Speciale Guerra in Ucraina
AGGIORNAMENTI 22 settembre (213° giorno)
- SI PARLA DI GUERRA ALL'ONU Si è parlato a lungo all'Assemblea Generale dell'ONU del conflitto in Ucraina. Molti hanno accusato Mosca di essere responsabile di questa immane tragedia, tutt'altro che conclusa. Chiarissimo è stato anche il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. Accanto a tante parole ci piacerebbe vedere anche una maggiore concretezza nel supportare la causa di Kiev, impegnata nell'affrontare un tentativo di invasione che non ha precedenti in Europa dopo la II Guerra Mondiale. Servono aiuti concreti per indurre Putin a rinunciare ad un'aggressione che non ha giustificazione alcuna. Si deve cercare una soluzione ma è chiaro a tutti che solo delle sconfitte militari possono rendere meno rigide le posizioni russe. Ma è anche chiaro che, nonostante la propaganda, i vertici di Mosca si rendono conto di essersi cacciati in un'avventura non solo catastrofica in generale ma anche molto pericolosa.
- MA CHI DIFENDEVA MARIUPOL? La battaglia di Mariupol è stato per ora uno degli episodi più conosciuti della guerra in Ucraina. La resistenza è andata avanti per mesi e i russi hanno impegnato forze ingenti, subendo non poche perdite. Ora che sono stati rilasciati i prigionieri, i numeri non tornano. Mosca aveva parlato di 2.500 prigionieri ma qui, aggiungendo anche quelli che sono stati "liquidati" a freddo dai loro carcerieri, non si arriva a 300 elementi, Facciamo il conto che centinaia siano stati uccisi in combattimento o "liquidato" subito, ma sembra che forze molto limitate abbiano impegnato risorse ingenti con artiglieria pesante, unità navali e velivoli in quantità notevole. L'impressione è che i russi abbiano impegnato risorse notevoli distraendole da altri settori, in un momento particolarmente critico, consentendo di guadagnare tempo prezioso, così come avvenne a Vukovar, in Croazia, nel 1991.
- SOTTOMARINI RUSSI VIA DA SEBASTOPOLI Dato che la base di Sebastopoli è stata attaccata da droni ucraini e visto che potrebbe essere obiettivo per altri attacchi, magari missilistici, la Marina russa ha ritirato i propri sottomarini da quella base, un altro danno alla sua immagine già molto appannata. In precedenza le unità di superficie sparavano i missili da crociera anche nelle acque antistanti Sebastopoli ma ora temono di essere colpite e lanciano da posizioni a sud della Crimea, essendo a corto anche di missili. Anche la scorsa notte Mosca ha fatto ricorso a missili antiaerei S-300 per colpire le città ucraine, altro indice della situazione.
- GUERRA DI DRONI Nell'area di Kherson è stato abbattuto un secondo teleguidato iraniano, giunto da pochissimi giorni in teatro. Un drone ucraino è stato invece abbattuto sulla Crimea settentrionale. L'attività di questi velivoli prosegue intensa. Sono operativi anche battelli comandati a distanza e uno, di provenienza sconosciuta, è stato ritrovato sugli scogli vicino a Sebastopoli. Potrebbe trattarsi di un battello per la sorveglianza russo o di un mezzo d'assalto ucraino. Oggi ben 4 droni iraniani SHOED-136 sono stati abbattuti nella zona di Mikolaiev, indice che non stanno funzionando troppo bene.
- ALCUNI EX PRIGIONIERI RIMARRANNO IN TURCHIA Nel rilascio dei prigionieri ucraini appena scambiati con prigionieri russi, è stato concordato che 5 comandanti facenti capo al Reggimento AZOV rimarranno in Turchia, in una sistemazione adeguata e potranno ricevere visite. Da come si era messa la situazione per loro, e vista la fine fatta da altri camerati, ci sembra una soluzione più che accettabile. Il loro rilascio è stato vissuto a Kiev e nel paese come un grande successo. Ovviamente è un successo per la Turchia che prosegue il suo lavoro di mediazione.
- IL MINISTRO GUERINI A KIEV Il ministro della Difesa Guerini si è recato a Kiev, incontrando il suo omologo e il presidente Zelensky. Guerini ha portato molte promesse ma gli ucraini avrebbero bisogno di aiuti concreti oltre che di promesse. Probabilmente a bloccare i vari invii promessi e a rallentarli è stata anche l'alleanza con l'estrema sinistra di Frattoianni. A Kiev si spera che il nuovo esecutivo alle parole e alle promesse faccia seguire i fatti.
- ATTACCHI AEREI DI KIEV Oggi l'Aeronautica ucraina ha compiuto 41 sortite (un piccolo picco) contro vari bersagli, incluso radar colpiti con i missili antiradar AGM-88 HARM. Queste armi si sono rivelate molto efficaci, distruggendo varie postazioni nemiche e sistemi antiaerei.
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