domenica 31 luglio 2022

 SALE LA TENSIONE IN KOSOVO


Spinta dalla Russia, la Serbia sta facendo salire la tensione in Kosovo, tentando di creare un momento di distrazione rispetto al conflitto convenzionale scatenato da Mosca contro l'Ucraina. Vi sono statati dei blocchi lungo le aree di confine dove i serbi sono la maggioranza, provvedimento che  riguarda le auto e i passeggeri con documenti della Repubblica del Kosovo, in un periodo di movimento da parte degli immigrati che tornano in Kosovo durante le ferie estive, costretti a transitare verso l'Europa passando per l'Albania e il Montenegro. A Mitrovica, la principale località dove vi è una maggioranza serba, si sono udite le sirene d'allarme. Colpi di armi da fuoco sono stati sparati in aria alla presenza di membri della Polizia del Kosovo.

La NATO ha reso noto che è pronta ad intervenire qualora la situazione lo rendesse necessario. Nei mesi precedenti i serbi avevano fatto salire la tensione anche in Bosnia-Erzegovina, facendo riapparire anche qui fantasmi di un tragico passato. Il Kosovo è indipendente dal 2008 ed è stato riconosciuto da oltre 100 paesi, non da Serbia e Russia e nella sua parte settentrionale abitano circa 50.000 serbi. La NATO schiera ancor 4.000 militari (esattamente sono 3.770) nella KFOR, creata nel 1999, con una importante presenza italiana.



 MEZZI ITALIANI VERSO LA BULGARIA


Con l'imbarco a Bari di 53 mezzi e 49 container su di una unità mercantile, è iniziato il dispiegamento italiano per potenziare la difesa bulgara nell'ambito della guerra in Ucraina. Si tratterà d circa 750 militari su base 82° Reggimento TORINO, un reparto che per primo ha ricevuto nuovi mezzi e sistemi ad elevata digitalizzazione. Ad attenderli troveranno anche l'inviato di RAIDS che ne seguirà minuziosamente l'attività.



sabato 30 luglio 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  31 LUGLIO (158° giorno)

 

- BOMBE SU KHARKIV E MYKOLAIV Nella notte vi sono stati i soliti bombardamenti sulle città di Kharkiv e Mykolaiv. Nella secondo si sono udite una cinquantina di esplosioni.

- COLPITO IL Q.G. DELLA MARINA A SEBASTOPOLI In mattinata è stato colpito il quartier generale della Flotta del Mar Nero a Sebastopoli. Il bilancio ufficiale parla di 5 feriti ma psicologicamente è un colpo grave in quanto fino ad oggi le installazioni militari russe nella Crimea occupata non erano state attaccate. Oggi era il giorno della Marina ma tutte le manifestazioni sono state bloccate. La cosa strana è che l'attacco sia avvenuto nelle ore in cui dovevano partire le prime unità dai porti ucraini cariche di cereali. Potrebbe trattarsi anche di una provocazione. Secondo Mosca il piccolo drone proveniva dal territorio della Crimea.

- BOMBARDAMENTI Proseguono i bombardamenti lungotutto il fronte anche sulle aree urbane. A Mikolaiev è stato ucciso un importante imprenditore del settore agricolo con la moglie. Su questa cttà tirano i razzi campali pesanti da 300 mm. Qualche attacco terrestre nel Donbas ma i russi sembrano aver perso la spita che avevano.

- 100 PzH.2000 PER L'UCRAINA L'Ucraina ha deciso di acquistare ben 100 esemplari del semovente da 155/52 mm tedesco PzH.2000, probabilmente il miglior semovente oggi esistente. Una dozzina di esemplari erano stati forniti da Germnia e Olanda alle forze di Kiev dopo laggressione russa. I primi risultati sono stati eccellenti ed è seguito l'importante ordine, con prime consegne previste per il 2023.

- BOMBRDAMENTI Mentre i russi bombardano sempre intensamente lungo l'ampio sviluppo del fronte, gli ucraini rispondono. Nella notte sono state udite varie esplosioni a Skadovsk, sul Mar Nero, subito a nord-oveste della Crimea.

GRAVI DISORDINI IN IRAQ


Gruppi integralisti sciiti stanno creando gravi disordini in Iraq, avendo occupato anche parte della Zona Verde nella capitale, incluso il Parlamento. Il paese è da tempo in una crisi, proseguita anche dopo le elezioni dato che hanno dato risultati che non rendono facile formare un esecutivo.




 

Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  30 LUGLIO (157° giorno)

 

- BERSAGLI COLPITI DAGLI UCRAINI L'artiglieria ucraina, inclusa quella con lanciarazzi statunitensi da 227 mm, ha colpito nella notte alcuni bersagli russi, fra cui depositi di munizioni, in Donbas e oltre il Dnipro.

- FRONTE INVARIATO Nonostante i forti bombardamenti nel Donbas e alcuni attacchi russi, respinti dopo che hanno subito perdite, il fronte rimane complessivamente invariato. Si segnala però lo spostamento di reparti russi verso Kherson, dove è attesa un'offensiva ucraina.  

- SABOTAGGI La scorsa notte è saltato in aria un tratto ferroviario che collega la Crimea con il Donbas. E' una nuova azione dei guerrigieri ucraini che operano dietro le linee russe anche se in alcune zone il terreno non si presta per questa forma di lotta. 

venerdì 29 luglio 2022

 NOTIZIE INVEROSIMILI

CIRCA I TRAFFICI DALLA LIBIA


Il regime di Putin ha responsabilità gravissime sulla situazione internazionale e non esita ad impiegare tutti i sistemi per ottenere i propri scopi, incluso scatenare un grande conflitto in Europa.

In questi giorni su certa stampa sta girando la notizia che i contractor del gruppo Wagner, strettamente legati a Putin, "favorirebbero l'immigrazione clandestina verso l'Italia dalla Libia". Questa affermazione si lega ad altre indiscrezioni, queste già con elementi reali, che vedono dei legami fra elementi del regime russo e soggetti italiani.

Il gruppo Wagner probabilmente farebbe attività destabilizzante verso l'Italia, se la cosa venisse commissionata. La verità è che i russi operano in Cirenaica e nella Sirtica mentre dovrebbe essere arcinato che i traffici verso l'Italia partono essenzialmente dall'area di Tripoli, sotto il controllo del GNA, gruppo contro cui quelli di Wagner si battono. Del resto basta prendere in mano un atlante scolastico per comprendere che con i gommoni dalla Cirenaica in Italia non ci si arriva anche prendendosi grossissimi rischi.

Chi architetta certe bufale dovrebbe conoscere meglio non solo l'attualità ma anche la geografia, elementi poco conosciuti anche da chi rimbalza certe pseudo-notizie.

