giovedì 26 agosto 2021

 Speciale Afghanistan


BIDEN IN GRAVISSIMA DIFFICOLTA'


Dopo che un attentato ha fatto una cinquantina di vittime a cui si aggiungono 13 militari statunitensi, la posizione di Biden è ancora peggiorata, al termine della conferenza stampa di oggi.

Ricordiamoci di una cosa. L'ultimo caduto statunitense nel paese risaliva al febbraio del 2020 ed era dal 2011 che non si erano avute perdite così pesanti in un singolo giorno.

L'atteggiamento del presidente sembrerebbe quasi arrogante se non fosse che nasconde una posizione difficilmente difendibile e giustificabile, dopo un disastro immane. Ci sembra un uomo sempre più confuso e inadeguato in una situazione non facile. Certo vorremmo sapere chi lo consiglia e chi lo spinge a queste disastrose uscite televisive che peggiorano constantemente la sua posizione, attaccata non solo dai repubblicani ma anche da un numero crescente di democratici. Questi sono i problemi del presidenzialismo quando il presidente non ha la caratura per reggere la situazione. prosegue a citar la morte del figlio quasi fosse caduto in combattimento mentre è morto di malattia, cosa che irrita non poco.

Ora vuol chiudere l'evacuazione ma sembra quasi che lo faccia per mettere fine al suo imbarazzo, lasciando tanti collaboratori degli Stati Uniti nella mani dei loro nemici, dopo 20 anni di promesse. VERGOGNOSO!

Certo se ci si caccia in una vera e propria trappola come l'aeroporto di Kabul, poi non ci si può lamentare se le cose vanno ancora peggio e si soffrono perdite, raccomandandosi a tutti (come nel caso della visita del capo della CIA a Kabul dai Talebani!) di non farsi intrappolare completamente dato che si può bloccare in modo semplicissimo il traffico di un aroporto, per giunta circondato da una metropoli.

E questa volta non si può dire che l'intelligence non avesse dato l'allarme, tanto che la nota era giunta anche alla stampa che l'aveva riportata.

Nessun commento:

Posta un commento