martedì 17 agosto 2021

 Speciale Afghanistan

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 22.00


IL GENERALE Mc KANZIE A KABUL


Per coordinare l'evacuazione da Kabul, all'aeroporto è giunto il generale McKanzie, comandante delle forze statunitensi in Medio Oriente e Afghanistan. I voli stanno proseguendo con buon ritmo ma ora i talebani bloccano l'afflusso dei civili in aeroporto mentre in città vi sono ancora delle sparatorie. Un C-130 francese diretto all'aeroporto, giunto sul Pakistan ha invertito la rotta per motivi non noti. Doveva essere il primo volo francese da Kabul. A terra ci sono ancora migliaia di persone e anche migliaia di militari.

A proposito. Ma da dove sono saltati fuori elicotteri statunitensi come gli UH-60 BLACK HAWK e gli AH-64 APACHE che operano all'aeroporto. Velivoli che non hanno una grande autonomia e che quindi erano in zona.  Se sono giunti così velocemente si potevano schierare anche prima, magari rallentando l'avanzata dei talebani. Magari per bloccarla con l'appoggio dei velivoli. Invece niente. Biden ha fatto la scelta infischiandosene allegramente di quei militari afghani che si stavano ancora battendo e trasformando una brutta ritirata in un disastro totale, peggio del Vietnam perché in quel caso dall'altra parte vi erano i comunisti vietnamiti e tutto il mondo comunista, Cina e URSS in testa. Lui voleva ritirarsi punto è basta. Sembra proprio la mente perversa e cinica di qualche film di Rambo, che decide di abbandonare chi combatte al suo destino anche se ci è sembrato un demagogo preda di luoghi comuni e magari con consiglieri cinici e sommamente incapaci. In diversi dovrebbero dare le dimissioni ma vedrete che proveranno a scaricare le responsabilità tutti sugli afghani. Ma chi aveva scelto tutta la dirigenza locale?

A PROPOSITO DI TRADIMENTI

A proposito di tradimenti sul campo di battaglia, ci vengono in mente i Gruppi Mobili Aviotrasportati francesi che operavano dietro le linee comuniste durante la guerra in Indocina. Qualcuno non fece in tempo a rientrare nelle proprie linee prima del ritiro del 1955 o preferì rimanere con le tribù che aveva addestrato e spinto a combattere. E lo stesso discorso accadde con i "montagnard" vietnamiti, anche loro addestrati dalle forze speciali statunitensi. Anche loro rimasero indietro; niente saluti e niente arrivederci. Qui tanti politici dicono di volersi occupare dei deboli, di chi "resta indietro" ma quando decidono che bisogna tagliare la corda, ti piantano in asso, tu, gli ideali e tanti bei discorsi. E non per niente il comandante Massoud era stato lasciato solo contro i talebani. Qualcuno ha ricordato che quando venne a Parigi, in RAI nessuna rete voleva la sua intervista, giusto per ricordare come stavano le cose. Almeno quando qualcuno andò a trovarlo, RAIDS fece un servizio e distribuì una cassetta ("Free Zone Taloqan") realizzata da Franco Nerozzi, uno che non si è mai tirato indietro, senza gli appoggi di Strada ma uno che non molla. Massoud fu ucciso il 9 settembre 2001, da emissari dei talebani che, fingendosi giornalisti, si fecero saltare in aria.

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