 ATTACCHI IN SOMALIA

 

Anche se sui media internazionali, incluso quelli italiani, non se ne parla, proseguono le azioni di Al-Shabab in Somalia, con attentati e attacchi, nonostante le perdite subite e l'appoggio che alcuni paesi, Italia inclusa, danno alle forze di sicurezza somale. Il paese è molto vasto e devastato da oltre 30 anni di guerra. Si tratta di uno stillicidio continuo che riguarda anche i contingenti stranieri presenti nel paese, come quello ugandese o etiopico.

Intanto sembra che circa 5.000 militari somali presenti in Eritrea per addestramento, siano stati coinvolti nelle operazioni contro il Fronte di Liberazione Popolare del Tigrai, in territorio etiope. I militari somali dovrebbero tornare nel loro paese. Anche questa notizia è stata praticamente ignorata. 

 Speciale Guerra in Ucraina


MASSACRO DI PRIGIONIERI UCRAINI

 


E' giunta la notizia che 40 prigionieri ucraini sono stati uccisi e 130 feriti a Olenivka. circa 20 chilometri a sud di Donietsk. Secondo le forze filo-russe del Donbas si è trattato di un bombardamento ucraino. La cosa è poco credibile a meno che i russi abbiano sistemato questi prigionieri dentro un obiettivo militare e Kiev non ha ravvisato la cosa; cosa molto poco probabile perché gli ucraini dimostrano di sapere dove colpire. I sospetti crescono quando si vede che una gran parte delle vittime appartenevano al Reggimento AZOV, accusato dai russi di tutto. Ora serve una indagine indipendente perché saremmo di fronte a un crimine particolarmente grave, purtroppo non il primo e, temiamo, non l'ultimo.

Le ulteriori notizie raccolte indicano come si tarttasse chiaramente di una struttura penale per cui è quasi impossibile che sia stata colpita per errore. Giunge notizia che il 1° agosto vi doveva essere anche una ispezione da Mosca per valutare le condizioni dei prigionieri e che vi erano voci di torture ai danni dei prigionieri.

giovedì 28 luglio 2022

 

Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  29 LUGLIO (156° giorno)

 

- BOMBARDATA NOVA KHAKOVKA L'artiglieria a lunga portata ucraina la scorsa notte ha colpito Nova Khakovka, dove si trova l'enorme diga sul fiume Dnipro, unico attraversamento permanente per rifornire le truppe russe sulla sponda destra del grande fiume. Si sono udite anche esplosioni secondarie. Nelle stesse ore sono stati colpiti bersagli nei pressi dell'aeroporto di Kherson, colpito giù mumerose volte in precedenza.



 Il ponte di Antonivka, nei pressi di Kherson, interrotto dai missili ucraini. Ora sono un funzione dei traghetti militari ma rischiano di essere colpiti.

-     27 NAVI PRONTE A SALPARE Ben 27 navi sono pronte a salpare da tre porti ucraini cariche di grano. Le unità non saranno scortate direttamente ma sicuramente saranno sorvegliate. Il naviglio contromisure mine ucraino è stato impegnato per il controllo di canali sgomberi da mine e insidie sono comunque tante. Questa mattina una nave idrografica ucraina è stata colpita da un non meglio identificato ordigno esplosivo mentre navigava alla foce del Danubio. Alle operazioni è presente anche il presidente Zelensky. Si trata di una mossa decisiva per scongiurare la carestia in molti paesi.

- FIAMME A KAMIANKA L'artiglieria ucraina ha centrato obiettivi a Khamianka che nel pomeriggio sono evidentemente in fiamme, come si vede dall'altra parte del lago artificiale, dove si trova Nikopol, in mano alle forze di Kiev. 

- QUARTO DECRETO PER LE ARMI ALL'UCRAINA E' stato deciso un quarto invio di armi, come deciso dal Parlamento a larghissima maggioranza. Questa volta la fornitura dovrebbe essere più consistente anche se non saranno diffuse liste. Fra l'altro, dopo i primi tre pezzi FH-70 da 155/39 mm consegnati in giugno, ne dovrebbero arrivare altri 20/25 unità. Certo, non sono pezzi moderni ma gli ucraini con i pezzi forniti dall'Estonia (18, ex tedeschi), hanno ottenuto buoni risultati, potendo muoversi in modo autonomo, cambiando rapidamente posizione per sfuggire al fuoco di controbatteria russo. 

 

 

mercoledì 27 luglio 2022

 SALE IL BILANCIO DEI MORTI IN CONGO


Due cittadini indiani in missione in Congo sono rimasti uccisi dopo nuovi disordini che hanno riguardato anche la missione ONU nel paese. Da giorni si susseguono le violenze nella parte orientale del paese e per ora il bilancio ufficiale parla di 22 morti. Quella in Congo (siglata MONUSCO) è la più grande missione ONU attualmente in corso. 

Attualmente le missioni ONU coinvolgono circa 75.000 fra militari e civili. Fa una certa impressione che quasi il 10% provengano dal Bangladesh, 5.700 dal picolo Nepal e 6.600 dall'India, mentre alcuni paesi (Russia, Cina) sono quasi del tutto assenti e ridotto è il coinvolgimento dei paesi sviuppati.

 

Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  28 LUGLIO (155° giorno)

 

- LE FORZE UCRAINE AVANZANO Ieri le forze ucraine hanno passato il fiume Ingulets, in un punto circa 60 km a nord di Kherson. L'obiettivo è respingere le forze russe dalla riva destra del Dnipro, ottenendo un importante risultato strategico.

- IL RUOLO DELLE ARMI OCCIDENTALI IN UCRAINA Ricordando sempre che prima del 24 febbraio l'afflusso di equipaggiamenti militari occidentali era stato limitato a ben poco, senza neppure un pezzo di armamento pesante, ora che i primi rifornimenti di armi più sofisticate stanno giungendo, il quadro strategico sembra destinato a mutare. Sono stati sufficienti una dozzina di lanciarazzi HIMARS e pochi MLRS (tutti con razzi da 227 mm), per ottenere dei risultati. Quella che vari osservatori indicavano come: "la lenta ma inesorabile avanzata russa nel Donbas", sostanzialmente è stata bloccata anche perché, per ridurre le perdite (molto alte all'inizio della guerra), il comando russo esercita molto gli attacchi diretti, preferendo il ricorso massiccio all'artiglieria, ora però contrastata con maggior efficienza. 

- MISSILI NELL'AREA DI KIEV Missili da crociera russi sono caduti circa 15 km a nord di Kiev. Il lancio di queste armi è sceso perché si sono ridotte drasticamente le scorte di missili mentre sembra che appena il 40% dei missili raggiunga l'area del bersaglio, in quanto si sono utilizzate anche armi vecchie e l'antiaerea ucraina ha colpito varie armi in avvicinamento. 

