giovedì 26 marzo 2020

Speciale Corona Virus 

L'ANDAMENTO EPIDEMICO

 Dato che è evidente che siamo nelle mani di persone oramai in uno stato confusionale (malissimo!), specialisti del settore (o presunti tali) e giornalisti (sempre poco preparati dal punto di vista tecnico), facciamo alcune osservazioni.

- Tanto per cominciare i numeri che vengono dati sono del tutto teorici. Vengono dati i numeri circa "infettati", "ricoverati", "ricoverati in terapia intensiva" e deceduti. Gli infettati sono solo quelli a cui sono fatti i tamponi. A moltissimi non sono stati fatti i tamponi e si parla di un numero d'infettati che potrebbe essere molto superiore ai dati forniti. Malissimo anche perché ci sono i più pericolosi, vale a dire gli "asintomatici" che, in pratica sono stati il vettore più insidioso del virus.  

- Se il numero degli infettati è molto più alto delle cifre date (ma è impossibile darne altre di certe), la letalità del virus cala nettamente inferiore rispetto a quanto appare attualmente. Ma anche sulle vittime i dati sono falsati in quanto chi muore a casa senza tampone non viene conteggiato.

- Il numero dei ricoverati in terapia intensiva è invece reale ma nelle zone di maggior contagio non tutti quelli che in condizioni normali vi troverebbero posto sono poi accolti, per il semplice fatto che il sistema deve gestire un carico enorme.

Fatte queste precisazioni possiamo dire che qualche segnale di miglioramento è presente ma sul contemimento sono stati fatti errori enormi, micidiali. Bisognava chiudere i confini del paese subito (eravamo o no in emegenza dal 31 gennaio) invece di fare appelli imbecilli ad abbracciare questo o quello. Bisognava procurarsi equipaggiamenti, non con gare ma facendo partire gente di fiducia (per esempio che lavorano a Forte Braschi e risolvono certi sequestri di cittadini italiani) per acquistare equipaggiamenti e macchine come quelle per le mascherine. Così hanno fatto altri.
Bisognava chiudere "sotto vuoto" Sardegna e Sicilia per salvarle dal contagio, perpetrato anche con annunci completamente intempestivi prima che i provvedimenti fossero in vigore, causando esodi pericolosissimi che andavano scoraggiati in tutti i modi.
Ancora manca quell'intervento delle Forze Armate, operai civili inclusi, che potrebbe fare la differenza. I soliti noti raccomandano di "non militarizzare il paese" ma è di quello che abbiamo bisogno in quanto siamo davanti ad una emergenza senza precedenti, se qualcuno non se ne fosse accorto.

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