mercoledì 2 maggio 2018

IL PUNTO SULLA CRISI fra UCRAINA E RUSSIA

IL PUNTO SULLA CRISI FRA UCRAINA E RUSSIA


Vediamo a che punto è la crisi in Ucraina, argomento di cui in Italia non si parla ma che è tutt'altro che risolto.
Tanto per cominciare sono a buon punto i due ponti (stradale e ferroviario) che collegheranno la penisola del Kubam con la Crimea, cercando di risolvere la crisi di collegamento che sta creando gravi problemi all'economia della Crimea dopo l'occupazione russa. Ma questa grande struttura non consentirà di risolvere altri problemi come quello dell'approvvigionamento idrico per l'irrigazione, acque che giungevano prima dal fiume Dnipro.
Sul fronte del Donbas vi sono incidenti a fuoco tutti i giorni (da 40 a 80 in media), con o senza vittime. Il fronte è lungo circa 400 km, un valore enorme, lungo cui, essendo fatto spesso da presidi isolati, è facile che succedano incidenti.
Kiev ha finalmente deciso di considerare tutta la vicenda non come un fenomeno di crisi interna ma come una aggressione esterna. La direzione delle operazione, visto il livello dello scontro, è stato passato ai militari, seppur ricevendo l'appoggio del Ministero degli Interni. Uno scontro di questo livello, con l'impiego di tutte le armi pesanti, richiede conoscenze specifiche, proprie dei militari. Ovviamente il Ministero dell'Interno continuerà a dare la sua piena collaborazione anche per il controllo di eventuali tentativi di destabilizzazione che tentassero di sfruttare parte della minoranza di lingua russa.
Le forze di Kiev continuano la loro ristrutturazione, ricevendo equipaggiamenti nuovi o revisionati e adottandone di nuovi, sviluppati a partire dal 2014, incluso lanciarazzi campali pesanti.
Sembra che i missili anticarro statunitensi JAVELIN non solo siano giunti nel paese ma siano già operativi, visto che il loro utilizzo è, in definitiva, molto più semplice di quello che caratterizzava vecchie armi, come i vecchi filoguidati AT-3 MALYUTKA/SAGGER. Nel contempo stanno entrando in servizio altre armi come quelle anticarro di nuova generazione, a guida laser.
Dove l'appoggio statunitense potrebbe risultare importante è nel settore dei radar d'artiglieria e dei teleguidati di maggior dimensioni oltre che in altri equipaggiamenti per la gestione del campo di battaglia. 
Servono anche mezzi per potenziare il settore aeronautico e navale, gravemente colpiti dall'occupazione della Crimea, dovendo sostituire anche i vecchi velivoli da combattimento di concezione russa e ricostituire la Marina che ha visto catturate diverse unità e risorse in Crimea.

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