- ANCORA ATTACCHI NEL DONBAS Le forze russe, sempre con il largo ricorso all'artiglieria e ai velivoli, spingono sul fronte del Donbas in particolare a oriente. Tentano anche di prevenire l'offensiva su Kherson, utilizzando l'artiglieria. 

- ATTACCHI RUSSI A DONETSK Le forze russe hanno lanciato degli attacchi alla periferia di Donietsk, nel tentativo di guadagnare terreno, in particolare nell'area di Piski, dove il fronte è rimasto quello che era prima del 24 febbraio. 

martedì 26 luglio 2022

Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  27 LUGLIO (154° giorno)

 

- OFFENSIVA UCRAINA Le forze di Kiev hanno liberato due villaggi circa 100 chilometri a nord di Kherson, dove il ponte sul Dnipro è stato colpito ancora. Cresce l'ipotesi di una controffensiva Ucraina in questa zona, preceduta dal blocco della diga e del ponte che attraversa il Dnipro. Nel Donbas i russi sono avanzati di 2 chilometri, circa 10 km a nord-est di Horlivka, occupando una importante centrale termoelettrica, venendo poi bloccati con perdite.

- INTERROTTO IL PONTE A KHERSON Mentre sul fronte si segnalano i soliti bombardamenti e qualche attacco nel Donbas, vi sono le prime immagini del ponte di Antonivsky interrotto, probabilmente colpito da razzi da 227 mm. Si tratta di un passo strategico in quanto al momento vi è solo un altro punto di attraversamento sul Dnipro per i russi ma forse la strada verso Kherson è da questa parte interrotta per la distruzione di un altro ponte.

- COLPITO ANCHE IL PONTE FERROVIARIO Anche il ponte ferroviario di Kherson è stato colpito dagli ucraini anche se ancora non si conosce l'effetto. Su questa struttura avrebbero potuto transitare, seppur meno agevolmente,  rifornimenti diretti alla sponda destra del fiume Dnipro.

- CONVOGLI PER IL GRANO Si stanno organizzando i convogli con le unità navali che porteranno i cereali fuori dall'Ucraina, una operazione complessa e delicata.

- VELIVOLI FA-50 PER LA POLONIA La Polonia ha deciso di acquistare oltre 50 velivoli da combattimento FA-50, derivato dall'addestratore T-50. Questi velivoli andranno a sostituire vecchie macchine sovietiche in tre squadron, avendo ben altre capacità operative. Peccato per l'M-346 F/A italiano, dato che era già in servizio la versione per l'addestramento. probabilmente hanno influito anche valutazioni politiche dato che l'Italia ha fornito ben pochi aiuti all'Ucraina mentre la Corea fornisce già carri e semoventi. Non escluderemmo poi che velivoli di questo tipo possano andare all'Aviazione ucraina cosa che creerebbe sicuramente problemi con l'Italia.


- OFFENSIVA UCRAINA Le forze ucaine sono all'offensiva nell'area di Avdriivka, circa 50 km  nord di Kherson. Al momento stanno guadagnado terreno. Potrebbe essere l'inizio della controffensiva attesa da tempo. Intanto i russi stanno traghettando mezzi nei pressi di Kherson, dopo l'interruzione dei due ponti sul Dnipro.

- MACCHINA ESPLODE A KHERSON Un'auto con a bordo un membro della polizia alle dipendenze russe a Kherson, è saltata in aria. Dietro le linee di Mosca opera una resistenza che ha già condotto varie azioni. Nella città, dove ci sono state varie manifestazioni contro l'occupazione russa, il clima è di alta tensione in quanto la città ora è collegata alle retrovie russe solo con un traghetto militare con pontoni che non solo ostacola i collegamenti ma è vulnerabile ai tiri dell'artigieria ucraina che ha colpito tre importanti ponti, di cui due sul Dniproe uno che collegava i territori occupati dai russi più a nord.


 

VIOLENZE CONTRO L'ONU IN CONGO

 

Si sono scatenate a Goma, in Congo, violenze contro il contingente ONU (la missione nel paese africano è la più grande delle Nazioni Unite). Per ora il bilancio è di 3 appartenenti all'ONU uccisi a cui si aggiungono 12 civili, colpiti dalla reazione dei caschi Blu. Una situazione catastrofica che sembra non dover trovare soluzioni. Ricordiamo che il Congo è allo sbando da oltre 20 anni. 

 Speiale Guerra in Ucraina

 

FORNITURE TEDESCHE ALL'UCRAINA

 

Abbiamo in mano l'elenco ufficiale delle armi e degli equipaggiamenti forniti dalla Germania a Kiev. Si tratta  di ben 4 pagine di lista! Oggi è giunta la notizia ufficiale della consegna di 3  lanciarazzi campali da 227 mm MLRS (MARS 2 per i tedeschi) e di altrettanti moderni semoventi PzH.2000 da 155/52, i cui numero complessivo sale a 10 pezzi a cui si aggiungono 5  pezzi ex olandesi.

Dalla lunga lista segnaliamo:

-1000 razzi Panzerfaust 3 con 900 lanciatori

- 7.944 razzi anticarro C-90

-14.900 mine anticarro

-500 missili antiaerei spalleggiabili (MPADS) STINGER

- 2.700 missili antiaerei spalleggiaili STRALA

- 21,8 milioni di colpi per armi leggere

- 50 razzi anti-bunker

- 100 mitragliatrici MG-3

-100.000 bombe a mano fra difensive e offensive

- Materiale da demolizione in abbondanza

- 10.500 proiettili da 155 mm

- 10 sistemi anti-droni

- 280 veicoli logistici

- 1 ospedale da campo completo

- 400.000 razioni da combattimento

- Parti di ricambio per MiG.29

- 80 autocarri 4x4 leggeri

- 54 M-113 (ex danesi, riattivati con fondi tedeschi)

- 30 semoventi antiaerei GEPARD

- 53.000 colpi per semoventi GEPARD + 6.000 per training

- Missili superficie-aria IRIS-T SLM

Come si nota, si tratta di una lista imponente, in parte ancora da consegnare, come per i semoventi antiaeei GEPARD, per i quali sono stati ordinati nuovi colpi da 35 mm mentre i missili terra-aria IRIS-T SLM sono moderni ma vanno prodotti.

La Germania sta fornendo propri equipaggiamenti ad altri paesi della NATO (per esempio veicoli per la fanteria cingolati MARDER) in modo che questi possano cedere loro armamenti all'Ucraina.

La Germania in questi mesi ha completamente mutato la sua politica verso la Russia. All'inizio dell'invasione aveva offerto 5.000 elmetti (!!) mentre ora si tratta di rifornimenti consistenti. Anche per questo il regime russo è sempre più preoccupato considerando che anche altri paesi stanno inviando forniture consistenti. per esempio la Svezia ha inviato o sta per inviare 10.000 razzi anticarro AT-4.

