giovedì 31 gennaio 2019

SVOLTA NELLE OPERAZIONI IN LIBIA


La presa di controllo di tutto il Fezzan e l'avanzata di 300 km verso nord, fatta registrare dalle forze del Consiglio Nazionale di Salvezza (che fa capo al Parlamento che si riunisce a Tobruch), costituisce un elemento di grande importanza strategica sulla situazione militare della guerra in Libia.
Non solo permette di controllare una vasta zona di territorio e non pochi campi petroliferi ma anche di avvicinarsi notevolmente a Tripoli e di collegarsi con le forze alleate che da anni si trovano a sud-ovest della capitale.
L'avanzata lungo la costa avrebbe significato scontrarsi direttamente con le forti milizie di Misurata che, invece, in questo modo sono aggirate. L'aggiramento dal deserto era una tattica tipica dei migliori contendenti della guerra in Africa Settentrionale. Certo, serve una buna abilità e rifornimenti ma questa volta le truppe di Haftar sembrano essere state in grado di sostenere la rapidissima avanzata.
Le forze non integraliste hanno preso il controllo anche di una importante base a 140 km dalla frontiera con il Niger e ora controllano l'area e potrebbero bloccare o per lo meno rallentare certi traffici. Ma per farlo hanno bisogno di mezzi e uomini che potrebbero essere richiesti molto più a nord. Il deserto consente il passaggio per molte aree e non è facile controllarlo, tanto che i difensori della base area di Wigh, la più meridionale verso il Niger, vista come si mettevano le cose più a nord, hanno tagliato la corda passando proprio per le immense aree della regione.
Colpisce il silenzio assoluto dei media circa questi sviluppi, a maggior ragione di quelli italiani, tutti intenti a seguire altre vicende.
A Tripoli si sono concentrate varie forze ma sono molto divise al loro interno e qualcuna potrebbe anche cambiare di campo, come avviene spesso in certe circostanze.
L'Italia farebbe bene a seguire questi sviluppi comprendendo che in tanti si sono stufati di quello che accade da anni a Tripoli e vogliono una situazione più stabile.
 

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