mercoledì 20 aprile 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


I RIFORNIMENTI ALL'UCRAINA


Nel quadro del conflitto conseguenza dell'invasione russa dell''Ucraina del 2022 (dopo quella del 2014, giusto per ricordare), un ruolo importante lo stanno avendo i rifornimenti, in primo luogo quelli della NATO ma non solo, in quanto armi sono giunte anche da paesi come Svezia, Finlandia, Australia e Nuova Zelanda, che non fanno parte dell'Alleanza.

LE NECESSITA'

Le necessità sono enormi dato che il fronte è lunghissimo e si tratta di uno scontro ad alta intensità. Le forze di Kiev di media sparano ogni giorno varie migliaia di colpi d'artiglieria, solo per fare un esempio. Armi, muizioni ma anche rifornimenti in generale, come i carburanti, indispensabili anche per il settore civile.

L'Ucraina ha una propria industria militare di non secondaria importanza, cresciuta anche dopo l'invasione del 2014. Vi sono comunque dei settori scoperti (come la costruzione dei velivoli da combattimento) e in altri casi le industrie sono state colpite in vario modo. Si pensi alla grande fabbrica di carri di Kharkiv, trovatasi letteralmente sulla linea del fuoco.

L'afflusso dei rifornimenti occidentali è stato importante ma, almeno per ora, quasi esclusivamente riguardante le armi della fanteria anche se ora le cose stanno cambiando. L'apporto di questa componente è stata importante perché armi come i missili JAVELIN e i razzi anticarro MLAW ("Boris" per i militari di Kiev), hanno ottenuto importanti successi, affiancandosi ad armi già esistenti, come i nuovi missili anticarro di concezione ucraina che hanno affiancato quelle di progettazione sovietica.

Davanti alla probabile ipotesi di un conflitto destinato a prolungarsi, serve un flusso continuo e servono anche armi pesanti per poter operare nelle immense pianure con scarsa vegetazione (delle praterie spesso) nella parte meridionale del paese.


ATTEGGIAMENTI DIFFERENTI FRA PAESI

Alcuni paesi sono stati più attivi a differenza di altri. Stati Uniti, Polonia e Regno Unito, si sono impegnati a fondo anche con armi moderne. Nazioni piccole, come quelle baltiche, sono molto attive così come  la Repubblica Ceka, la Slovacchia (che ha inviato tutti i suoi missili antiaerei S-300) o la Croazia e la Slovenia. Perfino il piccolo Lussemburgo ha fatto uno sforzo inviando 100 razzi anticarro MLAW, un gesto significativo visto la sua consistenza militare. Ma fra i paesi che stanno inviando materiali in quantitaivi sgnificativi troviamo paesi come l'Olanda (che sta valutando l'ipotesi d'inviare anche carri LEOPARD 2) o la Svezia (che pure non fa parte della NATO) ma teme la Russia di Putin. Anche la Svizzera, da sempre neutrale, ha inviato equipaggiamenti non letali.

Il punto nodale restano alcuni grandi paesi, leggasi Germania, Italua, Francia e Spagna, decisamente timidi. Berlino ha la maggior popolazione europea e il pià grande PIL europeo, è ancora incerta su un invio più importante di armi, mentre sta riarmando dopo aver ridotto al lumicino le proprie forze armate; un completo cambiamento d'indirizzo con i famosi "100 miliardi di Euro" (che poi 100 non sono perché si trovano all'interno della cifra precedenti stanziamenti). Kiv chiede tutti i mezzi e le scorte ex DDR e armi pesanti moderne, passo su cui Berlino esita anche per problemi interni oltre che internazionali dato che una Germania che invia armamenti a oriente fa nascere osservazioni che, seppur completamente fuori luogo, creano un certo imbarazzo. La Francia vorrebbe trattare  ancora con Putin e non ha molti armamenti cedibili. Anche la Spagna non si adopera più di tanto mentre la Bulgaria, alemno fino ad oggi, non ha inviato niente, come poco è arrivato dalla Grecia in quanto Atene vuole mantenere buone relazioni con Mosca in funzione anti-turca.

Per quanto riguarda i velivoli, si è molto parlato dei MiG.29 già della DDR che la Germania cedette alla Polonia. Non è escluso che alla fine giungeranno ma intanto dovrebbero arrivare ricambi per mettere in condizioni di volo 20 dei velivoli ucraini oggi fuori servizio. Certo i mezzi aerei sono in cima alla lista de bersagli da colpire da parte russa, obiettivo in particolare dei missili da crociera che però sono intercettabili da sistemi di difesa di punto.

 

IL CASO ITALIANO 

In Italia non ci siamo messi a cercare notizie circa le partenze, dato che vi è il segreto (per i soliti problemi di politica interna e non far nascere ulteriori attriti all'interno del governo anche se l'unica opposizione (Fratelli d'Italia) è favorevole all'invio) i circolano delle fesserie.

Le fonti ucraine a cui abbiamo accesso (anche se ovviamente esistono ovvi motivi di riservatezza), indicano che all'inizio abbiamo mandato delle razioni da combattimento (!), poi qualche mitragliatrice (MG-42/59 e Browning M2), dei Panzerfaust 3 (poche centinaia), qualche sistema MILAN e qualche missile STINGER (di cui possediamo scorte limitate) con gli Stati Uniti che premono per invii solerti. L'impressione è che la strategia italiana sia quella di limitare l'invio di equipaggiamenti, con la speranza che il conflitto nel frattempo si arresti. Le disponibilità sono scarse anche se qualcosa potrebbe essere ceduto; veicoli blindati PUMA 4x4 e 6x6 (in fase di ritiro da tempo ma in buone condizioni generali), cannoni FH-70 da 155/39 mm, missili anticarro TOW e MILAN, in particolare le ultime versioni, morti lisci da 120 mm con il relativo muizionamento (disponibili in oltre 600 esemplari dato che ai reparti sono stati distribuite i 120 RT rigati francesi). Mandare altre armi leggere servirebbe a poco perché ne stanno giungendo tante, sia in calibri sovietici che NATO.

Di certo non vi è la rapidità che la situazione impone e qualcuno sta perdendo tempo prezioso mentre magari gli australiani, che stanno dall'altra parte del mondo, sono molto più rapidi e concreti. Ora stiamo vedendo di capire chi sta rallentando il processo dato che il ministro Guerini ha offerto ufficialmente la collaborazione a questo invio del tutto straordinario, resosi necessario vista l'estrema gravità della situazione, in relazioe anche all'ampiezza dello scontro.

Di sicuro torneremo sull'argomento e daremo ulteriori informazioni.

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