mercoledì 9 maggio 2018

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NOTTE DI FUOCO SULLA SIRIA


La situazione sta precipitando in Siria. Nella notte, dopo le ore 01,30 italiane, razzi sono arrivati sul Golan occupato dagli israeliani. La risposta è stata immediata, sia con razzi che con missili lanciati da velivoli e sono stati colpiti decine di obiettivi, fra cui rampe di lancio dei missili, aeroporti e postazioni missilistiche dell'antiaerea, non solo intorno a Damasco ma anche nell'area di Homs. Secondo un comunicato israeliano, sono stati colpiti "dozzine di bersagli". Secondo il portavoce militare israeliano, dei 20 razzi sparati dalla Siria, 16 sono caduti in territorio siriano e 4 sono stati intercettati dal sistema antirazzo IRON DOME. Risultano colpite postazione di missili antiaerei SA-2, SA-5, SA-17 e SA-22, vale a dire le armi più potenti dell'antiaerea siriana. Sembra che 28 velivoli israeliani abbiano lanciato 60 missili, compreso armi anntiradar. Non si conosce il nuymero di missili antiaerei sparati dalle forze di Damasco.
Le informazioni stanno affluendo in queste ore ma si è trattato del maggior scontro che ha coinvolto Israele nella zona dai tempi del conflitto in Libano nel 2006. Israele ha colpito qualcosa come 30 bersagli e i danni sono in corso di valutazione.
Ovviamente informeremo i nostri lettori circa l'evolversi della situazione. Sicuramente si tratta di un salto della crisi molto importante, proprio nelle ore in cui gli Stati Uniti hanno deciso di non rinnovare il trattato sul nucleare con l'Iran e il primo ministro israeliano era alla parata per l'8 maggio a Mosca. Gli attacchi israeliani non hanno coinvolto il contingente russo ma si sono incentrati contro le postazioni dell'antiaerea e contro luoghi in cui sono presenti elementi iraniani e di Hetzbollah.

Israele probabilmente ha voluto inviare un segnale molto forte a Damasco, ora che le sue forze sono sempre molto deboli nella parte più sofisticata del dispositivo militare (velivoli e difese antiaeree) e serpeggia una crescente stanchezza per una guerra che dura da oltre sette anni. Non verrà tollerata l'insediamento di componenti iraniane in Siria oltre un certo limite. Per Assad il problema è che la capitale siriana è molto vicino alle postazioni israeliane sul Golan, a portata di tiro dei lanciarazzi campali e dell'artiglieria a lunga gittata (semoventi M-107 da 175 mm con munizionamento israeliano speciale). Nella capitale sono giunti molti rifugiati scappati davanti all'avanzata, a suo tempo, di Daesh e altri gruppi. Assad si era fatto riprendere alla guida di un veicolo per i viali di Damasco, circa un mese or sono, a voler dare un senso di normalità che ora è in dubbio.
Il ministro della Difesa israeliano Liberman, ha dichiarato che "non una singola proprietà in Israele è stata colpita, mentre noi abbiamo centrato quasi tutte le basi iraniane in Siria".
Lo sviluppo della situazione potrebbe portare anche a possibili soluzioni dello scontro in Siria in quanto il paese è assolutamente stremato e il numero dei morti a raggiunto quota 400.000, con diversi milioni di profughi all'estero oltre a quelli che si sono spostati all'interno del paese. L'Iran ha programmi diversi e ora bisogna vedere che cosa accadrà anche se Israele sembra deciso a contrastare la definitiva "conquista" della Siria da parte di Teheran.

AGGIORNAMENTO DELLE 09.20
Israele ha diffuso delle immagini in cui si vede un lancirazzi pesante da 300 mm, su camion a quattro assi, che vine colpito da un'arma guidata mentre si sta spostando su strada, neipressi di al-Kishwah, a sud di Damasco. Probabilmente l'arma doveva aprire il fuoco contro il territoriuo dove si trovavano israeliani. Evidentemente tutto era ben sorvegliato e l'intervento è stato rapido e preciso dato che il mezzo aveva percorso pochi chilometri dalla sua base. Si pensa che l'equipaggio fosse composto da iraniani.

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