venerdì 27 agosto 2021

 Speciale Afghanistan


CONCLUSO IL RITIRO ITALIANO


E decollato d Kabul l'ultimo C-130 J della 46a Brigata Aerea con a bordo quello che rimaneva della rappresentanza diplomatica, i militari di TUSCANIA, COL MOSCHIN, e 187° Reggimento Paracadutisti, oltre ad alcuni collaboratori locali delle attività condotte in 20 anni dall'Italia.

Almeno questa parte si è conclusa in modo soddisfacente visto come sono andate le operazioni di altre nazioni. Ma in Afghanistan sono rimasti tanti collaboratori dei contingenti italiani e bisognerà vedere che fare perché non possono essere abbandonati.

Siamo usciti da una gigantesca trappola come era diventato l'aeroporto di Kabul, scelto in modo scriteriato dalle forze statunitensi, con negli occhi dei circa 170 morti di ieri (purtroppo le vittime sono cresciute in queste ore), causati da un attacco suicida dell'ISIS-K, ramo locale dell'ISIS/Daesh, assolutamente minoritario nel contesto afghano ma sempre insidioso.

Giriamo pagina e vediamo quello che possiamo fare, dato che ci sono molte cose da fare. Un pensiero ai militari, sostanzialmente statunitensi e britannici, che sono rimasti sul posto e che tenteranno di chiudere la missione, in condizioni difficilissime, che proseguiremo a seguire. Probabilmente si tenterà una chiusura dell'operazione a sorpresa nella notte fra il 29 e il 30 agosto, cercando di evitare 1.000 insidie, dai tiri delle armi all'assalto dei fuggitivi che non si sarà potuto caricare. A terra rimangono perfino dei cittadini statunitensi e moltissimi afghani che avevano lavorato con i contingenti e le organizzazioni occidentali.

Nessun commento:

Posta un commento