venerdì 8 aprile 2022

 Speciale Guerra in Ucrana


I RUSSI NON HANNO MOLTO DA RIPOSIZIONARE


Giornalisti per niente o poco pratici di conflitti parlano della solita "tanaglia" che dovrebbe accerchiare non si capisce bene quali unità e di un trasferimento di unità di Mosca dall'Ucraina settentrionale a quella meridionale.

In pochi sembrano accorgersi che le unità russe impegnate nell'attacco alla parte settentrionale del paese hanno avuto perdite molto forti e hanno il morale a pezzi, per cui almeno una parte non è riutilizzabile immediatamente. Putin è a corto di unità e ora spera solo di poter mantenere quello che ancora ha occupato in questi settori. Sta mobilitando risorse umane ma le cose non vanno proprio come previsto. 

Il punto fondamentale quanto e in che tempi si rafforzeranno le unità ucraine. Se questo processo sarà rapido, una controffensiva potrebbe avere effetti disastrosi per i russi, che hanno palesato limiti ben precisi, superiori a quanto in tanti si attendevano. Se giungeranno nuovi e abbondanti equpaggiamenti, la controffensiva potrebbe avere risultati clamorosi. 

Non solo colpiscono i problemi tecnici e di dottrina operativa ma anche la mancanza di disciplina sostanziale e il calo del morale. I colpi subiti sono stati molto duri e lo sforzo sostenuto non leggero. I militari appaiono stanchi e anche gli alti gradi sono rimasti sconvolti dalle perdite fra i colleghi.

Ora si cerca di incrementare gli organici con reclute e richiamati ma la situazione appare difficile e il ricorso a gruppo Wagner, ceceni e siriani, è indice di serie mancanze a livello di organici anche perché si vuole preservare il personale dei grandi centri occidentali della Russia, più sensibili alle perdite.

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