Speciale Guerra in Ucraina
AGGIORNAMENTI 6 OTTOBRE (227° giorno)
- Il QUADRO DELLA SITUAZIONE Le truppe russe appaiono sempre in difficoltà e perdono terreno sulle due estremità del fronte. Sembra che ci sia in atto un crollo del morale delle truppe, conseguenza delle perdite subite e della poca fiducia nei comandanti. Le forze di Kiev, seppur sempre attente, stanno avanzando da nord verso sud nella grande testa di ponte sulla riva occidentale del Dnipro anche se le offensive ucraine l'hanno ridotta in modo consistente. Al lato opposto del fronte, gli ucraini avanzano a oriente del fiume Oskil, guadagnando terreno, tanto che Mosca ha ordinato il ritiro della componente civile da Kreminna e Svetove, minacciate dall'avanzata nemica che punta alle vie di comunicazione principali. I comandi russi sembrano in lotta fra di loro (anche perché ora si cercheranno i colpevoli della sconfitta!) e a loro volta in urto con i politici. Sembra che i militari volessero ritirarsi dalla testa di ponte sul Dnipro ma che Putin si sia opposto, con i risultati attuali, dove importanti unità di professionisti sono ridotte a mal partito e il cui personale non è sostituibile con i riservisti.
Intanto i rifornimenti a Kiev proseguono. Molto lenti quelli italiani ma rapidi altri, come quelli finlandesi, giunti all'ottavo "pacchetto", così come quelli di altri paesi.
- ANCORA MISSILI SULLE CITTA' I russi proseguno a lanciare missili sulle città in mano agli ucraini, Dopo averne lanciato qiasi 3.000 del tipo da crociera (da piattaforme terrestri, aeree e navali, incluse quelle subacquee) ora sono rimasti a corto di tale armi perché in parte sono munite di testate nucleari. Utilizzano i missili antiaerei, in particolare gli S-300, che però sono molto imprecisi nell'impiego contro bersagli di superficie, in quanto hanno un radar ma per bersagli aerei. Il loro impiego è contro centri urbani, unoscopo terroristico contro la popolazione. L'esempio classico lo si è avuto anche oggi, con un missile che ha colpito Zaporichchia, un quartiere residenziale, facendo 12 vittime. Nelle stesse ora un missile GMLRS colpiva un albergo a Kherson che è stato requisito dall'DSB (lo spionaggio russo), con minimi danni collaterali nelle abitazioni limitrofe. Segno che non solo si tratta di armi precise ma che l'intelligence di Kiev lavora bene sul terreno.
- ANTONIVSKY SOTTO TIRO. Il ponte di Antonivsky, nei pressi di Kherson, e l'area adiacente, sono sempre sotto il tiro dei missili ucraini che ingaggiano anche i pontoni utilizzati come traghetto. Questo rimane un grosso problema per la testa di ponte russa.
- EVACUATI GLI STUDENTI DA KHERSON Stante la situazione a Kherson, i russi hanno deciso di evacuare tutti gli studenti della città in Crimea. Ovviamente il provvedimento provocherà grosse polemiche. Qualcuno pensa che Putin voglia incrementare la popolazione, qui come in altre zone, deportando i più giovani.
- LA SITUAZIONE SULLA DESTRA DNIPRO. La recentisima avanzata ucraina nei riguardi della enorme testa di ponte russa sulla riva destra del Dnipro, vede un rallentamento delle operazioni, dopo che il fronte si è spostato in alcuni punti per ben 50 km. I russi hanno perso uomini e mezzi e iniziano ad arrendersi, magari consegnandosi con un BMP-2 come mostra un filmato eloquente. Il morale è basso e i reparti, in linea da quasi otto mesi, sono in cattive condizioni complessive. in particolare per la carenza dei rifornimenti e la mancanza di rincalzi. In campo russo sono esplose anche le polemiche. Il vice amministratore filo-russo dell'onlast di Kherson, è arrivato a dire, davanti alle recenti sconfitte, che il capo di stato maggiore a Mosca "dovrebbe spararsi"! Parole molto forti, soprattutto in un regime come quello russo che sottolineano la gravità della situazione. L'uomo è nervoso perché credeva di aver trovato un buon posto di lavoro ma potrebbe perderlo, come è già accaduto a vari collaborazionisti, costretti a fuggire davanti alla controffensiva di Kiev.
- MISSILI DAI CIELI BIELORUSSI Mnsk continua a permettere ai velivoli russi di lanciare attacchi dai suoi cieli da parte dei velivoli di Putin. Non accadeva da agosto ma oggi bombardieri strategici T.22 M3 BACKFIRE hanno lanciato missili Kh-22 dai cieli bielorussi verso l'Ucraina. Ovviamente la cosa potrebbe avere consegenze anche per Lukashenko e il suo regime.
- "CONFINI VARIABILI" Qualcuno ha giustamente chiesto quali fossero i nuovo confini russi dopo le recenti annessioni. La risposta è stata stupefacente: "I confini sono variabili". Evidentemente a Mosca oramai in diversi sono in confusione. I confini legali e riconosciuti, sono una cosa piuttosto seria, come è facile intuire. Assurdo che sia "variabili", una espressione che suona come: "dipende cosa ci rimarrà al termine del conflito". Ora, che Mosca mantiene enormi acquisizioni, che secondo i russi sono "intangibili", sarebbe pronta anche a trattare. Ma trattare su cosa? Comunque se le operazioni vanno avanti in questo modo, la questione, come abbiamo sempre creduto, sarà decisa sul campo.
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