situazione è ancora incerta e si aspetta una controffensiva dei nazionalisti, evidentemente colti di sorpresa da questa azione, appoggiata anche dai droni turchi. Fondamentale è stato il coinvolgimento delle milizie siriane che, spalleggiate da Ankara, appoggiano il GNA.
Intanto sembra che con l'aiuto russo circa 350 membri dell'opposizione siriana siano diretti a raffozare le file dei nazionalisti in Libia.
Forniremo altre informazioni su questo stesso blog. 

ORE 02.00
Sembra che le forze del GNA abbiano preso il controllo di tutta la costa fino al confine tunisino, ottenendo un importante successo strategico. Fondamentale è stata la partecipazione dei miliziani siriani all'offensiva. Ora bisognerà vedere come reagiranno i nazionalisti. Parte del loro personale era tornato a casa preoccupato per i rischi dell'epidemia.

sabato 11 aprile 2020

AGGIORNAMENTO SIRIA

Vi sono stati vari bombardamenti turchi nelle aree sotto controllo kurdo a nord di Aleppo e un attacco di Daesh nell'estrema parte orientale del paese ma, sostanzialmente, il conflitto è in una fase di calma.
Si registrano vari casi di coronavirus in Siria, dove la situazione complessiva facilita il contagio.
Una nave da sbarco anfibia russa classe "Alligator" ha passato il Bosforo con a bordo carri e APC. 

venerdì 10 aprile 2020

AVVISO ISRAELIANO

Il comandante del 1° Corpo d'Armata siriano, Luau Ali Ahmad Assad è stato ripreso da un video poi diffuso dagli israeliani e trasmesso, mentre visita un reparto di Hetzbollah schierato in Siria a ridosso con le linee sul Golan. 
Il messaggio è fin troppo chiaro: sappiamo quello che state facendo e possiamo colpirvi. Qualcosa di simile avvenne nel 1982 quando Arafat dovette abbandonare con i suoi Beiruth e partire via mare. Gli israeliani diffusero una foto del suo imbarco. Una situazione simile ma non uguale. Arafat stava rispettando un accordo sottoscritto anche da Israele mentre ora è fermamente deciso a non far installare gruppi sciiti e iraniani in Siria.

giovedì 9 aprile 2020

SOSPESO CAUSA INFLUENZA CINESE 
IL CONFLITTO NELLO YEMEN
L'influenza proveniente dalla Cina potrebbe portare ad un rallentamento se non alla fine del conflitto nello Yemen. Gli houthi sembrano allo stremo e non resisterebbero ad una forte epidemia mentre anche paesi come l'Arabia Saudita e gli Emirati hanno dei problemi. Molto più gravi quelli dell'Iran, che è il principale alleato degli houthi, per cui ha meno energia da proffondere in questa lotta. Fra l'altro gli iraniani accusano i cinesi di aver portato nel paese il Coronavirus senza avvisare dei pericoli, creando forti tensioni.

mercoledì 8 aprile 2020

CHIUSI I PORTI ITALIANI
Alla fine anche il governo si è dovuto arrendere e ha chiuso i porti italiani ai flussi di clandestini. Con i primi casi di Coronavirus in Libia e infiniti problemi, non era più possibile dover gestire flussi di clandestini, difficili anche da gestire. Alcuni di quelli accolti negli utlimi tempi, non aveva trovato di meglio che allontanarsi dalla quarantena dove era stato confinato per motivi di sanità in precedenza. Dato che gli italiani hanno ben altri problemi in queste settimane, e devono stare chiusi in casa, alla fine i porti sono stati chiusi anche ai soliti traghettatori che, beatamente, volevano continuare a scaricare in Italia, solo in Italia, chi trasportavano.
L'Italia non è un porto sicuro, per ovvi motivi, per cui questi trasporti, spacciati per salvataggi, non potevano proseguire oltre. Lo chediamo da molto tempo ma al governo si faceva di tutto per continuare nel solito andazzo. In Libia da tempo non ne arrivano più perché l'area di Tripoli, da dove partono, è sconvolta dagli scontri fra nazionalisti e milizie del GNA. Il problema è che in Libia ve ne sono molti giunti in precedenza. Dobbiamo ricordare che le partenze e i traffici su queste persone avvengono nelle aree ancora sotto il controllo del GNA che riceve non pochi aiuti dall'Italia per bloccarli. I nazionalisti da tempo hanno bloccato questi traffici che provengono dal Niger, attraverso il deserto e le uniche due piste praticabili ai mezzi pesanti.

martedì 7 aprile 2020

Speciale battaglia di Tripoli
COMBATTIMENTI A TRIPOLI
Da due giorni ci sono bombardamenti nell'area di Tripoli anche con salve di razzi da 122 mm. Non mancano neppure gli attacchi aerei, fra cui alcuni del GNA nell'area di Bani Walid, in mano ai reparti nazionalisti. A Tripoli è stato colpito l'aeroporto e in serata vi è stato un black out.
La battaglia di Tripoli, seppur a ritmi lenti e altalenanti, va avanti da un anno esatto.

lunedì 6 aprile 2020

UCCISI 20 MILITARI DEL MALI

In un attacco nella parte settentrionale del paese, ieri, a Bamba, sono rimasti uccisi 20 militari del Mali caduti in una imboscata allestita da radicali islamisti. I gruppi integralisti sono sempre molto forti nonostante l'intervento internazionale per contrastare la loro espansione. Fra di loro non mancano elementi stranieri, veterani di altri conflitti. 

venerdì 3 aprile 2020

FREGATA TURCA LANCIA MISSILI 
LUNGO LA COSTA LIBICA
Una fregata turca in navigazione a pochissime miglia dalla costa (tanto che è stata ripresa da terra), ieri ha lanciato missili antiaerei RAM contro droni nazionalisti. Si tratta di un ulteriore step nel coinvolgimento diretto turco nel conflitto in Libia.
Un L39 ALBATROS del GNA è precipitato a sud di Misurata (salvi i due membri d'equipaggio) e oggi il GNA ha rivendicato l'abbattimento di tre velivoli nazionalisti, notizia abbastanza strana e probabilmente diffusa a fini di propaganda, in quanto non sono state fornite evidenze. 

MISSILI ANTIAEREI HAWK A IDLIB 


Filmati mostrano missili antiaerei turchi MIM-23 HAWK schierati nell'area di Idlib. Probabilmente la mossa pone fine ai bombardamenti aerei russi e siriani nella zona, condotti sapendo che le forze ribelli disponevano solo di pochi missili spalleggiabili. Gli HAWK non sono missili moderni ma potrebbero ottenere dei successi contro i velivoli avversari, elicotteri inclusi.