martedì 6 novembre 2018

PROSEGUE LA BATTAGLIA PER HODDEIDA
 
 
Giungono pochissime informazioni della battaglia per Hoddeida, l'importante porto yemenita sul Mar Rosso anche perché non vi sono osservatori neutrali. Le forze della coalizione anti-houthi hanno fatto un importante avanzata per accerchiare da oriente il centro abitato, tagliando i collegamenti della città salvo la strada costiera che si dirige a nord, lungo la costa. 
Le truppe del presidente Hadi e della coalizione che lo appoggia sono sostenute dall'aria, potendo contare anche sull'appoggio di elicotteri d'attacco AH-64 APACHE. Ovviamente chi avanza vuole evitare i rischi di una battaglia urbana e per molti mesi, da giugno, si è cercato una "soluzione diplomatica", che risparmiasse anche la popolazione, in larga misura sunnita quindi non vicina alla milizia houthi.
Le forze houthi non sembrano in grado di tagliare il lunghissimo saliente costiero che arriva fino alla città portuali, alimentato anche dal mare, dato che vi è una base aeronavale nella città portuale di Assab, in Eritrea.
I difensori della città hanno piazzato mine, IED (incluso le solite pentole riempite di esplosivo ma anche bossoli d'artiglieria innescati) e ostacoli per rallentare l'avanzata ma il terreno è percorribile dai veicoli per cui la loro avanzata è facilitata a differenza di quanto avviene nelle zone montuose dell'interno.
Le milizie houthi sono a corto di carburanti e gomme, per cui hanno hanno anche crescenti problemi logistici.
Intanto si fanno i conti di quanto è costato l'appoggio iraniano alla loro fazione locale. Sono stati fatti affluire ingenti quantitativi di armi, incluso missili balistici a medio raggio. Notevole è stato anche il flusso di aiuti alimentari ma l'Iran inizia ad avere nuovamente problemi economici seri, per cui ha difficoltà anche per inviare aiuti umanitari.
Sta anche scemando il morale dei combattenti in quanto la guerra ha portato grossi problemi alimentari ha un paese che già ne aveva di consistenti.

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