lunedì 29 agosto 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  30 AGOSTO (190° giorno)

 

- OFFENSIVA SU KHERSON "Tanto tuonò che alla fine l'offensiva arrivò". "Perché non arriva l'offensiva ucraina?", era il discorso che si sentiva ripetere. Il fatto è che si trattava di attaccare non le milizie libiche o qualche altro gruppo scalcinato ma l'Esercito russo. Ora, è pur vero che negli ultimi mesi la sua reputazione non ha brillato ma si tratta di unità ben armate, reparti da trattare con attenzione. Per questo a Kiev si sono voluti preparare bene, per ridurre le perdite, mentre i russi davano "spallate" nel Donbas, sanguinose e con poco guadagno.

Il punto più debole dello schieramento russo era proprio Kherson, in particolare questa sezione della grande testa di ponte sulla riva destra del Dnipro, circa 500 metri di acqua, non un torrentello, ricordando che nei primissimi giorni di conflitto i russi riuscirono ad impadronirsi di tre ponti (2 ponti e la diga-ponte di Nova Kharkovka) senza che gli ucraini facessero saltare strutture fondamentali (Ne abbiamo chiesto spiegazione agli ucraini ma ci hanno risposto : "ne riparliamo più avanti"!). Un affluente di destra costituisce un ulteriore sbarramento subito a nord della città, creando una sorta di enclave che si può bloccare tagliando i ponti.

Mosca ha molte decine di chilometri di materiale da ponte e ha sperimentato di farci passare sopra anche i treni, ricordando i problemi che ebbero i tedeschi per ricostruire i ponti proprio sui grandi fiumi, Dnipro incluso. Il fatto è che all'epoca non esistevano artiglierie a lunghissima gittata, con un raggio di dispersione di 5 metri!! Come previsto da sempre, hanno  difeso le strutture saturando  l'area con sistemi antiaerei, e realizzato ponti con grossi barconi ma i missili GMLRS sono difficilmente radarabili e arrivano velocissimi. Ci vorrebbero gli IRON DOME israeliani ma Putin ha vecchi missili di concezione sovietica e basta. Ma, distrutti e ridistrutti i ponti si può sempre ricorrere ai traghetti, obiettivo sfuggente anche se con portata nettamente inferiore. Ma qualcuno osserva attentamente da molto in alto ogni centimetro della riva e i traghetti hanno bisogno di punti d'imbarco e di tempi in cui sono fermi  per il carico e lo scarico.  E come si fermano ecco arrivare, sempre precisissimi, altri missili. Un incubo! Come un incubo per i russi sono i moderni semoventi arrivati agli ucraini, ad iniziare dai PzH.2000, una sorta di mitragliatrice calibro 155 mm, con una precisione e una mobilità impressionanti, accanto a cui operano anche i semoventi polacchi KRAB. Queste ed altre armi hanno colpito con precisione posti comando, schieramenti d'artigieria e depositi di ogni tipo. Qualcuno ha scatenato anche la guerra elettronica, creando problemi alle loro comunicazioni, altro elemento fondamentale. Qualcuno ha messo mano al telefono GSM (sistematicamente intercettati) ma neppure quelli funzionavano, probabilmente perché Putin si è dimenticato di pagare la fattura!

Altro errore. Putin è sempre a corto di militari anche perché le perdite sono state forti (tanto che aveva appena deciso di arruolare altri 138.000 militari) anche perché vuole preservare i russi europei ("geniale" l'idea di reclutare lo stesso numero di nuovi volontari, 500 per provincia, così che Mosca ne doveva dare tanti quanti una spopolata provincia asiatica!). Fra le misure prese quella di mobilitare tutti i maschi del Donbas, fino ai 60 anni, spedendo qualche battaglione di attempati richiamati anche a Kherson, a centinaia di chiometri dai luoghi di origine. Provate ad indovinare dove è avvenuto uno degli sfondamenti ucraini?

Ovviamente fornire i dettagli delle operazioni ma ora Kiev ha imposto il silenzio, così come avvenne quando i croati, nell'agosto del 1995, lanciarono l'Operazione TEMPESTA.  Riuscirono a bloccare perfino noi che pure, guarda caso, eravamo in zona e conoscevamo  strade e viottoli ed eravamo arrivati in prima linea anche quando non si poteva. Eppure le operazioni militari serie si fanno così. Pazienza e sapremo ulteriori dettagli.


 

- OFFENSIVA A NORD DI KHERSON Le prime informazioni indicano come l'offensiva ucraina si stia sviluppando 80/100 chilometri a nord di Kherson, una zona abbastanza decentrata, presidiata dal 109° Reggimento dei separatisti di Donetsk, dispersi su di un'area vasta, preferendo affrontare dopo le più forti forze russe concentrate nell'area di Kherson, pari ad almeno 25.000 militari con fortificazioni campali ed estesi campi minati. Le forze di Kiev hanno riconquistato Bilohirca e stanno avanzando ancora. Il ponte di circostanza ad Antonivsky a Kherson è stato colpito almeno altre tre volte all'alba in quanto i genieri russi tentavano di ripararlo. Sotto tiro anche l'adiacente traghetto, ora utilizzato solo dai militari russi.

- IL PONTE DI ANTONIVSKY INTERROTTO Una immagine di questa mattina mostra il ponte di barconi realizzato accanto a quello di Antonivsky privo di un'ampia sezione centrale e ancora colpito dai missili ucraini.  Non sappiamo se la grande sezione mancante sia stata affondata o i pontoni siano stati spostati lungo la riva per sottrarli al tiro. Sta di fatto che l'attraversamento è bloccato e forse si prova con le sezioni di ponte spinte da battelli, magari in un altro punto del fiume. Tiri anche su punto di attraversamento di Nova Kakhovka, con i russi che hanno lanciato missili nel tentativo di colpire quelli in arrivo. I russi hanno rivendicato l'abbattimento di un drone nei pressi del grande aeroporto di Belbek, a nord di Sebastopoli. Ieri i russi hanno mancato di pochissimo un ponte a Mykolaiev mentre stava passando anche un filobus, come mostrato da un video.

- L'EUROPA FORNIRA' ADDESTRAMENTO La riunione informale dei ministri della difesa della NATO  ha stabilito che i vari paesi addestreranno personale ucraino. Qualcuno lo sta già facendo, altri si apprestano a farlo. Ogni nazione offrirà la propria disponibilità sulla base delle rispettive strutture addestrative. Dovendo ampliare la consistenza delle Forze Armate, Kiev ha bisogno di sottufficiali e ufficiali, specialisti di ogni tipo, incluso piloti per velivoli da combattimento occidentali ma anche personale medico e paramedico, meccanici e specialisti nelle comunicazioni  e via proseguendo. I ministri hanno confermato la volontà di continuare a sostenere Kiev, uno dei fattori determinanti del conflitto.

- MORTO GORBACIOV. E' morto Gorbaciov, ultimo capo dell'Unione Sovietica. Fu lui a dare l'avvio  al processo che portò, in modo non previsto, al crollo del Patto di Varsavia e dell'URSS. Riuscì anche a superare un colpo di stato dei nostalgici del comunismo. Finito ai margini della politica era critico nei riguardi delle solta politica data da Putin e dal suo regime.

- NOVA KAKHOVKA COLPITA ANCORA Nella notte i missili ucraini hanno colpito ancora Nova kakhovka, fondamentale punto di attraversamento sul Dnipro. I colpi hanno innescato una serie di enormi esplosioni secondarie, come si evice da un video. 

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