lunedì 11 marzo 2024

Speciale Guerra in Ucraina

 
 CRONOLOGIA 12 MARZO

 

 
- COLPITA RAFFINERIA Droni ucraini oggi hanno colpito e incendiato la raffinria Lukoil di Kstovo, nell'Oblast di Orel, grosso modo a metà strada fra il confine ucraino e Mosca. Prosegue la campagna ucraina per ridurre la produzione di prodotti petroliferi raffinati per rallentare la macchina militare russa. L'idea è buona perché  la Russia non manca certo di petrolio, ma non ha una grande capacità di raffinazione. 
- SULLA PROPAGANDA RUSSA Il primo dato incontrovertibile è che ancora i carri russi non sono in vista di Berlino! A dar retta alla propaganda russa, fatta di continui successi ed avanzate, le forze di Putin dovrebbero essere in vista di Berlino dopo che la vittoria delle sue truppe in ucraina, data certa, anche da certi commentatori italiani, in pochissime settimane. "Vedrete che dopo che avrà conquistato tutto il Donbas la pace sarà più vicina", raccontava qualcuno. Sappiamo tutti quello che è successo e come siano state alte le sue perdite. Da "buona" dittatura fornisce un quadro idilliaco della situazione ma non si capisce perché il fronte  abbia delle varizioni veramente minime. Il fatto è che l'unica speranza per i russi è di creare problemi agli alleati dell'Ucraina, diffondendo informazioni false e allarmanti, sperando che l'appoggio sia bloccato, come è accaduto per gli Stati Uniti, in una vera e propria faida fra democratici e repubblicani.
Al Cremlino sono preoccupati perché "l'operazione speciale militare" si è trasformata in un conflitto rischiosissimo. Guardando ai fatti certi, non solo si stanno riempiendo i cimiteri russi ma si stanno svuotando i depositi di armi, come ci si è resi conto dalla ricognizione satellitare. Si è andati a recuperare i vecchi T-62 e i vecchissimi T-55 perché i carri più moderni si stanno esaurendo, con problemi simili per i blindati. Fra un po' anche per questi mezzi si dovrà ricorrere ai mercati stranieri e dobbiamo chiederci che fine hanno fatto gli equipaggi. Del resto i continui cambi di vertici militari russi sono illuminanti circa l'andamento delle operazioni. 
Ma avete idea di quanto sono avanzati i russi realmente dopo la sopresa dei primi giorni di conflitto? Particelle molto ridotte tenute dopo essere stati costretti ad abbandonare qualcosa come 60.000 chilometri quadrati e l'unico capoluogo di oblast che avevano occupato (Kerson). Questo sono i fatti incontrovertibili. Se l'appoggio militare occidentale proseguirà, per Putin saranno grossi problemi ulteriori e la storia ci indica come spesso i dittatori abbiano dei crolli in apparenza improvvisi.
L'ultima idea della propaganda russa è che le 6/7 brigate inviate di rinforzo dagli ucraini nel Donbas sono composte "in buona parte da stranieri". Ovviamente niente viene portato come prova di queste affermazioni che servono per giustificare come mai la guerra prosegue da oltre due anni, nonostante si sia addirittura negata la sua essenza.
- PRECIPITA UN Il.76 RUSSO Un velivolo da trasporto militare Il.76 è precipitato a Ivanovo, a nord-est di Mosca. L'aereo è stato ripreso con un motore in fiamme mentre perdeva quota (e pezzi) prima di esplodere a terra. Morti i 15 militari a bordo.
- GUERRIGLIERI ANTI PUTIN La notte scorsa guerriglieri che combattono contro il regime di Putin, facenti capo a Russia Libera e al Battaglione Siberiano, sono penetrati in Russia, eseguendo alcuni attacchi ritirandosi solo nel pomeriggio.
- 300 MILIONI DAGLI USA L'Amministrazione Biden è riuscita a sbloccare 300 milioni di US$ di aiuti per l'Ucraina. E' sempre bloccata la decisione delle Camere circa la concessione di 63 miliardi di aiuti, cifra ben più consistente.
- COLPITA UN'ALTRA RAFFINERIA Anche una raffineria nell'area di Tula (a sud di Mosca) è stata colpita dai droni ucraini che hanno causato un incendio.
- 4 PUNTI DI ATTACCO IN RUSSIA La resistenza armata russa è penetrata in Russia attraverso 4 punti, 3 nell'oblast di Belgorod e uno in quello di Kursk, utilizzando anche carri (un T-64 è stato danneggiato su una mina). Evidentemente la zona di confine fra Ucraina e Russia è poco presidiata, segno che Mosca non ha abbastanza unità e deve lasciare sguarnito il confine dove è stata respinta da tempo. Buona l'idea d'impegnarla su questo fronte, creando problemi che inducono Mosca per farvi affluire unità dai fronti dove è all'offensiva.
- In serata il cielo di Rostov è segnato dal fuoco dei cannoncini a tiro rapido e dei missili antiaerei.


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