giovedì 8 dicembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI  8 DICEMBRE (290° giorno)

 

- ADDESTRAMENTO IN LITUANIA Già 500 militari ucraini sono stati addestrati nella piccola Lituania e per il 2023 si prevede di addestrarne altri 1.500,  di cui 1.100 in Lituania  gli altri in altri paesi, sostanzialmente la Polonia. Complessivamente sono stati tenuti per gli ucraini 18 diversi tipi di corsi che spaziano da quelli per forze speciali a quelli per le misure CBRN. La Lituania sta facendo un grosso sforzo per sostenere l'Ucraina mentre sta rafforzando anche il suo apparato difensivo, sostenuto anche da una brigata multinazionale NATO, di cui fanno parte anche reparti italiani, oggi sostanzialmente bersaglieri.

- MISSILI E ARTIGLIERIA Prosegue lo scambio di colpi d'artiglieria su tutto il fronte, incluso qualche tiro nell'area di Lharkiv ma i russi ora sono cauti nell'area perché temono ritorsioni di Belerogod. Da segnalare razzi campali da 300 mm su Mikolayv e i russi che rivendicano l'abbattimento di un drone su Sebastopoli. I missili da 227 mm ucraini hanno colpito bersagli a Tolmak e 30 km a oriente di Donetsk.

- I MORTAI ITALIANI FUNZIONANO BENISSIMO A seguito di alcune voci circa il funzionamento dei mortai italiani da 120 mm M63 (di progetto francese), ceduti dall'Italia all'Ucraina, circa un funzionamento non adeguato, RAIDS è in grado di precisare alcuni elementi. E' vero che detti mortai risalgono agli Anni' 60 ma da allora i mortai lisci non hanno fatto certo grossi passi in avanti. Non è vero che i sistemi di puntamento siano stati realizzati nel 1947. In quell'anno l'Esercito Italiano non aveva mortai da 120 mm e neppure i 107 mm statunitensi, forniti in seguito. Il numero 1947 si riferisce a una singola ottica di puntamento dato che anche tutte le ottiche per questi mortai sono state realizzate dopo il 1963, anno in cui apparve l'arma francese. Le bombe italiane non pesano 30 kg (come detto in un servizio televisivo) in quanto sarebbe quasi impossibile caricare l'arma e farlo rapidamente. Le bombe dell'M63 pesano 18,5 kg. L'Italia ha fornito anche bombe da 120 mm, nel loro contenitore di cartone pressato, ottime secondo gli stessi utilizzatori ucraini. Dentro i 120 mm lisci M63 si possono utilizzare bombe prodotte in altri paesi, forse alcune non realizzate a  regola d'arta (come quelle iraniane, magari leggermente più piccole di diametro, elemento che fa sfuggire parte dei gas di sparo e provoca anche una traiettoria leggermente irregolare), per cui con prestazioni inferiori.

- I RUSSI INVIANO ARMI CATTURATE SUL MERCATO Da tempo, fra i tanti temi della propaganda russa, vi è quello del possibile passaggio di armi dall'Ucraina al mercato nero, ipotesi sempre possibile ma contrastata con misure draconiane da Kiev (è rubricato come alto tradimento e include altri reati, con pene molto alte). Per sostanziare questa ipotesi, qualcuno a Mosca ha pensato di far giungere in alcune parti del mondo alcune armi occidentali catturate durante i combattimenti, per dare "sostanza" a certe accuse. Nella realtà gli ucraini sanno che fare di queste armi e la storia è una delle tante azioni di disinformazione messa a punto dai servizi russi con l'appoggio di alcuni media sempre veloci nel riprendere le loro tesi.

- DURI COMBATTIMENTI A BAKHMUT Da alcuni giorni si registrano combattimenti veramenti duri a Bakhmut, sotto attacco russo fin dallo scorso luglio. Le condizioni ambientali sono difficili e non semplificano certo. Le forze di Mosca stanno spingendo con in testa quelli del gruppo Wagner. Le perdite sono comunque alte e bisogna vedere chi resisterà più a lungo. Putin fa conto sui riservisti e spera di riuscire ad ottenere un successo dopo la serie di sconfitte subite da settembre a novembre. Bisogna vedere se ci riuscirà. L'asprezza dei combattimenti è aumentata dalle condizioni meteo e del terreno.  

- COLPITO L'AEROPORTO DI BERDIANSK L'eroporto di Berdiansk è stato colpito da un attacco ucraino, probabilmente con droni che continuano a creare problemi ai russi i quali, a loro volta, attedono quelli costruiti in Iran per riprendere gli attacchi con quei velivoli. Sembra che ne abbiano ordinati 1.700 di cui 400 consegnati. 

- AIUTI DALLA SLOVACCHIA La Slovcchia invierà ulteriori aiuti all'Ucraina, con cui ha un tratto di confine in comune. L'armamento includerà munizioni  colpi da 23 mm per velivoli da combattimento oltre a vestiario invernale e altri equipaggiamenti.

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