Speciale Guerra in Ucraina
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- PROSSIMA UNA RITIRATA RUSSA DA KHERSON Vi erano numerosi segnali che i russi stavano pensando ad una ritirata da Kherson e da tutta la riva destra del Dnipro che avevano occupato. E' stato dato l'ordine di evacuazione per i civli ma il comandante delle forze russe che occupano parte dell'Ucraina, in una intervista, ha parlato di "una dura decisone da prendere" riferendosi alla situazione "molto dura a Kherson". Anche il "governatore" installato da Putin in città, ha parlato di abbandono della città che "verrà riconquistata". E' da agosto che segnaliamo la difficile situazione nella testa di ponte, causa i colpi inflitti alla logistica russa intenta a passare il grande fiume. L'alternativa alla ritirata era subire una sconfitta molto pesante. Ora bisogna vedere se la ritirata avverrà con una sorta di accordo con Kiev oppure sotto il fuoco, manovra molto difficile e pericolosa.
Ritirandosi dietro il Dnipro i russi sanno che per un lungo tratto il fiume costituirebbe il fronte, un ostacolo molto impegnativo, considerando che in alcuni punti è addirittura un lago artificiale.
Certo il danno d'immagine sarebbe molto forte ma a Mosca racconteranno che devono affrontare tutta la NATO e che il ripiegamento è un segnale di pace e via proseguendo. Certo, senza tutto il Donbas, perdite forti e sanzioni crescenti, i risultati per Mosca non sono brillanti e, a nostro avviso, peggioreranno anche perché il morale dei militari sta peggiorando. In sostanza, dopo le pompose dichiarazioni di pochi giorni fa, i russi stanno abbandonando pezzi del territorio russo. Va bene che queste nuove parti di "Russia" erano state definite "dai confini variabili" ma ora si stanno riducendo drasticamente e a nostro avviso non è ancora finita.
Sembra che i russi vogliano trasportare 60.000 persone dalla riva destra del Dnipro a quella sinistra, una vera follia, visto lo stato dei collegamenti. Ma forse in mezzo ai civili vogliono infilarci anche le unità militari, utilizzandoli come scudi umani.
- SCAMBI DI COLPI Solito scambio di colpi nella notte e in mattinata, con gli ucraini che restituiscono i tiri in linea ma anche attivi nel colpire bersagli nell'area di Belgorod, in Russia, in risposta all'ondata di attacchi lanciata da Kiev utlizzando anche droni che sono di costruzione iraniana, nonostante qualcuno affermi il contrario.
- LEGGE MARZIALE Putin ha proclamato la legge marziale nei territori occupati dell'Ucraina, altro indice che le cose non vanno bene per i russi mentre crescono le notizie circa una possibile crisi dei reparti russi.
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