L'arrivo di alcuni modelli di armi, come i missili antinave HARPOON, hanno condotto ad un cambio della situazione strategica lungo le coste ucraine, da cui ora le unità russe si tengono a distanza di sicurezza.

FORNITI I PRIMI TRE GEPARD

I primi due semoventi antiaerei tedeschi GEPARD sono giunti ieri in Ucraina. Lo confermano fonti ucraine. Si tratta dei primi tre esemplari di un lotto di 15 a cui ne dovrebbero seguire altrettanti. Per l'autunno dovrebbero invece giungere i primi moderni missili antiaerei IRIS-T, in gradd'ingaggiare anche missili da crociera.



 

Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  26 LUGLIO (153° giorno)

 

- ANCORA BOMBARDAMENTI. Proseguono i bombardamenti lungo gli oltre 1.500 chilometri di fronte. Particolarmente intensi quelli di questa mattina a Kharkiv. I russi temono che le forze di Kiev contrattacchino, utilizzando le nuove armi pesani che hanno ricevuto. Fra queste sembra che vi siano anche i carri polacchi PT-91, una versione modernizzata del T-72.

- PRIMO CARICO DI GRANO Il primo carico di grano dall'Ucraina dovrebbe partire domani, 27 luglio. Facile immaginare che i russi creeranno dei problemi nel tentativo di rallentare il processo, fondamentale per vari paesi che attendono queste derrate. 

- CONSEGNATI 6 SEMOVENTI ANTIAEREI BRITANNICI. Sei semoventi missilistici antiaerei britannici STORMER, muniti di 8 missili STARTREAK ciascuno, sono giunti in Ucraina e schierati sul Fronte Sud, quello più importante per l'antiaerea, in quanto con ben poca copertura vegetale. I missili britannici sono temuti dai piloti russi essendosi dimostrati particolarmente efficaci. Essendo a guida laser, la loro azione non è ostacolata dai flares (inganni termici).

- 13 MISSILI SU ODESSA Questa mattina all'alba, sono stati lanciati contro la zona di Odessa 13 missili aviolanciabili da crociera Kh-22. Si tratta di armi cocnepite negli Anni '60, pesanti circa 6 tonnellate, destinate all'impiego antinave e lanciabili da bombardieri strategici come i Tu.95 e i Tu.22 M3. La loro precisione contro bersagli terrestri è bassa, Formalmente sono fuori servizio da oltre 10 anni ma Mosca sta utilizzando tutte le armi di questo tipo ancora presenti nei magazzini.

- I CARRI POLACCHI LA Polonia avrebbe ceduto o starebbe per cedere i 232 T-72 che disponeva all'inizio dell'attacco russo all'Ucraina. Si aggiungerebbero una settantina di PT-91, una versione polacca aggiornata e altri potrebbero seguire mentre Varsavia sta ricevendo 116 M-1 ABRAMS, decisamente superiori. La Polonia è il secondo vornitore di armi a Kiev e sta svolgendo anche un ruolo fondamentale per farli arrivare a destinazione.

lunedì 25 luglio 2022

 RAZZI SU BASE TURCA IN SIRIA


Una base turca in Siria, nell'area di Aleppo, è stata colpita da alcuni razzi. Potrebbe trattarsi di un attacco curdo oppure di qualche altra milizia nemica di Ankara.

SIRIA: SI COMBATTE SEMPRE

 

Si combatte sempre in Siria, anche se se ne parla meno. Soprattutto vi sono combattimenti tutti i giorni nel nord del paese, con lunghissime linee del fronte diviso in varie parti. L'impegno russo nell'invasione dell'Ucraina ha drenato e probabilmente assorbirà altre forze prima impegnate in Siria, con una situazione complicatissima, come abbiamo segnalato più volte. I protagonisti sono molti e con vari alleati mentre, ovviamente, la situazione economica permane disastrosa.

Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  25 LUGLIO (152° giorno)

 

- TRE MISSILI ABBATTUTI. Tutti e tre i missili da crociera russi lanciati la scorsa notte verso l'Ucraina occidentale, sono stati abbattuti dalle difese. Probabilmente Mosca è a corto di missili da crociera mentre le difese di Kiev sono state migliorate.

- CANNONEGGIAMENTI Notte di cannoneggiamenti in diverse zone del fronte, da aree a nord di Sumy fino al Mar Nero. Quache attacco russo nel Donbas ma sono  stati respinti. 

- CARBURANTI DAL GIAPPONE ALL'UCRAINA Il Giappone non invia armi in Ucraina, almeno per ora, ma sta inviando matriale sanitario e carburanti, un aiuto importante in questo momento. Deciso è l'appoggio politico di Tokio in sostegno a Kiev. 

- SCORTE PER IL GRANO Le unità mercantili che, secondo l'accordo firmato in Turchia, trasporteranno il grano dall'Ucraina, saranno sotto la visione di unità turche, russe e di un altro paese non ancora reso noto. Non sono previsti controlli a bordo. Gli ucraini dovranno provvedere allo sminamento delle acque costiere. Ricordiamo come il transito delle unità russe dal Bosforo è bloccato in quanto paese in guerra, un problema non da poco anche per i rifornimenti alla Siria, spesso condotte con navi da sbarco russe. 

- EQUIPAGGIAMENTI NON LETALI DALLA NATO La NATO continua nei rifornienti all'Ucraina anche di equipaggiamenti non letani. Segnaliamo l'arivo di materiali contro le mine, materiale sanitario, contro aggressivi NBC nonché per contrastare l'impiego da parte dell'avversrio dei droni.

- ORDIGNI NEI CAMPI Un altro agricoltare è rimasto ucciso dall'esplosione di un ordigno (una mina anticarro) mentre era al lavoro a bordo di un trattore. I russi hanno disseminato moltissime mine, anticarro e antiuomo per cui è pericoloso andare a lavorare i campi in certe zone già occupate dalle truppe di Mosca. La bonifica sarà un lavoro enorme dopo la fine dei combattimenti. 

 

 

domenica 24 luglio 2022

Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  24 LUGLIO (151° giorno)

 

 

INTENSI BOMBARDAMENTI NELLA REGIONE DI KHERSON Nel corso della giornata odierna le forze russe hanno effettuato numerosi attacchi missilistici sulle posizioni ucraine nei pressi di Kherson e su Mykolaiv. 

Negli ultimi giorni l'esercito di Kiev ha aumentato i suoi sforzi per riprendere Kherson, una delle prime città conquistate dai russi dall'inizio del conflitto. I rinnovati tentativi ucraini di riconquistare la città hanno costretto i russi a rilocare nuove forze dalla Crimea conseguentemente ai recenti successi ottenuti dagli ucraini. 

Sul resto del fronte non sono manati i bombardamenti russi, in particolare nel Donbas e nell'area di Kherson.

