lunedì 21 gennaio 2019

LE PRETESE DEI CLANDESTINI
 
 
Questi non sono "naufraghi" ma clandestini. Si mettano l'anima in pace i vari Strada & C., ma qui non si tratta di salvare ma di trasportare facendo finta di salvare. Un gioco che ha riguardato in Mediterraneo milioni di persone se si contano anche i flussi dalla Turchia verso la Grecia.
Ora un gruppo è stato recuperato da un mercantile in mare, vicino alla costa libica. Sono arrivati a Misurata e ora minacciano chissà che cosa se non vengono portati in Italia.
Questa situazione inaccettabile si blocca solo  essendo molto chiari: in Italia si arriva solo in modo regolare.
Che la colpa del disastro africano sia solo francese, permettertici di esprimere dei dubbi. Qui si evita di tratteggiare le figure di certi capi politici africani, roba da inorridire. Però hanno la pelle di un colore diverso, per cui nessuno se la sente di dirlo per non ricevere l'accusa di razzismo. Stesso timor che hanno tanti che non hanno il coraggio di criticare il fenomeno dell'immigrazione clandestina e del suo sfruttamento. Certo, qualcuno sfrutta anche l'Africa ma oggi sono soprattutto i cinesi, estremamente aggressivi nel continente, sempre pronti a regalare le loro copie del Kalashnikov e qualche vecchio e nuovo mezzo corazzato. 
Noi diciamo da sempre che bisogna guardare all'Africa e al suo sviluppo, ma vogliamo incominciare a dire che nel continente vi sono delle classi politiche che in alcuni casi rappresentano delle bande di predoni moderni? Sarà colpa anche del capitalismo ma diciamo che in diversi nel continente hanno un desiderio di arricchirsi a qualsiasi costo. Lo stesso Gheddafi, che in troppi rimpiangono, vi possiamo assicurare che qualche spicciolo l'aveva messo da parte, così come tanti altri.

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