venerdì 26 agosto 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  27 AGOSTO (187° giorno)

 

- RUSSI IN DIFFICOLTA' Altro segno dei problemi reali che i russi devono affrontare dopo aver aggredito l'Ucraina. Fonti israeliane segnalano (e mostrano immagini satellitari) che Mosca in agosto ha rimosso una delle batterie di missili antiaerei S-300 che aveva schierato in Siria, facendola rientrare sul territorio nazionale. Il timore è che vi siano attacchi aerei  ucraini e lanci di missili balistici. S'indebolisce il dispositivo di Mosca in Siria per far fronte ad altri impegni anche se l'antiaerea russa non interviene quando i velivoli israeliani sono in azione in Siria, in funzione di un evidente accordo segreto fra i due paesi. I sistemi S.300 erano stati schierati in funzinone anti-turca.

- SOLITI BOMBARDAMENTI Sul fronte i soliti bombardamenti da Kharkiv al mare anche se l'intensità non è quella delle settimane precedenti. Alcuni attacchi terrestri nel Donbas ma tutti bloccati. Sta finendo agosto, mese entro cui Mosca aveva detto sarebbe stato "liberato" il Donbas. I militari attendono rinforzi per lanciare ulteriori attacchi massicci.

- COLPITI TRE DEPOSITI RUSSI Tre depositi di armi ed equipaggiamenti russi sono stati colpiti dall'artiglieria a lunga gittata ucraina che prosegue la sua attività disponendo d'infromazioni molto precise circa la loro consistenza e collocazione. La lina del fronte anche oggi è rimasta invariata. In serata è entrata in azione l'atiaerea a Sebastopoli.

- INCUBO LOGISTICO In Ucraina non mancano i meccanici e gli specialisti in logistica ma la situazione degli equipaggiamenti militari è sempre più complessa, per la varietà di modelli acquisiti o ricevuto come aiuti. Ricordiamo bene quanto accadde  nella ex Jugoslavia dove dai depositi della Difesa Territoriale e della Riserva della Polizia, venne fuori di tutto incluso MG34, MP40 tedesche e i mitra PPsH sovietici, a cui poi si aggiunsero armi da molte parti del mondo, superando l'embargo internazionali (a propsoito d'embarghi e sanzioni). Nel caso dell'Ucraina  si tratta di forniture ufficiali ma, specialmente per le armi leggere e i veicoli, siamo a liste lunghissime. Questo pone dei problemi specialmente con il prolungarsi del conflitto, ricordando che inquesto contesto tutto subisce un logorio maggiore.

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