martedì 21 giugno 2022

LE SANZIONI A KALININGRAD 

 

Le sanzioni si stanno applicando anche all'enclave russo di Kaliningrad, un pezzo della Prussia Orientale dove tutti gli abitanti furono  o uccisi o cacciati nel 1945. Ovviamente la cosa creerà problemi ai russi ma è ora che si rendano conto che scatenare grandi conflitti porta a delle conseguenze. Per anni volavano verso questi territori senza chiedere permesso ai lituani, in quanto semplicemente non avevano mezzi per controllare lo spazio aereo. Con l'entrata nella NATO la musica era cambiata e i paesi con aeronautiche più consistenti, a turno inviano i loro velivoli per consentire il controllo dello spazio aereo.

Ora dai confini terrestri non passerà più niente di quello che è stato bloccato con le sanzioni (proseguiranno altri passaggi) e tutto dovrà passare per via mare o aerea negli spazi internazionali del Mar Baltico.  A Mosca si sono inquietati e lanciano minacce ma pagano le conseguenze dei loro atti di aggressione. 

Intanto anche il dispositivo militare intorno all'enclave è stato rinforzato, visto che i media di regime hanno ricordato che vi sono missili che "in pochi secondi" da quelle terre, mai russe prima del 1945, possono raggiungere Berlino.

Non manca ovviamente qualche commentatore che parla di "provocazioni baltiche" ma a parte che metà del confine è con la Polonia (che segue la medesima linea), i provocatori sono altri. Mosca deve capire che non può scatenare guerre come pare al regime e che ogni atto ha precise conseguenze.

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