martedì 30 agosto 2022

 Speciale guerra in Ucraina


COSA STA ACCADENDO?


Sulle operazioni sulla riva destra del Dnipro vi è praticamente un silenzio quasi assoluto dei mezzi d'informazione ufficiali e dei tanti canali che normalmente operano. Girano molte voci ma preferiamo attendere. E neppure stando sul posto potremmo raccogliere molto di più, avendo alcune esperienze dirette. Gli ucraini sono diventati molto rigidi sulle informazioni. 

Di sicuro è in corso una offensiva ucraina che non è stata respinta, come afferma Mosca, altrimenti ne avremo evidenze di vario tipo. Di sicuro è stato distrutto un comando russo a Kherson (vi sono immagini eloquenti a tale proposito) ma su quello che accade sul Fronte Sud, di sicuro per ora vi è molto poco, salvo che gli ucraini tirano con successo sui due punti di attraversamento.

Una informazione possiamo darla. I russi hanno realizzato, solo per i mezzi militari, altri punti di traghettamento, passando per i rami della foce del Dnipro e sbarcando in città. Il problema è che se lo sappiamo noi lo sanno anche altri e potrebbero essere colpiti durante le operazioni d'imbarco e sbarco. Diversi mezzi russi sono anfibi e navigare su un grande fiume non è un grosso problema. Diverso è il discorso per i rifornimenti (carburanti, munizioni e viveri), ricordando anche le necessità della popolazione civile. 

Mosca ha confermato che sono avvenuti scontri all'interno del centro urbano di Kherson, dove operano forze della resistenza. Ovviamente i russi minimizzano ma devono guardarsi anche le spalle mentre sembra che incursori e fucilieri di marina ucraini si stiano muovendo nel delta del Dnipro, un intreccio di canali vasto e complicato.

E' emerso che sapendo  che i russi avrebbero dato la caccia ai lanciarazzi campali HIMARS, utilizzando degli autocarri ne hanno realizzati di finti in legno. Sembra che il trucco abbia funzionato, per cui Mosca era convinta di aver fatto fuori vari sistemi dei 16 ufficialmente consegnati, cosa che non era vera.

Veramente clamorosa è l'assenza dei velivoli ad ala fissa russi. A questo punto è chiaro che vi siano dei seri problemi, magari legati alla scarsità dei piloti "combat ready", tanto che vengono risparmiati. In confronto i velivoli di Kiev sono risultati più attivi. Gli elicotteri russi rimangono entro le propie linee e fanno tiri balistici con i razzi non guidati da 57 mm, con risultati modesti, temendo l'antiaerea di Kiev, ora anche con i primi GEPARD, decisamente attempati ma sempre insidiosi. Gli elicotteri d'attacco Ha.52 con i due grandi rotori controrotanti hanno una traccia radar molto marcata. E poi Kiev ora dispone dei missili antiradar AGM-88 HARM. Non si tratta dell'ultima versione (la "E") ma di armi realizzate anche 30 anni fa ma qualche radar russo è già stato distrutto anche perché alcune volte sono più vecchi.

Appena avremo notizie confermate e attendibili informeremo i nostri lettori. Sbilanciarsi ora francamente non ci sembra professionale.

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