Speciale Guerra in Ucraina
AGGIORNAMENTI 20 settembre (211° giorno)
- ARTIGLIERIE IN AZIONE. Le rispettive artiglierie sono sempre in azione, sia sul fronte che in profondità. Si è ridotto in modo drastico l'utilizzo da parte russa dei missili da crociera, forse perché le scorte si sono assottigliate. Kharkiv è ancora oggetto di tiri dei razzi a lunga portata da 300 mm, dato che ora è fuori dalla portata del resto delle artiglierie russe. Sembra che i pezzi russi si siano alquanto logorati in questi mesi d'intenso utilizzo e abbiano bisogno di canne nuove. Gli attacchi nelle ultime 24 ore hanno riguardato 10 con missili (anche S-300 antiaerei), 15 con i velivoli sul fronte e 56 con i razzi di vari calibri.
- 18 SEMOVENTI MCH-155 TEDESCHI ORDINATI DA KIEV Il governo ucraino ha firmato un accordo con la Dihel tedesca per la fornitura di 18 semoventi ruotati da 155/52 mm MCH-155. Si tratta di un nuovissimo semovente che utilizza lo scafo modificato del ruotato da combattimento 8x8 BOXER con nella parte posteriore una torre da 155/52 mm (con controllo remoto) che con proiettile a flusso di base ("Base Bleed") raggiugono i 40 km che salgono con altri tipi di munizionamento, raggiungendo i 70/ 80 km con il munizionamento Leonardo VULCANO, prodotto anche in Germania. Ovviamente ci vorrà almeno un anno prima che i mezzi siano pronti. Ricordiamo che l'Ucraina ha ricevuto alcuni PzH-2000 e ne ha ordinati ben 100 nuovi. Questi mezzi stanno dando ottima prova sul terreno.
- LEGGI PIU' SEVERE La Duma russa ha approvato leggi più severe nel caso di applicazione della legge marziale, in particolare per il reato di diserzione. Questo passo la dice lunga circa la situazione delle Forze Armate russe.
- REFERENDUM DISPERATI Le autorità separatiste di Lughansk hanno chiesto un referendum per l'annessione alla Russia, temendo che le forze di Kiev riprendano il controllo di almeno una parte dell'"oblast" sotto i colpi della controffensiva ucraina. Ovviamente in queste condizioni ogni consultazione ha un valore nullo ed è segno della disperazione che regna fra le forze filo-russe. Addirittura questa ipotetica votazione dovrebbe avvenire fra tre giorni, senza nemmeno l'ombra dei requisiti richesti per tali eventi. Crediamo che il destino di questi territori sarà deciso in ben altro modo. Anche a Kherson si vorrebbe fare un referendum identico, in una situazione ancora più difficile e con gli ucraini a pochi chilometri dalla città.
- COLPITA LA SOLITA DIGA L'artgilieria missilistica ucraina ha colpito la diga di Nova Kakhovska, per interrompere il passaggio dei rifornimenti, questa volta sul lato destro del fiume, nella cittadina di Kozatske. Prosegue la lotta per questo fondamentale punto di transito su fiume Dnipro. I russi stanno facendo di tutto per mantenere un collegamento stabile con l'altra sponda ma è veramente difficile.
- ALTRI SEMOVENTI PER L'UCRAINA La Germania ha delle remore per la cessione dei LEOPARD 2 ma ha deciso di cedere altri 5 semoventi PzH.2000 all'Ucraina. Il mezzo si è comportato molto bene e quelli forniti da Germania e Olanda stanno ottenendo successi importanti.
- PROSEGUE L'AVANZATA UCRAINA Le forze ucraine hanno iniziato a risalire la sponda orientale del fiume Oskil, che qui è un lago. L'obiettivo è allontanare l'artiglieria russa dalla statale M-03, la Kharkiv-Slaviansk, fondamentale per la logistica anche del Donbas. Se questo fronte venisse sfondato sarebbe difficile per i russi bloccare l'avanzata in zone boscose, con ridotti campi di tiro. Probabilmente cadrebbe anche Lyman e le forze di Kiev entrerebbero nell'Oblast di Lughansk anche da questa parte.
- FUOCO SUL DNIPRO Kherson e Nova Kakhovka sono state colpite nel pomerigio per ostacolare i movimenti russi attraverso il Dnipro, elemento decisivo dello scontro in tutta l'area. L'artiglieria a lungo raggio ucraina ha colpito di nuovo la diga, ponte a Nova Kakhovka e traghetti nell'area di Kherson, affondandone almeno uno. Più che la diga vengono colpiti i suoi accessi, preservando la diga vera e propria. Un grosso problema per i russi perché sulla riva destra del Dnipro si combatte una guerra di movimento e servono munizioni per armi pesanti e carburante in quantità consistenti.
- CADUTO UN ITALIANO A KHARKIV Si è avuto notizia che Benjamin Giorgio Galli, nato a Varese ma residente con la famiglia in Olanda, è rimasto ucciso per le ferite riportanti nei combattimenti nell'Oblast di Kharkiv. 27 anni, aveva raggiunto l'Ucraina in marzo, inserendosi nei ranghi della legione internazionale che vede molti combattenti internazionali schierati con Kiev.
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