giovedì 17 novembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   17 NOVEMBRE (268° giorno)

 

- ANCORA MISSILI SULL'UCRAINA Anche questa mattina i russi hanno lanciato missili contro varie città, puntando soprattutto alla rete elettrica. Il numero di armi non è alto come due giorni fa e l'antiaerea ucraina ha abbattuto la maggior parte delle armi nemiche. In particolare i 4 missili e i 5 droni diretti sulla capitale sono stati tutti distrutti. Un missile da crociera è piombato a Dnipro, davanti ad una fabbrica, su una strada a grande scorrimento (per ora si parla di un morto). Colpita anche la zona di Izyum e vanno aggiunti anche i bombardamenti con l'artiglieria, meno intensi però che non nelle settimane precedenti. Anche la zona di Kherson è stata colpita, inclusa la città, dove si tenta di ripristinare le funzioni principali dato che perfino l'ospedale è stato saccheggiato.

- 37,7 MILIARDI DI USA PER L'UCRAINA Il presidente Biden, relativamente rafforzato dall'andamento non del tutto sfavorevole delle elezioni di mezzo termine, ha chiesto al Congresso 37,7 miliardi di US$ di aiuti per l'Ucraina. Di questi circa 21 sono per aiuti militari, vale a dire più di quanto fornito fino ad oggi da Washington alle Forze Armate di Kiev. Ovviamente questa prospettiva preoccupa Mosca, già oggi sulla difensiva in vari fronti del conflitto e in palese difficoltà. 

- DUELLI D'ARTIGLIERIA proseguono i duelli d'artiglieria fra russi e ucraini, in particolare nel Donbas dove entrambi i contendenti colpiscono anche in profondità. Per esempio gli ucraini hanno colpito il nodo ferroviario di Ilovainsk, a circa 40 km oltre le linee, per ostacolare l'arrivo di rifornimenti.

- CONDANNE PER L'AEREO OLANDESE ABBATTUTO Il Tribunale Internazionale ha condannato tre imputati e assolto un quarto come responsabili dell'abbattimento  del volo olandese diretto in Indonesia, copito da un missile antiaereo SA-11 nel luglio dell'ormai lontano 2014. Tutto avvenne quando nel Donbas i russi iniziarono a far affluire armi pesanti e interi reparti regolari pesanti, perché la controffensiva di Kiev rischiava di travolgere le milizie separatiste e gli elementi russi che appoggiavano la loro azione. Vi furono 293 vittime e fu chiaro fin dall'inizio di chi era la responsabilità anche se Mosca negava. Si trattava di sistemi missilistici di una unità russa proveniente da Orel e rischierata nel Donbas da pochi giorni.  

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