- COLPITA UNA BATTERIA DI S-300 RUSSI Una batteria di missili antiaerei a lunga gittata S.300 à stata colpita circa 50 km a sud di Kherson, probabilmente dai soliti missili del sistema HIMARS. Alcuni mezzi (fra cui due lanciatori) sono stati distrutti.  

sabato 23 luglio 2022

 ATTACCO IN MALI


La più importante base delle Forze Armate del Mali è stata attaccata venerdì 22 con due auto bombe, utilizzate da miliziani integralisti. Il bilancio per ora è di 1 soldato e 6 civili uccisi e molti feriti. 

Ricordiamo come per contrasti vari, il contingente occidentale ha abbandonato il paese mentre la giunta al potere si appoggia al personale del gruppo russo Wagner.

 SCONTRI A TRIPOLI


Nella notte vi sono stati scontri fra milizie rivali a Tripoli. Per ora il bilancio è di 13 morti e numerosi feriti. Era giorni che la tensione nella capitale era salita mentre il paese non riesce a stabilizzarsi. Durante i combattimenti si sono visti in azione anche alcuni semoventi PALMARIA da 155 mm, utilizzati come cannoni d'assalto.

venerdì 22 luglio 2022

 

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  23 LUGLIO (151° giorno)

 

- RISERVISTI RUSSI IN UCRAINA. Oramai lo ammettono anche le fonti ufficiali russe. Mosca è stata costretta a schierare in Ucraina anche riservisti in quanto il protrarsi della guerra e le perdite subite lo hanno imposto. Questo pone ulteriori problemi a Putin nel momento in cui l'avanzata nel Donbas è bloccata e si teme una controffensiva ucraina dopo l'arrivo delle armi pesanti occidentali.

Tutti coloro che annunciavano una "inevitabile" vittoria russa (consigliando agli ucraini di arrendersi subito), sono stati clamorosamente smentiti. Probabilmente il fatto che si sono dovuti improvvissare esperti di questo teatro, dove praticamente tutti gli "esperti" italiani non hanno mai messo piede (nonostante la crisi sia partita nel 2014), ha indotto in errori clamorosi mentre altri commentatori sono, non da ora, molto, molto vicini a Mosca. 

Il regime russo ora spinge e fa spingere per una tregua, magari per  scambiare qualche territorio ora occupato con il Donbas ancora libero dall'occupazione, visto che non riesce ad ottenerla militarmente e potrebbe subire dei rovesci sul campo.

- ALTRI DEPOSITI COLPITI Nella notte sono stati colpiti altri deposti di armi russi, in particolare nel Donbas dove Mosca aveva accumulato grandi scorte. Protagonisti di queste azioni sono pochi ma efficaci lanciarazzi campali M-142 HIMARS, con altri sistemi in fase di consegna inclusi i cingolati M-270 capaci di lanciare il doppio dei missili (12 invece di 6).

- I RUSSI CHIEDONO L'UNIONE DELLA TRANSNISTRIA Ora anche chi occupa militarmente la Transnistria, non riconosciuta neppure da Mosca, chiede l'unione alla Russia, separandosi dalla Moldavia. Si tratta di una lingua di terra sula riva sinistra del fiume Dniester, lunga circa 100 km ma strettissima, in alcuni punti 2,5 chilometri! Qui, armi alla mano, si sono asserragliati i russi fin dal 1991 e, per varie ragioni, l'Europa non si è apposta, commettendo un errore molto grave. Ora tutti i nodi vengono al pettine e Mosca, le cui mire su tutta questa immensa area sono palesi, ora tenta di creare un diversivo, approfittando del fatto che  la Moldavia ha forze molte deboli. In Transnistria  ci sono 1.500 militari russi (di cui solo 100 russi mentre gli altri sono contractor locali con passapoto russo!) che ora però sono isolati dato che nessun volo russo è autorizzato verso quei territori.

- MISSILI SU ODESSA Poche ore dopo aver firmato un  accordo per l'esportazione del grano, la Russia ha lanciato 4 missili da crociera contro il porto di Odessa, uno dei tre porti da cui dovrebbe essere esportato il grano nei prossimi 120 giorni (ve ne sono 25 milioni di tonnellate nei depositi). Due sono stati colpiti dalla contraerea e due sono scoppiati sulle instalazioni. La Russia ha negato il coinvolgimento ma vorremmo proprio sapere chi potrebbe aver condotto un'azione di questo tipo. 

- UCRAINI COLPISCONO ALTRO PONTE I missili ucraini hanno colpito un importante ponte sulla strada P-47 che unisce Nova Khakhovka con Kherson, altra infrastruttura abbandonata intatta all'inizio del conflitto ma che potrebbe svolgere un ruolo fondamentale in quanto se viene interrotto il ponte sul Dnipro a Kherson, i rifornimenti possono giungere ai russi a Kherson solo da questa parte e per la P-47. I russi potrebbero tentare di realizzare un ponte galleggiante ma i militari di Kiev non aspettano altro per colpirlo, come hanno già fatto diverse volte nel Donbas. Tutto lascia supporre che si tratti di mosse preliminari per l'offensiva su Kherson.

 

 

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  22 LUGLIO (150° giorno)

 

- INTESA SUL GRANO? Sembra che sia stata raggiunta una intesa circa le esportazioni di grano dall'Ucraina, per evitare una catastrofe alimentare in diversi paesi del terzo mondo. Staremo a monitorare se questi commerci riprenderanno.

- IL PONTE DI KHERSON Immagini dettagliate mostrano come il ponte sul fiume Dnipro a Kherson sia stato danneggiato, in particolare la sede stradale. Probabilmente si sta avvicinando una controffensiva ucraina sulla sponda destra del fiume, dove si trova Kherson. 

- UCRAINA , RUSSIA, TURCHIA E ONU firmano un accordo per le esportazioni di cereali da porti ucraini sul mar Nero, nei prossimi 120 giorni. 

giovedì 21 luglio 2022

 ATTACCO ISRAELIANO IN SIRIA


Nella notte si è registrato un attacco israeliano condotto con missili, nei pressi di Damasco. Un comunicato ufficiale parla di 3 militari uccisi e 7 rimasti feriti. I missili sembra che siano partiti dal Golan e obiettivo potrebbero essere state una delle tante installazioni in cui operano militari iraniani e i loro alleati libanesi di Hezbollah.

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  21 LUGLIO (149° giorno)

 

- LE RIVENDICAZIONI RUSSE In una intervista del ministro degli esteri russo Lavrov, è stato detto che Mosca ha delle rivendicazioni territoriali che vanno oltre in Donbas. Effettivamente l'attacco russo aveva allarmato diversi in tal senso (salvo chi si è schierato con Putin) ma almeno ora anche certi temi che "giustificassero" l'invasione russa, sono stati accantonati. Evidentemente sono rafforzate le tesi  di coloro che vogliono bloccare l'espansionismo russo e ripristinare i confini internazionali. In molti hanno narrato della resistenza ai sacrifici dei russi ma neppure gli ucraini sono da meno e, se sostenuti tecnicamente, possono tener testa a chi vuole imporgli i propri voleri. 

