COMPLETATO IL RITIRO STATUNITENSE DAL NIGER
Le forze statunitensi hanno completato il ritiro dalla base presso l'aeroporto di Agadez (Base Aerea 201) dopo che l'8 luglio era stata sgomberata la base nell'area della capitale. La giunta golpista ha deciso questo scambio, puntando all'appoggio russo. Ora vi lasciamo immaginare quanti mezzi e quanti uomini la Russia possa dedicare all'Africa nel momento in cui ha problemi nel difendere perfino i propri confini. Nel paese rimane la missione italiana, in una posizione molto delicata. Praticamente siamo l'unico contingente (piccolo) di cui non è stato chiesto il ritiro.
Ad Agadez gli Stati Uniti avevano speso circa 100 milioni per realizzare una base da dove operavano anche i droni che combattevano i gruppi integralisti nella regione (incluso il Mali).
Quasi comico il fatto che Mali e Niger abbiano rotto le relazioni diplomatiche con l'Ucraina. In una foto i guerriglieri che hanno inflitto severe perdite all'AFRICA CORP (nuova denominazione del Gruppo WAGNER in Africa) mostravano una bandiera ucraina. Tanto è bastato perché l'Ucraina fosse accusata di sostenere questi gruppi. Ora con i problemi militari che ha l'Ucraina vi lasciamo immaginare l'attenzione e le risorse che possono dedicare da Kyiv/Kiev al Mali e al Niger, non esattamente in cima alle loro priorità. Ma queste giunte di militari non sembrano composte esattamente da fini e razionali politici, quanto da soggetti che hanno ricevuto (a titolo personale!) congrui emolumenti da Mosca.
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