giovedì 11 agosto 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  11 agosto (169° giorno)

 

- 13 VELIVOLI DISTRUTTI A SAKI In una prima valutazione avevamo indicato in 12 i velivoli distrutti dalle esplosioni avvenute il 9 agosto nell'aeroporto di Saki. Analisi attendbili oggi parlano di 8 bombardieri Su.24 e 5 caccia Su.30 distrutti per un totale di 13 velivoli. Ma quelo che vogliamo sottolineare è che a noi risultano danneggiati vari altri velivoli. L'area ha visto una vera e propria pioggia di detriti. Una macchina, in un parcheggio lontano molte centinaia di metri dalle esplosioni principali, è stata trapassata da parte a parte da un pezzo di trave pesante alcune centinaia di chili. Probabilmente frammenti anche più piccoli hanno colpito molti dei velivoli che erano parcheggiati, non distruggendoli ma causando danni anche gravi che però sono difficili da notare dal satellite, almeno da quelli civili sulle cui immagini si basano le valutazioni. Gravemente danneggiato è di sicuro un Antonov An.26 così come altri velivoli. Per l'Aeronautica di Mosca si tratta di un colpo decisamente duro anche a livello psicologico. Abbiamo fortissimi dubbi che il bilancio delle vittime sia poi quello annunciato da Mosca (1 morto e 4 feriti).

L'aeroporto di Saki dopo l'esplosioni del 9 agoto. Evdenti sono le gravi distruzioni arrecata all'impianto e ai velivoli.
 

- CANNONEGGIAMENTI Lungo il fronte vi sono vari cannoneggiamenti ma ogni giorno che passa il fuoco di controbatteria ucraino è più efficace e raggiunge anche i depositi nelle retrovie. I russi hanno enormi consumi di munizioni e devono attingere a grossi depositi che sono divenuti bersagli prioritari. La linea del fronte, anche nel Donbas, è invariata, un dato incontrovertibile che indica come Mosca abbia esaurito, almeno in questa fase, la spinta offensiva.

- TURISTI IN FUGA DALLA CRIMEA Mosca ha parlato di "danni minori" per quanto accaduto all'aeroporto di Saki. Le immagini parlano di tutt'altro esito, con perfino la pavimentazione in cemento profondamente sconnessa in alcuni punti. Sta di fatto che si è scatenato un vero e proprio esodo con ingorghi verso Kerch in quanto si temono altre azioni. 

- ULTERIORI SANZIONI Finlandia e baltici proporanno di bloccare l'ingresso dei cittadini russi nell'Unione Europea. Non è giusto che i russi facciano i turisti in Europa mentre bombardano e massacrano in Ucraina. L'impressione è che solo ora i russi si rendano conto in che razza di situazione si siano cacciati aggredendo l'Ucraina. L'econonomia va a pezzi e ora si vedono presi di mira da varie misure conseguenti la loro azione. Poi la guerra non va come speravano. Davano la vittoria a brevissimo o breve tempo e ora sono impantanati in una guerra costosissima, con perdite crescenti. Del resto è tempo che l'Europa prenda misure radicali per far capire al regime che potrebbe trovarsi in una situazione molto difficile. In testa all'impegno vi sono molti dei paesi dell'Europa orientale e quelli scandinavi. La Zakarova, portavoce russa, affibbia l'aggettivo di "nazista" a questo e a quel paese ma questo non può nascondere la realtà dei fatti. Oggi Conte ha affermato: "basta armi all'Ucraina". E' un'affermazione ridicola visto che le armi italiane sono state lo 0,6% del totale e il quarto invio è fermo da oltre un mese, alle prese anche con le solite vacanze di agosto mentre gli altri paesi proseguono l'invio dei rifornimenti. 

- ESPLOSIONI IN BASE RUSSA IN BIELORUSSIA Una serie di grosse esplosioni si sono registrate in una grande base aerea bielorussia, utilizzata esclusivamente dalle forze russe. Si pensa ad un probabile sabotaggio in quanto Kiev è stufa di assistere ad attacchi dal territorio bielorusso senza poter rispondere. Ovviamente vi sono piani per agire.

- ALTRI TRE MLRS Il Regno Unito ha fatto sapere di essere completamente soddisfatto da come i militari ucraini utilizzano  primi 3 lanciarazzi campali e hanno deciso di fornirne altri 3. Visto la resa operativa di queste armi, si tratta di un apporto numericamente piccolo ma di rilievo. 

- COLPITO UN ALTRO DEPOSITO L'artiglieria a lunga portata Ucraina ha colpito un altro deposito di munizioni russo  Casele, nella regione di Kherson. In questo modo si conta di ridurre le capacità operative russe che, in effetti, sembrano diminuite.

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