- Sul fronte si registrano  azioni a fuoco lungo i circa 1.500 km di fronte, molto più intense nel Donbas dove vi sono stati anchealcuni tentativi di sfondamento, tutti respinti come avviene da giorni.

- RIFORNIMENTI TEDESCHI Abbiamo ottenuto la lista degli equipaggiamenti che la Germania ha inviato o si appresta ad inviare in Ucraina. Si articola su quttro pagine e mezzo ma è piuttosto impressionante, frutto anche del fatto che tutti i partiti tedeschi sono favorevoli a questa iniziativa per bloccare l'espansionismo di Putin.

La lista include armi e munizioni già della DDR ma soprattutto amri occidentali, dai semoventi PzH.2000 (7 esemplari a cui si aggiungeranno 5 forniti dall'Olanda) ai lanciarazzi campali MLRS fino a parti di ricambio per i velivoli MiG.29. E' prevista la consegna di 30 semoventi antiarei GEPARD, con 53.000 colpi ordinati appositamente (i precedenti erano stati dismessi). Se pensiamo che la prima fornitura riguardava 5.000 elmetti, si vede l'ampiezza del cambio di passo fatto da Berlino davanti all'attacco russo che ha generato molta preoccupazione e fatto scattare adeguate contromisure. Alcune armi sono nuovissime, come i missili IRIS-T SLM (versione terra-aria dell'IRIS-T aria-aria, un sistema moderno) e i radar d'artiglieria COBRA. Sono pianificati altri 3 semoventi PzH.2000.

Ora si comprende il crescente nervosismo del regime russo che ora si trova impantanato in un grande conflitto convenzionale che ha scatenato con il rischio di perdere la superiorità in fatto di mezzi.

 

mercoledì 20 luglio 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  20 LUGLIO (148° giorno)

 

- COLPITO IL PONTE A KHERSON Anche stamani gli ucraini hanno colpito il ponte di Antonyvsky a Kherson, l'unico che passa il Dnipro nell'area, ricordando che la città si sviluppa tutta sulla sponda occidentale e rischia di rimanere isolata. Al momento la struttura è chiusa per i civili.

Questo secondo attacco potrebbe essere parte della preparazione ad una vasta controffensiva ucraina sulla sponda destra del Dnipro. 


- COLPITI DEPOSITI RUSSI La scorsa notte è stato nuovamente colpito  il grande deposito russo di Skadovsk, circa 80 km a sud di Kherson, nei pressi del Mar Nero. Dalla struttura si levano alte fiamme e si susseguono l'esplosioni. Anche a Melitopol, già colpita in precedenza, si odono forti esplosioni.
 
- BOMBARDAMENTI. Proseguono i bombardamenti sui circa 1.500 di fronte, da Sumy (dove sono relativamente sporadici) fino a Kharkiv, procedendo poi nel Donbas (dove sono sempre intensi e coinvolgono velivoli) fino alle foci del Bug. Nonostante tutto, i russi sono ancora bloccati, cosa che oramai si verifica da un paio di settimane. Dato che una parte del Donbas è ancora in mano a Kiev, il regime di Putin cercherà di guadagnare terreno ma le forze ucraine sono schierate per fronteggiarlee stanno ricevendo rinforzi.
 
- VERTICE PER I RIFORNIMENTI Si è svolto il vertice (a distanza) che tutti i mesi si tiene fra i 30 paesi che appoggiono militarmente la resistenza ucraina contro l'invasione russa. I risultati sono coperti da segreto ma sembra certo che fra le altre forniture giungeranno anche lanciarazzi campali HIMARS, che si stanno dimostrando validi. Il "Sentiero di Zelesky" fuziona bene ma le necessità, in parte soddisfatte dalla produzione ucraina, sono molte. Tutti i giorni servono migliaia di colpi anche se Kiev limita il fuoco della sua artiglieria. Nelle file di Kiev vi è necessità di vari calibri, incluso i 155 mm per le artiglierie fornite dopo l'inizio della guerra. Da segnalare come da oltre un mese dall'Italia non stia giungendo niente. La crisi politica scoppiata oggi, potrebbe creare altri problemi per le consegne.

martedì 19 luglio 2022

 MISSIONI ITALIANE


Sono partite o stanno per partire alcune missioni militari italiane all'estero anche se le notizie sono pochissime.

Intanto una quindicina di militari andranno in Mozambico per addestrare le forze locali, impegnate contro gruppi integralisti nel nord del paese, giusto 30 anni dopo la Missione ALBATROS, avendo poi trascurato il collegamento con questo paese, guarda caso ricco di risorse, metano incluso, tanto che ora Roma si è svegliata e giorni fa il presidente Mattarella era in visita a Maputo. Ci siamo svegliati ma dopo una dormita lunga 30 anni!

I nostri militari (Esercito e Aeronautica) saranno in Qatar per i prossimi mondiali di calcio, per garantire la protezione contro eventuali droni ostili. Il Qatar si affida all'Italia, avendo fiducia nella capacità tecniche dei nostri militari..

Nell'ambito della crisi ucraina, sono in fase di schieramento truppe italiane in Bulgaria che si aggiungono a quelle presenti in Lettonia. per incrementare la sicurezza del paese. Corre voce anche di altri impegni simili in altri paesi mentre si è appena conclusa, almeno per ora, la missione dell'Aeronautica in Romania, dove si stanno rischierando, a turno, varie componenti aeree dell'Alleanza..

 IL PUNTO SULLA SITUAZIONE IN UCRAINA


Quale è la reale situazione in Ucraina e che cosa si può fare?

Secondo qualcuno, incluso quelli che si sa che sono stati sempre vicino a Mosca magari per malcelati interessi veniali, quando Putin avrà preso il controllo del Donbas (cosa che danno per certo), allora si potrà trattare. Mai che si facciano una domanda su che cosa questo significhi, quasi fosse un diritto. Un 20/25% dell'Ucraina in cambio della "pace" e del ritorno al business come prima. Splendidi esempi di persone dai principi sani e giusti, gente pratica che non si fa certo intenerire dai massacri e dai drammi che tutto questo comporta.

Come non dare credito a questi sinceri "pacifisti" preoccupati perfino di evitare il massacro degli ucraini.

E se le cose stessero differentemente?

Qualcuno finge di non accorgersi che le cose stanno cambiando ancora sul fronte ucraino. Finalmente stanno giungendo moderne armi pesanti e per i reparti russi già pochi elementi iniziano ad essere un problema, come dimostrano i vari bersagli distrutti, ad iniziare dai depositi di proiettili fatti esplodere. 

