giovedì 5 marzo 2020

SEMPRE ALTA TENSIONE AI 
CONFINI FRA GRECIA E TURCHIA
 
 
La decisione di Erdogan di spingere masse di profughi verso il confine greco, sta provocando una grave crisi. I greci si oppongono a questa manovra e hanno bloccato il confine terrestre incrementando il contrasto anche in mare, nei brevi tratti di mare che dividono la costa turca dalle isole greche.
Ankara ha reagito schierando truppe sul confine mentre la tensione sale anche fra greci e gli immigrati illegali, fra cui non si trovano solo siriani ma persone di molti altri paesi.
In questo momento, con la situazione sanitaria che si vive in Europa, l'arrivo di masse di profughi è ovviamente impossibile.
Erdogan tenta di barattare il blocco di queste persone con forti aiuti economici, come decise l'Europa nel 2016, dando la misura del suo modo di agire. Chiede addirittura che la NATO si schieri con lui per quanto riguarda la guerra in Siria.
L'Europa paga la sostanziale assenza da certe teatri di conflitto (Siria, Libia e via proseguendo), dove altri si muovono in modo molto spregiudicato e in decine di milioni puntano a trasferirsi, in qualsiasi modo, verso il vecchio continente, chiaramente incapace di gestire anche questa situazione.

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