lunedì 13 giugno 2022

 

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  13 GIUGNO (111° giorno)

 

Kiev ha fatto le richieste agli alleati della NATO per quanto riguarda i mezzi necessari per respingere l'aggressione russa e magari contenere le proprie perdite. Si elencano:

 

- 1000 pezzi d'artiglieria da 155 mm (incluso quelli semoventi)

- 500 carri 

- 300 lanciarazzi campali

- 2.000 veicoli protetti per la fanteria

- 1.000 droni di varie dimensioni

 

A questi mezzi bisognerebbe poi aggiungere altre armi, dai mortai ai missili controcarro agli elicotteri ai missili antiaerei.

Ci sembrano richieste molto alte, difficili da fornire, specialmente in tempi brevi/medi. 1.000 pezzi da 155 mm significherebbero molto di quello che è in forza oggi ai paesi della NATO. 

Praticamente impossibile risuta anche produrre rapidamente altri materiali, a prescindere dai costi, decisamente consistenti.

A titolo di paragone, per ora è prevista la fornitura di 7 lanciarazzi campali, 3 dal Regno Unito (cingolati) e 4 dagli Stati Uniti (ruotati), a cui si aggiungono  quelli da 122 mm forniti da alcuni paesi dell'ex Patto di Varsavia. Decisamente un divario numerico enorme.

- "CANNONI ANTIDRONE LITUANI La Lituania sta consegnando all'Ucraina 110 "cannoni" anti-drone EDM4S, per contrastare l'azione dei droni russi, con contromisure elettroniche.

 - I RUSSI BLOCCATI Nonostante quanto riportato da alcuni mezzi d'informazione, l'avanzata russa nel Donbas è stata bloccata mentre fra i soldti di Mosca e i loro alleati le perdite salgono. L'artiglieria di Kiev oggi ha colpito obiettivi anche nell'area di Donietsk, dove il fronte è immobile dall'inizio della guerra, dato che i russi non tentano neppure di sfondare le linee ucraine, disposte su tre ordini di complessi campali molto ben articolati.

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