giovedì 25 agosto 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  26 AGOSTO (186° giorno)

 

- PUTIN HA BISOGNO DI SOLDATI I vertici russi  ripetono che l'operazione militare speciale sta andando secondo i piani, un'affermazione fideistica (e irrealistica) che ricorda i toni della propaganda sovietica. La smentisce clamorosamente il fatto che la Russia ha pubblicato ieri un decreto in cui si stabilisce l'arruolamento di altri 137.000 militari, portando il totale delle Forze Armate della federazione a 1.150.000 unità. Un incremento non da poco (numericamente equivale a quasi il numerico delle Forze Armate italiane, Carabinieri esclusi), ultimo passo prima del ricorso massiccio dei coscritti al fronte, elemento che creerebbe vari problemi soprattutto d'immagine, in quanto le mobilitazioni sono proprie delle guerre  e non delle "operazioni militari speciali".

In effetti la guerra in Ucraina ha palesato una scarsità di risorse umane, nonostante che nel Donbas sotto controllo russo vi sia la coscrizione obbligatoria. Complice anche le perdite subite, che noi valutiamo inferiori alle stime fatte da Kiev ma sempre consistenti, mancano fucilieri e carristi. Fucilieri e carristi che dovranno essere addestrati, per cui saranno disponibili solo fra qualche mese. Un problema non da poco. 

- PONTE DI BARCONI A KHERSON Il genio russo sta realizzando un ponte di barconi affiancato a quello stradale per consentire il passaggio del fiume, ora qui possibile solo con dei traghetti. Il ponte in cemento, essendo più alto, offre una certa protezione ai missili ucraini ma bisogna vedere cosa accadrà anche perché si tratta di circa 500 metri di lunghezza. I pontoni sono stati trovati nel porto fluviale di Kherson ma non ce ne sarebbero molti altri. Qualcosa di simile lo fecero i croati nel 1993 quando a Maslenica (retroterra di Zara) costruirono un ponte di barconi su un tratto di mare per avere un collegamento terrestre con la Dalmazia, in luogo di traghetti.

- LE FORZE UCRAINE COLPISCONO  IL PONTE Le forze ucraine stanno colpendo il ponte di barconi che i russi stavano realizzando a Kherson, affiancato a quello originale, interrotto da tempo. Avevamo pochi dubbi che sarebbe accaduto. Fra l'altro immagini di fonte russa mostrano veicoli militari e civili a bordo dei traghetti, quasi a farsi scudo con la popolazione. Sono stati colpiti altri bersagli intorno a Kherson. Nel Donbas una caserma di separatisti a Kadiivka è stata ridotta in macerie da quella che sembra una salva di missili sparati da un MLRS. Numerosi i miitari rimasti uccisi o feriti.

SCRAMBLER ITALIANO IN POLONIA 

Nei giorni scorsi, a seguito del potenziale ingresso nello spazio aereo dell’Alleanza di una traccia non riconosciuta proveniente dalla Bielorussia, il CAOC di Uedem (Ger) ha immediatamente allertato una coppia di Eurofighter italiani che erano già in volo, ordinando loro di dirigersi nella zona di operazioni, rimanendo all’interno dei confini polacchi.

Tale prontezza ha permesso alla catena di Comando e Controllo della NATO di verificare la presenza della possibile minaccia e di dimostrare allo stesso modo, in tempi brevissimi, eccezionali capacità di reazione, utilizzando le risorse messe a disposizione dall’Italia con la TFA-P White Eagle rischierata presso la base aerea di Malbork.

In un contesto delicatissimo e complesso come quello attuale sul fianco nord-est della NATO, è di fondamentale importanza l’attività operativa che i piloti dell’Aeronautica Militare italiana svolgono, giorno e notte, senza soluzione di continuità, a supporto della Forza Aerea polacca.

La missione di enhanced Air Policing della NATO, puramente difensiva e non basata su una minaccia specifica, è orientata a preservare l’integrità territoriale dell’Alleanza, con misure di sicurezza modulabili e flessibili, che possono essere incrementate o ridotte a seconda della situazione di sicurezza.

Misure di garanzia sono la continua presenza militare ed una significativa attività nella parte est dell’alleanza da parte dei Paesi della NATO, su base rotazionale.

Queste misure difensive dimostrano la solidarietà collettiva della NATO ed il suo impegno a protezione di tutti i Paesi alleati.

L’Aeronautica Militare è presente in Polonia dal 1° agosto con 4 velivoli Eurofighter F-2000A ed i relativi equipaggi provenienti dal 4°, 36°, 37° e 51° Stormo dell'Aeronautica Militare dipendenti dal Comando Squadra Aerea, che contribuiscono al rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco nord-orientale della NATO.

A supporto della missione degli Eurofighter schierati a Malbork sull’aeroporto Krolewo, sotto l’egida del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), l’Aeronautica Militare ha predisposto il rischieramento di personale proveniente da numerosi Enti e Reparti della Forza Armata, tra cui il 16° Stormo Fucilieri dell’Aria, una componente il Comando Forze per la Mobilità che offre la necessaria sicurezza e protezione terrestre a personale, mezzi ed installazioni.


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