mercoledì 20 luglio 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  20 LUGLIO (148° giorno)

 

- COLPITO IL PONTE A KHERSON Anche stamani gli ucraini hanno colpito il ponte di Antonyvsky a Kherson, l'unico che passa il Dnipro nell'area, ricordando che la città si sviluppa tutta sulla sponda occidentale e rischia di rimanere isolata. Al momento la struttura è chiusa per i civili.

Questo secondo attacco potrebbe essere parte della preparazione ad una vasta controffensiva ucraina sulla sponda destra del Dnipro. 


- COLPITI DEPOSITI RUSSI La scorsa notte è stato nuovamente colpito  il grande deposito russo di Skadovsk, circa 80 km a sud di Kherson, nei pressi del Mar Nero. Dalla struttura si levano alte fiamme e si susseguono l'esplosioni. Anche a Melitopol, già colpita in precedenza, si odono forti esplosioni.
 
- BOMBARDAMENTI. Proseguono i bombardamenti sui circa 1.500 di fronte, da Sumy (dove sono relativamente sporadici) fino a Kharkiv, procedendo poi nel Donbas (dove sono sempre intensi e coinvolgono velivoli) fino alle foci del Bug. Nonostante tutto, i russi sono ancora bloccati, cosa che oramai si verifica da un paio di settimane. Dato che una parte del Donbas è ancora in mano a Kiev, il regime di Putin cercherà di guadagnare terreno ma le forze ucraine sono schierate per fronteggiarlee stanno ricevendo rinforzi.
 
- VERTICE PER I RIFORNIMENTI Si è svolto il vertice (a distanza) che tutti i mesi si tiene fra i 30 paesi che appoggiono militarmente la resistenza ucraina contro l'invasione russa. I risultati sono coperti da segreto ma sembra certo che fra le altre forniture giungeranno anche lanciarazzi campali HIMARS, che si stanno dimostrando validi. Il "Sentiero di Zelesky" fuziona bene ma le necessità, in parte soddisfatte dalla produzione ucraina, sono molte. Tutti i giorni servono migliaia di colpi anche se Kiev limita il fuoco della sua artiglieria. Nelle file di Kiev vi è necessità di vari calibri, incluso i 155 mm per le artiglierie fornite dopo l'inizio della guerra. Da segnalare come da oltre un mese dall'Italia non stia giungendo niente. La crisi politica scoppiata oggi, potrebbe creare altri problemi per le consegne.

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