sabato 5 maggio 2018

LA SCOMPARSA DEL PRESIDENTE DELLA RENAMO DHLAKAMA


Ci è giunta dal Mozambico la notizia della scomparsa del presidente della RENAMO (REsistena NAzionale MOzambicana), Afonso Dhlakama. Aveva 65 anni ed è stato un leggendario leader nazionalista mozambicano. Una vita difficile in quanto prima fu con il FRELIMO ma poi, quando prese il potere nel 1975 e impose la dittatura marxista, prese le armi fra i primi, animando la lotta armata.
Con Almerigo Grilz e Giancarlo Coccia siamo stati gli unici giornalisti italiani che riuscimmo a incontrarlo nel suo comando nel mato del Mozambico. Se ne andato nella sua mitica roccaforte di Gorongosa, dove aveva resistito a tante offensive, incluse quelle condotte dalle truppe di Robert Mugabe che appoggiavano quelle del regime di Maputo. Lui di aiuti ne riceveva pochissimi, specialmente dopo che, nel 1984, Pretoria fece un accordo con Maputo. Eppure non mollava e i guerriglieri della RENAMO controllavano, a piedi, la grande maggioranza dell'immenso paese.
Per anni furono condotte trattative di pace a Roma, sotto l'egida formale di San Egidio ma gestiti dalla Farnesina, che portarono agli accordi del 1992 e alla missione internazionale del 1993/94 a cui parteciparono anche i militari italiani (fra cui l'attuale capo di stato maggiore della Difesa, il generale Graziano).
Possiamo dire che lo spirito degli accordi venne clamorosamente tradito in quanto il FRELIMO si tenne stretto in mano tutti i mezzi d'informazione (giornali, radio e televisione) riuscendo così a vincere le elezioni.
In questi ultimi anni vi erano stati nuovi momenti di tensione fra la RENAMO e il regime del FRELIMO, ora su posizioni concordi con le grandi compagnie internazionali e afflitto da una immane corruzione che blocca uno sviluppo reale e generale per un paese ricco di risorse.
Un combattente nato che mai si piegò alla dittatura, tradito da chi, dopo la fine della Guerra Fredda, sbrigativamente si schierò con chi aveva il potere.

LuPo

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