PROBLEMI PER LA COALIZIONE
ANTI DAESH LUNGO L'EUFRATE
Le perdite subite e i contrasti fra la componente araba e quella kurda delle Forze Democratiche Siriane, hanno portato ritiro di parte delle unità di etnia araba dall'assedio dell'ultima sacca che Daesh ancora controllava lungo l'Eufrate. In questo modo gli integralisti hanno ripreso il controllo di alcune zone in questo estremo angolo di Siria anche perché i reparti kurdi sono stai in parte richiamati a nord dal rinnovato intervento turco lungo il confine fra Siria e Turchia.
Una complicazione non da poco nel lunghissimo conflitto in Siria. Lungo la frontiera con l'Iraq sono stati fatti affluire elementi della 9a Divisione Corazzata di Baghdad per controllare la zona di confine mentre i velivoli occidentali e di Baghdad hanno colpito vari obiettivi, ostacolati nei giorni precedenti da forti tempeste di sabbia che ne impedivano l'azione. In azione anche l'artiglieria irachena, schierata a ridosso della frontiera.
Questa situazione è nata anche perché le forze della coalizione non hanno guidato l'attacco definitivo a quest'ultima sacca del movimento integralista, sempre all'insegna del minimo coinvolgimento sul terreno, allo scopo di minimizzare le perdite; scelta scivolata in un sostanziale stallo che si protraeva da circa un anno.
Ora bisognerà vedere come affrontare la nuova situazione mentre non si comprende come e dove i miliziani di Daesh, ridotti in una piccola zona in teoria circondata (dall'altra parte dell'Eufrate vi sono forze di Damasco) abbiano trovato risorse e forze per resistere così a lungo in una serie di piccoli villaggi.
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