Speciale Guerra in Ucraina
500 GIORNI DI GUERRA Oggi sono 500 giorni che il conflitto fra Ucraina e Russia è entrato nella sua fase più devastante, con l'offensiva russa scattata il 24 febbraio 2022. Qualcuno prevedeva che sarebbe finita con la rapida vittoria di Putin ma non è andata così e l'Ucraina resiste e ha ripreso non poco territorio, perso nei primi giorni dell'attacco, infliggendo gravi perdite all'avversario che, ricordiamolo, è uno dei paesi con le forze armate più grandi.
- MEZZO SMINATORE Gli ucraini, partendo dai vecchi carri T-64, hanno realizzato un veicolo, denominato BMR64, destinato ad aprire un varco nei pericolosi campi minati. E' stato rimosso il pezzo da 125 mm e ovviamente le munizioni mentre nella parte anteriore sono stati applicati dei moderni rulli metallici per lo sminamento KMT-7. La rimozione del pezzo ha alleggerito la parte anteriore che ora è meno sollecitata dal dispositivo antimina e consente di avanzare più rapidamente e senza logorare le sospensioni anteriori, problema che emerge quando si applicano i rulli ai carri normali. Inoltre i carri di concezione sovietica sono risultati esposti particolarmente alle mine e alle loro esplosioni che può far attivare, come al solito, le cariche di lancio, con esplosioni catastrofiche, per mezzo ed occupanti.
- CV-90 IN UCRAINA I primi veicoli da combattimento svedesi CV-90 sono giunti ufficialmente in Ucraina con il personale addestrato al loro impiego. Si tratta di un mezzo interessante e potente grazie al suo pezzo da 40 mm, utilizzabile anche contro elicotteri a bassa quota.
- IL PRESIDENTE ZELENSKY ALL'ISOLA DEI SERPENTI Il presidente ucraino si è recato nella piccola Isola dei Serpenti, catturata all'inizio dell'invasione russa su grande stile ma poi ripresa dagli ucraini che, anche sul mare, si stanno difendendo bene, avendo affondato anche la nave ammiraglia della flotta russa del Mar Nero.
- LIBERATI 5 COMANDANTI DELLA DIFESA DI MARIUPOL I 5 comandanti della coraggiosa difesa di Mariupol che la Russia aveva ceduto alla Turchia, sono stati liberati e sono tornati in patria sul velivolo del presidente Zelensky, accolti come eroi. Fra i liberati anche i comandanti del Reggimento AZOV, accusato dai russi (almeno all'epoca) delle peggio cose e poi sparito dalla loro propaganda. Ovviamente la cosa non farà piacere al regime di Putin ma chissà quante cose ancora dovrà ingoiare visto come vanno le cose.
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