domenica 24 aprile 2022

Speciale Guerra in Ucraina

 

AZOVSTALL: UNA SORTA DI FORTEZZA

 

Qualcuno si chiederà come mai l'acciaeria Azovstall di Mariupol sia così difficile da conquistare. Noi che siamo stati a Mariupol (a differenza di tanti altri) possiamo fornirvi alcune indicazioni per capire i motivi di una resistenza così prolungata, quando oramai tutto il reso della città è in mano ai russi, dopo una battaglia furibonda, che praticamente ha distrutto un centro abitato che contava 430.000 abitanti. 

La città è praticamente tagliata in due da due enormi complessi industriali, l'acciaieria Ilich e la Azovstall, quest'ultima affacciata sul mare e dotata di banchine (il porto di Mariupol è molto più a occidente). Il complesso è caratterizzato a occidente dalla presenza del fiume Kal'mius, dove si trovava l'antico porto della città, che ha scavato una vallata tagliata dalla ferrovia e dalla strada che gira intorno al complesso industriale e che bisogna percorrere per andare nella parte orientale della parte urbana, coprendo anche parte della parte settentrionale, dato che il corso d'acqua disegna un'ansa. In pratica con i mezzi si può approcciare l'enorme complesso solo da oriente e da nord-est.

(Sopra: Vista aerea della Azovstall ripresa da occidente)

Gli edifici sono strutture anche molto robuste, dato l'attività che sostenevano prima del conflitto, con un ampio sistema di locali interrati molto robusti, con tanto anche di rifugi antiaerei, destinati ai tanti dipendenti del periodo sovietico. Attaccare una struttura di questo tipo e con questa dislocazione è un compito tutt'altro che facile e gli attacchi hanno provocato pesanti perdite nonostante i russi abbiano utilizzato l'artiglieria pesante e perfino gli attacchi aerei, con ordigni non guidati. La struttura ha grandi scorte di acqua, utilizzate per le lavorazioni e i difensori della città vi hanno trasferito ingenti scorte di viveri e di munizioni, disponendo anche di apparati satellitari che trasmettono informazioni e anche immagini. Per riscaldarsi vi sono enormi scorte di carbone e con i mezzi dell'acciaieria sono state erette barricate interne, usando materiali lavorati, utilizzati anche per rinforzare le posizioni.

(Sopra) L'Azovstall ripresa da oriente. Il alto si vede la foce del fiume Kal'mius e la darsena di carico.

Per tutti questi motivi, e  grazie allo sprito di resistenza dei difensori (in primo luogo fucilieri di marina e appartenenenti a un battaglione del Reggimento Speciale AZOV), la resistenza prosegue anche sotto un diluvio di colpi. Una resistenza che sta creando problemi ai russi ormai alla disperata ricerca di un successo che giustifichi le grandi perdite subite.
 

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