LA SITUAZIONE IN MEDIO ORIENTE
La situazione in Medio Oriente rimane di grave crisi. L'Iran non ha lanciato la sua "vendetta" ma non per motivi di ragionamento "pacifista" ma perché è conscio delle sue possibilità e di quelle d'Israele, pronto per azioni che potrebbero causare gravi danni alla sua economia e al suo apparato bellico.
A Gaza la situazione permane di grave crisi umanitaria ma Hamas prosegue la sua politica. Gli israeliani sono intervenuti in forze in Cisgiordania, per colpire gruppi terroristici mentre sul confine con il Libano ci si scambia colpi ma anche in questo caso Hezbollah sa che potrebbe ricevere colpi molto duri. UNIFIL è bloccata anche perché le forze libiche nulla fanno per bloccare le attività della milizia sciita.
Gli israeliani hanno liberato ieri un prigioniero del 7 ottobre ma hanno scoperto ancora uno dei loro soldati rapiti il 7 ottobre fatti prigionieri.
Vogliamo ribadire un concetto, Si parla di trattative e di una lunghissima serie di fallimenti. Il punto nodale è che Israele non vuole avere a Gaza e in Libano potenti missili, in grado di colpire tutto il paese, nelle mani di miliziani fanatici. E dopo quanto accaduto il 7 ottobre, non si vuole fermare prima di aver ottenuto un successo in tal senso.
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