SCONTRI NEL DOMBAS
Risale la tensione sui fronti del Donbas. la scorsa notte l'artiglieria russa ha aperto il fuoco a nord-est della città di Orlivka, una delle zone da sempre più delicate, e il bilancio è di 2 militari ucraini uccisi e 8 feriti. L'artiglieria di Kiev ha reagito all'attacco ma non si conosce l'esito dell'azione.
Scambio di colpi anche nella nella zona dell'aereoporto di Donetsk e sul limitrofo fronte di Advinka e l'artiglieria è entrata in azione anche sul fronte di Mariupol.
La situazione economica e sociale nelle autoproclamate repubbliche popolari di Dinietsk e Lughansk resta molto difficile, con praticamente tutte le industrie ferme e ridotta attività estrattiva. Il malcontento è vasto e neppure gli aiuti economici da Mosca, per altro ridottisi nel tempo servono a risolvere il problema.
Le cose non vanno bene neppure nella Crimea occupata. La fiorente attività agricola, resa possibile solo dall'acqua dal fiume Dinipro (ora bloccata) ora è distrutta e si sta tornando alla situazione antecedente lo sviluppo fatto registrare dopo la II Guerra Mondiale, quando venne realizzato il canale. Anche i flussi turistici si sono drasticamente ridotti, dato che prima erano composti in primo luogo da ucraini, dato che Mosca è molto lontana.
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