Speciale Afghanistan
CADUTE MAZAR-I-SHARIF E GARDEZ
Nel pomeriggio del 14 agosto i talebani hanno espugnato anche Mazar-i-Sharif. Dostum e i suoi sostenitori hanno raggiunto il confine con l'Uzbekistan, ponendosi in salvo. Un ultimo Cesna 208 è decollato dall'aeroporto ma molti sono rimasti sul posto e sicuramente quasi tutti faranno una brutta fine visto chi hanno di fronte. Anche Gardez è stata conquistata. Dall'aeroporto di Kandahar, ancora sotto controllo governativo, alcuni ufficiali sono stati trasportati a Kabul. Ancora resiste Jalalabad e rimane aperta, non sappiamo ancora per quanto, la strada dalla capitale al Pakistan. I miliziani integralisti sono a una dozzina di chilometri dalla città e a questo punto vi sono forti dubbi che ci sia una resistenza. Nella capitale si stanno concentrando diverse unità delle forze speciali ma senza appoggio aereo non possono fare molto anche se loro combatteranno duramente, a differenza di quello che hanno fatto altri. Gli USA hanno detto di voler evacuare decine di migliaia di persone ma bisognerà vedere quello che accade questa notte e domani. Ora il rischio è che ci siano scontri fra i militari statunitensi che stanno giungendo nella capitale e i talebani, in quanto per loro è un'ottima occasione per umiliare l'avversario, costringendolo ad una fuga precipitosa oppure bloccandoli in città bombardando l'aeroporto. E poi succederà sicuramente un finimondo perché tanti vorranno imbarcarsi perché rischiano veramente tanto e con loro rischiano le famiglie dato che le vendette e i massacri sono già iniziati.
Sembra proprio che l'avanzata talebana dilaghi ovunque, a volte incontrastata o con debole resistenza. Oltre a Kabul sono poche le località importanti ancora in mano ai governativi e l'immobilismo di Biden non lascia molte speranze, in quanto l'onda talebana sembra travolgere tutto. Poi qualcuno si lamenterà dei massacri e delle violenze degli integralisti ma si stanno perdendo le ultime possibilità di contrastare un'avanzata che poteva e doveva essere bloccata prima.
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