giovedì 3 maggio 2018

LA PORTAEREI TRUMAN A LARGO DELLE COSTE LIBANESI


La Task Force con alla testa la portaerei TRUMAN è giunta nel Mediterraneo orientale, per partecipare alle operazioni in Siria e Iraq. Si tratta di acque decisamente affollate, sia perché i traffici mercanti li sono molto intensi, sia perché vi operano unità navali di molti paesi, incluse quelle russe.
Utilizzare una portaerei in acque relativamente ristrette e trafficate non è semplice  perché l'unità durante le operazioni di volo si deve muovere, con la sua scorta, a circa 30 nodi, preferibilmente in linea retta, per cui ha bisogno di ampi spazi, difficili da ottenere nelle acque fra Cipro e il Libano, dovendo fare i conti anche con le rotte di approccio a vari aeroporti. Per questo la Task Force statunitense si terrà a sud o a ovest di Cipro, in acque più aperte.
Intanto prosegue l'intensa attività dei ricognitori navali (P-3 e P-8 POSEIDON) dalla base di Catania-Sigonella, a cui si affiancano i voli anche dei grandi teleguidati a reazione RQ-4 GLOBAL HAWK, diretti non solo nei cieli di Siria e Iraq ma anche della Libia e del confronto fra Ucraina e Russia.

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