venerdì 4 marzo 2022

 

LA FOLLIA DI PUTIN: ATTACCO ALLA CENTRALE NUCLEARE PIÙ GRANDE D’EUROPA

La folle invasione dell’Ucraina ordinata dal presidente russo Putin ha raggiunto stanotte nuove vette. Alle 01.00 circa ora locale una colonna di mezzi russi provenienti da Melitopol ha raggiunto la centrale nucleare di Zaporizhzhia, lungo le sponde del Dnepr, e ha iniziato ad attaccare con l’uso di armi leggere e di colpi di cannone la centrale nucleare. L’attacco è durato fino alle sei del mattino quando i russi si sono finalmente ritirati, permettendo ai vigili del fuoco di raggiungere la centrale e di spegnere gli incendi causati dall’attacco. Fortunatamente nessuno dei sei reattori della centrale è stato danneggiato, ma questo gesto rappresenta un nuovo apice nella spirale di follia scaturita dall’inizio dell’invasione. Durante l’attacco sono rimasti uccisi tre militari ucraini e numerosi altri sono rimasti feriti. La centrale è la più grande d’Europa e fornisce circa un quinto del fabbisogno energetico totale dell’Ucraina.

L’attacco alla centrale è stato visto come un chiaro segnale di debolezza da molti analisti. La situazione sul campo per le truppe russe sembra in una situazione di stallo, soprattutto nel nord del paese. I combattimenti nelle regioni di Kharkiv e di Chernihiv sono visibilmente diminuiti, mentre a Kiev si registra addirittura una parziale ritirata dell’esercito russo. Le truppe ucraine hanno infatti definitivamente riconquistato Irpin, a nord ovest della capitale, e potrebbero tentare di riconquistare l’aeroporto di Hoatomel, usato dai russi come punto di appoggio e di arrivo di rifornimenti dalla Bielorussia. Anche a nord della capitale i russi hanno dovuto abbandonare la diga di Vyshhorod, ritirandosi ulteriormente verso nord fino alla cittadina di Dymer. Kiev quindi risulta essere al sicuro per il momento poichè non si combatte più alla sua periferia.

Anche la città portuale di Mykolaiv risulta tornata in mano ucraina dopo una giornata di intensi combattimenti. Fonti delle Forze Armate ucraine riferiscono che il blitz russo, partito da Kherson, è stato respinto con successo, e che le ingenti perdite subite dai russi renderebbero improbabile un ulteriore offensiva sulla città, almeno finchè non dovessero giungere ulteriori rinforzi dalla Crimea o dal fronte orientale.

 

Nessun commento:

Posta un commento