Che cosa potrebbe accadere se Kiev ricevesse una parte di quello che chiede? Chi è realmente pratico di queste cose sa che potrebbe accadere che i russi si trovassero con seri problemi. Qualcuno recita la favoletta che "la Russia non ha mai perso" ma chi ha perso contro i giapponesi, i tedeschi della I Guerra Mondiale o in Afghanistan. E guarda caso in due casi su tre crollò anche il regime.

Non solo stanno giungendo armi da Stati Uniti, Regno Unito o Polonia ma la Germania sembra compatta nel prendere seri provvedimenti e sulla stessa linea troviamo dalla Svezia alla Finlandia alla Repubblica Ceka, finendo con Canada e Australia. Lo sapete cosa significa? Significa che per il "Sentiero di Zelensky" presto passerà un flusso consistente di armi pesanti, più intenso dell'attuale e per i russi saranno problemi, grossi problemi. Putin dovrebbe gestire un grosso e costoso (in tutti i sensi), conflitto convenzionale, protratto nel tempo. Oggi qualcuno ripete che non può perdere ma noi ci ricordiamo che anche gli Stati Uniti non potevano perdere in Vietnam ma i comunisti vietnamiti avevano dietro Cina e URSS e sappiamo come andò a finire.

La NATO può cedere parte dei suoi equipaggiamenti perché serviranno comunque a ridurre il potenziale russo, l'unica minaccia consistente a meno che non si vada in Asia. L'industria non solo può fornire nuovi equipaggiamenti ma realizzarne di migliori mentre la tecnologia russa, nonostante i soliti ne decantino le prestazioni, è arretrata, oramai inferiore perfino a quella cinese!

Si narra che "i russi sono abituati a mangiare pane e cipolla", per cui potrebbero resistere molto più dell'occidente. Sbagliato, anche la Russia, quella urbana, è cambiata e ha preso "i vizi" dell'occidente. Se la guerra andrà avanti, dovrà coinvolgere non solo personale proveniente da remote province ma anche  personaggi provenienti da grandi città. Si tratta solo di fare sforzi  tecnici e attendere che le sanzioni completino il loro effetto, avendo tagliatto molte forniture strategiche per una Russia che non riesce a sviuppare manufatti.

Niente isterismi, e demagogia barra in salde mani e l'attacante entrerà in crisi probabilmente con tutto il regime. Per questo i russi stanno dando crescenti sintomi di palese nervosismo e si aggrappano al lavoro dei loro amici e sostenitori.


 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  19 LUGLIO (147° giorno)

 

- ANCORA ATTACCHI NOTTURNI Ci sono stati bombardamenti notturi e lanci di missili di crociera. A Odessa su 6 uno è stato abbattuto e gli altri hanno colpito anche edifici civili. Di sicuro l'avanzata terrestre russa è stata bloccata da diversi giorni, ricordando che il fronte a Donetsk è ancora dov'era il 24 febbraio, vale a dire alla periferia della città.

Intanto stanno affluendo, seppur lentamente, le nuove armi occidentali che potrebbero ribaltare la situazione sul campo. Lo scontro si sta prolungando tanto che i russi sparano missili antiaerei S-300 contro le città ucraine, segno che si sono ridotte le scorte di armi più adatte a questo compito. 

- ATTACCHI BLOCCATI I tentativi di avanzata fatti questa mattina da reparti russi fra Horlivka e Popasna, appoggiati dall'artiglieria, sono stati respinti facilmente. 

- RAZZI SUL PONTE DI KHERSON I lanciarazzi ucraini hanno colpito la rampa occidentale del ponte sul Dnipro a Kherson, una struttura fondamentale, catturata intatta nei primissimi giorni di conflitto. Evidentemente si vuole rendere difficili i rifornimenti alle truppe russe sulla sponda destra del fiume. La struttura è stata raggiunta da almeno tre razzi che lo hanno danneggiato, incendiando anche un veicolo che era nei pressi. I russi dispongono anche di una diga più a nord per far passare i mezzi e hanno molto materiale da ponte pronto ma si è visto che i ponti galleggianti, anche molto più piccoli, sono bersagli delicati. Ancora una volta è stata colpita la base che si trova all'interno dell'aeroporto cittadino.


- ABBATTUTO UN SU.35 RUSSO Questo pomeriggio un velivolo Sukhoi Su.35 russo in volo ad alta quota, circa 50 km a nord di Kherson, è stato colpito e abbattuto, come testimoniano filmati eloquenti. Si ignora la sorte del pilota. 

- COMBATTIMENTI A ORIENTE DI BAKHMUT In giornata si sono avuti forti combattimenti a oriente di Bakhmut, nel Donbas. Solo in un punto i russi sono avanzati di un paio di chilometri ma lo scontro è ancora in corso.

- PUTIN A TEHERAN Il presidente russo si è recato oggi a Teheran, dove ha incontrato anche il presidente turco. Putin cerca di rafforzare i legami con l'Iran per avere appoggi in un momento critico per lui.

- DISTRUTTO RADAR RUSSO Un grosso sistema radar russo 48Ya6-K1 PODLYOT-K1 (un grande radar con tre antenne, di cui una a scansione elettronica in banda "S") è stato distrutto 80 chilometri a sud di Kherson, vicino alle sponde del Mar Nero. Probabilmente si tratta di un attacco condotto da un velivolo teleguidato armato. Si tratta di un altro segnale d'allarme per i russi perché le forze di Kiev stanno colpendo con successo apparati tecnologici fondamentali.


 

 PRIMO ABRAMS IN POLONIA


Il primo di 250 carri M-1 ABRAMS è giunto al centro di addestramento carristi polacco. Fa parte di un lotto iniziale di 28 mezzi. Per il proseguo dell'anno sono attesi anche altre consegne, inclusi missili PATRIOT e droni turchi BAYRAKTAR. Varsavia sta prendendo misure consistenti per contrastare l'aggressività russa capeggiando la risposta anche dei paesi dell'Europa orientale oltre a svolgere un ruolo fondamentale nel sostegno alla resistenza ucraina.

lunedì 18 luglio 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  18 LUGLIO (146° giorno)

 

- SOLITI BOMBARDAMENTI NOTTURNI L'artiglieria russa ha aperto il fuoco su vari bersagli lungo l'ampio fronte, contrastata da quella ucraina. Sembra che però effettivamente la distruzione di diversi depositi (impressionanti le immagini relative), abbia portato ad una diminuzione degli attacchi.

- NUOVO RESPONSABILE SBU Il presidente Zelensky ha nominato Vasyl Maluyk nuovo responsabile dell'SBU, i servizi di sicurezza ucraini. 

- PRECIPITA UN Su.34 Probabilmente colpito dall'antiaerea ucraina, un velivolo d'attacco al suolo Su.34 è precipitato nei territori del Donbas occupato dai russi, come confermano dei filmati, nei pressi di Alchevsk. 

