SALE LA TENSIONE IN KOSOVO
Spinta dalla Russia, la Serbia sta facendo salire la tensione in Kosovo, tentando di creare un momento di distrazione rispetto al conflitto convenzionale scatenato da Mosca contro l'Ucraina. Vi sono statati dei blocchi lungo le aree di confine dove i serbi sono la maggioranza, provvedimento che riguarda le auto e i passeggeri con documenti della Repubblica del Kosovo, in un periodo di movimento da parte degli immigrati che tornano in Kosovo durante le ferie estive, costretti a transitare verso l'Europa passando per l'Albania e il Montenegro. A Mitrovica, la principale località dove vi è una maggioranza serba, si sono udite le sirene d'allarme. Colpi di armi da fuoco sono stati sparati in aria alla presenza di membri della Polizia del Kosovo.
La NATO ha reso noto che è pronta ad intervenire qualora la situazione lo rendesse necessario. Nei mesi precedenti i serbi avevano fatto salire la tensione anche in Bosnia-Erzegovina, facendo riapparire anche qui fantasmi di un tragico passato. Il Kosovo è indipendente dal 2008 ed è stato riconosciuto da oltre 100 paesi, non da Serbia e Russia e nella sua parte settentrionale abitano circa 50.000 serbi. La NATO schiera ancor 4.000 militari (esattamente sono 3.770) nella KFOR, creata nel 1999, con una importante presenza italiana.
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