Speciale Corona Virus
NERVI SALDI E CAMBIAMENTI
Siamo una società in cui vengono proposti modelli di un certo tipo, per cui anche un problema che non è neppure paragonabile alle pestilenze o alla Spagnola, ci mette in crisi profonda, complice anche errori di comunicazione anche di chi fa il politico o il comunicatore.
Che l'attuale compagine di governo non sia in grado di gestire l'emergenza, è palese. Bastava vedere il pallore che ieri aveva il ministro dell'Istruzione mentre, insieme al primo ministro, annunciava la chiusura di scuole e università su tutto il territorio nazionale.
Se si pensa solo che una parte della compagni 5 Stelle era contro i vaccini, è evidente in che mani siamo finiti, dato che oggi si è capito che per toglierci di torno certi problemi seri, la soluzione è solo un vaccino.
Nel panico escono notizie di ogni tipo e vi sono misure contraddittorie, con contrasti anche fra chi di infezioni si occupa per lavoro.
Servono misure adeguate ma tenendo presente che ci stiamo giocando anche il futuro economico. Non vorremmo che si riuscisse a limitare i danni sanitari, che sono quelli di una forte influenza ad alto contagio, e l'economia venisse devastata.
E poi bisogna finirla con certe storie. Se bisogna bloccare certi movimenti, dev'essere fatto, così come chiarire le cose con l'Europa che, anche questa volta, è stata assente. E' arcinoto che noi abbiamo bloccato per primi i voli dalla Cina ma altri no, con gente che spuntava per ogni dove, dopo aver fatto scalo, senza che nessuno facesse il minimo controllo. Il virus, silente, dilagava, e noi discutevamo animatamente di razzismo. E vedrete che ci saranno problemi anche nel resto d'Europa, dato che questo virus ha tanti casi senza sintomi, per cui s'infiltra in modo subdolo, magari con il soggetto che neppure si accorge di niente ma può fare da vettore.
Le caserme sono in allarme e le Forze Armate hanno risorse preziose che, probabilmente , bisognava utilizzare prima. Ma si scopre che nessuno si attendeva niente di simile. Le influenze, anche quelle da 5.000 vittime, erano gestite in altro modo mentre oggi basta il primo imprevisto a mandare i politici nel panico totale.
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