- 4 MISSILI VERSO ODESSA I russi hanno lanciato 4 missili nella regione di Odessa. Uno è stato abbattuto, 2 hanno colpito zone militari e l'ultimo è caduto vicino al ponte ferroviario sulla foce del Lyman-Dniester, la linea he collega Odessa alla Romania, già attaccata numerose volte. 

- L'UNIONE EUROPEA CONCEDE ALTRI 500 MILIONI L'Unione Europea ha deciso di concedere altri 500 milioni di Euro di aiuti all'Ucraina per far fronte all'aggressione russa. Intanto il ministro della Difesa ucraino annuncia importanti novità dopo un colloquio con il collega statunitense. 

domenica 17 luglio 2022

 BOMBA IN HOTEL SOMALO


Un ordigno è esploso in un piccolo albergo a Johar, a nord di Mogadiscio. Vi sono morti e feriti, per ora si parla di 3 e 14 ma il bilancio potrebbe aggravarsi. L'azione è stata condotta da un attentatore suicida a bordo di una macchina. La Somalia è sempre scossa da attentati e attacchi condotto da gruppi integralisti.

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  17 LUGLIO (145° giorno)

 

- ADDESTRAMENTO PER I PILOTI UCRAINI Il Congresso statunitense ha approvato lo stanziameno di 100 milioni di US$ per l'addestramento di piloti ucraini su velivoli statunitensi. In pratica significa  che a breve inizierà l'addestramento di un congruo numero di piloti di Kiev per il passaggio su velivoli da combattimento F-16. A RAIDS risulta che vi erano stati già voli di ambientamento su velivoli biposto anche per capire le problematiche per il cambio fra veivoli di concezione sovietica e aerei occidentali, un processo che hanno già affrontato altri paesi. Con l'entrata in servizio degli F-35, si renderanno disponibili molti F-16, di varie versioni e lotti anche in altri paesi della NATO. Bisogna addestrare anche il personale a terra e probabilmente questo sarà un processo che vedrà impegnati altri paesi, ad iniziare dalla Polonia che già dispone di questo velivolo da tempo.

- PRECIPITA An.12 UCRAINO Un quadriturbina Antonov An.12 ucraino, con immatricolazione civile, è precipitato in Grecia, nei pressi di Salonicco.  Il velivolo aveva caricato equipaggiamenti a Nis in Serbia ed era diretto ad Amman per poi proseguire per il Bangladesh, destinatario del carico. Le 8 persone a bordo sono rimaste uccise. I grandi velivoli da trasporto ucraini ancora lavorano pur operando fuori dal paese. Il disastro potrebbe essere frutto anche di un sabotaggio, visto che i russi hanno forti legami con la Serbia.

- ALTRI DEPOSITI COLPITI Altri due depositi di munizioni russi sono stati colpiti oggi.  Entrambi sono nell'oblast di Kerson, uno addirittura sulle sponde del Mar Nero. I russi sparano ancora in varie parti del fronte ma con minor intensità rispetto a prima.

- FRONTE FERMO Sembra ormai emergere che il fronte fra ucraini è russi si è fermato, almeno per ora. I russi stanno probabilmente pensando a nuovi attacchi prima che il flusso di armi occidentali cresca ma hanno avuto pesanti perdite. Ora puntano a raccogliere 800 volontari per ogni provincia, circa 80. Il problema è che non tutte le province sono uguali come abitanti, per cui zone come Mosca e San Pietroburgo avrebbero un impatto decisamente più basso. La prospettiva di avere 1 milione di ucraini in armi, parzialmente equipaggiati con armi pesanti occidentali, spaventa, visto il risultato di centri scontri.

- RIMOSSO IL CAPO DELL'SBU Il responsabile dell'SBU Bakanov (il controspionaggio ucraino) è stato rimosso insieme al procuratore generale in quanto una sessantina di loro dipendenti sono rimasti nei territori occupati e hanno iniziato a collaborare con le forzedi occupazione russe. Dopo 8 anni di conflitto con la Russia, evidentemente in certi organi vi sono ancora soggetti pronti a passare con i russi, cosa che ovviamente preoccupa molto i responsabili di Kiev.

Bakanov era amico del presidente Zelensky fin dai tempi della scuola ed era stato anche presidente del parito Servo del Popolo. In ambito SBU doveva occuparsi anche del contrasto alla corruzione. Era alla testa della struttura dal 2019 ma la mancanza di esperienza in un settore così delicato rappresenta un grave handicap.

SBU  si deve occupare del contrasto dell'intensa attività che SBF e GRU sviluppano in Ucraina, un compito molto impegnativo visto i rapporti fra i due paesi e l'amplia disponibiità di risorse che i russi hanno nel settore, non solo in Ucraina ma anche in altri paesi, inclusi quelli della NATO.

sabato 16 luglio 2022

LA REPUBBLICA DI CINA SI ADDESTRA

PER LE EMERGENZE

 

La protezione civile della Repubblica di Cina ha svolto la più grande manovra in tempi recenti, in cui ha simulato 8 scenari d'emergenza bellica in cui doveva operare. E' chiaro che si teme un'azione di Pechino e ci si sta preparando alle varie ipotesi. Dopo quanto accaduto in Ucraina, in molti paesi stanno prendendo provvedimenti per contrastare anche conflitti convenzionali su larga scala.



venerdì 15 luglio 2022


 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  16 LUGLIO (144° giorno)

 

- ARRIVATI I LANCIARAZZI M-270 MLRS Il ministro della Difesa ucraino ha annunciato  che i primi lanciarazzi campali da 227 mm M-270 sono giunti in Ucraina. Si tratta di mezzi più potenti degli M-142 ruotatati in quanto invece di un solo canister con 6 razzi, ne possono trasportare due. Lo scafo è quello cingolato dei ceicoli cingolati per la fanteria M-2 BRADLEY  e questo creerà non pochi impegni ai meccanici ucraini che stanno ricevendo mezzi diversissimi, con problemi circa la disponibilità  dei pezzi di ricambio.

Per ora i pochi lanciarazzi M-142 da 227 mm stanno ottenendo importanti risultati ma servono più piattaforme e molto munizionamento trattandosi di un grande conflitto convenzionale. 

 
- ANCORA CANNONEGGIAMENTI E MISSILI Il copione degli ultimi giorni si sta ripetendo, con l'artiglieria russa (lanciarazzi pesanti inclusi) in attività, con in più il lancio di vecchi ma grandi missili antinave aviolanciabili utilizzati contro le città nelle retrovie, con pesanti ripercussioni per le perdite dei civili. Oltre alle città più vicine al fronte, sono state colpite Odessa e Dnipro (sembra una fabbrica di razzi utilizzati anche in occidente). Sta di fatto che l'avanzata russa è ancora ferma.